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Rassegna stampa 31/08/2005

Rassegna stampa del 30 Agosto 2005

Rassegna stampa del 30 Agosto 2005


Da "Quotidiano Nazionale" del 30 agosto 2005

LA SENTENZA
Non mise le cinture alla figlia
Secondo la corte di cassazione è omicidio


Roma - Dimenticò di allacciare le cinture di sicurezza alla figlia che in seguito ad un incidente stradale perse la vita. Per non "avere protetto" la bambina "assicurandola con le apposite cinture", A.Q., un padre emiliano, è stato ritenuto dalla Corte di Cassazione responsabile della morte della piccola.
Dall’epoca dell’incidente sono passati oltre dieci anni, dunque il reato di omicidio colposo che era costato una condanna a cinque mesi di reclusione al padre è caduto in prescrizione " anche per l’inerzia della pubblica accusa", ma la Suprema Corte, ai fini civili, ha confermato "i profili di responsabilità accertati" nei confronti di quel padre, reo di non avere messo la cintura di sicurezza alla "piccola e ignara vittima".
L’incidente che costò la vita alla piccola T.Q. avvenne nel luglio del ’93. In particolare, il padre della bambina alla guida di un’auto "tamponava violentemente una autovettura che lo precedeva in corsia di sorpasso e rimaneva a sua volta tamponato dalla autovettura" guidata da P.B. "che non riusciva ad arrestare in tempo la corsa". Nello scontro, la bambina, che "viaggiava tra i sedili anteriori dell’utilitaria guidata dal padre, fra lui e la madre, e priva di cintura di sicurezza, veniva violentemente sbalzata dalla propria posizione, riportando traumi che ne provocavano la morte".
Il padre della bambina venne condannato a cinque mesi di reclusione per omicidio colposo, l’altro guidatore a sei mesi per lo stesso reato.
Nel frattempo il reato penale è caduto in prescrizione, ma la Quarta sezione penale (sentenza 28560) non ha potuto fare a meno di confermare la responsabilità, ai fini civili, del padre, ’reò di non aver protetto la figlia, assicurandola con le apposite cinture di sicurezza, come richiesto da precise norme del codice della strada nonchè da regole prudenziali e di diligenza minime".

Da "Emilia Net" del 30 agosto 2005
Strade pericolose per scolari, si salva solo Crevalcore 
Indagine di Altroconsumo sul comune e su Roma, Milano, Napoli e Bologna


BOLOGNA - Mentre in Italia il tasso di mortalità per incidenti tra bambini al di sotto dei 14 anni e’ superiore a quello registrato in altri Paesi europei (come Regno Unito, Germania, Austria, Finlandia, Svezia, Norvegia), a Crevalcore si dimostra come questo fenomeno può essere efficacemente combattuto. Il Comune della Provincia di Bologna viene infatti indicato da "Altroconsumo" come "esempio positivo di interventi a basso costo che possono risolvere efficacemente il problema della sicurezza" dei più piccoli. Molti degli incidenti che coinvolgono i bambini avvengono in prossimità delle scuole e cosÏ, in vista del ritorno sui banchi, Altroconsumo ha monitorato i rischi legati alla mobilità e al traffico presenti in prossimità delle scuole di Roma, Milano, Napoli, Bologna, e appunto di Crevalcore. Sono stati analizzati cento percorsi urbani vicino a trenta distretti scolastici di asili, scuole elementari e medie.
L’indagine ha valutato l’eventuale presenza di zone filtro che separino gli edifici scolastici dalla strada, di segnaletica e
visibilità, di percorsi per persone disabili, di zone a traffico limitato e a velocità ridotta e di specifico arredo urbano. I pericoli per l’incolumità dei bambini, però, sono legati sia a infrastrutture stradali inadeguate sia a comportamenti scorretti dei cittadini. Rispetto a questi parametri di fondo Altroconsumo spiega, in una nota, di aver riscontrato "alcuni casi limite". In particolare, Altroconsumo segnala a Bologna l’Istituto Leopardi "per una scarsa protezione dal traffico". Sotto le Due Torri, però, "i vincoli architettonici del centro non permettono che vi siano particolari zone-filtro in prossimità delle scuole". Crevalcore, invece, viene promossa per la sua attenzione al problema a differenza dei grandi centri nazionali.
In generale, per Altroconsumo occorrono interventi tecnici e strutturali e maggiore educazione alla sicurezza stradale per adulti e bambini. L’associazione quindi invita i presidi, i sindaci e la polizia municipale a intervenire per eliminare le carenze strutturali. Ma anche "i gentori- esorta Altroconsumo- devono giocare un ruolo più attivo: oltre a esercitare con più attenzione il ruolo di educatori alla sicurezza stradale nei confronti dei figli sin da piccoli, devono segnalare eventuali pericoli infrastrutturali al gestore della strada interessata e ai Carabinieri, e chiedere all’Ufficio di Polizia locale di migliorare la sicurezza della scuola con un servizio di vigilanza".


Da "Il Gazzettino" del 30 agosto 2005
Maxi truffa delle auto di lusso Raffica di nuovi interrogatori
Lorenzo Zoli
GIACCIANO Rovigo - Nuovo interrogatorio, ieri, per le sei persone accusate di avere messo in piedi una associazione a delinquere finalizzata ad esportare, per immatricolarle con documenti rubati e falsi e, quindi, venderle, auto di grossa cilindrata, ottenute in Italia in leasing o locazione e pagate solo per i primi mesi.

Un interrogatorio che si è svolto in due tronconi: al comando provinciale della polizia stradale per le quattro persone agli arresti domiciliari, in carcere per i due uomini ritenuti i "cervelli" della banda e, quindi, tuttora dietro le sbarre: Oreste Polloni, 48 anni, di Reggio Emilia, e Davide Bisin, 38 anni, consulente, residente a Legnago ed originario di Giacciano con Barucchella.

Pare che tutti si siano avvalsi della facoltà di non rispondere. A conclusione della tornata, alle quattro persone agli arresti domiciliari, Nicola Bisin, 37 anni, di Giacciano con Baruchella, agente immobiliare ed ex assessore comunale, Giancarlo Zurlo, 51 anni, di Monselice, imprenditore, Fabrizio Piras, 40 anni, nato a Cagliari ma residente in Kazakhstan, ex Urss, ed Enrico Santoro Aramini, 56 anni, residente a Padova, è stato notificato un divieto di espatrio. Una misura con cui gli inquirenti si sono tutelati in vista della prossima scadenza dei termini per la detenzione domiciliare, prevista per il 15 settembre.

La decisione di non rispondere farebbe parte di una strategia difensiva comune ai quattro legali che tutelano gli arrestati: gli avvocati Tiengo, Longo, Fasolin e Passarin. L’indagine è stata condotta dagli agenti della stradale, agli ordini del dirigente Bruno Zito, coordinati dal sostituto procuratore Sabrina Duò.


Da "Il Giornale di Vicenza" del 30 agosto 2005
La polstrada di Verona sud ha costretto alla fuga a piedi anche i ladri di un’Audi A6 nuova rubata nella notte a Trissino
Folle inseguimento in A4, due auto recuperate
Nell’altra macchina trovata parecchia refurtiva. I malviventi scappati fra i campi
a. v.


Verona - Un furto e un inseguimento a tutta velocità nella notte. Una vettura da parecchie decine di migliaia di euro è stata recuperata, i ladri invece sono riusciti a scappare.
Il movimentato episodio è avvenuto la notte scorsa fra Trissino e il tratto veronese dell’autostrada Serenissima, dove la polstrada è riuscita a localizzare ben due auto rubate, costringendo i malviventi a liberarsene per evitare la galera. L’Audi A6 è verrà restituita ad un imprenditore di Arzignano.

Il furto era avvenuto nella notte a Trissino. L’Audi A6 di proprietà della ditta "Zarantonello srl" di via Terza strada ad Arzignano era stata portata via con abilità.
La segnalazione era giunta al centralino della polizia stradale vicentina intorno alle 3.18. Gli agenti avevano compiuto una serie di accertamenti e dopo le verifiche in zona, durate un paio d’ore, avevano diramato le ricerche in tutto il Veneto.
La polstrada di Verona sud l’aveva ricevuta intorno alle 5.25, e poco dopo i poliziotti avevanmo localizzato la macchina, inseguendola, salvo scoprire che assieme all’Audi viaggiava anche una Bmw che è risultata rubata. La corsa è continuata per parecchi chilometri nella tratta Vicenza-Brescia. Poi quando i conducenti delle due auto hanno visto che le pattuglie continuavano a stare loro alle calcagna nonostante la differenza di cilindrata, hanno sterzato bruscamente a destra e si sono scaraventati fuori dalle auto, hanno scavalcato la rete di recinzione e si sono dileguati nei campi dimostrando una notevole agilità.
Gli agenti per un po’ hanno provato a star loro dietro, ma anche complice il buio non sono riusciti ad acchiapparli.
La polstrada di Verona sud ha recuperato le due auto, risultate rubate a Trissino e a Ravenna. Sulla Bmw inoltre sono stati trovati computer, telefoni cellulari, macchine fotografiche digitali. E il proprietario dell’auto ha confermato il sospetto degli agenti. Si tratta di merce rubata e poi trasportata sull’auto a sua volta rubata.
Le due auto adesso sono sotto sequestro. La polizia scientifica dovrà rilevare le impronte e compararle a quelle già inserite nella banca dati nazionale per verificare se possano appartenere a qualche delinquente già noto alle forze dell’ordine. Anche un capello potrebbe essere importante. Poi sia la Bmw che l’Audi verranno restituite ai proprietari. CosÏ come la merce ritrovata, non appena sarà possibile accertare dove era stata rubata. Per l’imprenditore vicentino un ritrovamento immediato.


Da "Il Tempo" del 30 agosto 2005
Far West in A1, arrestato napoletano
L’uomo ha tentato di investire un poliziotto che gli intimava di fermarsi
Topo d’auto scatena un inseguimento che finisce a colpi di pistola al casello di Ceprano
di MARINA MINGARELLI


FAR WEST in autostrada ieri pomeriggio all’altezza del casello di Ceprano, dove un agente ha rischiato di essere travolto da un pregiudicato in fuga. Luigi De Simone, 35 anni, sieropositivo e residente a Napoli, aveva rubato una Mini Couper a Todi, ma era stato intercettato dai poliziotti della Stradale che lo hanno inseguito per oltre quaranta chilometri. All’altezza del casello di Ceprano, gli agenti hanno istituito un posto di blocco posizionando le lorto auto in mezzo alla strada. Ma il pregiudicato, incurante della "barriera" è andato a sbattere prima contro il guard rail e poi è riuscito a farsi largo tra le vetutre, oltrepassando il blocco. Nel tentare questa operazione ha cercato di schiacciare un agente che gli stava intimando l’"alt". Il partenopeo, invece di arrestare la vettura, ha pigiato ancora di più il piede sull’acceleratore. E soltanto per pura fortuna non si è consumata la tragedia. L’agente è riuscito a buttarsi tempestivamante nel fossato laterale. A quel punto i colleghi hanno cominciato a sparare alcuni colpi di pistola per forare le gomme dell’automobile. Ben cinque quelli finiti sui pneumatici. Ma nonostante ciò, la Mini Cooper ha proseguito la sua folle corsa fino nel territorio di Pofi dove il fuggitivo è stato costretto a scendere dalla macchina perchè i poliziotti lo hanno prelevato sfondando il parabrezza dell’auto. Subito dopo l’uomo è stato caricato su una pattuglia della Volante e trasportato presso la sede della sottosezione della Stradale di Frosinone. Il napoletano è stato condotto nel carcerre di via Cerreto nel capoluogo. è accusato di tentato omicidio, furto, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.

Da "Il Gazzettino" del 30 agosto 2005
Vallà come un autodromo
Automobilista a 150 all’ora
Riese Pio X
Ancora un fine settimana di ordinaria follia stradale sulla rete viaria della Castellana e soprattutto all’interno dei centri abitati. Ieri mattina alle 4 una pattuglia della Polizia Stradale di Castelfranco ha fermato un’auto con al volante un quarantenne della zona che stava sfrecciando a 153 orari in pieno centro abitato dove il limite è di 50 all’ora. L’uomo è stato immediatamente fermato, gli è stato contestato l’eccesso di velocità quindi ritirata la patente (dalla quale ha perso 10 punti) e multato con 357 euro. Stessa sorte è toccata anche ad altri quattro automobilisti, sempre della Castellana, che sono stati fermati per eccesso di velocità ancora a Riese quindi a Castello di Godego e San Zenone degli Ezzelini. Tutti stavano transitando nei vari centri abitati con limite di 50, sopra i 100 orari. Fermati e multati, in maniera più lieve anche altri automobilisti che transitavano ad una velocità sostenuta per i centri urbani dei comuni. Inoltre la polizia stradale di Castelfranco ha anche fermato sempre a Vallà di Riese Pio X alle 4 del mattino, un uomo sulla trentina con un tasso alcolico pari a 1,60 su un massimo consentito di 0,50.

Da "Il Secolo XIX" del 30 agosto 2005
CONTROLLI DELLA POLSTRADA CON L’ETILOMETRO 
Altre cinque patenti sequestrate per guida in stato di ebbrezza
N.F.
Imperia - Ancora controlli e ancora patenti sequestrate per la più pericolosa e frequente delle infrazioni del fine settimana: la guida in stato di ebbrezza. La polizia stradale di Imperia, mobilitata nei giorni scorsi su strade e Autofiori per le operazioni di controesodo, ha fermato cinque persone al volante in evidente stato di alterazione per l’alcol ingerito. Si tratta di giovani turisti nei riguardi dei quali gli agenti, oltre ad elevare una pesante contravvenzione, hanno contestato il reato. Dovranno comparire davanti all’autorità giudiziaria.

I controlli comunque non si sono limitati al fenomeno, che quest’estate ha mietuto un centinaio di vittime tra carabinieri e stradale. La sottosezione di Imperia, che vigila su tutto il tratto in autostrada, ha pattugliato da venerdÏ a ieri mattina la grande arteria. Il traffico in Riviera è rimasto nella norma sino a domenica. Ieri ha fatto registrare un picco in direzione Genova.

"Probabilmente, anche a causa del maltempo dei giorni scorsi, le partenze per il rientro dei turisti sono avvenuto a scaglioni - spiega il comandante, Andrea Frumento - Anche i giorni di prevedibile grande afflusso non hanno impensierito, non come negli anni trascorsi".


Da "Il Messaggero" del 30 agosto 2005
Col telelaser sospese tre patenti al giorno
La maggior parte delle infrazioni riguardano il superamento dei limiti di velocitàdi CRISTINA GAZZELLINI


Sono stati particolarmente intensi i controlli effettuati in questi mesi estivi dalla Polizia stradale di Civitavecchia.
Rispetto al 2004 infatti il ministero ha voluto ampliare i servizi di pattuglia su strada mirati al controllo della velocità e degli automobilisti al volante in stato di ebbrezza. Ogni giorno ed ogni sera la polizia stradale di Civitavecchia ha effettuato nei mesi di giugno, luglio e agosto, pattuglioni mirati nella zona compresa tra Sant’Agostino, la via Aurelia, Civitavecchia, Santa Marinella, Santa Severa fino a Cerveteri. E, come è ovvio, a maggiori controlli hanno corrisposto un maggior numero di infrazioni al codice della strada individuate. "Solo i nostri agenti, grazie ai controlli con l’etilometro hanno ritirato ben 35 patenti per guida in stato di ebbrezza" dicono della caserma delle Polstrada di via Aurelia nord. E quel "solo" significa che a questo numero, vanno aggiunti quelli delle altre forza dell’ordine, che in città, non essendo dotate di strumenti per la misurazione del tasso alcolemico, hanno dovuto richiedere l’intervento della polstrada.
Da questa estate oltre all’etilometro la polizia stradale è dotata anche di un nuovo apparecchio, il "Precursore Alcoblow", si tratta di un palloncino in cui si soffia e che cambia colore a seconda del tasso alcolemico della persona controllata. "Una volta accertato che il tasso è superiore al limite di 0,50 - spiegano dal comando - entra in gioco l’etilometro che quantifica il livello preciso. Se è fino a 1,50 scatta la sospensione della patente per 15 giorni; se li supera il fermato è obbligato ad effettuare una apposita visita medica presso la commissione di Roma che è poi preposta a stabilire la durata della sospensione delle patente e che può addirittura decidere per la revoca".
Ma il dato preoccupante emerso da questi controlli mirati è che a mettersi alla guida dopo aver "alzato il gomito" (basta pensare che per raggiungere e superare il limite consentito di 0,50 è sufficiente aver bevuto una birra da 66 centilitri a stomaco vuoto) sono sopratutto tanti ragazzi sotto i 25 anni.
Non esiste invece limite di età per chi supera i limiti di velocità consentiti. L’unico dato certo è che in questi mesi sono stati parecchi gli automobilisti colti in flagrante, grazie al telelaser. "Non è ancora disponibile il numero preciso - continuano dalla caserma della stradale - ma in media sono state ritirate dalle nostre pattuglie 3/4 patenti al giorno. E molte infrazioni sono state riscontrate sul rettilineo che porta alle spiagge di Sant’Agostino, dove, per la presenza di abitazioni a raso, il limite è di 50 chilometri orari". Il codice stradale, prevede, per il superamento fino a 10 chilometri orari del limite consentito, la sola contravvenzione, fino a 40 multa e decurtazione di 2 punti sulla patente, e oltre i 40 la decurtazione di 10 punti (diventano 20 per i neopatentati che sono quindi costretti a ripetere l’esame) e la sospensione della patente stessa per un periodo (deciso dal Prefetto) che va da uno e tre mesi.
"Tirando le somme di questa estate che sta per concludersi, ed in attesa che arrivino le nuove sanzioni previste dal Codice delle strada - concludono dalla Polizia stradale - emerge che, etilometro e telelaser a parte, sono veramente pochi quelli che conoscono le norme del codice. C’è tanta disinformazione e soprattutto da parte dei giovani".
Da questo scenario tutt’altro che confortante emerge un dato positivo, che riguarda le donne al volante. Altro che "pericolo costante" come si dice erroneamente. Il gentil sesso anche a Civitavecchia è prudente alla guida: in genere non supera i limiti di velocità ed è rarissimo che venga trovato al volante in stato di ebbrezza.


Da "Il Messaggero" del 30 agosto 2005
Tre rapine, caccia alla "banda dei tir"
Di notte finti poliziotti fermano i camion e derubano camionisti, solo stranieri
di EMILIANO PAPILLO 
PATRICA E PONTECORVO - E’ allarme tra i camionisti che quotidianamente si trovano a percorrere la via Morolense lungo il tratto che da Ferentino arriva fino a Patrica. La "banda dei tir" è infatti tornata a colpire con due rapine ad autotreni in meno di 48 ore. Stessa tecnica: in tre si fingono poliziotti, bloccano il mezzo con targa straniera in orari notturni lungo l’arteria di collegamento e rapinano il conducente. In due colpi oltre 2000 euro di bottino. La banda composta da tre persone, vestite in modo elegante, agisce a volto scoperto e disarmata. Mostra un tesserino falso della polizia, blocca i conducenti dei tir e li rapina. Il primo caso è avvenuto giovedÏ sera a Ferentino, l’ultimo sabato in territorio di Patrica. Vittime nel primo caso un camionista svizzero, nel secondo un rumeno. I due camionisti avrebbero però riconosciuto la macchina con la quale i malviventi sono fuggiti, una Lancia K di colore azzurro, prendendo anche qualche numero di targa. I carabinieri di Supino, guidati dal maresciallo Celetta stanno svolgendo le indagini insieme alla polizia per risalire ai rapinatori. "Crediamo ci sia un legame tra le due rapine. C’è ne è stata un’altra sabato sera a Pontecorvo. La banda formata da tre persone agisce sempre allo stesso modo. Fingendosi poliziotti in borghese e mostrando un tesserino, fermano i conducenti dei tir facendosi consegnare i documenti e rubando i soldi. Finora hanno colpito tir con targa straniera. Agiscono disarmati e vestiti in modo elegante" spiega il maresciallo Celetta che continua: "Secondo il racconto dei camionisti, i tre componenti della banda parlano con accento campano, ma non mi sento di escludere la pista locale. Stiamo verificando anche se la rapina di Patrica e quella di Pontecorvo hanno qualcosa in comune".
Intanto sull’A1 ieri la polizia stradale è stata costretta a bloccare il traffico e sparare contro un’auto rubata: il ladro non voleva fermarsi nonostante il lungo inseguimento. Alla fine è finito in manette.


Da "Corriere Romagna" del 30 agosto 2005
Ubriaco a zig zag sulla Ss 16
CERVIA - Tre extracomunitari sono stati arrestati dai carabinieri per ricettazione e introduzione di prodotti con marchi mendaci in Italia. Si tratta di un senegalese di 36 anni, di un cinese di 33 e di un 30enne del Bangladesh. Tutti e tre non sono residenti nel Cervese, ma in province del Nord Italia. Sono stati fermati dai carabinieri nel corso di alcuni controlli contro l’ambulantato abusivo. I militari hanno anche sequestrato molta merce: 126 orologi, alcune decine di borse e portafogli, agende in pelle e persino un paio di scarpe, abbandonate da alcuni ambulanti sulla spiaggia alla vista delle divise. Nel corso del weekend l’impegno dei carabinieri si è concentrato anche sulla sicurezza stradale. Quattro le persone che sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza durante operazioni di controllo. Tra questi due cervesi fermati nel pomeriggio di domenica con tassi alcolici rilevanti: 0,95 e 1,85 grammi litro. Nella serata precedente era stato denunciato anche un forlivese di 21 anni con 1,50 di valore alcolico. Mentre l’intervento più provvidenziale compiuto dai carabinieri è senza dubbio avvenuto sulla statale Adriatica domenica pomeriggio. Numerose chiamate pervenute alla centrale operativa avevano segnalato la presenza di un furgone Ford Transit che viaggiava sulla ss 16 zigzagando pericolosamente sulla carreggiata. I carabinieri lo hanno raggiunto e affiancato costringendolo a fermarsi. Sottoposto al test dell’etilometro, il conducente ha fatto registrare un valore di 2 grammi litro. La patente gli è stata immediatamente ritirata e l’uomo, un cesenate di 23 anni, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.

Da "La Sicilia" del 30 agosto 2005
polstrada
Stangata nell’ultima domenica di agosto
per gli indisciplinati: vanno in fumo 267 punti
AGATINO ZIZZO

L’ultima domenica di agosto, in episodi di infortunistica stradale, si è conclusa nel migliore dei modi in provincia di Catania. Infatti, stando ai dati elaborati dal compartimento etneo della polizia stradale, ieri l’altro nel Catanese è stato accertato soltanto un sinistro, con l’epilogo di un ferito, contro gli 8 rilevati, con il bilancio di 2 morti e 2 feriti, nell’intero versante orientale dell’isola. Il controesodo si è ben distribuito in ambito extraurbano, sia di giorno che di notte, e la polstrada ha preferito di più controllare ed informare, anzichè reprimere soltanto. Purtuttavia, sempre domenica scorsa, le pattuglie compartimentali hanno elevato 157 contravvenzioni e filmato 164 eccessi di velocità. Ed ancora registrate schede per la sottrazione, complessiva, di 267 punti dalle patenti di conducenti imprudenti. Prestati inoltre, 14 soccorsi, soprattutto sull’autostrada per Messina e sulla statale "114", tratto per Siracusa. Comunque il rientro vero e proprio non è del tutto finito e si concluderà domani sera. La polstrada ricorda a quanti ancora rientrano in auto che adesso debbono convivere con il traffico pesante, nonchè con eventuali piogge e temporali.


Mercoledì, 31 Agosto 2005
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