Rassegna stampa del 16 Ottobre 2005 |
Da “Il Gazzettino” del 16 ottobre 2005 A 110 all’ora in centro a Badia. A 110 all’ora nel centro di Badia Polesine, dove il limite è di 50 chilometri orari. Patente ritirata per l’automobilista pizzicato venerdì notte, mentre violava abbondantemente i limiti di velocità. È solo una delle sette persone che sono incappate nei controlli della polizia stradale, restando senza documento di guida per violazioni del codice della strada. Altri quattro sono stati fermati a Badia, sempre per la velocità eccessiva. Mentre in due sono stati sanzionati per guida in stato di ebbrezza, uno a Rovigo e uno sull’A13. Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 16 ottobre 2005 Strage sulle strade italiane: fra i 16 morti della domenica, 7 sono pugliesi . Ancora un fine settimana di morte sulle strade e le autostrade italiane, con un bilancio, non ancora definitivo, di una trentina di morti e decine di feriti, la maggior parte dei quali giovani o giovanissimi. Solo nella giornata di oggi ci sono stati 16 morti, mentre ieri il conto si è fermato a sei. La scorsa notte a San Vito dei Normanni, nel brindisino, tre ragazzi, tra i 15 e i 19 anni, sono morti quando l’auto su cui viaggiavano si è scontrata frontalmente con un’altra vettura sulla strada statale a due chilometri dall’ingresso del paese. I giovani avevano trascorso la serata a Brindisi e dopo aver accompagnato a San Vito un’amica stavano tornando a casa. Nell’urto, violentissimo, un ragazzo e una ragazza sono morti sul colpo mentre il terzo giovane è deceduto durante il trasferimento in ospedale. Il conducente dell’altra auto, un uomo di trent’anni è invece rimasto ferito. E sempre in Puglia sono morte altre due persone: si tratta di due giovani che viaggiavano in moto sulla strada statale che porta a Cerignola, in provincia di Foggia. La moto si è scontrata con un furgone e per i due ragazzi non c’è stato nulla da fare. Giovanni Giannese, 64 anni, che era alla guida di una Mercedes, e la moglie Maria Caralla, 61, entrambi nati e residenti a Taranto, viaggiavano da Modena verso Bologna e hanno perso la vita nel primo pomeriggio. Imboccando lo svincolo per il parcheggio Calvetro, l’auto ha urtato violentemente il guard rail, forse per una velocità eccessiva, e si è rovesciata. È intervenuta la Polstrada di Modena sud ma i coniugi erano entrambi morti sul colpo. In moto un cinquantenne ha perso la vita in provincia di Pesaro, mentre saliva verso il passo di Bocca Trabaria. L’uomo si è scontrato con un’altra moto che procedeva in senso opposto. Due incidenti con conseguenze gravi anche in Piemonte. Nel primo hanno perso la vita un padre e una bambina di sette anni: i due erano a bordo della loro auto, che è stata tamponata sull’autostrada A26 in un tratto in provincia di Vercelli. Illesa invece la moglie dell’uomo e l’altra figlia, così come il conducente del mezzo che li ha tamponati. Nel secondo incidente, uno scontro frontale avvenuto sulla provinciale tra Rivarolo e Courgne, in provincia di Torino, sono morte due persone, un ragazzo di 19 e un uomo di 31 anni. Quest’ultimo era in auto con la la fidanzata che, invece, è rimasta ferita. E sempre un giovane, di 20 anni, è la vittima di un incidente tra due auto avvenuto la scorsa notte a Bologna. Il giovane era al volante di una Peugeot, su cui viaggiavano dei suoi amici, quando si è scontrato con un’altra auto proveniente nella direzione opposta. Nello scontro sono rimasti feriti in tre. Il ventenne, di origini calabresi, trasportato in ospedale in condizioni gravissime è morto poco dopo il ricovero. Infine, un morto e sette feriti è il bilancio di un incidente avvenuto questa mattina all’alba nel padovano. Una Bmw, con tre cittadini stranieri a bordo, ha perso il controllo ed è finita contro un albero. L’auto si è cappottata ed ha investito in pieno una Fiat Uno su cui viaggiava una famiglia rumena. Contro la Bmw si è poi schiantata anche una Ford Fiesta, con due persone a bordo.
Da “La Sicilia” del 16 ottobre 2005 "CAMPAGNA EUROPEA ANTIVELOCITà" Polstrada: rilevate 600 infrazioni e anche oggi controlli a tappeto AGATINO ZIZZO. Si conclude oggi, anche in provincia di Catania, la "Campagna europea antivelocità" che ha visto da lunedì scorso la polizia stradale allertata in una massiccia azione di prevenzione e repressione. Il compartimento di Catania della Polstrada sta impiegando, giornalmente, circa 55 pattuglie che hanno a disposizione oltre 20 misuratori dell’andatura, tra autovelox, telelaser e provida, installati pure su auto-civetta, che percorrono singolarmente anche 200 metri. In media i misuratori della velocità stanno immortalando, giornalmente, circa 100 infrazioni e proprio oggi queste apparecchiature funzioneranno a tempo pieno sulle autostrade, sulle statali Catania-Siracusa, Catania-Gela e Catania-Paternò, nonché sulla tangenziale e sull’asse dei servizi. Occhio, pertanto, all’andatura, specie se la pioggia renderà ancora viscide le carreggiate. La sicurezza si consolida spesso proprio attraverso queste campagne di sensibilizzazione. Buon viaggio, dunque, a tutti, e niente paura di sanzioni se si è prudenti. Da “Il Mattino” del 16 ottobre 2005 L’INCIDENTE AD AGOSTO TRA CAIVANO E AFRAGOLA. LE INDAGINI DELLA STRADALE Camionista pirata preso dopo due mesi L’incidente in cui morì un giovane di Maddaloni avvenne il 9 agosto AMALIA DE SIMONE. La copertura personalizzata del bullone di uno dei cerchioni di un autocarro diventa la chiave per arrivare alla verità sull’incidente stradale nel quale il 9 agosto è morto un militare di 21 anni, Giorgio Aniello Razzano, di Maddaloni, in servizio presso il centro ippico di Agnano. La polizia ha arrestato a Saturno (Bolzano) l’autotrasportatore Tobias Gritisch, 28 anni, accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso. Il 9 agosto fu trovata una Micra di colore rosso schiantata contro il guard-rail dell’autostrada A1, al km 746 tra Caivano e Afragola. Dentro il corpo senza vita del militare. Durante il sopralluogo non fu trovata traccia evidente delle cause dell’incidente, nessun testimone s’era fermato a prestare soccorso. Dopo 40 minuti si presentò alla polizia Gritisch dicendo di aver assistito all’incidente ma fornendo una versione dei fatti che non convinse gli investigatori: "L’ho visto sfrecciare a velocità folle, ha sbandato e urtato prima il cordone centrale e poi il guard-rail laterale". Ma i poliziotti coordinati dall’ispettore Angelo Terranova dichiararono la testimonianza non attendibile, "l’auto non era mai finita contro il cordone centrale". Ripresero i sopralluoghi e nell’erba a margine dell’autostrada furono trovati dei copridado per autocarro; uno personalizzato con una "S" aveva tracce di vernice rossa come quella della Micra. Nacque il sospetto che un mezzo più grande a forte velocità avesse urtato la Micra sbalzandola fuori della carreggiata. Fu cercata la ditta che realizza quel tipo di bullone: è austriaca. Verificati gli spostamenti del camionista. Consegnati gli atti alla Procura di Napoli, viene subito chiesta e firmata dal gip un’ordinanza di custodia cautelare per Tobias Gritisch. Ieri la notifica degli arresti domiciliari al conducente del Tir. Le indagini, intanto, continuano per accertare l’esatta dinamica dell’impatto tra l’autoarticolato e la vettura. Da “Il Messaggero” del 16 ottobre 2005 Patenti di guida ritirate dalla Polizia stradale.
Da “Giornale di Brescia” del 16 ottobre 2005 Sassi dal cavalcavia in autostrada DAL PONTE DI VIA VOLTA.
Da “Il Gazzettino” del 16 ottobre 2005 SICUREZZA SULLA STRADA L’indagine della polizia stradale di Vicenza conferma che nonostante i controlli non si perde la cattiva abitudine di bere prima della guida Automobilisti ebbri al volante, denunce in aumento Tra il 2002 e il 2044 sono cresciute del 24 per cento. Si tratta spesso di giovani tra i 18 e i 30 anni, più uomini che donne.
Da “Il Messaggero” del 16 ottobre 2005 Tir con 10 clandestini sull’A14 Bloccato dalla polizia, fermati gli autisti. I curdi, fuggiti dall’Iraq, erano stremati GIANNI QUAGLIARELLA . VASTO Gli agenti del commissariato di Vasto fanno la colletta per rifocillare dieci clandestini curdi che non mangiavano da quattro giorni durante la fuga in Europa dall’inferno iracheno, mentre i carabinieri, in un’operazione anticrimine, passano al setaccio i quartieri della città e arrestano due persone. E’ successo ieri e l’altro ieri, quando le forze dell’ordine sono state alle prese con alcune operazioni di bonifica del territorio. Sulla A14 è scattata di pomeriggio l’azione congiunta di commissariato e polizia autostradale, per bloccare un gruppetto di uomini iraniani e iracheni di etnìa curda, tra cui tre minorenni, che vagavano senza meta lungo la carreggiata. A dare l’allarme al 113 è stata una signora vastese, residente a Sant’Antonio Abate, vicino al tracciato autostradale, insospettitasi nel vedere un autoarticolato in sosta sulla banchina d’emergenza dal quale, uno dietro l’altro, i camionisti facevano scendere i clandestini. Dalla centrale operativa del casello Vasto Sud, gli agenti hanno allertato i colleghi del commissariato, mentre lungo la corsia nord, pochi minuti dopo, una pattuglia bloccava il mezzo pesante, diretto in Germania con un carico di balle di cotone. I due autisti, iraniani, sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e il tir sequestrato. Sotto sequestro pure 13 mila euro in contanti e un chilogrammo d’oro in possesso dei trasportatori, probabile prezzo del trasferimento in Italia degli extracomunitari. I clandestini, stremati dal viaggio, sono stati affidati dagli uomini del vice questore Ugo Terracciano a Gabriele Costantini, della questura di Chieti, per le operazioni d’espulsione. I Carabinieri del capitano Giuseppe Loschiavo, invece, hanno arrestato e condotto in carcere a Teramo una nomade E.B., 27 anni, sorpresa mentre in Piazza Verdi cedeva una dose di eroina a un tossicodipendente, mentre una minorenne, M.B., 17 anni, è stata affidata alla casa di prima accoglienza dell’Aquila. In carcere a Vasto è finito invece D.V., 32 anni, vastese, accusato di tentato furto aggravato e violazione di domicilio: era penetrato in una villa all’Incoronata credendola vuota, ma si era imbattuto nel proprietario che aveva dato l’allarme. Ispezionati dai Nas, infine, cinque esercizi pubblici e controllato lo storico quartiere di Santa Maria Maggiore con le unità cinofile.
|
||