ASCA SANITA’: TURCO, PRESTO A SCUOLA SI
STUDIERA’ ’EDUCAZIONE ALLA SALUTE’ Roma, 16 feb - Presto a scuola, ci sara’ un’ora di
lezione dedicata all’educazione alla salute’. Lo ha annunciato il ministro
della Salute Livia Turco, presentando il piano interministeriale ’Guadagnare
salute’ approvato oggi dal Consiglio dei ministri. ’’L’aumento dell’obesita’ e
del sovrappeso, la ripresa dell’abitudine al fumo, gli allarmi su forme di
alcolismo giovanile sempre piu’ emergenti, l’alimentazione sbagliata e senza regole,
la deriva verso una vita sedentaria, sono infatti tendenze ormai generalizzate
che ci portano a interrogarci urgentemente sul che fare per invertire questa
apparentemente irresistibile deriva antisalutare. Paesi come la Gran Bretagna - ha spiegato Turco - sembrano
aver imboccato, almeno a stare ad alcune recenti dichiarazioni, una via che
potremmo definire ’’punitiva’’ verso coloro che risultano essere in qualche
modo recidivi nell’abbandonare vizi o cattive abitudini pur essendo stati
avvertiti per tempo dei rischi ad essi correlati. E cosi’ si e’ cominciato a parlare di penalizzazioni sulle
cure per un disturbo cardiaco o un cancro nei confronti di fumatori incalliti
che non abbiano smesso di fumare nonostante reiterati richiami delle autorita’
sanitarie. Idem per gli alcolisti o per gli obesi che non provino a mettersi a
dieta per tempo’’. (*) Secondo il ministro si tratta di ’’una via drastica, quasi
’’vendicativa’’ o comunque di stampo giustizialistico nei confronti dei
cittadini, che sembra non tener conto dei molteplici fattori economici, sociali, mentali, che stanno
quasi sempre dietro un comportamento a rischio per la propria salute. Ma, in
ogni caso, contraria a quella visione di tutela e diritto inalienabile alle
cure che rappresenta uno dei grandi principi costituenti del nostro Paese.
Detto questo penso che chi governa e amministra la sanita’ ma anche i singoli
cittadini, debbano rendersi conto che non provare a invertire queste abitudini
dannose per la nostra salute sarebbe assurdo e criminale. Nei confronti delle
persone ma anche della collettivita’ e della nostra responsabilita’ sociale’’. rus/cam/alf (*) Nota: nei confronti degli alcolisti l’atteggiamento responsabilizzante degli inglesi è stato favorito dalla vicenda di George Best. Il calciatore era stato sottoposto al trapiantato del fegato nonostante il suo atteggiamento denotasse nessun impegno a smettere l’abitudine che lo ha portato alla morte dopo tre anni. Secondo molte persone l’organo trapiantato poteva avere una migliore destinazione. IL GAZZETTINO I punti critici della viabilità e i rimedi per ridurre il
numero dei sinistri nello studio della Commissione regionale che ha analizzato
il problema Strade killer, ecco la lista nera in
Veneto
Gli incidenti costano 600 euro l’anno a
ogni cittadino, in regione l’indice di pericolosità è superiore al dato
nazionale Venezia Basta questo a giustificare l’invito, formulato dal presidente della commissione, Dario Bond (Fi), a investire di più nella sicurezza stradale, sulla base di un piano d’intervento che comprende interventi strutturali sulla rete viaria della regione ma soprattutto un’opera di comunicazione in grado di suggerire un comportamento più prudente alla guida. Senza tralasciare l’aspetto legislativo, che vede il Consiglio regionale impegnato a contrastare le stragi del sabato sera. La comunicazione -La riduzione del numero degli incidenti stradali passa, come ha ricordato il presidente dell’Osservatorio regionale Antonio Fojadelli, per un’opera educativa che deve coinvolgere le famiglie e che imponga stili di vita più prudenti per chi si mette alla guida, magari dopo una serata di svago. Ma la commissione regionale pensa anche a qualcosa di più concreto: come una campagna d’informazione con le sagome delle vittime ai lati delle strade più pericolose, come già sperimentato all’estero. Ma la comunicazione interverrà anche fra gli enti locali, al fine di ovviare alla segnaletica contraddittoria, ai diversi limiti di velocità previsti sulla medesima strada nei tratti di competenza regionale e comunale. Ciò anche al fine di ridurre il contenzioso con gli automobilisti. Il lavoro della commissione è stato avviato proprio dall’elevato numero di telefonate (300 alla settimana, ndr) da parte di automobilisti multati da telelaser spesso occultati al limite della strada. La legge -All’ordine del giorno del Consiglio regionale c’è la proposta di legge, votata all’unanimità dalla terza commissione, di vietare la vendita di alcolici dopo l’una di notte e di imporre alle discoteche di chiudere alle tre di notte. Per il procuratore Fojadelli si tratta di un progetto «sperimentale, che potrebbe dare frutti positivi una volta accompagnato da un’adeguata campagna d’informazione». In grado, ovviamente, di contrastare le obiezioni dei gestori e degli esercenti in nome della libertà d’impresa e dei diritti allo svago dei giovani. Obiezioni che si scontrano, per Fojadelli, con la tutela di un bene superiore, la vita dei giovani, di quei 168 «under 20» che nel 2005 hanno perso la vita per lo sballo di una sera e per qualche bravata di troppo alla guida. Alberto Francesconi IL GAZZETTINO (Rovigo) Un "Locale amico" annega ... Adria Sui 120 questionari distribuiti nei locali pubblici del territorio, la più alta percentuale in provincia, al tirar delle somme, sono stati solo 3 quelli compilati, pari al 2,5 per cento di adesioni. Basti pensare che a Rovigo, su 106 moduli consegnati, ne sono ritornati 42. Solo Villarmarzana ha fatto peggio di Adria. Nessuno dei 3 bar ha risposto. Il risultato fa riflettere. L’iniziativa, istituita dalla provincia di Rovigo, con la
partnership di 16 Comuni, l’Ulss 19, l’Ufficio scolastico provinciale, il Csv,
l’Age, l’Unione genitori scuola, l’Auser, l’Acat, il Comitato solidarietà
antidroghe, l’associazione Solidarietà Delta, l’Ascom e la Confesercenti si
prefiggeva il monitoraggio sul territorio del fenomeno dell’uso delle droghe e
dell’uso problematico di alcol tra la popolazione giovanile residente, per
contribuire al perseguimento di idonei programmi di informazione, di
prevenzione e di intervento. L’aumento dei problemi alcolcorrelati in persone
relativamente giovani e la constatazione che i bar e le birrerie sono i luoghi
di ritrovo privilegiati dai giovani e dai ragazzi, anche minorenni, aveva
portato la provincia a proporre agli esercenti stessi un’attività di
sensibilizzazione mirata alla prevenzione dell’uso dannoso di alcol, al fine di
contenere i danni ad essi correlati. Si è chiesta formalmente la
collaborazione degli esercenti dei locali, dei circoli, dei ristoranti, dei pub
e delle pizzerie. Questi dovevano compilare in maniera anonima un questionario
e dovevano poi aderire, su base volontaria, alle successive tappe del progetto
che prevedono, tra l’altro, alcuni incontri di approfondimento. Ad Adria
ovviamente qualcosa non ha funzionato. Il sindaco Antonio Lodo così commenta:
«Il dato non è certo positivo. Dobbiamo però capire il motivo di questa scarsa
adesione». (*) (*) Nota: il motivo è molto semplice: questi esercenti se ne fregano delle leggi perché nessuno le fa loro rispettare. Se non si ha timore nemmeno del Codice penale qualsiasi altra sollecitazione appare risibile. di ANGELA ABBATECOLA CASSINO La denuncia presentata dalla vittima poco dopo la ... ... violenza aveva innescato una serie di indagini che all’alba di ieri hanno portato all’esecuzione di tre ordinanze di custodia in carcere a carico di tre giovani formiani. In manette sono finiti due fratelli P.G. ed L.G. di 21 e 24 anni e M.M. di 23. Uno dei tre, studente a Cassino, presso la facoltà di scienze motorie, soggiorna in città, in un appartamento preso in affitto in zona stazione. Gli altri due, un militare e un disoccupato, erano stati invitati per una festa. A partecipare, anche lei, 23enne giunta a Cassino insieme ai suoi «amici». Una festicciola con altri coetanei. I fumi dell’alcool devono aver preso il sopravvento finchè in tre, rimasti soli con la ragazza, le si sono avventati e a turno ne avrebbero abusato. Il fatto si è consumato la notte tra il due ed il tre gennaio, ma la ragazza ha atteso per vuotare il sacco. Una denuncia ricca di particolari nella quale avrebbe fornito le generalità dei suoi presunti aguzzini. Un mese di indagini da parte della polizia del commissariato di Formia, diretto dal dirigente Alessandro Tocco, hanno rilevato elementi importanti a carico dei tre. Prima di procedere alle custodie cautelari gli inquirenti hanno cercato riscontri oggettivi utili a dare maggiore consistenza alle dichiarazioni della 23enne. Le risultanze di intercettazioni telefoniche e ambientali avrebbero prodotto elementi combacianti con i contenuti della denuncia. Da ieri i tre si trovano reclusi presso il carcere di Cassino. IL MATTINO Litigano
e uccide il figlio alcolista
Pescara. Un lungo dramma familiare ha spinto un padre ad uccidere a colpi di fucile il figlio alcolista di 31 anni. La tragedia, la notte scorsa in un appartamento di Pescara dove un operaio di 54 anni, Alfonso Perini, ha sparato da distanza ravvicinata contro il figlio Rocco, colpendolo mortalmente al torace. L’uomo, cacciatore, ha usato due fucili che deteneva regolarmente assieme ad altre armi. È finita così nel sangue, alle 4.30, l’ennesima lite iniziata verso mezzanotte: il figlio è rincasato e come al solito si è messo a bere. L’omicidio si è consumato in due tempi, tra la cucina dove il figlio si è rifugiato dopo i primi colpi e l’ingresso dell’appartamento. Dalla cucina Rocco ha avuto il tempo e la forza per chiamare il 118: «Mio padre mi ha sparato» ha detto al telefono. E l’ambulanza è arrivata subito, ma l’ha trovato morto in seguito a una seconda scarica di fucile. Non è chiaro se la moglie, Bruna di 52 anni, prima di chiedere aiuto ai vicini sia riuscita a disarmare il marito che comunque ha utilizzato un altro fucile. La polizia, non ha avuto poi difficoltà ad arrestare il metalmeccanico abruzzese impiegato in una ditta che ripara ascensori: l’uomo non ha opposto resistenza dicendo: «Non ce la facevo più». Rocco, schiavo della bottiglia e disoccupato da sei anni nel 2002 era stato arrestato per guida in stato di ebbrezza e, due anni dopo, ricoverato per un trattamento sanitario obbligatorio. Una
vita difficile tra alcol e disoccupazione
PESCARA — Rocco non ne voleva sapere di lavorare, pur
sapendosi arrangiare in diverse attività. Da almeno sei anni era senz’arte né
parte, e aveva un grosso problema con l’alcol. Alzava troppo il gomito e troppo
spesso. Rincasava ubriaco la sera, e quando non aveva bevuto fuori lo faceva in
casa, davanti ai genitori. La cosa non andava affatto giù a mamma e papà
Perini, che lo rimproveravano: la donna, anzi, aveva paura delle sceneggiate
del figlio sbronzo, anche perché faceva volare per aria quello che gli capitava
a tiro. Le sfuriate erano frequenti, i richiami costanti, l’angoscia perenne.
Rocco beveva e non lavorava e col passare degli anni questa situazione è pesata
sempre più sulle spalle dei genitori, che pure lavoravano e lo aiutavano in
ogni modo. IL SECOLO XIX Picchiano e sputano contro un poliziotto arrestati due
giostrai milanesi NOTTE movimentata in piazza San Giorgio a Sarzana. L’allarme è scattato intorno all’una quando due clienti di un bar hanno minacciato e infastidito il barista. All’interno si trovava un agente della polstrada che dopo essersi qualificato ha invitato i due alla calma. Invece i due, ubriachi, hanno inveito contro il poliziotto, picchiandolo e sputandogli addosso. Un brigadiere della Finanza, fuori servizio, è intervenuto in soccorso dell’agente (portato in ospedale e refertato con 7 giorni). Ha chiamato il 113: i poliziotti del commissariato hanno arrestato Sergio e Claudio Bosco di 47 e 43 anni, residenti a Milano e gestori di una giostra a Rapallo. L’accusa è di minacce, resistenza, lesioni e diffamazione a pubblico ufficiale. Dopo una notte in cella, i due giostrai, difesi dall’avvocato Jacopo Memo, sono comparsi ieri davanti al giudice che ha confermato il fermo, li ha rimessi in libertà. Il processo rinviato al 23 febbraio. Calci e pugni ai carabinieri. Arrestati
Nei guai due giovani di Fara San
Martino. Saranno processati per direttissima a Chieti
LANCIANO — Hanno aggredito a calci e pugni 2 carabinieri che li avevano fermati ad un posto di blocco stradale. Sono finiti nei guai 2 giovani di Fara San Martino, arrestati dai militari della compagnia di Lanciano con le accuse di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Le manette sono scattate per Giovanni Piergrossi, 32 anni e Flavio Di Sciullo, 26enne. Gli amici sono stati bloccati in paese mentre si trovavano su una Opel Corsa condotta da Di Sciullo. Erano in evidente stato di ebbrezza e alla vista dei carabinieri hanno tentato di disfarsi di un piccolo involucro contenente alcuni grammi di hascisc. Uno ha anche cercato di fuggire, ma è stato subito raggiunto e bloccato. Alla richiesta di spiegazioni sull’accaduto è esploso un violento alterco. Piergrossi e Di Sciullo - che sono stati anche segnalati alla prefettura per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti - hanno dato in escandescenze, scagliandosi contro i militari che sono rimasti lievemente feriti. Medicati al pronto soccorso dell’ospedale di Casoli, se la sono cavata con una prognosi di 15 giorni ciascuno. I ragazzi sono finiti in carcere in attesa del processo per direttissima che sarà celebrato al tribunale di Chieti. IL GAZZETTINO (Treviso) SAN FIOR Incidente in A27: camionista assolto
(A. Fed.) Christian Revinot, 28enne di San Pietro di
Feletto, era scampato nel 2003 ad un incidente che sarebbe potuto essere
gravissimo. Due anni dopo, sulla A27, con una Mercedes, viaggiava malgrado
avesse nel sangue un tasso di alcool molto alto (2.27 contro lo 0.50 consentito
dalla legge); improvvisamente era andato a sbattere contro il guardrail di
destra, era rimbalzato a sinistra e l’auto aveva fatto testacoda, fermandosi
sulla corsia di marcia dell’autostrada, lui era sceso dall’auto e rimasto lì,
fermo, sulla corsia di sorpasso. Era notte: un camion l’aveva travolto e
ucciso.Ieri il giudice dell’udienza preliminare Gianluigi Zulian ha assolto Zeno Tormen, 39enne, di Ponte delle Alpi, che era alla guida del camion. Il grosso mezzo guidato da Tormen era riuscito a spostarsi sulla sinistra e ad evitare l’auto, ma mai più avrebbe potuto pensare di trovare l’uomo. Lo aveva travolto, e il povero corpo era poi stato travolto anche dalla Audi che seguiva il camion. Il fatto era avvenuto intorno alle 3 del mattino, sulla A27, in comune di San Fior, tra Vittorio Veneto e Conegliano, nella corsia Sud, da Belluno in direzione Mestre. IL TRENTINO La ditta di trasporti austriaca
mobilita il Consolato
Contromano sull’A22: il Tir resta
sequestrato
ROVERETO. La Pranter, la ditta di autotrasporti austriaca di cui è dipendente il camionista fermato mercoledì mentre viaggiava contromano e ubriaco in A22, le ha tentate tutte per recuperare il proprio mezzo. Ha mobilitato nientemeno che il Consolato austriaco a Milano per capire se ci fossero gli estremi per farsi restituire il camion. Ma non c’è stato nulla da fare: il mezzo resta sotto sequestro ad Ala per almeno tre mesi. La ditta austriaca non ha avuto notizie se non di seconda mano, e per questo inizialmente si è rivolta al Consolato. Il camionista, dopo aver spiegato ai propri datori di lavoro il guaio che aveva combinato (perchè la colpa è sempre di chi si mette al volante ubriaco, e lui lo era parecchio, almeno stando ai referti dell’etilometro), non si è presentato in azienda. Pare si tratti solo di un disguido logistico: forse l’autista non è abituato a rientrare in Austria con il treno. IL TRENTINO «Basta alcol, faremo biocarburanti» I Cipriani presentano un piano di
riconversione per la distilleria Intanto l’Appa chiede una scheda tecnica
dell’impianto per valutare il dissequestro La proprietà: «Fate presto o
chiuderemo» GIULIANO LOTT L’assessore provinciale all’industria Marco Benedetti è arrivato ieri pomeriggio nello stabilimento, ha parlato a lungo con il sindacalista Stefano Montani (Cgil), il consulente tecnico della ditta l’ingegner Alessandro Bettini, l’amministratore delegato Emanuele Cipriani. Ad ascoltarli nello spogliatoio della fabbrica ferma ormai da oltre una settimana, i dipendenti. Una ventina almeno. Montani: «I lavoratori non possono attendere oltre, stanno già pagando colpe non loro». In Brasile già da anni molte auto funzionano con questo carburante ecologico e anche Germania e Svezia stanno applicando il bioetanolo. Si può usare puro o diluito con la benzina in varie percentuali. Basta una piccola modifica a un normale motore a scoppio. I gas di scarico: niente gas serra, poche molecole di anidride carbonica e acqua. (*) Nota: in Europa i danni correlati all’uso di alcolici costano l’1,3% del P.I.L., (125 miliardi di euro). Con tale cifra si potrebbe comprare tutto l’alcol e trasformarlo in biocarburante. I produttori diventerebbero ricchi e si eviterebbero enormi sofferenze, comprese quelle non tangibili. ASCA IRLANDA: I VESCOVI CONTRO L’ALCOOL, SI
BEVE TROPPO
Dublino, 16 feb - Gli irlandesi abbandonino la via
dell’alcool e si assumano la responsabilita’ di cambiare il modo di vivere. E’
l’invito che i vescovi dell’Irlanda, preoccupati per l’alto tasso di
ubriacature, rivolgono alla Nazione chiedendo un ’’fioretto’’ in vista della
quaresima. In una lettera pastorale che verra’ letta domenica in tutte
le chiese irlandesi, i vescovi lamentano il fatto che ’’negli ultimi dieci anni
il consumo complessivo di alcool del popolo irlandese e’ aumentato del 40%, in un periodo in
cui altri Paesi d’Europa lo hanno ridotto’’. Per questo motivo il periodo della
quaresima, proprio perche’ e’ periodo di penitenza, a detta dei vescovi e’ il
momento giusto per ridurre o abbandonare del tutto l’alcoolismo. Ma la richiesta, agli occhi degli irlandesi, appare di
difficile messa in atto, perche’ se e’ vero che la quaresima e’ alle porte, nei
40 giorni di penitenza si colloca la festa di San Patrizio, santo patrono
d’Irlanda. E per gli irlandesi, e’ difficile immaginare un ’Saint Patrick’s
day’ senza Guinness e whiskey. Red/mcc/ss IL GIORNALE Pescatore
ubriaco aggredisce uno squalo. E lo mette ko
di Redazione - venerdì 16 febbraio 2007, Ko Phillip si è arrabbiato, e ha deciso di scendere dalla scaletta nell’acqua bassa, e di affrontare l’intruso: non un grande squalo bianco, anzi, appena un metro e mezzo scarso di lunghezza, ma comunque grande a sufficienza da tenere lontano chiunque fosse sobrio abbastanza. Invece "gli sono andato dietro di soppiatto, zitto zitto, poi gli sono arrivato addosso e l’ho acchiappato", ha raccontato alla televisione nazionale. "Lui all’inizio si dibatteva, ma poi ha cominciato a girarsi e ha cercato di mordermi". Impassibile, Phillip gliele ha suonate e infine lo ha trascinato sul molo, anche se non è riuscito a evitare che i denti affilati dello squalo gli squarciassero i jeans. Vodka "Beh, ho pensato, è strabiliante che cosa ti fa fare la vodka", è stato il commento della potenziale preda diventata, per una volta, predatore. Non più alticcio, però, si è reso conto di che cosa era davvero successo, e soprattutto di che cosa sarebbe potuto capitargli. "Non è una cosa che suggerisco ad altri di fare", ha commentato Phillip. "Quando sono tornato in me ci ho riflettuto e mi sono detto, ’Sono proprio un idiota’...". Vino:
riforma del settore, Parlamento prudente
"Un approccio misurato e prudente alla riforma del settore vitivinicolo europeo, è un risultato che auspicavamo. Da Strasburgo oggi (ieri, ndr) arrivano notizie positive". Lo afferma il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Paolo De Castro, commentando in una nota la pronuncia di ieri del Parlamento europeo, che giudica inadeguate le misure radicali previste dalla Commissione europea, in particolare l’estirpazione massiccia dei vigneti. "Il voto sul rapporto di iniziativa sulla riforma dell’Ocm vino - spiega il ministro - segna un primo significativo risultato su tre punti essenziali: il limite all’estirpazione, il mantenimento dell’aiuto ai mosti per l’arricchimento e il rifiuto di miscelarli con mosti extraeuropei. Su questi primi risultati occorre far leva nel prosieguo dell’iter legislativo vero e proprio". IL MESSAGGERO Lazio, si vive piu’ a lungo ma occhio a cibo e alcol LA NAZIONE N ELLA GUERRA contro l’abuso di alcolici da parte dei
giovani l’amminis... IL RESTO DEL CARLINO Un cesenate di 43 anni è stato assolto dal reato di guida in
stato d’ebbrezza anche se tro... SCANDIANO 0 Ubriaco scatena il pandemonio in pizzeria:
arrestato L’UNIONE SARDA «Sui carri né alcol né droghe» Cocktail mortale di droga e alcol per un giovane clochard
lombardo IL MESSAGGERO VENETO troppo alcol fra gli studenti IL TIRRENO quelle nostre sbronze prese per caso sempre più giovani gli utenti del sert lezioni e partite di pallavolo contro l’alcolismo giovanile |
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