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Rassegna stampa 03/10/2005

Rassegna stampa del 4 Ottobre 2005

Rassegna stampa del 4 Ottobre 2005


Da “Il Gazzettino” del 4 ottobre 2005
LA SORPRESA
Un rally, un’auto vistosa: interviene la Polstrada, scattano due denunce
Quel bolide in tv era rubato.


Per correre, correva, quella pepatissima Renault Clio marchiata Williams. Auto da intenditori, ruote maggiorate e potenza straripante, è comparsa in tv mentre si cimentava come un cavallo lanciato al galoppo nel Rally di Sardegna, edizione 2005, all’inizio di quest’anno. Un’occhio attento però ha individuato in quel bolide la stessa vettura che, addirittura cinque anni prima, era stata rubata a Pistoia. La Clio sparita nel nulla in quel lontano 2000, era di proprietà di una scuderia di auto da rally di Schio, la Power Kart. Dopo tanti anni, probabilmente i proprietari avevano messo una croce sopra il loro gioiellino.
Ma quell’apparizione sugli sterrati sardi ha lasciato di stucco chi in quell’auto ha riconosciuto proprio quella rubata, e a questo punto la cosa è stata segnalata alla polizia di Vicenza. Calendario-corse alla mano, l’indagine si è spostata alla gara successiva, disputatasi sabato scorso a Camaiore. Così in quell’occasione, tra il pubblico di appassionati di rally, c’erano anche gli agenti della polizia stradale vicentina. La Clio Williams non è passata inosservata e gli agenti si sono fatti avanti, non certo per chiedere l’autografo a pilota e navigatore.
Infatti durante le verifiche tecniche di rito, gli agenti hanno chiesto e ottenuto di controllare l’auto più approfonditamente.
Più che i documenti, è stato il numero di matricola del telaio a chiarire una volta per tutte che l’automobile da corsa aveva sì un gran motore, ma un passato decisamente sporco.
Risultata inequivocabilmente la stessa Renault Clio Williams rubata a Pistoia alla scuderia scledense, la vettura è stata posta sotto sequestro. Per la Renault la corsa è finita prima di cominciare, mentre sono cominciati i guai per quelli che sono risultati i "secondi proprietari" dell’auto, Alessandro Federighi e Adarita Gianardi, entrambi di Massa Carrara, titolari di una ditta di autotrasporti, che ora devono rispondere di ricettazione.


Da “La Provincia di Cremona” del 4 ottobre 2005
Clandestini nella rete della Polstrada
Presi ed espulsi.

Operazione della Polstrada di Crema. Nella zona di Castelverde, nei guai è finito un trentenne rumeno. A metterlo nei guai, una serata alcolica: fermato dagli agenti in sella a uno scooter perchè visibilmente ubriaco, è stato identificato. Ed è emerso come sulle sue spalle pendesse un decreto di espulsione, ovviamente non rispettato, emesso nel 2003. Difeso d’ufficio dall’avvocato Massimiliano Capra, ieri è stato giudicato con rito direttissimo: ad arresto convalidato, l’extracee è stato condannato a sei mesi di reclusione e sarà rimpatriato. L’altro clandestino è un marocchino, fermato sempre dalla polizia stradale, lungo la Paullese: anche lui, difeso dall’avvocato Alessandro Porchera, è stato processato ieri mattina in tribunale a Cremona. L’arresto dei poliziotti è stato convalidato, l’uomo è stato condannato a otto mesi: la pena è stata sospesa, sarà espulso.




Da “Il Messaggero” del 4 ottobre 2005
Va contromano sulla Pontina: patente ritirata .


Alla guida di una Golf in pigiama e pantofole imbocca contromano la Pontina in piena notte e prende in pieno un’Athos che viaggiava regolarmente sulla corsia di marcia. Per fortuna niente di grave. Il conducente della Golf, un pensionato di 72 anni di Aprilia, è stato ricoverato al Goretti di Latina. Ferite lievi anche per gli automobilisti della Athos, un uomo di Latina e sua figlia, che guariranno in una decina di giorni. Sul posto è intervenuta la polizia stradale di Aprilia che ha ritirato la patente al 72enne che, pur non essendo in stato di ebbrezza, non doveva essere nel pieno delle sue facoltà mentali. In stato di shock non è riuscito neanche a capire dove avesse imboccato la Pontina e quanti chilometri avesse percorso.



Da “Il Secolo XIX” del 4 ottobre 2005
Bimbo INVESTITO Ventimiglia, finisce in manette pirata della strada
P. M..

Ventimiglia
A bordo di un ciclomotore preso in prestito ha colpito in pieno un ragazzino di 11 anni che stava attraversando la strada, sulle strisce pedonali. E lo ha scaraventato diversi metri più in là, lasciandolo a terra con una grave frattura. Poi è fuggito. Senza neppure tentare di soccorrere quel bambino che piangeva disperato. Ma anzi cercando di far perdere le proprie tracce.
Almeno questa volta, però, l’ennesimo pirata della strada non l’ha fatta franca. Ad incastrarlo sono state le deposizioni di diversi testimoni. E le indagini accurate degli agenti della polizia stradale di Ventimiglia. I quali, proprio sulla base delle descrizioni del giovane, sono riusciti a risalire al presunto responsabile dell’investimento. E lo hanno arrestato con l’accusa di lesioni ed omissione di soccorso.
A finire in carcere, dopo una serie di accurati accertamenti duranti poco più di ventiquattrore, ieri mattina è stato così Cristian Mazzali, vent’anni appena, ma già noto alle forze dell’ordine. Il quale, quando l’altra mattina all’alba ha aperto la porta di casa e si è trovato davanti gli uomini del comandante della stradale Vincenzo Papasodaro, si è arreso all’evidenza. E ha in sostanza ammesso di essere stato alla guida del ciclomotore con il quale per poco non ammazzava un ragazzino.
L’incidente risale a venerdì scorso. K.R, 11 anni, di Ventimiglia, stava attraversando il passaggio pedonale situato all’incrocio tra via Carso e via Sottoconvento. Era sulle strisce, praticamente a mezza strada. Quando si è visto letteralmente piombare addosso il ciclomotore con a bordo Cristian Mazzali. Complice la velocità sostenuta, il ragazzino è stato centrato in pieno e scaraventato per aria. L’urto violentissimo lo ha fatto volare in alto e poi ripiombare a terra, diversi metri più in là.
Dopo essersi riprese a loro volta dallo choc, le persone presenti sul luogo dei fatti hanno in primo luogo soccorso il bambino. Che è poi stato accompagnato al Saint Charles. E se la caverà, si fa per dire, con una clavicola rotta. Ma vista la dinamica dell’incidente le conseguenze avrebbero potuto essere ben più gravi.
L’investitore, invece, si è allontanato a tutta velocità. Senza neppure tentare di capire cosa si era fatto il bambino. Lasciandolo a terra dolorante e sconvolto.
I testimoni presenti, alcuni in procinto di entrare nel vicino supermercato Conad, hanno invece svolto un ruolo prezioso, descrivendo nei minimi particolari sia il ciclomotore che il ragazzo che lo guidava. E che quel motorino lo aveva chiesto in prestito al legittimo proprietario, ignaro di quanto accaduto. I presenti hanno fornito elementi talmente precisi che gli agenti della polizia stradale hanno subito sospettato Mazzali, già conosciuto alla polizia per altri reati.



Da “HelpConsumatori” del 4 ottobre 2005
SICUREZZA STRADALE.
Parlamento Ue: "Dimezzare le vittime entro il 2010"
VC .

Il Parlamento europeo ha approvato, in questi giorni, con 453 voti favorevoli, 69 contrari e 14 astensioni la relazione dell’ex campione di rally Ari Vatanen sul programma europeo di sicurezza stradale. Il PE chiede norme obbligatorie in tutta l’Unione per il tasso di alcool consentito ai guidatori e per l’uso delle cinture di sicurezza.
L’obiettivo è dimezzare gli incidenti mortali entro il 2010 attraverso campagne d’informazione, patente europea, addestramento alla guida e diffusione delle nuove tecnologie sui veicoli, che potrebbero ridurre drasticamente gli incidenti stradali mortali soprattutto tra i giovani.


Lunedì, 03 Ottobre 2005
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