Rassegna stampa del 22 Settembre 2005 |
Da “Il Secolo XIX” del 22 settembre 2005 Mette ko medico e infermiere L’AGGRESSIONE Ieri pomeriggio al Galliera, protagonista un trentenne del Lagaccio. Aggrediti e picchiati nel pronto soccorso trasformato in un ring. È accaduto nel pomeriggio di ieri al Galliera. A subire il pestaggio sono stati un medico e un infermiere di turno, aggrediti da un automobilista di 30 anni, R.R., residente al Lagaccio. Aveva avuto un incidente stradale e la notizia di dover essere sottoposto ad esami che, forse, avrebbero individuato nel suo sangue la presenza di sostanze di abuso lo ha fatto reagire violentemente. Trenta giorni di prognosi al medico, F.N., per la frattura del setto nasale e trauma cranico; 8 giorni all’infermiere, F.F., graffiato e spintonato. È durato pochi istanti il pestaggio. R.R. ha dato in escandescenze in uno degli ambulatori del pronto soccorso, poi si è scagliato contro il medico e l’infermiere che lo stavano curando. Una furia bloccata dall’agente in servizio al posto fisso di polizia che lo ha immobilizzato e consegnato ai colleghi della questura. È stato trattenuto e denunciato per aggressione e violenza. L’episodio, l’ennesimo atto di violenza compiuta nei confronti del personale del pronto soccorso del Galliera, ha esasperato medici e infermieri messi a dura prova da una grossa mole di lavoro e da un continuo rischio professionale. Lo scorso anno sono state una quindicina le aggressioni a medici e infermieri al lavoro nella prima linea del pronto soccorso. A spiegare le particolari condizioni di lavoro al pronto soccorso del Galliera è il primario, Paolo Cremonesi. Lo definisce "il più esposto, la struttura più a rischio" e aggiunge "è il punto di riferimento della città, ma soprattutto del centro storico più grande d’Europa. Sul nostro servizio gravita una fascia di utenza a rischio, composta da tossicodipendenti, ubriaconi e persone al limite". Da “Il Marttino” del 22 settembre 2005 PAURA PER UN ANZIANO SULL’AVELLINO-SALERNO A piedi in autostrada, sfiorata la tragedia pi.mo. . Montoro Inferiore. Momenti di terrore sul raccordo autostradale Avellino-Salerno sono stati vissuti ieri intorno alle 12. Un uomo ha imboccato a piedi l’autostrada nei pressi di Fisciano. Camminando controsenso, sulla corsia che da Avellino porta a Salerno, tentava di raggiungere Montoro Inferiore. Il signore di mezza età, che indossava un jeans corto ed una polo a righe rossa, camminava al centro della sede stradale. Un gesto inconsulto che ha scatenato il panico nelle decine di automobilisti che in quel momento transitavano sul raccordo. Tante le vetture che si sono accorte dell’uomo solo all’ultimo istante. Per non investirlo, le auto che erano in fase di sorpasso sono state costrette a brusche frenate e sterzate. Decine le chiamate giunte in pochi minuti alla polstrada di Avellino. Sul posto si precipitava una volante. Ma quando i poliziotti sono giunti sul posto, l’uomo era già sparito. Di lui, nonostante le ricerche nella zona, non c’era più traccia. Diverse le ipotesi avanzate. Forse l’uomo, che appariva in evidente stato confusionale, si è ripreso ed ha capito che stata rischiando la vita, per cui si è allontanato scavalcando la rete di recinzione che costeggia l’arteria. Da quel punto poteva, infatti, raggiungere la strada comunale che collega il nucleo industriale di Fisciano con Montoro Inferiore. L’altra ipotesi, anche questa plausibile, è che un automobilista sia riuscito a fermarlo e l’ha trasportato presso l’uscita di Fisciano mettendolo così in salvo.
Da “La Gazzetta di Parma” del 22 settembre 2005 Due chili di " erba " sotto il sedile . Si erano fermati all’area di sosta di Cortile San Martino, corsia sud, quella che va verso Bologna. Probabilmente per sgranchirsi un po’ le gambe, bersi un caffè, fumare una sigaretta e proseguire il viaggio. Insomma: non dovevano avere una fretta indiavolata: si sentivano sicuri e tranquilli nonostante il carico, a dir poco impegnativo, che portavano sull’auto, ovviamente ben nascosto. Oltre due chili di marijuana, divisi in due sacchettoni di un chilo cadauno. Destino ha voluto che a quell’ora erano le nove di ieri mattina in quell’area di sosta ci fosse anche una pattuglia della polizia stradale di Reggio Emilia, impegnata in un normale servizio di vigilanza. Da “Il Giornale di Calabria” del 22 settembre 2005 Ritirate 14 patenti di guida . REGGIO CALABRIA. Nella settimana appena trascorsa la Polizia stradale di Reggio Calabria ha controllato 864 veicoli ed ha accertato 323 violazioni al codice della strada di cui 42 per il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, 37 per il mancato rispetto dei limiti di velocità, 1 per la guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche ritirando 14 patenti e decurtando complessivamente 472 punti. È il risultato di una serie di servizi di prevenzione sull’intera rete stradale ed autostradale dell’intera provincia nell’ambito dei servizi di Polizia stradale volti al conseguimento dell’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali. L’attività, volta in particolare a scongiurare eventi connessi alla circolazione stradale, vuole anche costituire un momento di sensibilizzazione sulla rilevanza del rispetto delle regole e soprattutto dell’utilizzo dei sistemi di ritenuta e del casco, il rispetto dei limiti di velocità e di tutte le norme di comportamento previste dal codice della strada, nonchè la verifica delle condizioni psicofisiche dei conducenti.
Da “La Sicilia” del 22 settembre 2005 I CONTROLLI DI POLSTRADA E SEZIONE VOLANTI Ben 145 multe in cinque giorni la maggior parte per le cinture Flavio Lipani. A Caltanissetta tutti i centauri (salvo le eccezioni di rito da tenere sempre in debita considerazione) sembrano aver messo la testa… a posto, o meglio all’interno degli indispensabili caschi protettivi in sella alle rispettive moto. Sarà magari una moda del momento, sarà per un più diffuso senso civico e di rispetto delle leggi, sarà per la paura di vedersi espropriato il proprio mezzo da parte delle forze dell’ordine, in ossequio alle norme del codice della strada emanate dal governo ormai da un mesetto. Una norma contestatissima, che però rimane in vigore. Fatto sta che nessuna confisca di motociclette è stata effettuata dalla sezione volanti nonché dalla polizia stradale da venerdì scorso sino a ieri. Così come non è stata comminata alcuna multa per il mancato uso del casco o per un uso improprio del mezzo (con due persone a bordo, per esempio, ove non consentito dalle leggi), sempre nel periodo indicato. Lo si evince dai dati ufficiali sull’attività preventiva e repressiva della polizia resi noti ieri dalla sezione di polizia stradale del capoluogo coordinata dal vice questore aggiunto Maria Grazia Milli. Dati e cifre che invece evidenziano altri reati commessi ai danni del codice della strada, 145 in totale nei cinque giorni in esame, con la sottrazione di ben 195 punti dalle patenti di guida dei trasgressori. In particolare, è stato martedì il giorno più “nero” per gli utenti della strada, con ben 88 violazioni accertate. La parte del “leone”, riguardo a multe ed altre contestazioni, l’hanno fatta le cinture di sicurezza, trovate non allacciate dagli agenti nel caso di 31 automobilisti. Altre 4 contravvenzioni sono state elevate per l’uso in auto del telefonino senza viva voce, mentre sono stati riscontrati un eccesso di velocità senza ritiro di patente e 2 inosservanze relative al mancato pagamento delle assicurazioni su veicoli. Venerdì scorso sono state riscontrate 3 infrazioni e tolti 2 punti dalla polstrada. Un verbale per eccesso di velocità. L’indomani, 27 violazioni al codice, con la decurtazione di 23 punti patente, 4 cinture di sicurezza non allacciate ed un’altra multa per velocità eccessiva. Domenica nessuna infrazione, ma lunedì ben 27: 5 verbali sono stati elevati ad altrettanti autotrasportatori per sovraccarico dei mezzi.
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