Mercoledì 20 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Rassegna stampa 22/09/2005

Rassegna stampa del 21 Settembre 2005

Rassegna stampa del 21 Settembre 2005


Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 21 settembre 2005
Incidente sulla statale che collega Sibari allo svincolo di Firmo.
Niente da fare per Ottavio Godi; ferito anche il collega di Surbo, Antonio Perrone
Schianto contro un tir, muore poliziotto
Gli agenti rientravano a casa dopo il turno di lavoro
La causa, forse, un colpo di sonno.


NOVOLI
Un poliziotto di Novoli, Ottavio Godi, di 52 anni, è morto, ed un altro, Antonio Perrone, 50, di Surbo, è rimasto ferito, per fortuna in maniera lieve, in un terribile incidente stradale. E’ accaduto l’altra sera attorno alle ore 23, sulla strada statale che collega Sibari allo svincolo autostradale di Firmo, e più esattamente all’altezza della frazione di Cassano Jonico, Doria. A bordo di una Fiat Marea della Questura di Lecce, i due, entrambi soprintendenti capo, stavano rientrando in città dopo aver svolto un’operazione di servizio. Poco prima avevano infatti accompagnato un cittadino extracomunitario irregolare nel centro di accoglienza di Lamezia Terme. Decisi a rientrare anche a tarda ora, Godi e Perrone si erano messi in macchina ed avevano intrapreso il viaggio che di lì a quattro, cinque ore, li avrebbe riportati dai propri cari. Alla guida della Marea c’era proprio la vittima, che al pari del collega era conosciuta come persona abile al volante, ma allo stesso tempo prudente. Senonché, all’altezza della frazione di cui s’è detto, per cause che i carabinieri della Tenenza di Cassano Jonico non hanno ancora del tutto chiarito, l’auto della Questura si è scontrata quasi frontalmente con un autotreno munito di rimorchio. Nell’impatto, tremendo, dopo essere stata sbalzata di un paio di metri, la Marea si è come inchiodata nel centro della carreggiata, mentre dopo aver divelto il guard rail, l’autotreno è finito nella scarpata, ribaltandosi più volte. Il soprintendente Godi è morto sul colpo tra le lamiere contorte, tanto che per estrarre il corpo, si è poi reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Trebisacce, che con divaricatori e cesoie hanno "aperto" la vettura. Allo stesso modo, i pompieri hanno dovuto agire a contatto con la cabina di guida dell’autotreno, al cui interno ha perso la vita l’autista, Angelo Campanile, 34 anni, di Apricena in provincia di Foggia. L’uomo è rimasto schiacciato dai blocchi di tufo che stava trasportando proprio a Lamezia Terme. Oltre ai vigili del fuoco ed ai militari, sul posto sono intervenute le ambulanze del 118: ma il trasporto in ospedale è servito solo per Antonio Perrone. Il poliziotto ha riportato la sospetta frattura di un braccio e qualche contusione, e per questo, dopo la notte trascorsa in osservazione, ieri mattina è stato dimesso con dieci giorni di prognosi. Da lui, inviati dal questore Giorgio Manari, si sono subito recati in visita alcuni colleghi. Per tornare alle cause del pauroso scontro, gli uomini dell’Arma non escludono un colpo di sonno, che non si sa però bene se dell’autista dell’autotreno o dello stesso poliziotto deceduto. Vero è che la strada su cui si è verificato lo scontro è una strada che non presenta insidie, neppure stretta e, nella circostanza, anche pulita, grazie alla pioggia caduta durante la mattina e nel primo pomeriggio, e già assorbita dall’asfalto. Stando alla ricostruzione degli uomini dell’Arma, dopo l’impatto, probabilmente l’autista di Cerignola non sarebbe più riuscito a governare il pesante automezzo, che come s’è detto è precipitato nella scarpata profonda un paio di metri. In vista dei funerali, già ieri sera la salma dello sfortunato soprintendente capo è giunta a Novoli.


Da “Il Territorio” del 21 settembre 2005
NUOVA IDENTITÀ PER L’AUTO RUBATA
Sembrava un’anonima utilitaria, invece era stata rubata in provincia di Napoli.
La macchina è stata trovata dagli agenti della Polizia Stradale lasciata in sosta sulla Pontina.
I poliziotti sono riusciti a risalire ai responsabili del furto.
Stefania Belmonte .

Sembrava regolare, ma in realtà era rubata. Si tratta di un’utilitaria – una Fiat Uno nera – che, parcheggiata nelle vicinanze di Porto Badino, all’altezza del chilometro 102 della statale pontina, era d’intralcio al traffico. In seguito a diverse segnalazioni, una pattuglia della Polizia Stradale di Latina è stata inviata sul posto per risolvere il problema. Completamente aperta, l’auto era priva della documentazione necessaria e del contrassegno assicurativo. Immediatamente il veicolo è stato sottoposto a perizia: in base agli accertamenti, si è potuto constatare che il mezzo era stato rubato ad Acerra, in provincia di Napoli. In una giornata del luglio di quest’anno, la proprietaria del mezzo era andata a fare compere presso un centro commerciale cittadino e al suo ritorno, la brutta sorpresa: l’auto le era stata sottratta. La 27enne ha subito denunciato l’accaduto, ma da allora non aveva più ricevuto notizie del mezzo scomparso. Ed ora il ritrovamento alle porte di Terracina. Ad essere sospettato del furto e del riciclaggio del veicolo, in base agli elementi raccolti grazie alla perizia, un casertano di 52 anni. La targa e il numero di telaio erano stati cambiati, permettendo la reimmissione sul mercato del veicolo. Ma questo, non ha impedito agli agenti della sezione di Polizia Giudiziaria della Stradale di Latina di risalire ai responsabili.



Da “Il Messaggero” del 21 settembre 2005
POLSTRADA
Bloccati sulla Jaguar rubata dopo l’inseguimento in A/14.


Inseguimento in A14, dove ieri la polizia stradale di Ancona ha intercettato una Jaguar 2007 risultata rubata in provincia di Varese il 16 settembre scorso, e fermato con la collaborazione dei carabinieri i due occupanti, due giovani extracomunitari, probabilmente albanesi. Gli agenti della stradale avevano intimato l’ alt alla berlina che transitava lungo la corsia sud dell’autostrada nei pressi dell’area di servizio Esino est. Ma l’auto non si è fermata, e ha proseguito la sua corsa a tutta velocità. La fuga si è conclusa al casello di Loreto, dove i due stranieri hanno abbandonato la Jaguar per fuggire a piedi nei campi, fra i canneti. Agenti e carabinieri li hanno rincorsi a piedi e fermati.


Giovedì, 22 Settembre 2005
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK