CORRIERE ADRIATICO
Realizzato
dagli alunni della Media Uno
spot per dire no all’abuso di alcol
SERVIGLIANO
– Gli alunni della scuola media di Servigliano realizzano un filmato sul
modello di uno spot pubblicitario per sensibilizzare i giovani al problema
dell’alcol, un fenomeno purtroppo molto in espansione fra i ragazzi. E’ stata
l’ex insegnate Rosanna Tronelli, già autrice di diverse iniziative con i
ragazzi della scuola, a ideare e programmare questo progetto. Il filmato è
stato realizzato martedì scorso e potrebbe fra qualche tempo essere addirittura
mandato in onda su alcune emittenti televisive locali. Lo spot, è nato quasi
naturalmente da uno spettacolo di recitazione da cui è stato estrapolato un
balletto. Spot della durata di circa un minuto, parteciperà ad un concorso
indetto fra i vari centri d’aggregazione giovanili del territorio, ed è stato
realizzato in brevissimo tempo non senza difficoltà tecniche. Il progetto è
stato curato da: Graziano Ferracuti per le musiche, Chiara Sicurezza per il
balletto, Massimo Gidiucci per le riprese oltre a molti collaboratori. “Abbiamo
utilizzato un linguaggio adatto ai giovani – ha commentato Rosanna Tronelli –
il messaggio è semplice quello di invitare i ragazzi a non buttarsi via, a non
bere semplicemente per seguire la massa”.
IL
QUOTIDIANO.IT
Unità
di strada : nuova campagna sulla sicurezza
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Avviata
dallo scorso mese di gennaio una campagna indirizzata ad un tema di estrema
importanza ed attualità:la sicurezza dei giovani e il divertimento.
Riparte
anche quest’anno e con grandi novità l’attività dell’Unità di strada, il
servizio di prevenzione e informazione sugli effetti e i rischi legati alle
droghe e all’alcool promosso dall’Ambito sociale 21 in collaborazione con il Servizio
Territoriale per le Dipendenze Patologiche dell’Asur Zona Territoriale 12. E’ stata
avviata infatti a partire dallo scorso mese di gennaio una campagna indirizzata
ad un tema di estrema importanza ed attualità:la sicurezza dei giovani e il
divertimento. La
sicurezza è un aspetto primario del benessere sociale e della salute pubblica
ed è quindi diventato prioritario individuare continuamente nuove strategie di
prevenzione rivolte in particolar modo ai giovani. Il
Servizio dell’ Unità di Strada si pone come obiettivo quello di sensibilizzare
e informare i giovani sulla pericolosità e sulle conseguenze di comportamenti
cosiddetti a rischio, come mettersi alla guida dopo aver assunto alcolici o
sostanze stupefacenti, avvalendosi di un nuovo strumento di rilevazione;
durante le uscite infatti gli operatori chiederanno ai ragazzi di compilare una
nuova scheda contenente domande sulle loro abitudini alla guida, sulla
conoscenza e l’applicazione delle norme della strada, sul consumo di alcool e
droghe dando loro la possibilità di misurare il tasso alcolico con l’etilometro
messo a disposizione dal servizio territoriale per le dipendenze patologiche. Dopo l’uscita di domenica scorsa
al Sugo, gli operatori dell’Uds saranno venerdì 16 al Titty twister di San Benedetto
del Tronto e lunedì 19 al Morrison ‘s di Cupramarittima per sensibilizzare i
ragazzi sui temi della sicurezza e del divertimento sano fornendo informazioni
e tanti gadgets.
L’ARENA
Il
sindaco: il 21 stop all’alcol dopo le 20
Maschere in piazza e mercoledì a Parona la Festa della
Renga
Ma il carnevale non finisce con la
grande kermesse di venerdì prossimo: anche nei giorni successivi, fino al
mercoledì delle ceneri che vedrà come di consueto la Festa della Renga a
Parona, gli appuntamenti in calendario sono tantissimi.
Già
sabato infatti a fare festa sarà il quartiere dei Filippini, con la tradizione
regata storica del principe Reboano della Concordia, che nel primo pomeriggio,
dopo un tratto di navigazione in Adige, sbarcherà alla Dogana Vecchia per
venire poi festeggiato dalle altre maschere negli spazi dell’ ex Macello. Da
qui nel secondo pomeriggio la festa si sposta in piazza Bra, con la presenza
delle maschere, tra musica e danze. Domenica
pomeriggio la festa continua in piazza Bra ma si sposta anche in piazza dei
Signori, dove a portare musica, maschere e coriandoli sarà il comitato della
Carega, a partire dalle 15. Alla stessa ora parte la festa dei bambini al
teatro Filippini e il ballo in maschera nella sede del comitato Sanzeneto, in viale
dell’Agricoltura. Lunedì la tradizione vuole che si festeggi a Santo Stefano
appunto col luni pignatar. Alle 14,30 sfilata delle maschere nel quartiere di
Veronetta, poi arrivo al palco della chiesa di Santo Stefano, dove per tutti ci
sarà il bollente minestrone. Martedì il carnevale ci saluta con la festa a
Porto San Pancrazio, ma mercoledì si può ancora avere un assaggio di coriandoli
a Parona con la Festa della Renga. Qui ci sarà una limitazione nella
somministrazione degli alcolici, come previsto dall’ordinanza del sindaco
Zanotto, a partire dalle 20, cioè in serata quando la fase principale della
manifestazione sarà conclusa. «Il
provvedimento è stato concordato con il Comune», rivela il presidente del
comitato benefico, Mauro Bertani, «per migliorare sempre più la festa sotto
l’aspetto della sicurezza. Ma tutti coloro che vorranno venire dalla mattina
alla sera mercoledì 21 ci sarà la possibilità oltre che di mangiare polenta e
renga anche di bere un buon bicchiere di vino, con la dovuta moderazione e il
rispetto di chi lavora per questa festa e di chi vi partecipa, nel pieno
rispetto della buona educazione».
IL
GAZZETTINO (Pordenone)
La necessità dell’informazione Ragazzi e
droga i fattori di rischio Come cercare di riconoscerli di
Mauro Marin (*)
Il
consumo di droga rappresenta prevalentemente l’espressione di un grave disagio
e disadattamento giovanile che si manifesta in una condotta regressiva.
L’adolescenza è ritenuta l’età più a rischio per iniziare il consumo di droga.
In questo periodo di formazione i giovani, in cerca di una propria identità e
autonomia, iniziano a percepire una dimensione sociale personale: cambia il
contesto di sviluppo, emergono le differenze generazionali e la ricerca di
modelli di identificazione si sposta dai genitori ai coetanei e al loro
ambiente socioculturale. Se i giovani non trovano figure di riferimento, capaci
di educarli alla partecipazione e in grado di trasmettere loro motivazioni
esistenziali costruttive, vivono una situazione di disorientamento che
predispone al rischio. I
principali fattori di rischio per il consumo di droga sono rappresentati da una
struttura di personalità fragile, un ambiente familiare-sociale problematico,
l’opportunità di disporre di droghe illegali ed i modelli di comportamento
devianti. (*) L’iniziazione
alle droghe avviene spesso in gruppo. Quindi il tipo di frequentazioni può
essere un primo indicatore di rischio da valutare. Il mercato della droga è
sostenuto da enormi interessi economici. Si avvale di un’ampia rete di distribuzione
diretta dalla criminalità organizzata e composta di grandi narcotrafficanti e
di piccoli spacciatori, spesso divenuti tali da tossicodipendenti per
garantirsi la propria dose giornaliera di droga. Le droghe
hanno la capacità di produrre inizialmente effetti euforizzanti o allucinazioni
che inducono nel consumatore un desiderio di ripetere l’uso della sostanza.
Quando il desiderio diventa incontrollabile (craving) causa un comportamento di
ricerca compulsiva della sostanza (drug seeking behaviour). L’assunzione
abituale di droga può indurre nel tempo la necessità di aumentare la dose per
ottenere gli stessi effetti (tolleranza) e la comparsa di disturbi sgradevoli
in caso di brusca sospensione del consumo abituale di droga (sindrome
d’astinenza). Il
tossicodipendente in astinenza prova un bisogno intenso di riassumere la droga
per attenuare i disturbi e anche perciò mantiene la dipendenza. Il
tossicodipendente a causa del suo stile di vita è di solito portato a
commettere reati. Così si può trovare ad affrontare problemi di carcerazione e
di emarginazione sociale. A questi si aggiungono problemi di salute che
comprendono infezioni da virus epatitici, da virus dell’Aids e malattie
cardiovascolari che possono causare una morte prematura. Inoltre esiste il
rischio che le sostanze spacciate non siano pure, ma vengano tagliate con altre
sostanze inerti o pericolose oppure mescolate con altre droghe o contaminate da
batteri o erbicidi. Un altro rischio è che l’effetto nocivo delle droghe sia
potenziato dal contemporaneo consumo di alcool o farmaci.
(*)
Presidente comitato etico Associazione medici di famiglia
(*)
Nota: il rischio legato all’uso degli alcolici giustificherebbe ampiamente un
allarme sociale che non c’è. Al rischio determinato direttamente dall’uso di
alcolici bisogna considerare che questi sono spesso la droga di accesso per
altri consumi. In questo senso gli alcolici e le sigarette sono ancora più
pericolosi proprio perché legali e pubblicizzati. Se è vero che non tutti i
fumatori e bevitori passeranno poi alle droghe illegali, è altrettanto vero che
i tossicodipendenti non fumatori e astemi sono una eccezione.
LA
SICILIA
L’abuso di alcol «Bevono,
così sale l’empatia»
Bevono
per alzare il livello d’empatia, lo fanno per seguire il gruppo, si tuffano nel
bicchiere pieno per dimenticare un flirt finito male o per «cancellare» un
brutto voto rimediato a scuola. Abusano e alzano il gomito il fine settimana,
soprattutto. Pochi conoscono i danni causati dall’alcol all’organismo. Cosi’ gli
studenti vittoriesi in eta’ compresa tra ai 14 e i 20 anni, quelli che il
locale Sert della Ausl 7 ha interpellato per fotografare al meglio il fenomeno
dell’alcolismo giovanile. Dire che la fotografia che e’ allarmante e’ forse
poco. I ragazzi bevono tanto e di tutto. Tanto che l’abuso di alcol sembra
diventato una sorta di prassi quotidiana tra i giovanissimi, un rito di
passaggio dall’eta adolescenziale a quella adulto presocche’ indispensabile.
Come la sigaretta per i giovani degli anni Cinquanta e Sessanta. L’eta’ a
rischio e’ proprio quella scolastica. Un problema grosso cosi’. Perche’ spesso
l’abuso di alcol rappresenta la via d’accesso nel mondo delle sostanze
stupefacenti. Ne sono convinti i componenti l’osservatorio provinciale per le
tossicodipendenze, che qualche tempo fa hanno dato il via ad una campagna
informativa tea i giovani denominata «La civilta’ del bere». Con quale
efficacia? Difficile dirlo. I ragazzi bevono sempre molto e spesso lo fanno
senza conoscere i danni provocati dall’alcol: danni che sono devastanti, e che
riguardano l’intero organismo. «Molti ragazzi - spiega Giuseppe Barone, 19
anni, - bevono superalcolici per sballare, o perche’ lo vedono fare a quelli
piu’ grandi. I rischi? Molti di noi non sanno nulla». Ogni anno in Italia
perdono la vita a causa di incidenti stradali quasi novemila persone, la meta’
circa di questi e’ costituita da consumatori di bevande alcoliche. Perche’ se
e’ vero che l’alcol e’ una sostanza con la quale si consumano spesso momenti
felici della nostra vita, e’ anche vero che l’abuso di sostanze alcoliche
provoca danni di tipo fisico, sociale e psichico. Val la pena di ricordare che
il codice della strada ha stabilito in 0,5 grammi il livello massimo di
concentrazione di alcol nel sangue per poter guidare. Bastano due lattine di
birra, oppure due bicchieri di vino e tre bicchierini di superalcolici per
superare la fatidica soglia dello 0,5.
G. R.
MARKETPRESS.INFO
NO AL
PROIBIZIONISMO, SI ALLA CULTURA DEL BERE CONSAPEVOLE LIBERO VINO IN LIBERA
MENTE: IL MONDO VITIVINICOLO PRENDE UNA POSIZIONE DECISA PER CONTRASTARE I
SEGNALI ALLARMANTI CHE VENGONO DAI PAESI MEDITERRANEI E DICE NO AL
PROIBIZIONISMO
Per il V
Forum Nazionale Agivi, tenutosi sabato 10 febbraio presso il Grand Hotel Parco
dei Principi e realizzato in collaborazione con Buonitalia Spa e Unione
Italiana Vini, l’Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli ha scelto il tema
del rapporto giovani e vino. Obiettivo: conoscere i comportamenti dei
coetanei ma anche rispondere alle proposte di legge proibizioniste che,
nonostante abbiano dimostrato fallimento nel Nord Europa, stanno avanzando in
Francia, Spagna e ora anche Italia. “Dopo aver toccato temi tecnici, abbiamo
sentito l’esigenza di concentrarci su un argomento che il mondo vitivinicolo
affronta marginalmente. ” Afferma il Presidente Agivi Enrico Drei Donà “Come
movimento giovanile, Agivi ha il dovere di chiarire il tema del consumo e
dell’abuso tra i giovani perché si parla sempre di alcol e giovani ma poco di
vino e giovani. Il nostro prodotto però non ha nulla a che fare con i
superalcolici e lo dimostrano i dati presentati in occasione del Forum dall’
Osservatorio Alcol e Giovani. Vi è una scarsissima relazione fra abuso di alcol
e vino, che rappresenta solo il 5% dei casi. (*) Come esponenti del mondo
produttivo è quindi nostro dovere fare chiarezza su un tema che spesso usa il
vino come paravento ed esprimere il nostro No ad una politica proibizionista
che ha già dimostrato il proprio fallimento. Il vino inoltre rappresenta per i
giovani opportunità di lavoro non delocalizzabile: produrre un vino doc e docg
significa mantenere uno stretto legame con il territorio e preservare un valore
culturale tutto italiano”. Nessuna sottovalutazione del problema, quindi, ma la
volontà di andare a fondo per capire un fenomeno che riguarda solo
marginalmente il vino. Molti gli interventi interessanti che si sono succeduti
nella giornata. Michele Contel, Segretario Generale dell’Osservatorio Alcol e
Giovani, ha portato in anteprima gli ultimi dati sui consumi in Italia, con
particolare riferimento ai giovani tra i 13 e i 24 anni. Giorgio Serra,
responsabile settore vitivinicolo per Buonitalia Spa, società del Ministero
delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la promozione
dell’agroalimentare italiano nel mondo, ha presentato il nuovo programma di
iniziative a sostegno del vino italiano, rivolte in particolare ai giovani
professionisti stranieri. Fabio Piccoli, giornalista enogastronomico, e
Antonello Vedovato, Presidente di Edulife Spa, ideatori assieme ad Angelo
Peretti di Dottor Wine, hanno presentato questo innovativo progetto di e
learning, che consente ai giovani addetti al settore vitivinicolo, ma anche ai
consumatori, di accedere ad una formazione permanente e migliorare la propria
professionalità e la propria conoscenza. Infine Federico Quaranta, conduttore
della trasmissione Decanter, in onda su radio Due, ha portato il sondaggio fra
i radioascoltatori sul “perché” si beve vino ma ha anche evidenziato la propria
testimonianza di proprietario di Wine Bar. Insegnare alle nuove generazioni,
italiane e straniere un rapporto sano con il vino, prodotto frutto della nostra
cultura, è dunque l’unica risposta efficace alla “cultura dello sballo”. Il
proibizionismo adottato nel Nord Europa, oltre ad aver già dimostrato il suo
insuccesso, rischierebbe di mettere in ginocchio il mondo vitivinicolo, uno dei
settori più storici della nostra produzione. Proprio per la diffusione del bere
consapevole, Agivi ha concluso il Forum con il Wine Bar del Beregiovane, grande
degustazione dedicata all’incontro fra giovani produttori e giovani
consumatori.
(*) Nota: la misura della
possibile efficacia che provvedimenti restrittivi della vendita e consumo di
vino è data dall’allarme che suscita nei produttori. Se veramente il
proibizionismo fosse fallimentare e il consumo di vino marginale nei Problemi
Alcol Correlati, perché mai si preoccupano?
IL TEMPO
Uccise
gli anziani genitori. Prosciolto dal Gup per vizio totale di mente
È STATO
prosciolto perchè non imputabile per vizio totale di mente, Roberto Stella, 44
anni, di Roccamorice (Pescara), accusato di omicidio volontario plurimo per
avere ucciso in casa i genitori Donato Emidio Stella (90), e Domenica
D’Alimonte (84), la notte tra il 9 e il 10 giugno 2005. Lo ha deciso il Gup del
Tribunale di Pescara, Angelo Bozza, applicando all’uomo la misura di sicurezza
dell’ospedale psichiatrico giudiziario per 10 anni. Secondo l’accusa Stella,
rimproverato dagli anziani genitori per essere tornato a casa tardi e ubriaco,
li ha aggrediti e uccisi con calci a pugni mentre erano a letto. Dopo la
lite e l’aggressione, l’uomo è andato a dormire nella camera a fianco: la
mattina successiva immemore di quanto accaduto ha scoperto il padre morto e si
è recato a casa di sua figlia per avvertirla, dicendole che era scomparsa la
nonna; poi è tornato a letto dove lo hanno trovato a dormire i Carabinieri. Il
cadavere della donna era stato poi ritrovato sotto quello del marito. Stella
dopo un lungo interrogatorio aveva ammesso di avere aggredito i genitori, ma
non si ricordava di averli uccisi. Stella era in cura per problemi psichici
presso il centro di igiene mentale di Tocco da Casauria (Pescara). Si era
separato dalla moglie - tornata a vivere in Belgio insieme con il figlio
piccolo - e dopo avere perso anche il lavoro di camionista si era trasferito a
casa dei genitori, ai quali era molto legato, tanto che la madre - come hanno
raccontato i vicini di casa - era solita ripetere che senza Roberto lei ed il
marito non avrebbero saputo come fare.
IL TEMPO
FORMIA
Il
tempestivo e provvidenziale intervento di una pattuglia di Carabinieri della
locale Stazione ...
... ha
salvato, nella tarda serata di lunedì, due ragazze minorenni di Formia, da un
tentativo di violenza sessuale, ad opera di tre giovani polacchi in evidente
stato di ubriachezza. A finire in manette, dopo una colluttazione con i
militari dell’Arma, sono stati il ventisettenne Afar Drozek, accusato di
violenza sessuale su minore, nonchè, resistenza e minacce a pubblico ufficiale,
trasferito nel carcere di Latina, a disposizione del Sostituto Procuratore
della Repubblica, dott. Vincenzo Saveriano; Bartoz Bara, di 20 anni ed Artemiuz
Mucha di 22 anni, accusati anche loro di resistenza e minacce a P.U. e che
verranno giudicati per direttissima, questa mattina, presso il Tribunale di
Gaeta. Il turpe episodio ha avuto luogo poco dopo le venti di lunedì sera,
nella centrale via Emanuele Filiberto del quartiere Mola.
CORRIERE
ADRIATICO
Nuovo
episodio di violenza in centro, i passanti danno l’allarme Rissa in pieno corso Garibaldi Quattro persone coinvolte, una fugge ma viene identificata
ANCONA -
Maxirissa in pieno corso Garibaldi, ieri pomeriggio. Ancora violenza in pieno
centro, a due passi da piazza Roma e da piazza Pertini dove sono avvenuti nei
mesi scorsi altri episodi critici. Questa volta i fatti si sono svolti sotto la
galleria Dorica, intorno alle 16.30. Quattro cittadini rumeni, decisamente
‘alticci’, hanno iniziato a discutere animatamente davanti alle tantissime
persone che affollavano il centro a quell’ora. Poi, qualche parola urlata e
probabilmente anche qualche insulto, dopodiché la scarica di pugni scattata
sotto agli occhi dei passanti che, allarmati ed impauriti, hanno chiamato sia
il 112 che il 113. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo
operativo Radiomobile, agli ordini del tenente Enzo Marinelli, ed una Volante
della questura a capo della dottoressa Cinzia Nicolini. L’intervento
delle forze dell’ordine, tempestivo, ha permesso che tre delle quattro persone
coinvolte nella rissa venissero bloccate e che la quarta, quella riuscita poi a
fuggire, venisse comunque identificata grazie alle descrizioni fornite da
coloro che avevano partecipato al tafferuglio. Nel frattempo era stato
allertato anche il 118 e sul posto era giunta un’ambulanza della Croce Gialla. I tre
cittadini rumeni, che avevano riportato solo leggeri traumi, sono stati
accompagnati direttamente in questura per gli accertamenti necessari. Con tutta
probabilità la vicenda si risolverà attraverso le rispettive denunce, ma non
viene escluso anche qualche provvedimento proprio delle forze dell’ordine. Una
megarissa scoppiata dunque in pieno centro e che ha richiamato l’attenzione e
la curiosità delle tantissime persone che a quell’ora si trovavano a fare
compere nei vari negozi, mentre i giovani passeggiavano facendo le classiche
‘vasche’ tipiche di ogni pomeriggio. Una
violenta rissa scoppiata sotto alla galleria Dorica e che per fortuna non ha
coinvolto ulteriori persone anche grazie, soprattutto, all’intervento di
polizia e carabinieri che in un attimo sono intervenuti sul posto riportando
alla normalità il clima decisamente ‘bollente’ che si era venuto a creare. Ciò, è
stato possibile grazie anche ai controlli che le forze dell’ordine stanno
effettuando con meticolosità nel centro cittadino anche in seguito alle
polemiche scoppiate per piazza Pertini. Episodi, infatti, che non dovrebbero
accadere, soprattutto nel cuore della città. Una rissa
durata una decina di minuti e che è stata in grado di radunare attorno a sé
quasi un centinaio di persone più che altro confuse e preoccupate per ciò che
stava accadendo. Tanta la gente che si è affacciata dalle finestre degli uffici
e dai negozi nel sentire le sirene squarciare il vociare classico del corso e,
ancor prima, per le urla che riecheggiavano sotto alla galleria. Tutto, si è
poi fortunatamente risolto e, intorno alle 17, corso Garibaldi è tornato alla
sua normalità.
VIRGILIO NOTIZIE
Incidenti stradali: tir contromano
per 25 km su A22
Il conducente era ubriaco, ritirata la patente
TRENTO,14 FEB - Nella notte sull’Autostrada del Brennero
un camionista ubriaco ha preso contromano la carreggiata sud per 25 km fino
alle porte di Trento. Nessun mezzo e’ rimasto coinvolto. L’allarme e’ arrivato
dopo che numerosi conducenti hanno segnalato il tir con targa austriaca che
viaggiava in direzione sbagliata.Il conducente e’ risultato con un grado
alcolemico tre volte superiore alla norma. Gli e’ stata ritirata la patente e
imposto il divieto temporaneo di guida sulle autostrade italiane.
CORRIERE
ADRIATICO
Blitz dei carabinieri
Una retata sulle strade 12 denunce
NOVAFELTRIA
- Ben 22 pattuglie della Compagnia dei carabinieri di Novafeltria hanno
espletato attività di controllo della circolazione stradale in tutto il
Montefeltro per i tre giorni del secondo week end di febbraio. anche con il
tempo incerto. Sono sei le patenti ritirate a seguito di controlli con
l’etilometro: con conseguenti denunce per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Elevate, inoltre, 85 contravvenzioni per violazioni al codice della strada,
ritirate 9 patenti e 3 carte di circolazione per motivi tecnico-amministrativi,
sequestrata un’autovettura. In totale
sono stati controllati ben 589 automotoveicoli e 830 persone, tra le quali 39
stranieri. Sono stati, detratti ben 124 punti dalle patenti. Nell’ ambito
dei controlli, oltre ai conducenti trovati positivi al controllo etilometrico,
venivano denunciati 5 persone per ubriachezza in luogo pubblico; una per
porto di oggetti atti ad offendere (un paio di forbici); inoltre, nel corso dei
controlli ai bar ed i luoghi di intrattenimento sono state sanzionate persone
sorprese a fumare in alcuni esercizi pubblici nonostante il divieto. I
controlli continueranno per tutta la stagione. Nota positiva: un solo incidente
stradale e nessun ferito.
LA STAMPA
Guidavano
ubriachi automobilisti denunciati
Giuseppina Fiori
Alba
Nell’albese,
terra di grandi vini e della buona
cucina, le soste a tavola sono piacevoli e molto apprezzate. Me è necessario
che chi si mette alla guida di un’auto dopo il pranzo, non abbia ecceduto nel
bere. La guida in stato di ebbrezza è infatti considerata una della principali
cause di incidenti stradali. È proprio
tenendo conto di questi rischi che i carabinieri della compagnia di Alba, al
comando del capitano Nicola Ricciuti, hanno intensificato i controlli sulle
principali strade dell’albese. E i risultati ci sono. Nel corso degli ultimi
controlli hanno sorpreso dieci automobilisti che avevano alzato il gomito prima
di mettersi alla guida delle loro vetture. Le verifiche sono state compiute con
l’utilizzo dell’apparecchio etilometro al quale tutti e dieci sono risultati
positivi, avendo superato il limite fissato dalla legge a 0,5%. Per tutti è
scattata la denuncia alla procura della Repubblica per guida in stato di
ebbrezza, oltre al ritiro immediato della patente a conseguente sospensione
fino ad un mese, e con la decurtazione di dieci punti alla patente stessa.
Uno degli automobilisti controllati, risultato positivo al test sull’alcol, è
stato anche perquisito. I carabinieri gli hanno trovato addosso un coltello a
serramanico di genere proibito ed è stato denunciato. I servizi dei carabinieri
della compagnia di Alba in questo specifico settore continueranno soprattutto
durante i weekend. Il consiglio è quello di adottare sempre più un sistema già
diffuso: uno dei componenti della compagnia di amici che si ritrovano a cena, a
turno, rinuncia la bere. La
infrazioni relative alla guida in stato di ebbrezza sono abbastanza numerose.
Le 2006 nelk territorio dei 79 Comuni che fanno capo al tribunale di Alba, ci
sono state 250 denuncie in totale. La stragrande maggioranza dei casi viene
risolta con l’emissione di un decreto penale da parte del giudice che comporta
il pagamento di una ammenda da 394 euro con la sospensione della patente di
guida per un mese.
IL
QUOTIDIANO.IT
Individuo
in stato di ebbrezza va in escandescenza al pronto soccorso. Ferito un agente
di Polizia
SAN
BENEDETTO DEL TRONTO
Arrestato
un sambenedettese per il reato di resistenza, minaccia e lesione a pubblici
ufficiali. Su disposizione della locale Procura della Repubblica è stato
ristretto presso la locale Casa Circondariale Prosegue
l’attività del personale del Commissariato della Polizia di Stato di San
Benedetto del Tronto, con l’impegno quotidiano di uomini e mezzi In tale
contesto si inquadra l’azione svolta nelle prime ore della giornata di ieri,
quando personale della Volante interveniva presso il locale pronto soccorso
dove un soggetto trasportato con l’ambulanza, per abuso di bevande alcooliche,
stava aggredendo i sanitari e danneggiando gli arredi. Il
soggetto, in evidente stato confusionale ed ebbrezza, cercava di sottrarsi ai
tentativi degli agentî di ricondurlo alla calma per consentire al personale del
nosocomio di assisterlo, avventandosi su di loro nel tentativo di colpirli in
più occasioni. Gli
operatori della Volante in ultimo
immobilizzavano il soggetto, e, solo dopo diversi tentativi, e con la
conseguenza di aver riportato diverse contusioni. In particolare il capo
equipaggio della volante, operatore di grande esperienza, riportava alcune
micro fratture al volto giudicate guaribili in 25 giorni. li
controllo del tasso alcolemico effettuato dal personale del pronto soccorso
accertava un valore elevatissimo pari a 3,5 gr/l. L’attività
di polìzía si concludeva con l’arresto di M. F. sambenedettese per il reato di
resistenza, minaccia e lesione a pubblici ufficiali e su disposizione della
locale Procura della Repubblica veniva ristretto presso la locale Casa
Circondariale.
IL
GIORNALE
Inseguiti
con coltelli e spranghe: hockeisti azzurri assaliti in Francia
di
Alberto Toscano - mercoledì 14 febbraio da Parigi
Notte di
tensione a Chamonix tra un gruppo di abitanti del posto e i componenti della
squadra italiana di hockey su ghiaccio, che avevano festeggiato un avvenimento
sportivo in un locale pubblico della città alpina francese. Dopo aver preso
parte alla cerimonia di premiazione dell’«Euro Ice Hockey Challenge», nella
notte fra domenica e lunedì una dozzina di atleti azzurri sono andati in una
discoteca della zona a brindare e a festeggiare questo evento sportivo. Tutto
sembrava filare liscio quando, intorno alle 4 del mattino, i responsabili del
locale pubblico di Chamonix hanno chiesto ai partecipanti alla festa di
rientrare alle loro abitazioni o ai loro alberghi. Gli atleti della nazionale
italiana di hockey hanno allora sollecitato l’arrivo di un taxi e hanno chiesto
ai responsabili del locale di provvedere a chiamarlo telefonicamente. All’improvviso
una discussione sarebbe nata da questi futili motivi e i buttafuori della
discoteca hanno risolto a modo loro il problema, o presunto tale: gli italiani
sono stati cacciati con la forza e costretti ad attendere in strada qualcuno
che desse loro un passaggio verso l’albergo. Altro che «passaggio». Un
gruppo di scalmanati, eccitatisi a seguito della discussione avvenuta nel
locale pubblico e probabilmente a seguito delle abbondanti dosi di bevande
alcoliche ingerite, ha minacciato il gruppo di italiani, inseguendo i membri
della nazionale di hockey nelle strade circostanti la discoteca. «Si è
trattato di una vera e propria caccia all’uomo», ha dichiarato una persona che
ha assistito alla sgradevolissima scena. Una
ventina di persone hanno inseguito nella neve gli italiani, che già erano stati
precedentemente aggrediti dai buttafuori del locale pubblico. Alcuni dei
giocatori di hockey avevano subito addirittura un attacco con bombolette di
spray lacrimogeno al pepe. Sembra che i partecipanti a questa «battuta notturna
di caccia all’italiano» fossero perfino armati di coltelli e spranghe di ferro.
Certamente le conseguenze sono state assai serie, visto che l’atleta italiano
Luca Ansoldi ha riportato la rottura del setto nasale, oltre a una ferita che
ha dovuto essere medicata con alcuni
IL
REDATTORE SOCIALE
Un
bicchiere contro il male di vivere. Cresce l’alcolismo al femminile
IL
MESSAGGERO
Un ventiquattrenne
sambenedettese è stato arrestato dopo aver aggredito un poliziotto al Pronto...
LA
REPUBBLICA
al
Galvani un allievo su due abusa d’alcol
IL
QUOTIDIANO CALABRIA
Sabato
notte: alcol e botte da orbi
L’ECO DI
BERGAMO
Giovani,
alcol e droga «Sballo oltre il weekend»
Fumo e
alcol, l’infarto si tinge di rosa
IL CENTRO
droga e
alcol in aumento nel frenano
LA
GAZZETTA DI REGGIO
ubriaco
al volante nei guai un 36enne
LA NUOVA
FERRARA
la
simulazione degli incidenti per capire i rischi dell’alcol
|