Spett.le Redazione ASAPS,
sono un appartenente della
Polizia Stradale ed iscritto alla Vs Associazione ormai da molti anni. La visita al Vs sito e la
lettura delle varie pubblicazioni è un FARO per la nostra attività quotidiana e non bastano tutte le parole
di lode e ringraziamenti che al momento mi vengono in mente. L’ultima cosa che mi ha fatto
arrabbiare, però, è stata la lettura della proroga relativa "all’installazione delle
strisce retroriflettenti sui veicoli pesanti". Non spetta a me descrivere l’utilità di questo semplice ed
economico dispositivo (io sono dell’idea che più un veicolo è visibile anche
con decine di luci tipo albero di
natale e meno sono le possibilità di sbatterci addosso) ma la cosa che non digerisco è questa: è
da più di un anno che questa installazione viene rinviata con vari decreti e leggine, poi,
finalmente, è arrivata la fatidica data per l’installazione ed io, anche
coinvolgendo altri colleghi, da metà gennaio
2007 ho contestato moltissime infrazioni ai sensi dell’art. 72 CdS ai veicoli che ne erano sprovvisti ed
incassato insulti e sproloqui dai trasgressori. La domanda che mi pongo è
questa: quei poveretti che sono stati
multati, cosa dovrebbero fare adesso? La prima risposta che mi salta
in mente è quella che potrebbero sputarmi in faccia, come minimo, e poi,eventualmente, proporre ricorso
per farsi annullare il verbale. Ed io come dovrei comportarmi? Uscire di pattuglia e lasciare
il blocco verbali chiuso dentro alla mia valigetta ed effettuare
il compito istituzionale per cui vengo
retribuito, cioè VIGILANZA STRADALE. Scusate per il mio sfogo ma non
è più possibile continuare così.
P.S. Questo e solo uno dei
pochi argomenti su cui soffermarci a riflettere.
Distinti saluti
Mail Firmata di un operatore di
polizia stradale
Caro amico
le cose che dici non sono
giuste, sono giustissime!
Per questo mi associo a quello
che affermi. Sai che ci siamo impegnati notevolmente per questa
battaglia delle strisce retroriflettenti e in sostanza per la
sicurezza sulle strade. Sembrava vinta, ma con un colpo di coda le lobby del
trasporto hanno avuto la meglio. Hai ragione ad arrabbiarti, hai ragione a
sentirti mortificato verso quei camionisti che (facendo solo
il tuo dovere) hai sanzionato nelle more del rinvio e che ora certamente
saranno anche loro, poveretti, in stato confusionale. La tua lettera credo sia il
concentrato di un comune sentire di molti agenti delle forze di polizia
che operano sulla strada, ormai esasperati di questa situazione che crea
sconcerto, incertezza, che abbatte la credibilità delle divise. Di più, abbate
la credibilità dello Stato che rappresentano. Però caro amico non si deve
mollare, si deve continuare a fare la propria parte con serietà e convinzione,
magari utilizzando al meglio megafoni come quello dell’Asaps sempre al vostro
fianco, almeno come punto di riferimento, o Faro, come ci hai definito tu, in
questo grande mare fatto di confusione, dilettantismo, e attraversato dalle
grandi onde dell’interesse economico che sovrasta sempre l’interesse verso la
sicurezza e la salvaguardia della vita sulle strade. Questo dovere di fare al meglio
la nostra parte, se non altro, lo dobbiamo ai tanti caduti delle forze di
polizia che ci hanno creduto (Filippo Raciti, Emanuele Petri, Stefano
Biondi, Donato Fezzuoglio, l’elenco sarebbe lungo...) e per i
tanti onesti cittadini che hanno bisogno di sapere che c’è ancora qualcuno che
vuole fare il proprio dovere, ma lo vorrebbe fare con regole serie, applicabili
e non contraddittorie.
Hai tutta la nostra solidarietà
e la nostra stima.
Giordano Biserni
Presidente Asaps
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