Se il Consiglio dei Ministri di domani approverà il DL che posticipa fino al 31 maggio
l’apposizione delle bande retroriflettenti sui TIR sarà dato un segnale forte
di scarsa volontà da parte del Ministero dei Trasporti di tutelare gli utenti
della strada, quindi non potremo credere agli annunci sui futuri piani della
sicurezza di cui parla in questi giorni il ministro Bianchi. Così Adiconsum in
una lettera inviata al Presidente del Consiglio, Romano Prodi, chiede di non
dare corso ad alcuna proroga che non avrebbe altro risultato se non quello di
avallare le pressioni della lobby dei grandi autotrasportatori, strenui
oppositori sin dall’inizio dell’entrata in vigore del provvedimento. A tutt’oggi ben il 70% degli autotrasportatori ha invece provveduto ad apporre
sul proprio veicolo le bande retroriflettenti il cui costo tra l’altro è di
poche decine di euro a fronte di un rilevante impatto sulla prevenzione degli
incidenti stradali. (v. video su www.adiconsum.it, sezione "sicurezza
stradale"). Se il DL recepirà il rinvio, Adiconsum darà vita ad iniziative
di denuncia anche pubblica con manifestazioni nella maggiori aree di servizio
del Paese. Anche l’Asaps si dice fortemente contraria al
rinvio dell’apposizione delle bande retroriflettenti sugli
autocarri. Si tratta di una misura assolutamente efficace ai fini della
sicurezza stradale. Stupisce che ancora una volte le logiche dell’economia
prevalgano su quelle della salvaguardia delle vita sulle strade. Non si può
continuare a predicare bene sulla sicurezza per poi adottare iniziative
in direzione del tutto contraria.
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