L’ADIGE Al Mart da oggi il convegno internazionale L’alcol e i giovani
Due giorni dedicati al rapporto tra giovani ed alcol, con un occhio di riguardo alla realtà trentina ma anche con approfondimenti in chiave internazionale. Tra oggi e domani il Mart ospita il convegno "Giovani ed alcol, politiche strategie ed azioni per contrastare il consumo giovanile di alcol". E’ la Provincia a promuovere questa iniziativa, con l’Assessorato alla sanità di Remo Andreolli. Il convegno metterà a confronto rappresentanti di enti pubblici e università di varie realtà europee (Finlandia, Germania, Inghilterra, Scozia, Malta, Olanda, Spagna) con l’obiettivo di individuare una serie di risposte ad un problema concretissimo. Su trentinosalute.net il programma del convegno e la sintesi degli interventi. L’ADIGE Ragazzi gestori di Skate Park
Anche la Valle del Fersina
coinvolta nel Piano giovani
PERGINE- VALLE DEL FERSINA - Il piano giovani del 2007 coinvolge non solo i ragazzi di Pergine, ma pure quelli della Valle dei Fersina. L’anno scorso era partito in sordina e tardi, e riguardava la sola città capoluogo. «La valle ha contatti storici e tradizionali con Pergine», motiva Mara Carli , l’assessore comunale alle attività sociali che ha lavorato per confezionare il piano assieme a giovani, associazioni, scuole ed ai quattro comuni mocheni. «Siamo passati dalle dichiarazioni di buoni propositi, quel - facciamo assieme - che spesso ci diciamo, alla concretezza», continua. «Naturalmente ora servono convenzioni tecniche con i Comuni ed il placet dei loro amministratori, poi si parte». Alcuni dei dieci progetti sono freschi, come i giovani che li hanno proposti. E sono tra quelli meno costosi, non appesantiti da sovrastrutture né da consulenze. Alcuni ragazzi si sono proposti per gestire una struttura pubblica, ovvero lo spazio per skateboard del centro sportivo comunale. Sono i ragazzi della «Rdm», associazione vivacissima che raccoglie teenager che si dilettano con tavole sulla neve o in attività simili stradali. Nel 2006 hanno gestito l’impianto di snowboard a malga Rivetta sull’altopiano di Vezzena, tra il 2006 ed il 2007 lo snowpark in Panarotta. Gestiranno anche l’impianto del centro sportivo cittadino. Giovani intraprendenti. Altri ragazzi si sono proposti per il «Pergine gaming arena»: hanno chiesto spazio e materiale per i loro giochi di ruolo, un modo per incontrarsi assai socievole, dà l’opportunità di aggregarsi liberamente, di approfondire giochi intelligenti. Altri giovani (con alcune famiglie) di Sant’Orsola hanno chiesto corsi di lingua tedesca estivi, ovvero i «Sommer Tages», accolti nel piano. Per i ragazzi della Valle del Fersina aprirà un centro giovani a Palù, il comune più alto in quota. Lo spazio sarà ricavato dentro le ex scuole materne. Il piano finanzia gli arredi del nuovo centro che viene chiesto da anni, e che ora può avviarsi. Un’esperienza singolare per la valle germanofona. Altri due dei dieci progetti sono invece proposti in tutto il Trentino, là dove il piano giovani trova spazio. Il primo provvede a rilevare i bisogni dei ragazzi, a fotografare la situazione in cui si trovano, a costruire la mappa delle risorse per avviare iniziative condivise. Il secondo è lo sportello della gioventù. Aprirà a Pergine, al centro giovani di via Guglielmi, allo scopo di fornire informazioni ai frequentatori su lavoro, istruzione, territorio, viaggi, ecc., ma accoglierà indicazioni e proposte d’attività. Di diversa natura è il progetto dedicato ai genocidi del XX secolo: percorsi ed incontri che ruotano attorno all’istituto Curie, con visita finale ad Auschwitz d’un centinaio e più di giovani. «Liberi di... liberi da» sarà invece una «due giorni» coordinata da «Alcol e guida», nel solco di altre esperienze simili, per sensibilizzare a stili di vita ritenuti dagli organizzatori migliori di quelli comunemente praticati (alcol fumo, ecc.). Stand espositivi, discoteca, ecc. Al volontariato sarà dedicato un progetto per cinque giovani che in Brasile potranno dedicarsi agli altri ed aiutarli in collaborazione con Arcoiris. Saranno selezionati mediante un apposito bando e preparati allo scopo. Arcoiris garantirà alloggio ed accompagnatori locali. Un progetto proporrà la formazione di genitori, educatori, allenatori, ecc., nel solco di corsi già sperimentati a Pergine. M. A. IL GAZZETTINO (Vicenza) SCHIO Bilancio 2006 dei Vigili
Urbani
Alcol e incidenti È allarme sulle
strade
Sono aumentati del 105 per cento
Diminuiscono gli incidenti, ma aumentano di molto quelli
di guida in stato di ebbrezza. Tante auto circolano senza copertura assicurativa,
aumentano di un terzo le violazioni del divieto di sosta e di un quarto le ore
di educazione stradale per gli studenti di ogni ordine di scuola. Servizio di
vigilanza notturna esteso ai comuni che gravitano attorno a Schio. E’ questo il
consuntivo per il 2006, del consorzio di polizia municipale presentato ieri dal
comandante Matteo Maroni e dal presidente Girolamo Covallero. Quarantasette
agenti che vigilano su un territorio di 15 comuni e di ottantasettemila
abitanti, da Lastebasse a Marano Vicentino, da Valli del Pasubio a Monte Di
Malo: queste le forze in campo. «A parità di personale siamo riusciti a
conseguire risultati superiori rispetto agli anni precedenti - ha affermato
Matteo Maroni - è stato un anno caratterizzato dalla diminuzione degli
incidenti stradali che sono scesi del 19,3%. Un dato, questo, dovuto al
miglioramento della viabilità, alle rotatorie, alla nostra presenza sul
territorio e all’introduzione della patente a punti». Mancata precedenza,
velocità pericolosa, distanza di sicurezza e guida in stato di ebbrezza le
cause più diffuse dei sinistri stradali. E proprio l’alcol appare il dato più
preoccupante, un vero e proprio problema sociale in quanto gli incidenti per
guida in stato di ebbrezza sono aumentati del 105%. Ma chi guida sulle
strade di questa zona dell’Altovicentino deve preoccuparsi anche di un fenomeno
quasi inedito: la mancata copertura assicurativa di veicoli che, nel 2006, ha
registrato un aumento del 126%. Altro dato significativo del rapporto annuale
riguarda le violazioni delle norme che riguardano la sosta dei veicoli nei vari
comuni: 1000 in più, da 3200 dell’anno precedente si è passati a 4200. "I
cittadini-ha precisato il comandante del consorzio-chiedono ai sindaci maggior
rigore per quanto riguarda la sosta sui marciapiedi, in doppia fila o in posti
riservati ad invalidi". Solamente per divieto di sosta, nell’area dei
quindici comuni, sono state elevate 4226 multe di cui 3499 solo a Schio. Multe
che hanno portato quasi un milione di euro nelle casse del consorzio che, per
funzionare, spende ogni anno 3 milioni di euro di cui due sono a carico dei
comuni aderenti. IL GAZZETTINO (Pordenone) Più dei bicchierini, ... IL FENOMENO Più dei bicchierini, delle "ombre" e dei cocktail,
i giovani prediligono la birra, il cui consumo e in costante aumento. Due
minori su tre, a partire sin dalle scuole medie (dai 12-13 anni dunque),
consumano abitualmente birra (64,9%) e poco più della metà dei teen-ager anche
aperitivi (53,4%), oltre a superalcolici (49,1%) e vino (39,3). L’INDAGINE Questo è il quadro emerso dall’indagine promossa nel 2005
dall’Ufficio regionale del tutore pubblico dei minori tra 1000 studenti
friulani, i cui risultati sono stati pubblicati nel volume "Adolescenti a
rischio". Uno studio che mette a confronto i risultati raccolti in una
precedente indagine e che sentenzia: «rispetto a cinque anni fa il rischio
alcolico è raddoppiato. L’ubriacatura in quasi due terzi dei casi capita
qualche volta in un anno, in quasi un terzo si verifica mensilmente e nell’8%
dei casi assume una cadenza addirittura settimanale». CHI BEVE Quanto alla suddivisione del "vizio" per provincia, emerge, che i giovani che più precocemente entrano in contatto con l’alcol sono proprio i pordenonesi. Questi ultimi inoltre, rispetto ai coetanei della regione sembra abbiano una particolare predilezione per il rito dell’aperitivo al bar: viene consumato dal 62,5% dei consultati. Ma non amano invece in maniera particolare il vino. Quest’ultimo viene consumato dal 36,3% dei pordenonesi, contro il 48,5% registrato tra gli isontini, il 39,2% degli udinesi e il 36,5% dei triestini. Quanto alle motivazioni addotte per spiegare il ricorso all’alcol, le principali sono: «dimenticare i problemi, integrarsi socialmente, rilassarsi». IL GAZZETTINO (Padova) BASSA PADOVANA Il responsabile del Servizio
tossicodipendenze dell’Usl 17 Giancarlo Zecchinato illustra la gravità del
fenomeno Droga, crescita massima degli
ultimi 10 anni
Al Sert 84 nuovi casi a Monselice, 45 a Este. Ci
sono anche 20 persone in cura per la dipendenza da gioco d’azzardo
Monselice
Il fumo di eroina è la nuova frontiera della
tossicodipendenza nella Bassa Padovana. L’eroina viene mescolata al tabacco o
alla cannabis e respirata attraverso una sigaretta.«L’eroina iniettata in vena
produce subito effetti, ma anche con il fumo gli effetti devastanti sono gli
stessi» dice Giancarlo Zecchianto, responsabile del Sert dell’Usl 17. I nuovi
casi sono una quarantina e fanno tutti capo all’area del Monselicense. Una
situazione che ha portato a un’impennata dei tossicodipendenti nel corso del
2006. La più rilevante negli ultimi dieci anni. Gli utenti del Sert sono
complessivamente 654, 335 dei quali (291 maschi e 44 donne) sono trattati a
Monselice. A Este i casi sono stati 219 (186 e 33). I nuovi tossicodipendenti
in trattamento l’anno scorso sono stati 84 a Monselice (72 e 12) e 45 a Este(37
e 8). NOVE DA FIRENZE Ricerca sul consumo della cocaina
a Firenze: in 6 mesi utilizzate oltre 480mila dosi Firenze, 22 Febbraio 2007- Oltre 12 chilogrammi pari a 482.240 dosi. E’ il dato relativo al consumo di cocaina in sei mesi a Firenze come emerge da una ricerca effettuata dalla struttura di tossicologia dell’Università di Firenze con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Publiacqua. Una ricerca che evidenzia come, fatte i necessari rapporti, a Firenze in proporzione si consuma più cocaina che a Londra. L’indagine è stata presentata questa mattina dall’assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Graziano Cioni, dal preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze Gianfranco Gensini e dai curatori della ricerca Francesco Mari, direttore della struttura di tossicologia forense, ed Elisabetta Bertol, professore ordinario di tossicologia forense. "Questa ricerca si basa su una metodologia innovativa già utilizzata da studi recenti effettuati nel Regno Unito, in Germania e in Italia - ha spiegato il professor Mari -. Una metodologia che consente di ottenere dati epidemiologici e statistici più precisi e affidabili. Il presupposto è che nell’uomo l’escrezione degli stupefacenti avviene principalmente per via urinaria e che quindi l’analisti delle acque provenienti dagli impianti di collezione delle reti fognarie urbane può rappresentare un indicatore ottimale". In dettaglio l’indagine, uno studio sperimentale pilota, si è svolta in sei mesi, da luglio a dicembre 2006 compresi i giorni di Capodanno. I ricercatori hanno prelevato campioni di acqua negli impianti di collezione delle reti fognarie sia in riva destra che in riva sinistra in modo da avere dati riferiti alla sola città di Firenze. I campioni sono stati analizzati con le più moderne apparecchiature alla ricerca delle tracce di cocaina ed eroina. Ebbene, nei sei mesi di indagine, è stata rilevata una presenza di cocaina e metaboliti corrispondente a un consumo di poco più di 12 chilogrammi (per la precisione 12.056 grammi) che tradotto in dosi equivale a 482.204 singole strisce. La presenza di eroina e dei suoi metaboliti si è attestata invece su oltre un chilogrammo (1.149 grammi). Il rapporto tra il consumo delle due sostanze è quindi 10 a 1 (cocaina/eroina), un dato che conferma i numeri emersi dalla ricerche degli ultimi anni. La ricerca ha poi evidenziato che i mesi in cui si è registrato il maggior consumo sono, sia per la cocaina sia per l’eroina, dicembre ed agosto. Ma l’indagine non si è fermata qui. "Abbiamo deciso di confrontare la ricerca con uno studio analogo già effettuato - ha aggiunto la professoressa Bertol - e abbiamo scelto quello eseguito sul Tamigi per quanto riguarda Londra, una città che per composizione delle persone presenti (residenti, pendolari e turisti) si può, sempre con le dovute cautele, paragonare a Firenze". Nella capitale del Regno Unito è stato rilevato un consumo annuo di cocaina da parte della popolazione pari a 730 chilogrammi equivalenti in 29.200.000 di singole dosi. Si tratta, ovviamente, di numeri molto più consistenti rispetto a quelli di Firenze ma se si fa la proporzione tra la popolazione stimata e il consumo la situazione cambia radicalmente. Londra conta 22.400.000 persone (compresi i turisti) e Firenze 590.000 con un rapporto di 37,5 contro 1; mentre il consumo di cocaina di Londra è "soltanto" 31,7 volte superiore a quello di Firenze. Si deduce quindi che il consumo di cocaina nel capoluogo toscano si rapporta a quello della capitale inglese con una proporzione di 5 a 4. Ovvero in proporzione a Firenze si consuma più cocaina che a Londra. L’indagine proseguirà nei prossimi mesi e sarà ampliata prendendo in esame anche altre sostanze. "I risultati di questa ricerca sono al tempo stesso utili e preoccupanti - ha commentato l’assessore Cioni -: da un lato offrono dati scientifici sull’uso di cocaina fondamentali per intervenire, dati che confermano le stime emerse dalle indagini e sondaggi effettuati a livello nazionale, regionale e fiorentino". Una ricerca nazionale relativa al 2005 e che riguarda le persone di età compresa tra 15 e 54 anni evidenzia che sul totale del consumo di sostanze il 30% riguarda cannabis, il 6,7% la cocaina e l’1,3% l’eroina. Nello stesso anno è stata effettuata una ricerca anche su 5mila studenti toscani (da 15 a17 anni) da cui è emerso un consumo di cannabis pari al 31% del totale, quello di cocaina il 5,6% e quello di eroina lo 0,8%. Infine i dati fiorentini risultati da un sondaggio effettuato tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005 tra 400 ragazzi contattati nei luoghi di aggregazione giovanili dagli operatori dell’ufficio dipendenze del Comune e da quelli della cooperativa Cat: ovvero il 98% degli intervistati ha dichiarato di consumare alcol, l’82% superalcolici, il 78% cannabis e il 32% cocaina. "Ovviamente i dati della nuova ricerca e quelli già noti destano grande preoccupazione, soprattutto per i danni che creano soprattutto alle giovani generazioni. E la situazione diventa ancor più grave se si considerano anche le altre sostanze stupefacenti e soprattutto l’alcol, ormai diffusissimo anche tra i giovanissimi". Ricerche nazionali evidenziano che l’età del primo consumo di alcol si è infatti abbassata a 13-14 anni e che è aumentato il numero di "bevitori" abituali. "L’Amministrazione comunale e la Società della Salute sono fortemente impegnati su questo fronte ma finora i risultati non sono stati quelli sperati - ha aggiunto l’assessore Cioni -. Per questo rafforzeremo il nostro impegno sia sul fronte prioritario della prevenzione che su quello della repressione". Per quanto riguarda la prevenzione l’ufficio dipendenze sta lavorando a una campagna di sensibilizzazione dei giovani per far convincerli a non fare uso di alcol e sostanze stupefacenti. Una sensibilizzazione che vedrà come protagonisti altri giovani, i testimonial ideali per far capire ai loro coetanei quanto sia pericolosa l’abuso di alcol e di droga. Tra le iniziative in programma all’ ufficio prevenzione della Società della salute c’é anche il coinvolgimento degli studenti del collettivo di psicologia, che possono diventare portatori di messaggi positivi tra amici, conoscenti e anche nelle scuole. Sul tema della repressione, l’assessore Cioni ha ricordato l’impegno finora profuso dal Comune insieme alla Prefettura e alle forze dell’ordine, soprattutto nei confronti dei gestori dei locali. "Nei giorni scorsi abbiamo intensificato i controlli e in più ho inviato una direttiva alla Polizia Municipale perché invii nelle serate di giovedì, venerdì e sabato agenti in borghese nei locali a maggior rischio per quanto riguarda l’abuso di alcol e droga. Spetterà a loro vigilare sullo spaccio e l’uso di sostanze stupefacenti ma anche sull’ abuso di vendita e uso di alcolici. E potranno intervenire prontamente". (…) IL GAZZETTINO (Pordenone) Corsi di formazione per baristi e
camerieri, manifesti appesi nei locali e incontri di sensibilizzazione nelle
scuole Alcol, via all’anno della
prevenzione
Ascom, Ass 6 e Provincia avviano
assieme la campagna contro il rischio di abuso tra i minori
La guerra all’abuso di alcol ha trovato nuovi e
"potenti" alleati. Dopo il Comune, anche la Provincia e il
Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria hanno aderito, ampliandola,
alla campagna di sensibilizzazione intrapresa dall’Ascom, destinata ai baristi
affinchè rispettino la legge che vieta la somministrazione di alcolici ai
minori di 16 anni e assumano un ruolo sociale ed educativo. E tutti insieme hanno deciso
di dedicare l’anno in corso alla prevenzione del rischio alcolico. (*) Nota: tra un
po’ ci sentiremo dire che l’articolo 689 del Codice penale l’ha scritto l’Ascom ASCA AUTO: QUATTRORUOTE, TROPPA
INDULGENZA VERSO PIRATI DELLA STRADA Roma, 22 feb - C’e’ troppa indulgenza in Italia nei
confronti dei pirati della strada. Lo sostiene un’inchiesta pubblicata sul
numero di marzo di Quattroruote. Il mensile ha verificato come si sono conclusi i processi
a carico di alcuni automobilisti che nel corso del 2006 avevano provocato
incidenti gravissimi con comportamenti irresponsabili, censurati all’epoca
dalla stampa quotidiana. Quasi sempre i procedimenti sfociano in condanne miti. Clamoroso -
ricorda il mensile - il caso di un cittadino svizzero che nell’estate scorsa
semino’ il panico sull’Autosole, tra Parma e Modena, rubando quattro macchine,
sfasciandone quindici in una catena di incidenti con diversi feriti, con
colluttazione finale con la Polizia al momento dell’arresto preceduta da una
fuga a bordo di un’auto sulla quale si trovava una bambina in attesa dei
genitori. Processato per direttissima, l’uomo e’ stato rilasciato e condannato
al pagamento di una multa di soli 260 euro, oltre a una pena di un anno e
undici mesi che pero’ e’ stata immediatamente sospesa, e ha potuto fare
tranquillamente ritorno in patria. IL GAZZETTINO (Treviso) LOTTA ALLE DROGHE Operativo il
progetto finanziato dalla Regione. A disposizione anche un numero verde Il sostegno arriva via
Internet
Gli esperti fisseranno colloqui
individuali con i ragazzi dopo le prime informazioni al telefono
Bassano
Da qualche giorno sono attivi nel nostro territorio un
nuovo numero verde e un interessante sito Internet per prevenire l’uso di
droghe, fornire informazioni (e ascoltare chi ne fa uso) e accompagnare chi ha
voglia di uscire dal tunnel della droga. I nuovi strumenti sono stati messi a
disposizione dal progetto "Speedy Gonzales", promosso con i
contributi della Regione per gli interventi di lotta alla tossicodipendenza e
all’alcol. Sono a disposizione dei ragazzi che vorrebbero avere qualche notizia
in più sulle sostanze stupefacenti e che magari hanno il bisogno di essere
ascoltati e capiti, oltre che di trovare qualcuno che li sappia orientare. Negli ultimi anni si sono
profondamente modificate le modalità di assunzione di droghe e la
tossicodipendenza si manifesta in maniera diversa rispetto al passato. Spesso
l’uso di sostanze non impedisce alle persone di continuare a portare avanti la
loro vita di studio e di lavoro. Ma per quanto tempo? e in quali condizioni? IL GAZZETTINO (Venezia) Un inno alla gioia che si è
trasformato in un inno all’indecenza Carnevale, inno alla gioia, alla spensieratezza dove
grandi e piccoli trovano la loro dimensione per divertirsi. Venezia, invece, si
trasforma in un inno all’indecenza, alla volgarità espresse da bande di giovani
ubriachi fradici, che in preda ai fumi dell’alcool e pieni di porcherie di
vario genere danno libero sfogo alla loro maleducazione, per di più incitati da
musiche assordanti che non rispettano gli orari imposti dalla pubblica
amministrazione: parolacce, bestemmie, rutti, pernacchie e quant’altro di
volgare si possa pensare, queste è la normale esternazione della loro gioia! Non bastasse questo, per forza di
cose devono espellere tutto quanto hanno trangugiato quindi ogni calle è un
ottimo vespasiamo, noncuranti delle proteste degli abitanti. A questo punto
perchè continuare ad organizzare il Carnevale in questo modo visto che i
risultati sono nefasti per la cittadinanza? Chi ne beneficia? Solamente gli
albergatori e i ristoratori che applicano per l’occasione prezzi stratosferici
senza alcun controllo delle autorità competenti. Interpellate quest’ultime
telefonicamente per far rispettare gli orari previsti, mi hanno detto che erano
impossibilitate d’intervenire perchè avevano personale ridotto. Evviva Venezia!
Ultimamente ho sentito una frase che calza perfettamente alla situazione: i
veneziani hanno fatto Venezia e quindi che la distruggano pure! Pertanto
veneziani dateci dentro che state andando benissimo e fortissimo. In poco tempo
così completerete l’opera! IL GAZZETTINO (Venezia) Calli usate come orinatoi,
bottiglie ... Calli usate come orinatoi, bottiglie rotte, urla e
schiamazzi. Musica che avrebbe dovuto iniziare alle 19 e terminare alle 22.30,
e che, invece, veniva anticipata di almeno mezz’ora e "spenta" dopo
le 23 (addirittura dopo la mezzanotte la sera del martedì grasso). Il volume
degli spettacoli musicali, poi, totalmente incompatibile con la vita di chi
abita nella zona. LA SICILIA la festa rovinata da pochi imbecilli È stato un carnevale finito davvero male quello che
si è svolto a Licata. È stato un brutto carnevale soprattutto per via di
episodi di intolleranza commessi da giovani molti dei quali in stato di
evidente ubriachezza per abuso di bevante alcoliche. Già sabato nella centralissima piazza Progresso, prima che
iniziasse lo spettacolo canoro, la polizia municipale è stata costretta ad
intervenire in modo energico per far rimuovere le bancarelle abusive realizzate
da improvvisati commercianti ambulanti per la vendita di prodotti tipici di
carnevale. IL GIORNALE DI VICENZA L’incidente è accaduto l’altra
notte sulla statale Marosticana Schiavonesca alle porte di Mussolente Carambola in curva, tre
all’ospedale
L’auto si è ribaltata più volte.
Illesi il conducente ed una ragazza
Diretto verso il Trevigiano, ha preso la curva, diciamo
così, con eccessiva disinvoltura, tanto che è uscito per la tangente,
cappottandosi più volte e rimbalzando sulla carreggiata. Bilancio: tre giovani
feriti: due contusi, un trauma cranico e trenta punti di sutura alla testa.
Illesi il conducente dell’auto impazzita e la ragazza che gli sedeva accanto.
Tuttavia, avrebbe potuto finire assai peggio se dalla direzione opposta fosse
giunto un veicolo: il mezzo si sarebbe trovato l’auto semidistrutta sulla propria
direzione di marcia, con i giovani incastrati all’interno del rottame. IL GAZZETTINO (Treviso) SI E’ ANCHE SCAGLIATO CONTRO GLI AGENTI Vandalismi in centro storico,
denunciato Conegliano
Ha fatto disastri in via XX Settembre poi, quando sono
arrivati gli agenti del Commissariato, ha opposto resistenza, cercando di
sottrarsi ai controlli e iniziando a prendere a calci la portiera della loro
auto. IL GAZZETTINO (Pordenone) IN BREVE MONTEREALE VALCELLINA Auto fuori strada
Una Peugeot 306 è uscita di strada, nella notte tra martedì e ieri, lungo la Provinciale 19, in comune di Montereale Valcellina, rimanendo ruote all’aria. Alla guida dell’auto c’era M.s., 23 anni, al quale la Polstrada di Spilimbergo ha ritirato la patente per guida in stato di ebbrezza. All’interno della Peugeot c’era anche D.D.B., 30 anni. Entrambi sono rimasti leggermente feriti. Sul posto anche i Vigili del fuoco di Maniago.
PRATA Condanna dopo i pugni
Sette mesi e 10 giorni di reclusione: è questa la pena che il giudice del tribunale di Pordenone ha iflitto ieri a Nicola Presotto, il 31enne disoccupato processato per direttissima dopo essere stato arrestato dai Carabinieri di Prata. Il giovane aveva preso a calci e pugni gli uomini dell’Arma che lo avevano sorpreso e fermato, ubriaco, alla guida dell’auto. La patente gli è stata ritirata. IL GAZZETTINO (Vicenza) GIUDICE DI PACE/2 Ex carabiniere nutriva odio e
rancore verso i militari in divisa
Offende i colleghi, condannato
Bassano
Lo staff sanitario del pronto soccorso del San Bassiano
non sapeva più che pesci pigliare. Per riuscire ad immobilizzare il paziente e
sedarlo medici ed infermieri erano stati costretti a sollecitare l’intervento
di una gazzella dei carabinieri. Nessuno di loro poteva immaginare che
quell’uomo, con un passato da carabiniere, si sarebbe scagliato contro gli ex
colleghi in divisa pronunciando epiteti irripetibili, arrivando addirittura a
minacciarli di morte. Venerdì, 23 Febbraio 2007
|