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Rassegna stampa 02/11/2005

Rassegna stampa del 4 Novembre 2005

Rassegna stampa del 4 Novembre 2005

 



Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”  del 4 novembre 2005

Cinque morti in dieci giorni.

Le arterie del Nord Barese continuano ad essere segnate da incidenti.

Le vittime sono purtroppo tutte giovani

«Fermiamo la carneficina sulle strade»

Per arginare la strage occorrono prudenza alla guida, più controlli e maggiore informazione

Gianpaolo Balsamo


 

Lamiere contorte e sangue, dolore e grida di disperazione, tragedie familiari e speranze infrante. Il clichè è drammaticamente sempre lo stesso. Negli ultimi giorni, purtroppo, si è ripetuto più volte. A Corato come a Modugno, ad Andria come a Barletta. Cinque incidenti in dieci giorni sulle strade del Nord Barese. Con cinque morti tutti giovani: due 20enni, un 21enne, un 24enne ed un 47enne. L’ultima tragedia, in ordine cronologico, si è verificata l’altro ieri sulla ex statale «98», alle porte di Andria. Strazio su strazio. Un bilancio non solo agghiacciante ma anche sconvolgente per l’irreparabile perdita di vita e di futuro. La strage stradale, insomma, non conosce sosta e, puntualmente, crea nel nostro animo un moto profondo di ribellione. Ma, si sa, questa carneficina non si combatte aspettando il prossimo week end per registrare se i morti sono stati in più o in meno. Occorre che chi ha il dovere di intervenire lo faccia al più presto e, soprattutto, che le istituzioni si rapportino in modo diverso al problema, impegnandosi oltre che a ricercare e ad analizzare le cause, anche e specialmente a rimuoverle. La velocità - «La notte, come è noto, - spiega Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori amici della Polizia stradale (Asaps) - è il momento in cui gli incidenti stradali sono più pericolosi e si verifica il più alto numero di morti. Sono i giovani i più colpiti, ma nessuno chiede a loro cosa fare. Alla ricerca della felicità, i "novelli nomadi" si spostano tra le diverse stazioni del divertimento: wine bar, discoteche, circoli e feste. Alcuni in motorino, altri con una modesta utilitaria, non pochi con auto veloci e sportive, con le quali hanno scarsa "confidenza". E si rientra tardi. Non prima delle quattro, anche se spesso si attende l’apertura del forno: cornetto e cappuccino. Anche i tempi del divertimento, purtroppo, stanno diventando sempre più esasperati». E sì, appartengono al popolo del notte, quasi sempre, le vittime della «strage». Le strade - L’imprudenza è sicuramente la causa primaria delle tragedie stradali ma è indubbio che molti incidenti vadano imputati a coloro che non hanno adottato le misure necessarie per la messa in sicurezza della viabilità sulle strade. Buche non segnalate, alberi o pali vicini al ciglio stradale, manto stradale difettoso, assenza di idonei guard rail o reti di protezione, piste ciclabili, marciapiedi, segnaletica inadeguata, flussi di traffico non compatibili con le condizioni strutturali della viabilità ed altre inadempienze trasformano spesso in tragedia ciò che poteva invece costituire un banale incidente. Spesso c’è un aggravante : la ripetitività dei sinistri nello stesso punto. «Soprattutto in Puglia e nel Nord Barese - commenta Biserni - le strade sono ad alto tasso di incidentalità. Soprattutto le vecchie statali ora diventate provinciali». Educazione stradale - È ancora occasionale e gestita solo con il rinvio alla responsabilità degli insegnanti che, pur fra sforzi lodevoli, faticano a prevedere itinerari educativi continui e obbligatori così come previsti dal Codice della Strada. I controlli - «È inutile ogni campagna - conclude il presidente dell’Asaps - per la sicurezza, ogni spot scioccante e ogni sistema di patente a punti, se non s’incentiveranno i controlli. Oggi il costante calo delle positive percentuali sulla sinistrosità, d’altra parte, dimostra in modo inequivocabile che è stato percepito il concetto che ?perdere i punti, in modo definitivo, è difficile. Recuperarli è facile?. Questa percezione reale va ribaltata. Dovrà essere facile perdere i punti (più controlli, più etilometri, più verbali) e dovrà essere più difficile recuperarli».

 


Da “ANSA”     del 4 novembre 2005

Truffe a concessionarie auto

Arresti in diverse regioni


 

FOGGIA. Scoperta un’organizzazione criminale con base nel Foggiano che avrebbe compiuto truffe ai danni di concessionarie di auto di diverse regioni. La polizia sta eseguendo 19 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di presunti componenti della banda in Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise e Basilicata. I provvedimenti vengono eseguiti da agenti della squadra mobile di Foggia e dalla polstrada, in collaborazione con il reparto prevenzione crimine di Puglia.
 


Da “Il Messaggero”   del 4 novembre 2005

In 2.500 si presentano ogni anno alla Asl Rm

E per riottenere la patente sospesa o ritirata: soltanto il 4 % è “irrecuperabile”

Droga e alcol, la dipendenza al volante

Nel 2004 i fermati in stato di ebbrezza hanno superato quelli sotto effetto di stupefacenti

di FABIO ROSSI



Un esercito di 2.500 persone che cerca la riabilitazione alla guida, dopo aver rappresentato un serio rischio per la sicurezza stradale. Sono in tanti quelli che, ogni anno, vengono beccati al volante sotto effetto di droga e stupefacenti e, quindi, si presentano alla visita medica obbligatoria per tentare di riottenere la patente. Un compito che, nella Capitale, spetta al Dipartimento interaziendale di Medicina legale dell’Asl Roma E, diretto da Maurizio Ferraresi.
Nel 2004, per la prima volta, a Roma c’è stato il sorpasso dei casi di sospensione della patente per alco (1.300) su quelli per droga (1.200), dopo anni in cui era stato l’uso di stupefacenti a farla da padrone tra i casi rilevati sulle strade da vigili urbani e forze dell’ordine. Ma, fanno notare alla polizia stradale, questa novità potrebbe essere stata causata anche dalle nuove regole più restrittive sull’assunzione di alcolici prima di mettersi alla guida e dai nuovi mezzi messi a disposizione dalla tecnologia per rilevare gli eccessi.

L’accertamento, in questo caso, si effettua mediante l’analisi dell’aria alveolare espirata. «Qualora la concentrazione alcolemica corrisponda o superi 0,8 grammi per litro - si legge nell’articolo 186 del Codice della strada - il soggetto viene ritenuto in stato di ebbrezza. Tale valore dovrà risultare da due misurazioni indipendenti a distanza di cinque minuti». Per la droga (articolo 187) è invece previsto che quando «il conducente non sia lucido» le forze i polizia possano «accompagnarlo nelle strutture atte a prelevare e analizzare i campioni biologici».

«Con le nuove leggi la pratica di riabilitazione di chi ha subito la sospensione o il ritiro della patente passa esclusivamente per le competenze di prefettura e Asl - spiega Giorgio Resta, segretario nazionale delle autoscuole aderenti all’Unasca - Sono queste due strutture a dover stabilire quali persone possono riottenere la licenza di guida e con quali limitazioni». I medici, con i loro esami (urine, sangue, analisi dei capelli), hanno il compito di stabilire se ci sia una vera dipendenza da alcolici o da sostanze stupefacenti o se si tratti di un uso sporadico. Nel primo caso, va seguito l’evolversi della situazione, appurando se la persona coinvolta si sta sottoponendo a seri programmi di recupero e disintossicazione.

La percentuale di “irrecuperabili” è di solito molto bassa. Al dipartimento interaziendale dell’Asl Roma E non supera il 4 per cento delle persone che si sottopongono ai controlli. «Di solito bastano 20 giorni di attesa per essere visitati - spiega il direttore Ferraresi - nonostante ci sia un volume molto alto di pratiche che ricadono sul nostro istituto, che è l’unico che ha queste competenze a Roma: ogni anno eseguiamo 10-12 mila visite per patenti, comprese quelle speciali per portatori di handicap di vario tipo, oltre a tutta una serie di accertamenti per le pratiche di riconoscimento dell’invalidità civile».

Referti alla mano, tocca poi al prefetto stabilire le modalità per riottenere la patente. «Di solito vengono concesse con una validità inferiore al normale, per garantire un monitoraggio medico costante - sottolineano all’Unasca - Al massimo due anni, che scendono fino a sei mesi nei casi di tossicodipendenze».

 


Da “Il Messaggero”   del 4 novembre 2005

Minacciò agenti della Stradale

F.D.I.


 

NERETO - In opposizione al decreto penale del Giudice per le udienze preliminari del tribunale di Teramo, Giovanni Cirillo, che lo condannava ad una ammenda di 1060 euro e ad una multa di 5.700 euro, il 31enne Fabio Trombini di Nereto, difeso dall’avvocato Gabriele Rapali, ha ottenuto il giudizio per via ordinaria. Pertanto, comparirà davanti al giudice monocratico di Giulianova.
Deve rispondere di essersi posto alla guida dell’auto in stato di alterazione psicofisica, dovuta da consumo di alcool e di violenza e minaccia nei confronti di due agenti della Polstrada di Pineto, che con il patrocinio dell’avvocato Claudio Iaconi, si sono costituiti in processo.

I fatti risalgono al novembre dello scorso anno, quando, nei pressi di Tortoreto, Fabio Trombini fu trovato in stato di ebbrezza alla guida della sua Bmw e, pertanto, venne bloccato.


Mercoledì, 02 Novembre 2005
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