Foto Coraggio (ASAPS) NAPOLI, 23 febbraio 2007 – È una delle operazioni
di polizia giudiziaria più importanti tra quelle – e sono molte – che la Terza
Divisione del Servizio Polizia Stradale si è trovata a coordinare. Nel mirino
degli investigatori campani è finita stavolta un’associazione per delinquere composta
da centinaia di persone, con un nocciolo operativo di una trentina di soggetti,
molti dei quali pluripregiudicati considerati vicini alla criminalità
organizzata. La Procura della Repubblica di Ariano Irpino (Avellino), dopo mesi
di serrate indagini che hanno visto agenti impegnati in intercettazioni di ogni
tipo, ha spiccato ordinanze di custodia cautelare per 28 persone, 7 delle quali
rimaste per ora uccel di bosco, disponendo 210 perquisizioni domiciliari e
sequestri per moltissime auto, circa 150, 35 delle quali già finite nei
depositi giudiziari. Il gruppo si era specializzato in uno stratagemma
assolutamente redditizio: dopo aver ottenuto veicoli di pregio con acquisti o
noleggi, li esportavano all’estero e li rivendevano, denunciando poi il furto
in Italia e costringendo le compagnie a sborsare i relativi premi. Per
ricostruire il percorso dei trafficanti, la Stradale si è avvalsa della
collaborazione delle polizia federale tedesca (BKA) e dei Centri di
Cooperazione di Polizia previsti dal trattato di Schengen, permettendo
l’esecuzione di perquisizioni e sequestri anche oltralpe. Nelle maglie
dell’indagine, sono finiti anche un poliziotto ed un carabiniere, che secondo
la ricostruzione degli investigatori avrebbero avuto il compito di redigere le
denunce di furto e di forzare poi la banca dati della Polizia Criminale per
cancellare – con finti verbali di rinvenimento mai trasmessi all’AG – le
segnalazioni di ricerca e rintraccio. Il poliziotto, 33 anni, è stato
immediatamente sospeso dal servizio, mentre per il carabiniere – 54enne – era
nel frattempo arrivata la pensione. I dettagli dell’operazione, chiamata
“Meeting” dal nome di due ristoranti di Ariano Irpino e Maddaloni (Caserta)
dove avvenivano gli incontri operativi del sodalizio, sono stati illustrati dal
procuratore capo, Amato Barile, e dalla sua sostituta Michela Palladino. Le
manette sono scattate in tutta Italia, a Napoli e Caserta come a Milano. (ASAPS) |
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