Sabato 23 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su

Bus, ancora sangue sulle strade del mondo - Le ultime sciagure in Sudafrica e Stati Uniti: tragedie sfiorate anche in Italia con due diversi incidenti
40 morti in Nigeria

 

(ASAPS), 6 marzo 2007 – L’ultimo mese ha visto ancora una lunga serie di tragici incidenti plurimortali sulle strade del mondo con protagonisti gli autobus. Per un soffio, l’Italia non è stata toccata da queste tragedie, nonostante il ribaltamento a Corvara (Bolzano) di un pullman della scuola militare della Nunziatella di Napoli avvenuto lo scorso 4 febbraio e conclusosi fortunatamente con una decina di feriti ricoverati al pronto soccorso di Brunico. Un guasto meccanico, pare, la causa dell’incidente caratterizzato dal ribaltamento del veicolo. Più grave, senza bilanci da sciagura, l’impatto avvenuto il giorno dopo (5 febbraio) ad Altedo (Bologna), dove un autobus russo che trasportava una quarantina di persone finisce contro un furgone, esce di strada e si capovolge. Il bilancio è comunque tragico: una ragazza di 28 anni è morta sul colpo, mentre tutti i passeggeri devono ricorrere alle cure dei vari ospedali della provincia. La comitiva aveva dormito a Rovigo, poco lontano, e stava raggiungendo Firenze. Secondo i primi accertamenti, la causa del sinistro è attribuibile alla velocità non commisurata del veicolo rispetto alla nebbia che in quel momento imperversava nel tratto autostradale. Sciagura è invece il termine più adatto per definire l’evento di Khanh Hoa (Vietnam) del 9 febbraio, dove un treno è finito contro un pullman spezzandolo in due tronconi. Il bilancio è pesante, con 17 vittime e una trentina di feriti. Il conducente, che potrebbe aver ignorato il segnale di stop al passaggio a livello, è morto nel tragico impatto, mentre nessuna vittima è stata registrata tra coloro che viaggiavano a bordo del treno. Le strade del Vietnam, lo dice anche il sito internet della nostra ambasciata di Hanoi, sono tra le più pericolose del mondo: nel paese, che conta circa 80 milioni di abitanti, muoiono ogni anno in incidenti stradali 12.500 persone. Si tratta di uno stato in crescita, che ha una rete stradale in fase di ricostruzione dopo la fine della guerra e che mette in collegamento il nord col sud del paese (95mila km di strade, di cui solo un quarto asfaltata). Analogo il bilancio di uno scontro tra pullman avvenuto Lompopo (Sudafrica), lo scorso 19 febbraio: qui, per evitare un asino in mezzo alla strada, un autobus ha sterzato bruscamente finendo sulla corsia opposta mentre sopraggiungeva un veicolo di analoghe caratteristiche. 17 le persone uccise, tra cui i conducenti, mentre i feriti sono stati 45. l’investimento di animali è una tragica fatalità in tutto il mondo, ma gli asini in Africa sono particolarmente insidiosi, visto il colore del loro corpo. In un precedente servizio avevamo affrontato l’argomento con una soluzione interessante (https://www.asaps.it/showpage.php?id=9351). Dall’Africa ad Atlanta (USA), dove un autobus che stava trasportando una squadra universitaria di baseball è precipitato da un cavalcavia dell’autostrada I-75, provocando la morte di 6 atleti ed il ferimento di altri 29, 3 dei quali in gravi condizioni. Ignote, al momento del fatto, le cause dell’incidente, anche se la Polizia Stradale che ha messo al lavoro i detective della Squadra Omicidi (Sezione Omicidi Stradali), ritengono che sia stato un errore del conducente a provocare la sciagura, che ha gettato nella disperazione l’intera Bluffton University (Ohio). Ma la tragedia più assurda ed al tempo stesso più sanguinosa, è avvenuta nella provincia di Katsina (Nigeria), dove una camion pieno all’inverosimile di persone ed animali è finito in un profondo fossato. Secondo la stampa locale, all’interno della cabina di guida si è sviluppato un improvviso incendio – dovuto forse ad una bombola di gas – provocando l’uscita di strada del mezzo. È questo uno degli incidenti stradali più gravi della storia recente. (ASAPS)


© asaps.it
Martedì, 06 Marzo 2007
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK