Rassegna stampa del 30 Agosto 2005 |
Da "Quotidiano Nazionale" del 30 agosto 2005
Roma Dall’epoca dell’incidente sono passati oltre dieci anni, dunque il reato di omicidio colposo che era costato una condanna a cinque mesi di reclusione al padre è caduto in prescrizione " anche per l’inerzia della pubblica accusa", ma la Suprema Corte, ai fini civili, ha confermato "i profili di responsabilità accertati" nei confronti di quel padre, reo di non avere messo la cintura di sicurezza alla "piccola e ignara vittima". L’incidente che costò la vita alla piccola T.Q. avvenne nel luglio del ’93. In particolare, il padre della bambina alla guida di un’auto "tamponava violentemente una autovettura che lo precedeva in corsia di sorpasso e rimaneva a sua volta tamponato dalla autovettura" guidata da P.B. "che non riusciva ad arrestare in tempo la corsa". Nello scontro, la bambina, che "viaggiava tra i sedili anteriori dell’utilitaria guidata dal padre, fra lui e la madre, e priva di cintura di sicurezza, veniva violentemente sbalzata dalla propria posizione, riportando traumi che ne provocavano la morte". Il padre della bambina venne condannato a cinque mesi di reclusione per omicidio colposo, l’altro guidatore a sei mesi per lo stesso reato. Nel frattempo il reato penale è caduto in prescrizione, ma la Quarta sezione penale (sentenza 28560) non ha potuto fare a meno di confermare la responsabilità, ai fini civili, del padre, ’reò di non aver protetto la figlia, assicurandola con le apposite cinture di sicurezza, come richiesto da precise norme del codice della strada nonchè da regole prudenziali e di diligenza minime". Da "Emilia Net" del 30 agosto 2005 BOLOGNA L’indagine ha valutato l’eventuale presenza di zone filtro che separino gli edifici scolastici dalla strada, di segnaletica e visibilità, di percorsi per persone disabili, di zone a traffico limitato e a velocità ridotta e di specifico arredo urbano. I pericoli per l’incolumità dei bambini, però, sono legati sia a infrastrutture stradali inadeguate sia a comportamenti scorretti dei cittadini. Rispetto a questi parametri di fondo Altroconsumo spiega, in una nota, di aver riscontrato "alcuni casi limite". In particolare, Altroconsumo segnala a Bologna l’Istituto Leopardi "per una scarsa protezione dal traffico". Sotto le Due Torri, però, "i vincoli architettonici del centro non permettono che vi siano particolari zone-filtro in prossimità delle scuole". Crevalcore, invece, viene promossa per la sua attenzione al problema a differenza dei grandi centri nazionali. In generale, per Altroconsumo occorrono interventi tecnici e strutturali e maggiore educazione alla sicurezza stradale per adulti e bambini. L’associazione quindi invita i presidi, i sindaci e la polizia municipale a intervenire per eliminare le carenze strutturali. Ma anche "i gentori- esorta Altroconsumo- devono giocare un ruolo più attivo: oltre a esercitare con più attenzione il ruolo di educatori alla sicurezza stradale nei confronti dei figli sin da piccoli, devono segnalare eventuali pericoli infrastrutturali al gestore della strada interessata e ai Carabinieri, e chiedere all’Ufficio di Polizia locale di migliorare la sicurezza della scuola con un servizio di vigilanza". Da "Il Gazzettino" del 30 agosto 2005 Maxi truffa delle auto di lusso Raffica di nuovi interrogatori Lorenzo Zoli GIACCIANO Rovigo Un interrogatorio che si è svolto in due tronconi:
al comando provinciale della polizia stradale per le quattro persone
agli arresti domiciliari, in carcere per i due uomini ritenuti i "cervelli"
della banda e, quindi, tuttora dietro le sbarre: Oreste Polloni, 48
anni, di Reggio Emilia, e Davide Bisin, 38 anni, consulente, residente
a Legnago ed originario di Giacciano con Barucchella. Pare che tutti si siano avvalsi della facoltà di
non rispondere. A conclusione della tornata, alle quattro persone agli
arresti domiciliari, Nicola Bisin, 37 anni, di Giacciano con Baruchella,
agente immobiliare ed ex assessore comunale, Giancarlo Zurlo, 51 anni,
di Monselice, imprenditore, Fabrizio Piras, 40 anni, nato a Cagliari
ma residente in Kazakhstan, ex Urss, ed Enrico Santoro Aramini, 56 anni,
residente a Padova, è stato notificato un divieto di espatrio. Una misura
con cui gli inquirenti si sono tutelati in vista della prossima scadenza
dei termini per la detenzione domiciliare, prevista per il 15 settembre.
La decisione di non rispondere farebbe parte di una strategia difensiva comune ai quattro legali che tutelano gli arrestati: gli avvocati Tiengo, Longo, Fasolin e Passarin. L’indagine è stata condotta dagli agenti della stradale, agli ordini del dirigente Bruno Zito, coordinati dal sostituto procuratore Sabrina Duò.
Verona Il movimentato episodio è avvenuto la notte scorsa fra Trissino e il tratto veronese dell’autostrada Serenissima, dove la polstrada è riuscita a localizzare ben due auto rubate, costringendo i malviventi a liberarsene per evitare la galera. L’Audi A6 è verrà restituita ad un imprenditore di Arzignano. Il furto era avvenuto nella notte a Trissino.
L’Audi A6 di proprietà della ditta "Zarantonello srl" di via Terza strada
ad Arzignano era stata portata via con abilità.
FAR WEST in autostrada ieri pomeriggio all’altezza del casello di Ceprano, dove un agente ha rischiato di essere travolto da un pregiudicato in fuga. Luigi De Simone, 35 anni, sieropositivo e residente a Napoli, aveva rubato una Mini Couper a Todi, ma era stato intercettato dai poliziotti della Stradale che lo hanno inseguito per oltre quaranta chilometri. All’altezza del casello di Ceprano, gli agenti hanno istituito un posto di blocco posizionando le lorto auto in mezzo alla strada. Ma il pregiudicato, incurante della "barriera" è andato a sbattere prima contro il guard rail e poi è riuscito a farsi largo tra le vetutre, oltrepassando il blocco. Nel tentare questa operazione ha cercato di schiacciare un agente che gli stava intimando l’"alt". Il partenopeo, invece di arrestare la vettura, ha pigiato ancora di più il piede sull’acceleratore. E soltanto per pura fortuna non si è consumata la tragedia. L’agente è riuscito a buttarsi tempestivamante nel fossato laterale. A quel punto i colleghi hanno cominciato a sparare alcuni colpi di pistola per forare le gomme dell’automobile. Ben cinque quelli finiti sui pneumatici. Ma nonostante ciò, la Mini Cooper ha proseguito la sua folle corsa fino nel territorio di Pofi dove il fuggitivo è stato costretto a scendere dalla macchina perchè i poliziotti lo hanno prelevato sfondando il parabrezza dell’auto. Subito dopo l’uomo è stato caricato su una pattuglia della Volante e trasportato presso la sede della sottosezione della Stradale di Frosinone. Il napoletano è stato condotto nel carcerre di via Cerreto nel capoluogo. è accusato di tentato omicidio, furto, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Da "Il Gazzettino" del 30 agosto 2005 Vallà come un autodromo Automobilista a 150 all’ora Riese Pio X Ancora un fine settimana di ordinaria follia stradale sulla rete viaria della Castellana e soprattutto all’interno dei centri abitati. Ieri mattina alle 4 una pattuglia della Polizia Stradale di Castelfranco ha fermato un’auto con al volante un quarantenne della zona che stava sfrecciando a 153 orari in pieno centro abitato dove il limite è di 50 all’ora. L’uomo è stato immediatamente fermato, gli è stato contestato l’eccesso di velocità quindi ritirata la patente (dalla quale ha perso 10 punti) e multato con 357 euro. Stessa sorte è toccata anche ad altri quattro automobilisti, sempre della Castellana, che sono stati fermati per eccesso di velocità ancora a Riese quindi a Castello di Godego e San Zenone degli Ezzelini. Tutti stavano transitando nei vari centri abitati con limite di 50, sopra i 100 orari. Fermati e multati, in maniera più lieve anche altri automobilisti che transitavano ad una velocità sostenuta per i centri urbani dei comuni. Inoltre la polizia stradale di Castelfranco ha anche fermato sempre a Vallà di Riese Pio X alle 4 del mattino, un uomo sulla trentina con un tasso alcolico pari a 1,60 su un massimo consentito di 0,50. Da "Il Secolo XIX" del 30 agosto 2005 CONTROLLI DELLA POLSTRADA CON L’ETILOMETRO Altre cinque patenti sequestrate per guida in stato di ebbrezza N.F. Imperia I controlli comunque
non si sono limitati al fenomeno, che quest’estate ha mietuto un centinaio
di vittime tra carabinieri e stradale. La sottosezione di Imperia, che
vigila su tutto il tratto in autostrada, ha pattugliato da venerdÏ a
ieri mattina la grande arteria. Il traffico in Riviera è rimasto nella
norma sino a domenica. Ieri ha fatto registrare un picco in direzione
Genova. "Probabilmente, anche a causa del maltempo dei giorni scorsi, le partenze per il rientro dei turisti sono avvenuto a scaglioni - spiega il comandante, Andrea Frumento - Anche i giorni di prevedibile grande afflusso non hanno impensierito, non come negli anni trascorsi".
Sono stati particolarmente intensi i controlli effettuati in questi mesi estivi dalla Polizia stradale di Civitavecchia. Rispetto al 2004 infatti il ministero ha voluto ampliare i servizi di pattuglia su strada mirati al controllo della velocità e degli automobilisti al volante in stato di ebbrezza. Ogni giorno ed ogni sera la polizia stradale di Civitavecchia ha effettuato nei mesi di giugno, luglio e agosto, pattuglioni mirati nella zona compresa tra Sant’Agostino, la via Aurelia, Civitavecchia, Santa Marinella, Santa Severa fino a Cerveteri. E, come è ovvio, a maggiori controlli hanno corrisposto un maggior numero di infrazioni al codice della strada individuate. "Solo i nostri agenti, grazie ai controlli con l’etilometro hanno ritirato ben 35 patenti per guida in stato di ebbrezza" dicono della caserma delle Polstrada di via Aurelia nord. E quel "solo" significa che a questo numero, vanno aggiunti quelli delle altre forza dell’ordine, che in città, non essendo dotate di strumenti per la misurazione del tasso alcolemico, hanno dovuto richiedere l’intervento della polstrada. Da questa estate oltre all’etilometro la polizia stradale è dotata anche di un nuovo apparecchio, il "Precursore Alcoblow", si tratta di un palloncino in cui si soffia e che cambia colore a seconda del tasso alcolemico della persona controllata. "Una volta accertato che il tasso è superiore al limite di 0,50 - spiegano dal comando - entra in gioco l’etilometro che quantifica il livello preciso. Se è fino a 1,50 scatta la sospensione della patente per 15 giorni; se li supera il fermato è obbligato ad effettuare una apposita visita medica presso la commissione di Roma che è poi preposta a stabilire la durata della sospensione delle patente e che può addirittura decidere per la revoca". Ma il dato preoccupante emerso da questi controlli mirati è che a mettersi alla guida dopo aver "alzato il gomito" (basta pensare che per raggiungere e superare il limite consentito di 0,50 è sufficiente aver bevuto una birra da 66 centilitri a stomaco vuoto) sono sopratutto tanti ragazzi sotto i 25 anni. Non esiste invece limite di età per chi supera i limiti di velocità consentiti. L’unico dato certo è che in questi mesi sono stati parecchi gli automobilisti colti in flagrante, grazie al telelaser. "Non è ancora disponibile il numero preciso - continuano dalla caserma della stradale - ma in media sono state ritirate dalle nostre pattuglie 3/4 patenti al giorno. E molte infrazioni sono state riscontrate sul rettilineo che porta alle spiagge di Sant’Agostino, dove, per la presenza di abitazioni a raso, il limite è di 50 chilometri orari". Il codice stradale, prevede, per il superamento fino a 10 chilometri orari del limite consentito, la sola contravvenzione, fino a 40 multa e decurtazione di 2 punti sulla patente, e oltre i 40 la decurtazione di 10 punti (diventano 20 per i neopatentati che sono quindi costretti a ripetere l’esame) e la sospensione della patente stessa per un periodo (deciso dal Prefetto) che va da uno e tre mesi. "Tirando le somme di questa estate che sta per concludersi, ed in attesa che arrivino le nuove sanzioni previste dal Codice delle strada - concludono dalla Polizia stradale - emerge che, etilometro e telelaser a parte, sono veramente pochi quelli che conoscono le norme del codice. C’è tanta disinformazione e soprattutto da parte dei giovani". Da questo scenario tutt’altro che confortante emerge un dato positivo, che riguarda le donne al volante. Altro che "pericolo costante" come si dice erroneamente. Il gentil sesso anche a Civitavecchia è prudente alla guida: in genere non supera i limiti di velocità ed è rarissimo che venga trovato al volante in stato di ebbrezza. Da "Il Messaggero" del 30 agosto 2005 Tre rapine, caccia alla "banda dei tir" Di notte finti poliziotti fermano i camion e derubano camionisti, solo stranieri di EMILIANO PAPILLO PATRICA E PONTECORVO Intanto sull’A1 ieri la polizia stradale è stata costretta a bloccare il traffico e sparare contro un’auto rubata: il ladro non voleva fermarsi nonostante il lungo inseguimento. Alla fine è finito in manette. Da "Corriere Romagna" del 30 agosto 2005 Ubriaco a zig zag sulla Ss 16 Da "La Sicilia" del 30 agosto 2005 polstrada Stangata nell’ultima domenica di agosto per gli indisciplinati: vanno in fumo 267 punti AGATINO ZIZZO L’ultima domenica di agosto, in episodi di infortunistica stradale, si è conclusa nel migliore dei modi in provincia di Catania. Infatti, stando ai dati elaborati dal compartimento etneo della polizia stradale, ieri l’altro nel Catanese è stato accertato soltanto un sinistro, con l’epilogo di un ferito, contro gli 8 rilevati, con il bilancio di 2 morti e 2 feriti, nell’intero versante orientale dell’isola. Il controesodo si è ben distribuito in ambito extraurbano, sia di giorno che di notte, e la polstrada ha preferito di più controllare ed informare, anzichè reprimere soltanto. Purtuttavia, sempre domenica scorsa, le pattuglie compartimentali hanno elevato 157 contravvenzioni e filmato 164 eccessi di velocità. Ed ancora registrate schede per la sottrazione, complessiva, di 267 punti dalle patenti di conducenti imprudenti. Prestati inoltre, 14 soccorsi, soprattutto sull’autostrada per Messina e sulla statale "114", tratto per Siracusa. Comunque il rientro vero e proprio non è del tutto finito e si concluderà domani sera. La polstrada ricorda a quanti ancora rientrano in auto che adesso debbono convivere con il traffico pesante, nonchè con eventuali piogge e temporali. |
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