Da
“Il Messaggero” del 6 Novembre 2005
In calo del 7% gli incidenti con i “bisonti”.
ROMA - Diminuiscono gli incidenti che vedono coinvolti
i tir, soprattutto quelli più gravi. Ad affermarlo un’indagine presentata
al Salone dei Trasporti a Rimini Fiera, da Asaps e Sicurstrada. Nel 2004
gli autocarri coinvolti in incidenti sono stati complessivamente 30.008,
il 7,01% dei 427.752 veicoli interessati da sinistri rilevati dalle forze
di polizia. Gli incidenti dei mezzi pesanti lo scorso anno sono diminuiti
dell’1,75% rispetto al 2003. Ancora più consistente la riduzione
delle vittime. Nel 2004 sono stati 355 i morti in incidenti con mezzi pesanti,
il 14,05% in meno rispetto ai 413 del 2003. Gli incidenti mortali che hanno
visto coinvolti veicoli adibiti al trasporto merci sono stati il 6,31% dei
5.625 decessi contati sulle strade nel 2004. L’anno precedente la percentuale
raggiungeva il 6,86%. Gli incidenti mortali con coinvolti veicoli adibiti
al trasporto merci sono stati il 6,31% del totale dei 5.625 decessi contati
sulle strade nel 2004. L’anno precedente la percentuale raggiungeva il 6,86%.
I feriti a seguito di sinistri con i bisonti della strada sono stati 11.162
nel 2004, il 3,52% del totale. In questo caso si segnala il calo del 2,26%
rispetto agli 11.420 feriti del 2003, un dato inferiore al -3,3% del calo
complessivo di quanti sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari nel 2004.
Da “La Gassetta del Mezzogiorno” del 6 novembre 2005
Polstrada sulla A3
Nascondevano 50 gr. di coca Due arrestati.
Lagonegro. Ennesimo «colpo» al traffico di sostanze stupefacenti
nel Potentino. Due persone residenti in provincia di Cosenza sono state
arrestate ieri pomeriggio per detenzione di droga. L’operazione è
della polizia stradale che è intervenuta sulla A3, nei pressi dello
svincolo di Lagonegro Nord. P.F. di 26 anni e P.L.C. di 23 sono stati fermati
dalla polstrada di Lagonegro per un normale controllo. Sulla loro Fiat Uno
sono stati trovati 50,35 grammi di cocaina. Indagini sono in corso per risalire
all’origine del flusso di droga. Gli investigatori sono all’opera per capire
anche dov’era diretta la cocaina e se l’area del Lagonegrese era soltanto
una zona di passaggio.
Da “Il Giornale di Vicenza” del 6 novembre 2005
Denunciati i due iraniani fermati in autostrada: si erano presentati come
agenti
Espulsi i falsi poliziotti dell’A4 Erano già noti in mezza
Italia.
(d. n.) I falsi poliziotti saranno espulsi. Alì
Jammadar e Alì Mamhadam, entrambi iraniani di 32 anni, sono stati
denunciati dalla polstrada e per loro si sono aperte le porte per il ritorno
in patria. Che non sarà però immediato, poiché devono
essere definite numerose pendenze penali che hanno collezionato in tutta
Italia. Ai due immigrati viene contestata l’usurpazione di titolo,
mentre il solo Jammadar deve rispondere anche del possesso della patente
fasulla.
I due iraniani erano stati fermati nel primo pomeriggio di venerdì.
Un romeno stava transitando in macchina lungo l’autostrada A4 quando
era stato fermato da un’Alfa Romeo 166 scura con a bordo due persone,
una delle quali aveva fatto vedere una placca della polizia. Il romeno
aveva accostato e i due, ben vestiti, si erano presentati come poliziotti.
Un amico del romeno, che era in macchina con lui e che conosce bene l’italiano,
si era però accorto che i due presunti agenti non parlavano bene
la nostra lingua, e che comunque non erano in divisa. Per cui, alla richiesta
di scendere e esibire i documenti, il conducente aveva preferito chiamare
il 113. Di fronte a quella reazione gli iraniani erano fuggiti, e il romeno
aveva fornito alla polizia la loro descrizione e la targa della vettura.
A quel punto erano scattate le ricerche. La polstrada aveva mandato in
autostrada e ai caselli tutte le pattuglie disponibili per acciuffare
la coppia, che gli agenti del vicequestore Macagnino avevano fermato a
Vicenza est.
I due stranieri sono stati portati in caserma per essere identificati.
La patente di Jammadar è risultata contraffatta, mentre il passaporto
del connazionale era in regola. Ma sono entrambi clandestini. Nel frattempo
il romeno li ha riconosciuti: erano proprio loro i falsi agenti. Gli accertamenti
della sezione di polizia giudiziaria, con l’ispettore capo Claudio
Pozzer e l’assistente capo Livio Saccozza hanno permesso di accertare
che Mamhadam era gravato da una segnalazione dell’Interpol in Germania
per immigrazione clandestina, furto e truffa, ed entrambi erano già
noti in varie procure - Roma, Imperia, Bologna, Novara - per furti commessi
in autostrada. Ora sono in corso verifiche sulla vettura, intestata ad
un casertano, per comprendere se fosse a qualche titolo coinvolto con
i due. Altri controlli saranno compiuti su tutti quei furti e rapine -
da Verona a Padova, con bottini di 4-5 mila euro - degli ultimi mesi effettuati
da falsi agenti in autostrada, che esibivano placche della polizia, palette
o lampeggianti per fermare e derubare stranieri.
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