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Notizie brevi 23/02/2007

IL VALZER DELLE STRISCE RETRORIFLETTENTI

Lo sfogo di un operatore di Polizia Stradale

 


Spett.le Redazione ASAPS,

sono un appartenente della Polizia Stradale ed iscritto alla Vs Associazione ormai da molti anni.
La visita al Vs sito e la lettura delle varie pubblicazioni è un FARO per la nostra attività quotidiana e non bastano tutte le parole di lode e ringraziamenti che al momento mi vengono in mente.
L’ultima cosa che mi ha fatto arrabbiare, però, è stata la lettura della proroga relativa "all’installazione delle strisce retroriflettenti sui veicoli pesanti". Non spetta a me descrivere l’utilità di questo semplice ed economico dispositivo (io sono dell’idea che più un veicolo è visibile anche con decine di luci tipo albero di natale e meno sono le possibilità di sbatterci addosso) ma la cosa che non digerisco è questa: è da più di un anno che questa installazione viene rinviata con vari decreti e leggine, poi, finalmente, è arrivata la fatidica data per l’installazione ed io, anche coinvolgendo altri colleghi, da metà gennaio 2007 ho contestato moltissime infrazioni ai sensi dell’art. 72 CdS ai veicoli che ne erano sprovvisti ed incassato insulti e sproloqui dai trasgressori. La domanda che mi pongo è questa: quei poveretti che sono stati multati, cosa dovrebbero fare adesso?
La prima risposta che mi salta in mente è quella che potrebbero sputarmi in faccia, come minimo, e poi,eventualmente, proporre ricorso per farsi annullare il verbale.
Ed io come dovrei comportarmi? Uscire di pattuglia e lasciare il blocco verbali chiuso dentro alla mia valigetta ed effettuare il compito istituzionale per cui vengo retribuito, cioè VIGILANZA STRADALE.
Scusate per il mio sfogo ma non è più possibile continuare così.

P.S. Questo e solo uno dei pochi argomenti su cui soffermarci a riflettere.

Distinti saluti

Mail Firmata di un operatore di polizia stradale

 


Caro amico

le cose che dici non sono giuste, sono giustissime!

Per questo mi associo a quello che affermi. Sai che ci siamo impegnati notevolmente per questa battaglia delle strisce retroriflettenti e in sostanza per la sicurezza sulle strade. Sembrava vinta, ma con un colpo di coda le lobby del trasporto hanno avuto la meglio. Hai ragione ad arrabbiarti, hai ragione a sentirti mortificato verso quei camionisti che (facendo solo il tuo dovere) hai sanzionato nelle more del rinvio e che ora certamente saranno anche loro, poveretti, in stato confusionale.
La tua lettera credo sia il concentrato di un comune sentire di molti agenti delle forze di polizia che operano sulla strada, ormai esasperati di questa situazione che crea sconcerto, incertezza, che abbatte la credibilità delle divise. Di più, abbate la credibilità dello Stato che rappresentano.

Però caro amico non si deve mollare, si deve continuare a fare la propria parte con serietà e convinzione, magari utilizzando al meglio megafoni come quello dell’Asaps sempre al vostro fianco, almeno come punto di riferimento, o Faro, come ci hai definito tu, in questo grande mare fatto di confusione, dilettantismo, e attraversato dalle grandi onde dell’interesse economico che sovrasta sempre l’interesse verso la sicurezza e la salvaguardia della vita sulle strade.

Questo dovere di fare al meglio la nostra parte, se non altro, lo dobbiamo ai tanti caduti delle forze di polizia che ci hanno creduto (Filippo Raciti, Emanuele Petri, Stefano Biondi, Donato Fezzuoglio, l’elenco sarebbe lungo...) e per i tanti onesti cittadini che hanno bisogno di sapere che c’è ancora qualcuno che vuole fare il proprio dovere, ma lo vorrebbe fare con regole serie, applicabili e non contraddittorie.

Hai tutta la nostra solidarietà e la nostra stima.

Giordano Biserni

Presidente Asaps


© asaps.it
Venerdì, 23 Febbraio 2007
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