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Rassegna stampa 20/09/2005

Rassegna stampa del 19 Settembre 2005

Rassegna stampa del 19 Settembre 2005


Da “Adnkronos” del 18 settembre 2005
Polizia: prefetto De Gennaro, in suo dna rispetto dei diritti della gente.


Cesena
Nel dna della polizia il "rispetto dei diritti dei cittadini" e "la forza della legge". Lo ha detto il capo della Polizia, prefetto Gianni De Gennaro, avvicinato nel corso del Terzo raduno nazionale dell’Anps, l’associazione nazionale Polizia di Stato. La manifestazione, svoltasi ieri e oggi a Cesena, ha visto una grande e sentita partecipazione della città e la presenza delle massime autorità dello Stato. Oltre al capo della polizia, accompagnato dal vicecapo vicario, prefetto Antonio Manganelli, erano presenti i direttori centrali ai vertici del dipartimento della polizia di Stato e i sette direttori interregionali del corpo. Grande successo di pubblico, nonostante il tempo inclemente, per la sfilata, aperta dai reparti inquadrati della polizia di Stato e dalle due immancabili Lamborghini della polstrada.


Da “Il Gazzettino” del 18 settembre 2005
Truffa delle auto, tutti a processo
Resta in carcere Davide Bisin, domiciliari per il fratello Nicola, ex assessore a Giacciano
Lorenzo Zoli.

Giacciano con Baruchella
Tutti a processo per la presunta maxi truffa delle auto di lusso, ottenute in leasing o in locazione, pagate solo per i primi mesi e, seconda l’accusa, una volta re-immatricolate con documenti rubati o falsi, esportate e vendute. Alla prima udienza fissata per il 28 novembre i sei imputati arriveranno non in stato di libertà, ma in parte come detenuti, in parte agli arresti domiciliari.
Nei giorni scorsi, infatti, il giudice del tribunale di Rovigo Guido Marzella ha firmato il decreto di giudizio immediato che spedisce tutti e sei gli imputati di fronte al tribunale, senza passare per la normale procedura dell’udienza preliminare, prologo del rinvio a giudizio.
Il provvedimento ha avuto, come prima conseguenza, quella di stroncare sul nascere le speranze degli imputati di tornare in libertà, chi uscendo dal carcere, chi vedendosi annullare la misura degli arresti domiciliari. Una mazzata che è arrivata mercoledì, meno di 24 ore prima che scadessero i termini della detenzione. Pare che la moglie di uno dei detenuti, arrivata in carcere per attendere la liberazione del marito, venuta a conoscenza della notizia della nuova carcerazione sia stata colta da un mancamento.
Misure cautelari confermate per tutti gli imputati, quindi, compresi i due fratelli Bisin di Giacciano con Baruchella: Davide, 38 anni, in carcere in quanto ritenuto uno dei "cervelli" della banda, assieme ad Oreste Polloni, 48 anni, di Reggio Emilia, e Nicola, 37 anni, ex assessore comunale, ai domiciliari come Giancarlo Zurlo, 51 anni, di Monselice, Fabrizio Piras, 40 anni, cagliaritano residente in Kazakhistan, ed Enrico Santoro Aramini, 56 anni, di Padova. Il 28 novembre compariranno davanti al tribunale per una prima udienza filtro destinata alla presentazione di eventuali eccezioni, prologo al processo vero e proprio.
Contro le misure cautelari, gli avvocati difensori Tiengo, Longo, Fasolin e Passarin presenteranno nei prossimi giorni ricorso alla Corte di Cassazione. I tempi tecnici della suprema Corte, tuttavia, quattro mesi almeno, non lasciano spazio a molte illusioni: probabile che, prima della fine del processo, non si parli del ritorno in libertà per gli imputati.
A sgominare quella che gli inquirenti ritengono una vera e propria associazione a delinquere furono gli agenti della polizia stradale di Rovigo, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica Sabrina Duò. Prima della scadenza dei termini di custodia cautelare, tutti gli imputati erano stati interrogati e si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. A loro carico era stato emesso, un divieto di espatrio, per evitare fughe. Provvedimento reso ora inutile dal rinnovo della carcerazione e degli arresti domiciliari.



Da “Sesto Potere” del 18 settembre 2005
ASAPS: "LA SINISTROSITÀ DEI PEDONI".


Forlì
Sulla base degli ultimi dati Istat disponibili, anno 2003, i pedoni sono ancora una categoria ad alto rischio nel sistema mobilità. Tuttavia i dati del 2003, con 762 vittime, fanno segnare un netto calo rispetto ai 1.188 che, sempre secondo l’Istat, hanno perso la vita nel 2002, con un calo del 35,86%, nettamente migliore rispetto al calo generale delle vittime della strada del 2003, stimato alla presentazione dei dati al Salone Internazionale della Sicurezza Stradale dell’ACI a Rimini del novembre scorso a -10,7%.
Fra i 762 pedoni che hanno perso la vita, netta la maggioranza dei maschi, ben 520 pari al 68,24%. Le femmine (più prudenti o meno esposte anche nei lavori stradali) sono state 242 pari al 31,76%.
Stabile, anzi in leggero aumento il numero dei feriti pari a 17.286 (+0,12%) rispetto ai 12.265 del 2002. Anche fra quanti sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere sono in maggioranza i maschi, pari a 9.115, (52,73%), mentre le femmine sono state 8.171 (47,27%).
Nella conta delle vittime il prezzo più elevato lo pagano i più deboli degli utenti deboli della strada: gli anziani. Gli over 65, nella conta di quelli che hanno perso la vita mentre camminavano sull’asfalto, sono 387 (50,78% del totale) di cui 242 maschi (62,53%) e 145 femmine (37,47%), e 5.147 i feriti quasi il 30% del totale, fra questi le femmine sono in maggior numero 2.676 (52%), i maschi 2.471 (48%).
In questa triste contabilità si devono considerare anche 45 bambini da zero a 14 anni (38 maschi e 7 femmine).
Le regioni che pagano il più alto prezzo di vittime fra i pedoni sono rispettivamente la Lombardia con 111 vittime, l’Emilia Romagna con 91 e il Piemonte con 70. Agli ultimi posti il Molise con 5 e la Basilicata con 4. Ovviamente si deve tenere conto della proporzione con la popolazione.
I mesi a più elevato rischio per questi fruitori deboli della strada sono gennaio con 95 vittime, ottobre con 81, dicembre 77 e novembre 71. In questo caso giocano un ruolo determinante il minor numero di ore di luce e le condizioni atmosferiche che incidono sulla visibilità dei conducenti e sulla frenata dei veicoli.
I consigli? "Sempre i soliti - afferma Giordano Biserni, presidente Asaps - : per i pedoni l’utilizzo delle strisce e, quando è possibile dei sottopassaggi. Di notte e quando c’è maltempo rendersi il più possibile visibili con indumenti chiari e retroriflettenti. In attesa che l’industria adatti la costruzione dei veicoli alle nuove direttive Ue con il maggior assorbimento dell’impatto con appositi paraurti e più adeguata tecnologia, serve un maggior rispetto dei conducenti per questa esposta e indifesa categoria di fruitori della strada.


Da “Il Messaggero” del 19 settembre 2005
Polizia, Pisanu al raduno: grazie per il vostro impegno.


ROMA
"Grazie per il forte impegno civile che vi permette di essere protagonisti oggi, non meno di ieri". Così il ministro dell’Interno Pisanu ha salutato gli oltre diecimila che hanno sfilato a Cesena in occasione del terzo raduno dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato. A guidare il corteo, accompagnato dalle note della banda e della fanfara, è la parte istituzionale, con la presenza della bandiera della Polizia e della compagnia storica costituita da una cinquantina di agenti in divise d’epoca e con la rappresentanza di tutte le specialità. Alle loro spalle, i partecipanti al raduno provenienti da tutta l’Italia. "Il Terzo Raduno dell’Associazione Nazionale - ha detto Pisanu - segna un momento alto nella vita della Polizia di Stato. La grande comunità di chi ha dedicato la vita al servizio della Stato e dei cittadini si ritrova a Cesena per testimoniare ancora una volta la propria adesione ai valori e agli ideali che animano la più nobile tradizione della Polizia italiana. È un’adesione appassionata e fattiva, concretamente espressa dalle attività che l’Associazione svolge collaborando strettamente con gli uffici dell’Amministrazione".
Un "grazie" ai poliziotti di ieri e di oggi è stato espresso anche dal capo della Polizia, prefetto Gianni De Gennaro. Nonostante il tempo inclemente e la pioggia incessante la città ha partecipato all’evento che ha visto la presenza delle massime autorità dello Stato. Oltre al capo della polizia, accompagnato dal vicecapo vicario, prefetto Antonio Manganelli, erano presenti i direttori centrali ai vertici del Dipartimento della polizia di Stato e i sette direttori interregionali del corpo. Grande successo di pubblico, poi, per la sfilata, aperta dai reparti inquadrati della polizia, motociclisti della stradale, reparti a cavallo e cinofili e le immancabili fuoriserie Lamborghini Gallardo, ormai da tempo in dotazione della polstrada italiana.
"Un sentimento di orgoglio - ha detto De Gennaro - per avere il privilegio di guidare e dirigere la polizia di Stato, un’istituzione composta da decine di migliaia di uomini e donne che ogni giorno, superando con la loro dedizione e il loro sacrificio qualsiasi difficoltà, onorano i nostri eroi che hanno pagato con la vita l’impegno a garantire la sicurezza e la libertà di tutti".


Da “Giornale di Calabria” del 19 settembre 2005
Ritirate 14 patenti di guida.


REGGIO CALABRIA
Nella settimana appena trascorsa la Polizia stradale di Reggio Calabria ha controllato 864 veicoli ed ha accertato 323 violazioni al codice della strada di cui 42 per il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, 37 per il mancato rispetto dei limiti di velocità, 1 per la guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche ritirando 14 patenti e decurtando complessivamente 472 punti. È il risultato di una serie di servizi di prevenzione sull’intera rete stradale ed autostradale dell’intera provincia nell’ambito dei servizi di Polizia stradale volti al conseguimento dell’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali. L’attività, volta in particolare a scongiurare eventi connessi alla circolazione stradale, vuole anche costituire un momento di sensibilizzazione sulla rilevanza del rispetto delle regole e soprattutto dell’utilizzo dei sistemi di ritenuta e del casco, il rispetto dei limiti di velocità e di tutte le norme di comportamento previste dal codice della strada, nonchè la verifica delle condizioni psicofisiche dei conducenti
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Da “AGI” del 19 settembre 2005
INCIDENTI STRADALI: IN CALO DEL 26% NEL WEEK-END.


Nell’ultimo fine settimana, compreso tra venerdi’ 16 e domenica 18 settembre, sulla rete Autostrade per l’Italia (2854 km, pari al 51% della rete autostradale a pedaggio), il numero complessivo degli incidenti e’ diminuito del 26% rispetto allo scorso anno; nonostante il netto calo degli incidenti con conseguenze alle persone (-41%), si sono verificati 2 incidenti mortali in piu’ dello scorso anno. Gli incidenti sono stati 102 contro 138 del corrispondente fine settimana 2004, 27 gli incidenti con conseguenze
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Martedì, 20 Settembre 2005
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