Rassegna stampa del 20 Novembre 2005 |
Teme autovelox, si schianta contro auto Polstrada . (ANSA)-MACERATA, 19 NOV - Un automobilista, alla guida di un fuoristrada, ha frenato bruscamente ed e’ finito contro un’auto della polizia stradale, distruggendola. L’auto della stradale e’ finita in un fossato e due agenti sono rimasti lievemente feriti. Il singolare incidente e’ accaduto sulla superstrada Valdichienti, nei pressi di Macerata. O.C., 35 anni, ha frenato per paura dell’autovelox, ma ha perso il controllo dell’auto a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia. GS. dal “Corriere della Sera” del 20 novembre 2005 La sentenza: nessuna garanzia sull’identificazione del veicolo. Eccesso di velocità, «salvato» un motociclista Il giudice «disarma» il Telelaser e annulla la multa di LUIGI FERRARELLA . Il giudice di pace «disarma» la «pistola-laser» puntata dai vigili contro gli automobilisti e i motociclisti indisciplinati.«L’accertamento della velocità per mezzo dell’apparecchiatura Telelaser — scrive infatti il giudice di pace Alberto Rosso di San Secondo nell’annullare la multa inflitta a un motociclista bergamasco — non conferisce alcuna garanzia di certezza né di accertabilità in ordine alla identificazione del motociclo "puntato"». Perché? Perché il Telelaser non è dotato di rilevatori fotografici: la macchina emette uno scontrino che indica soltanto la velocità registrata dal veicolo «colpito» a distanza dal suo raggio laser, dunque di per sé non indica anche il tipo di veicolo e il numero di targa, dati che invece vengono inseriti a mano e solo in un secondo momento dalla pattuglia che «punta» la «pistola-laser». E proprio perché «tali dati sono rilevati manualmente dai Vigili — ritiene il giudice di pace —, l’errore umano è sempre possibile. In tal caso — conclude questa interpretazione del giudice, che non fa comunque testo in assoluto ma può essere contraddetta da altre interpretazioni di altri giudici di pace —, essendo incerta la responsabilità del ricorrente», il ricorso viene accolto ed è annullato il provvedimento impugnato dagli avvocati Gianmario Brambilla, Roberto Beretta e Sostene Invernizzi. Lo «scudo» giudiziario al Telelaser vale un cospicuo vantaggio per il motociclista: il 25 aprile scorso, «pizzicato» dalla polizia stradale di Capriate San Gervasio mentre a bordo di un maxiscooter viaggiava a 96 chilometri all’ora anziché a 50, la multa-laser gli era infatti costata 350 euro di multa, il ritiro della patente e 10 punti in meno.
Da “Il Mattino” del 20 novemvre 2005 SARÀ RIPROPOSTO INTEGRALMENTE IL TESTO DECADUTO Il nuovo codice della strada inserito nella Finanziaria.
Da “Virgilio.it” del 20 novembre 2005 F1: ritirata patente a Fisichella Pilota ’beccato’ a 148kmh dalla Polstrada a Roma .
Da “La Provincia.it” del 20 novembre 2005 Non è soggetto alla certificazione dell’ufficio pesi e misure, come tutti gli altri strumenti di precisione Il giudice: l’autovelox misura bene Respinti in tribunale decine di ricorsi che si appellano alla mancata omologazione Autovelox, le norme dicono che non può sbagliare: l’apparecchio infatti non va omologato come gli altri strumenti di precisione, ma basta il codice della strada. ERBA In pochi mesi si è trovato sul tavolo decine di ricorsi, tutti promossi da automobilisti pizzicati dall’autovelox che contestavano l’accertamento per lo stesso motivo: l’apparecchiatura, secondo loro, non risultava omologata secondo la normativa relativa alla certificazione dei pesi e delle misure. Il giudice di pace del tribunale di Erba Raniero Capobianco dunque ha voluto vederci chiaro, compiendo un’accurata ricerca per riuscire a stabilire se davvero gli autovelox necessitassero di una sorta di omologazione, ulteriore rispetto alle prescrizioni contenute nel codice della strada. Un varco nella normativa che, come ben si può immaginare, aprirebbe un’autostrada, in tutti i sensi, per gli automobilisti, dando loro la possibilità di contestare i controlli né più né meno di come oggi i calciatori contestano i guardalinee quando fischiano loro il fuorigioco. Punto di partenza è la normativa stessa, e in particolare la legge 273 del 1991, che sovraintende all’esatta taratura di tutte le apparecchiature tecniche utilizzate per misurare il tempo, la distanza e la massa, alla quale qualche fantasioso avvocato si era richiamato per pretendere l’annullamento della multa per eccesso di velocità. Un appiglio normativo che però Capobianco ha ritenuto inconsistente, visto che questa legge non sarebbe estendibile agli autovelox che sono sì disciplinati, ma unicamente dalle norme contenute nel codice della strada. Il codice stesso infatti all’articolo 192 elenca quali sono le attrezzature che possono essere utilizzate per rilevare la velocità, inserendole anche nell’articolo 345 del regolamento di esecuzione. C’è di più: nell’esecuzione dei controlli con dispositivi elettronici come il multavelox o il multanova è previsto si applichi una riduzione del 5 per cento rispetto alla velocità in chilometri orari. Nella riduzione, per il legislatore, è prevista anche la tolleranza strumentale. In pratica è già la legge a tenere in conto che ci possa essere un margine di errore, se pur minimo, e per questo ha già disposto un rimedio in fase di accertamento. Tant’è che tutte le apparecchiature elettroniche in grado di rilevare la velocità devono superare un vaglio molto severo da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che le omologa o meno a seconda che rispettino questo margine di tolleranza del 5 per cento. Insomma, se vi pizzica l’autovelox potete appellarvi a tutto tranne che a un errore della macchinetta, che sarà infernale ma di sicuro - almeno per la legge - non può sbagliare. Roberto Canali. Domenica 20 Novembre 2005 CIVITA CASTELLANA Chiude il distaccamento della polizia stradale Insorge l’intero paese di UGO BALDI . Tutta Civita Castellana è contro la chiusura del distaccamento di polizia stradale. Cittadini, associazioni di categoria, partiti politici ieri hanno espresso la loro contrarietà a quella che sembra non essere più un’ipotesi. Il sindacato di polizia Siulp, martedì, avrà un incontro con la direzione compartimentale per parlare proprio di questo argomento. Quanto agli interventi c’è stato quello dell’Asaps, un associazione formata per la stragrande maggioranza da agenti della polizia stradale. «Il problema esiste - ha detto il presidente Giordano Biserni - ma ancora non è stato deciso nulla; è in fase di valutazione da parte del Ministero. E’ chiaro che noi siamo nettamente contrari ad una soluzione di chiusura. Sarebbe una sconfitta per la sicurezza dei cittadini. E’ noto che quando si toglie un presidio non c’è più soluzione di continuità per quello che riguarda la presenza sul territorio. Un potenziamento della struttura, considerato il tasso di mortalità che si registra sulle strade della provincia di Viterbo e l’industriosità della cittadina e della zona in cui operano questi agenti, è invece più logico». Nel centrosinistra, a Rifondazione Comunista che ha sollevato il caso con il consigliere regionale Ivano Peduzzi, si è aggiunto il gruppo consiliare Uniti per l’Ulivo (Amiccuci, Zezza e Angelelli) che ha chiesto al sindaco di Civita Castellana e al presidente della Regione, Piero Marrazzo, di intervenire nei confronti del ministero degli Interni per fermare la chiusura della caserma di via Bonanni e chiederne il potenziamento. «Che è necessario - hanno fatto notare - visto che interessa l’unico polo industriale della Tuscia». Silenzio assoluto, per il momento, tra i partiti del centro destra. Stessa cosa da parte dell’amministrazione comunale. Quasi a significare che l’argomento non li interessi. Almeno che non attendano notizie e suggerimenti dall’alto prima di uscire allo scoperto .
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