(ASAPS) AREZZO, 6 marzo 2007 – Li chiamano “le bande del
trincetto” o “dei teloni”. In realtà si tratta di spesso di camorristi, che in
seno al clan di cui fanno parte hanno il compito preciso di darsi da fare.
Quelli arrestati dalla Polizia Stradale di Arezzo, in collaborazione
strettissima con la Squadra Mobile,
sono quasi tutti aderenti al clan camorristico dei Mazzarella, tutti in manette
per una serie di colpi sferrati nel tratto aretino della A1. Uno dei luoghi
prediletti dai delinquenti è l’area di servizio di Montepulciano, dove ogni
giorno migliaia di mezzi pesanti si fermano per soste di vario genere. Il
sistema è in fondo semplice: utilizzando tir “puliti”, il gruppo affiancava
camion fermi ed accuratamente selezionati con veri e propri “saggi” eseguiti da
aderenti al gruppo in avanscoperta. Se la merce visionata era di gradimento
della banda – in particolare oggetti hi-tech e abiti – scattava il colpo.
Abituati a lavorare in silenzio, leggeri come ballerini, i criminali svuotavano
in pochi minuti i rimorchi presi di mira, dandosi ad una tranquilla fuga subito
dopo. la merce veniva stoccata a Napoli, ma anche ad Arezzo, grazie ad una rete
di basisti tutta identificata e per la quale sono stati indagati a piede libero
alcuni ricettatori. (ASAPS)
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