(ASAPS)
21 febbraio 2007 – Ripetiamo la domanda che poniamo nel titolo: può essere solo
inciviltà? Può essere che la semplice paura di dover rendere conto della
propria condotta, spinga colui che provoca un incidente a fuggire? Possibile
che la morte di tanta gente inerme, sulle strade, abbia come movente solo
questo? O c’è dell’altro? C’entra la “cattiveria” dei tempi moderni,
l’indifferenza cinica nel lasciare una persona morente sul ciglio della strada
dopo averla travolta? Ci venga perdonato il tono, ma è impossibile restare indifferenti
scorrendo il bollettino delle ultime 48 ore. A Bari, sulla banchina del porto turistico, un camion ha urtato
un’auto facendola precipitare in mare. In pochi secondi la vettura si è
inabissata ed a nulla è valso l’eroico tentativo di un altro automobilista di
estrarre la vittima dall’abitacolo, mentre lui – il pirata – si allontanava
come se nulla fosse. Pare quasi la dinamica di un assassinio premeditato, più
che un semplice – seppur tragico – incidente stradale con omissione di soccorso
e fuga. Gli inquirenti stanno cercando di estrapolare, dai filmati di
sorveglianza, elementi utili per identificare il killer. Se per ora il suo nome
resta un mistero, sono stati invece identificati altri due pirati in azione. Il
primo, anzi “la prima”, visto che si tratta di una donna di 52 anni, è stata
identificata a Torino: al volante
dell’auto del marito ha investito una giovane donna marocchina incinta,
trascinandola per una ventina di metri senza nemmeno fermarsi e continuando ad
accelerare fino a quando la vittima non è stata sbalzata. Soccorsa dal 118, è
stata ricoverata in gravi condizioni al Nuovo Martini, in prognosi riservata.
La ricostruzione, piuttosto precisa, da parte di due testimoni che hanno
assistito alla terribile scena ha consentito agli agenti della Polizia
Municipale di risalire al veicolo e poi di identificare compiutamente l’autrice
dell’episodio, denunciata a piede libero. Sono stati invece i Carabinieri di Sanremo (Imperia) ad aver chiuso il
cerchio attorno al pirata che nella serata di domenica (18 febbraio), ha
investito con uno scooter un pensionato di 63 anni nella centralissima piazza
cesare Battisti. Si tratta di un giovane ecuadoregno di 36 anni, ubriaco
fradicio, che dopo aver centrato l’anziano – fortunatamente ricoverato in
condizioni che non destano preoccupazione – prima è caduto e poi, come se nulla
fosse, è tornato in sella dileguandosi. Un militare della Capitaneria di Porto,
però, è riuscito ad annotare la targa del motoveicolo, avvertendo
immediatamente il 112, che ha spedito una gazzella a piantonare la casa
dell’immigrato. Quando lo hanno preso, alcune ore dopo, aveva un tasso
alcolemico nel sangue di oltre 2,5 g/l, 4 volte in più del limite consentito: a
suo carico, una sfilza di denunce per guida in stato di ebbrezza, omissione di
soccorso e lesioni. (ASAPS)
|