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Notizie brevi 01/02/2007

E’ realizzato in Italia e costa poco più di 2000 euro
Ed è in grado di "guardare" davanti al veicolo, avvertendo il guidatore in caso di pericolo - Radar per la distanza di sicurezza? Si adatta anche alle auto vecchie

 

Il radar per tutte le auto è "made in Italy". E’ appena nato a Brescia un prodotto nuovissimo e inedito, totalmente sviluppato e prodotto in Italia ma pronto a fare il giro del mondo. Si tratta di un sistema radar ad altissima frequenza che si può installare velocemente su qualsiasi automobile e che è in grado di "guardare" davanti al veicolo, avvertendo il guidatore in caso di rallentamento pericoloso da parte di chi è davanti o di ostacoli poco visibili in caso di nebbia.
Il Blueyes, cioè il radar dagli occhi azzurri, secondo i dati del produttore è in grado di sorvegliare molto bene il tratto di strada che precede anche in caso di nebbia, mentre perde di efficacia in caso di neve o pioggia molto intensa. Costa poco più di duemila euro ed attualmente è a bordo di sole sette auto, sei autocarri, un pullman ed un autobus urbano circolanti in Italia. Il suo sviluppo ha richiesto tre anni di lavoro e ben 140.000 chilometri di prove ed osservazioni su autocarri, 120.000 chilometri su auto e 10.000 su pullman, oltre al periodo di sperimentazione tuttora in corso su autobus urbano.
A detta di Marco Morocutti, direttore tecnico della EC Elettronica e papà tecnologico del Blueyes, non ci sono prodotti simili in Europa ed il radar non ha alcun bisogno di manutenzione o particolari attenzioni dopo l’installazione, se non la pulizia della testina radar che si effettua semplicemente lavando l’auto.
Al momento il sistema si limita ad avvertire il guidatore in caso di pericolo, non è attivo a bassissima velocità (non può pertanto sostituire i sensori di parcheggio), mentre funziona fino alla velocità massima di 135 km/h per le auto e 95 km/h per i mezzi pesanti. Allo studio c’è l’integrazione con i sistemi di bordo, come i freni o lo sterzo. Cioè esattamente quello che stanno studiando i grandi colossi dell’auto, da Mercedes, a Volvo, a Toyota. Ma fatto completamente in Italia nell’ambiziosa sede di Cellatica, in provincia di Brescia.

di FABIO ORECCHINI

Da Repubblica.it/motori


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Giovedì, 01 Febbraio 2007
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