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Rassegna stampa Alcol e guida del 5 marzo 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

 

LA STAMPA
"La patente a punti non serve più"
Gli esami: meno teoria e una verifica dopo tre anni

PAOLO BARONI

ROMA Penalità raddoppiate per le infrazioni più gravi e ritiro della patente nei casi limite, velocità ridotta in maniera selettiva a 120 chilometri l’ora sulle autostrade, più pattuglie e più controlli. Il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi annuncia un vero e proprio giro di vite contro le stragi del sabato sera ed i pirati della strada e si prepara anche a introdurre la patente per le minicar, a vietare l’uso di grosse cilindrate ai neopatentati e a rivedere tutto il meccanismo della patente a punti. Sulle strade ordinarie ci dovranno poi essere più informazioni sulle condizioni del traffico ed il meteo, verrà potenziata Isoradio, mentre le autoscuole anzichè tante nozioni tecniche dovranno insegnare a guidare in sicurezza. «I numeri degli incidenti - afferma il ministro - ormai sono da guerra civile: occorre dare un segnale forte».

 

Ministro, cosa pensate di fare per frenare queste stragi?


«La prossima settimana andremo in Consiglio dei ministri con un pacchetto di misure al quale stiamo lavorando da tempo assieme a Interni, Politiche giovanili, Pubblica istruzione e Sanità. In tutto sono 12-13 linee di azione ben precise su formazione, informazione, regole e controlli».

Partiamo da questi ultimi due punti, dai limiti di velocità innanzitutto: conferma che si andrà verso una riduzione?

«Su autostrade e grandi strade, come ho detto da tempo, serve una limitazione selettiva delle velocità che deve scendere a 120 km orari. Però oggi credo servano soprattutto provvedimenti in grado di incidere sui comportamenti di chi guida: la stragrande quantità di incidenti mortali avviene nelle aree urbane e non è solo colpa della velocità».

Nell’immediato cosa farete?

«Introdurremo nuove regole e modificheremo quelle esistenti, in parte lo faremo con le modifiche del Codice della strada ma già da subito proporrò al presidente del Consiglio di stralciare le 3-4 misure più urgenti a cominciare dall’inasprimento delle sanzioni per quelle violazioni che sono alla base degli incidenti mortali: superamento dei limiti, guida in stato di ebbrezza e mancato rispetto delle precedenze. Contemporaneamente stralceremo alcuni interventi sulla patente a punti».

Che fino ad ora non è che abbia funzionato granché.

«No, se si guardano le statistiche nel primo anno l’effetto è stato molto forte. Poi si è allentato e sicuramente oggi mostra segni di stanchezza. Per questo pensiamo di rendere la sanzione più corrispondente alla gravità del reato commesso. Ad esempio, chi viene sorpreso a guidare contromano in autostrada non perderà più 10 punti, come chi parcheggia in curva, ma il doppio. E nei casi più gravi: ritiro della patente».

Altro?

«Dobbiamo estendere la patente a punti anche ai guidatori delle minicar».

Ma sono catalogate come ciclomotori e per queste non serve la patente...

«E’ vero, ma noi la renderemo obbligatoria alzando anche da 14 a 16 anni l’età minima per questi veicoli che ormai si stanno diffondendo a macchia d’olio ed hanno caratteristiche di automezzi».

Prevedere per certi casi il ritiro della patente a vita, no?

«È un’ipotesi molto controversa, avrebbe il sapore del provvedimento definitivo».

Ma se uno viene sorpreso ad attraversare un centro abitato ai 190 non se lo merita?

«Di casistiche così particolari non abbiamo discusso, però pensiamo di introdurre subito per decreto misure assai più severe e selettive per la riacquisizione dei punti».

Misure specifiche per le stragi del sabato sera?

«Per arginare questo fenomeno occorre formare dei veri e propri cordoni di controllo attorno alle aree sensibili, con pattugliamenti da parte del ministero degli Interni. E poi dobbiamo riuscire a responsabilizzare di più i gestori delle discoteche senza essere costretti a vietare la vendita di alcolici».

L’ubriachezza resta un problema.

«Anche su questo, come sull’uso di stupefacenti, controlli e sanzioni devono essere più severi».

Uno degli incidenti del torinese vedeva come protagonista proprio una persona trovata in stato di ubriachezza che poi è tornata alla guida...

«Per questi casi stiamo prevedendo il ritiro della patente da un anno in su». (*)

Misure particolari per i neopatentati?

«Molto presto fisseremo dei limiti per l’utilizzo di autoveicoli oltre una certa potenza. Inoltre i neopatentati dovranno sottoporsi ad un esame di verifica».


(*) Nota: in questi giorni, in seguito ai recenti incidenti, ci sono diversi articoli sulla sicurezza stradale. Nonostante l’alcol sia una delle cause più importanti delle morti del sabato sera, negli articoli se ne parla poco o nulla. 


 CORRIERE ADRIATICO

L’intero territorio presidiato da almeno 20 pattuglie Nessun incidente grave ma in molti giudicano pressoché inutile uno sporadico rafforzamento della sorveglianza nel weekend Scattata l’operazione-sicurezza con trenta patenti ritirate e controlli a tappeto

Scettici i giovani sul “giro di vite”

PESARO - Weekend blindato quello appena trascorso sulle strade. Dimezzati gli spostamenti dei giovani pesaresi verso le mete del divertimento. Triplicati invece i controlli delle forze dell’ordine. A partire dalle 1,30 fino alle 7 di domenica mattina venti pattuglie della Polstrada di Pesaro, Carabinieri, Polizia Municipale sono state dislocate lungo le strade che conducono alle discoteche. Venerdì sera ben tre posti di blocco sulla Statale verso Riccione e altrettanti sabato sera verso Fano. Sull’onda emotiva della morte dei quattro giovani pesaresi a Cattolica sabato scorso è scattato il nuovo piano anti-stragi annunciato dal questore. Solo nella notte su domenica sono state sospese 30 patenti per guida in stato di ebbrezza.
Soddisfazione tre le forze dell’ordine per la quasi assenza di incidenti, un po’ meno tra i giovani. “Un piano inutile. Per molti ragazzi le massicce misure di prevenzione servono ben poco perché a pochi giorni dalla morte di Elisa, Paolo, Filippo e Riccardo tutti sono sotto choc e tutti vogliono fare qualcosa. Tra una settimana sarà lo stesso? Ci sarà la stessa attenzione? Ci saranno gli stessi controlli? Molti, forse troppi i ragazzi che pensano di no. In segno di lutto sono stati sospesi anche discobus, taxi e mezzi di trasporto pubblico sulle strade delle discoteche. Altra cosa inutile? Vietare in questo weekend il trasporto alle discoteche perché molti ragazzi sono andati in Romagna lo stesso e lo hanno fatto con le proprie macchine visto che non c’era altro modo. Questo il commento sincero ma polemico dei giovani pesaresi del sabato sera. Non andiamo a ballare stasera per quello che è successo sabato scorso ai quattro ragazzi ma non resteremo di certo qui, visto che dopo mezzanotte non c’è nulla da fare di divertente - racconta M. di 17 anni Pesaro mentre con la sua comitiva di amici si organizza per la grande trasferta del sabato sera - tra poco andiamo su a Cattolica perché qui in Baia Flaminia ci siamo stancati di stare. Sono ragazzi giovani, belli, pieni di vita e con tanta voglia di divertirsi. Solo quattro di loro hanno l’auto e anche questo weekend nonostante i recenti avvenimenti sono decisi a prenderla.
Stasera è il mio compleanno. Siamo andati a mangiare una pizza, poi abbiamo fatto una sosta in un bar a bere e siamo venuti in Baia. Volevamo andare in discoteca ma visto gli ultimi fatti non lo faremo - racconta sorridente il festeggiato Jacopo Ferri, 19 anni - ma questo non vuol dire che dobbiamo rimanere qui ad annoiarci. Tra poco ce ne andiamo in qualche locale a Cattolica. Viene spontaneo chiedergli come sono cambiate le loro serate dopo la tragica morte dei quattro ragazzi. Beh, quello che è successo ha sconvolto un po’ a tutti anche perché avevano più o meno la nostra età - racconta il 18enne Andrea Tommassini - stasera io non ho bevuto nulla solo acqua e coca-cola. Mi rifiuto di salire quando vedo che i miei amici hanno bevuto - racconta Sara Magi - ho paura della velocità, poi dopo quello che è successo!.

Nemmeno io salgo in machina con persone che hanno bevuto - concorda N. di17 anni di Pesaro -. Addirittura un giorno mi sono fatta venire dai miei genitori perché avevo paura a tornare con dei ragazzi che erano abbastanza alticci. Io di solito non bevo molto - racconta Gennaro Curcio, 18enne pesarese - comunque per stare tranquillo ogni volta che torniamo da una discoteca mi metto accanto al guidatore, cosi lo posso controllare e cerco di tenerlo sveglio parlandogli. Anche io ho bevuto solo acqua e coca-cola - aggiunge Alessandro Rossi di 19 anni - ma non è sempre così perché dipende dalle serate. Ci sono volte che si beve di più e volte che si beve di meno. Ci sono sere in cui si va in discoteca e si festeggia tutti insieme un compleanno o una festa. C’è più occasione di bere. Chi non beve? Noi spesso andiamo in discoteca perché a Pesaro non c’è nulla. Perché non possono aprire un locale per noi, una discoteca dove andare? Se ci fossero, nessuno andrebbe fino a Cattolica o Riccione.
VALENTINA GALLI


IL MATTINO

Un automobilista ubriaco sbaglia rampa d’accesso e si immette contromano sulla tangenziale

FRANCESCO FAENZA Domenica di sangue sulle strade: tre morti in due incidenti stradali. A Salerno giovane di Boscoreale, ubriaco, imbocca la Tangenziale contromano: impatto frontale, muore la donna che gli siede accanto. A Marsiconuovo in provincia di Potenza, sulla fondovalle dell’Agri: muoiono un uomo e una donna di Qualiano per un altro incidente frontale. La drammatica sequenza inizia alle 4,30 di ieri, nella zona industriale di Salerno: un morto e quattro feriti. Lo scontro frontale è avvenuto tra una Toyota Yaris e una Ford Fiesta, lungo la corsia sud. Nella Toyota tre persone di Boscoreale: Antonietta Esposito, 35 anni, la donna deceduta in ospedale; era seduta, accanto a Vincenzo Ciabatti, 25 anni, il conducente della Toyota, risultato positivo al controllo etilico della polstrada di Eboli; dietro c’era Carmela Zaino, 24 anni, la fidanzata di Ciabatti. Nella Ford Fiesta, invece, viaggiavano due fratelli di Bellizzi, rimasti feriti. I tre ragazzi napoletani avevano trascorso la serata in una nota discoteca salernitana. Alle 4,15 sono usciti dal parcheggio del night. Si sono diretti verso la tangenziale, nel cuore della zona industriale. Ciabatti ha imboccare la rampa dell’uscita: si è ritrovato con l’auto contromano. Inevitabile l’impatto frontale, avvenuto pochi metri dopo, nella curva tristemente nota della tangenziale salernitana. Tre le ambulanze inviate dal 118. Sulla tangenziale anche i vigili del fuoco. Antonietta Espiosito è morta in ospedale, 12 ore dopo il ricovero. Al momento dell’impatto, la Yaris dei ragazzi di Boscoreale procedeva a 60 chilometri orari, la Ford Fiesta a 80. Sull’asfalto, i poliziotti hanno trovato una frenata di sette metri. Sull’incidente indaga il sostituto procuratore salernitano, Roberto Penna. (…)


IL TEMPO

Si schianta contro un semaforo lungo la Lanciano-San Vito, grave un giovane

LANCIANO - È di un ferito grave e di 7 patenti di guida ritirate, il bilancio del fine settimana sulle strade frentane. L’episodio più grave si è verificato sabato notte sulla provinciale Lanciano-San Vito, all’altezza del bivio di Treglio. G.G., 41 anni di Sant’Eusanio del Sangro, è andato a schiantarsi con la sua auto contro il semaforo dell’incrocio. L’incidente è accaduto intorno alle 3. L’uomo era alla guida di una Ford Puma Coupè che, per cause ancora in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia stradale, è finita fuori strada colpendo il palo dell’impianto. Nello scontro il 41enne è stato sbalzato fuori dall’abitacolo, finendo sull’asfalto. I soccorsi sono scattati immediatamente. Sono stati alcuni automobilisti di passaggio ad avvisare il 118 e in pochi minuti sul posto è giunta un’ambulanza che ha trasferito il ferito al pronto soccorso del "Renzetti". Ha riportato traumi in varie parti del corpo ed è tuttora ricoverato in prognosi riservata, anche se non dovrebbe essere in pericolo di vita. A G.G. è stata ritirata la patente, perchè si sospetta che fosse alla guida della vettura in stato di ebbrezza. Nel corso dei controlli in tutta la zona, le volanti della polizia stradale hanno ritirato altre 6 patenti ad altrettanti giovani sono stati colti al volante in evidente stato di alterazione alcoolica. F.F. 


 

IL GAZZETTINO (Vicenza)

MONTECCHIO P. 

Scontro frontale, due giovani in gravi condizioni al San Bortolo

La strada che porta a Madonnetta di Sarcedo è larga e con un’ampia visibilità, l’asfalto non era bagnato perché la nottata era splendida. Chissà che cos’è stato, allora, a far sbandare le auto di due giovani l’altra notte intorno alle 3, a Montecchio Precalcino, fino a provocare uno scontro frontale, che ha quasi distrutto le vetture. Forse un colpo di sonno, forse qualche bicchiere di troppo bevuto con gli amici. Il botto però è stato tremendo e ora ricoverati al San Bortolo ci sono due giovani: uno, che ha appena 20 anni, si chiama Mirko Pasini ed è di Zuliano, l’altro è Flavio Bove, ha 36 anni ed è di Vicenza.
L’incidente è accaduto alle tre di notte sulla strada che da Montecchio Precalcino porta a Madonnetta, davanti alla trattoria al Moraro. Bove viaggiava in direzione Vicenza a bordo di un Volksvagen, Pasini in direzione opposta a bordo di un Peugeout. Non si sa esattamente che cosa sia successo, ma a quanto pare una delle due auto ha sbandato invadendo la corsia opposta proprio mentre sopraggiungeva l’auto. Lo scontro è stato violentissimo, tanto che alcuni residenti sono stati svegliati dal fortissimo botto.
Qualcuno ha avvertito le forze dell’ordine e sul posto, nel giro di pochi minuti, è giunta la Polizia stradale di Vicenza, quindi l’ambulanza del Suem. I due giovani si lamentavano, incastrati tra le lamiere delle auto: sono stati estratti e trasportati al San Bortolo ma a quanto pare non sarebbero in pericolo di vita. È stato eseguito il test alcolemico per verificare l’eventuale assunzione di bevande alcoliche.


L’ARENA

L’episodio è avvenuto l’altra notte, due in carcere in attesa del processo

Ubriachi e contromano sulla statale11: arrestati

Ubriachi e contromano sulla Statale 11, zigzagando e mettendo così a repentaglio oltre che la loro, anche l’incolumità altrui. E hanno quasi investito la pattuglia dei carabinieri di Sommacampagna che come ogni fine settimana si mettono in strada a cercare di prevenire gli incidenti dovuti a ubriachi al volante.
Il marocchino Abderrahim Hannioui, 35 anni, idraulico di Pescantina e il bosniaco Dusan Janjusic, 37 anni, operaio di Bussolengo alla fine sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice dopo aver convalidato l’arresto ha disposto per i due la detenzione domiciliare fino al sette marzo, data fissata per il processo.

Erano le quattro dell’altra notte quando la pattuglia s’è vista arrivare addosso i fari di un’auto che viaggiava contromano. I militari sono usciti di strada per evitarla, poi hanno invertito la marcia e fermato l’automobile un paio di chilometri più avanti.
Ma le due persone erano ubriache hanno reagito con calci e pugni, uno di loro ha anche tentato di scappare. Il carabiniere l’ha raggiunto in mezzo alla strada dove c’è stata una colluttazione proprio nel mezzo della strada. Alla fine il militare, che ha riportato ferite guaribili in una decina di giorni, è riuscito ad ammanettare lo scalmanato immigrato.

Oltre all’arresto, una serie di multe per svariate violazioni al codice della strada. Le due persone al volante avrebbero potuto uccidere altri automobilisti, non è stato così soltanto per la prontezza di riflessi dell’autista della pattuglia che ha accelerato e si è buttato fuori strada. Si è evitata un altra vittima della strada durante il servizio di pattuglia di prevenzione incidenti.
È ancora fresca la ferita per la perdita di Ciro De Vita, l’appuntato scelto ucciso proprio durante una di queste pattuglie. Era la notte tra 29 e il 30 aprile dello scorso anno. De Vita era con i colleghi sotto il ponte che porta a Lugagnano, pioveva a dirotto e i controlli erano proseguiti al riparo. Un fuoristrada aveva centrato il militare che stava chiedendo i documenti a un altro automobilista fermato. (a.v.)


BRESCIA OGGI

Sfugge alla polizia, preso dopo 12 km

Patente sospesa, ed è la terza volta, per un ragazzo di Breno, 26 anni

Ha 26 anni, è di Breno e detiene un record poco invidiabile. Domenica mattina alle sei si è visto ritirare per la terza volta la patente di guida dalla polizia per gravi infrazioni al codice della strada. Alla guida di una Peugeot «206» ha compiuto un sorpasso, percorso un tratto di strada contromano e quando una pattuglia della polizia stradale di Iseo lo ha fermato a Pisogne dopo 12 chilometri di fuga, si è rifiutato di sottoporsi alla prova del narcotest per accertare se fosse o meno sotto gli effetti della droga, come accaduto in passato (nell’inserire il suo nome nel terminale è emerso che era già risultato positivo).
In precedenza la polizia gli aveva sospeso la patente perché era stato trovato al volante di un’auto sotto gli effetti della droga. Patente sospesa anche per guida pericolosa, con sorpasso in curva. Nonostante la polizia lo consideri un «pericolo pubblico» per sè e per gli altri, il giovane camuno continua a guidare.
Come se non bastasse, ieri mattina ha avuto una discussione con gli agenti che lo hanno anche denunciato per resistenza. La notte brava si è conclusa con la patente ritirata, la decurtazione di 35 punti e la denuncia penale. Essendo recidivo, rischia una lunga sospensione della patente. Deciderà il prefetto di Brescia.
Nella notte tra sabato e domenica il servizio «antistragi» ha interessato il Sebino con quattro pattuglie, coordinate dall’ispettore capo Santo Storniolo, comandante della Stradale di Iseo, al lavoro dalla mezzanotte sino all’alba a Marone e Pisogne. Fermate 107 auto e controllati 118 occupanti. Dodici le patenti ritirate dalla polizia, undici per tasso eccessivo di alcol nel sangue di chi guidava e una per stupefacenti. I provvedimenti riguardano giovani tra i 28 e i 32 anni, undici maschi e una ragazza. Il maggior numero di sanzioni tre le due e le quattro del mattino, quando i giovani si spostano da discoteca a discoteca o inizia il rientro a casa.
Altre due patenti per alcol sono state ritirate dalla polizia stradale nel Bresciano nella notte.
Quattordici le patenti sospese in una sola notte: un dato che deve far riflettere. Nel corso del 2006 la Prefettura di Brescia ha sospeso 4.915 patenti di guida, 773 per eccesso di velocità, 73 per guida contromano, 3.308 per guida sotto l’effetto di alcol. E ancora 149 per stupefacenti, 440 per sorpasso azzardato e 172 per altre violazioni al codice della strada. L’anno prima le patenti ritirate furono 5.010, 5.515 nel 2004.
f.mo.


IL GIORNALE DI VICENZA

La polizia è intervenuta ieri mattina alle 7 all’esterno di un locale di via Divisione Folgore

Rissa dopo le danze, tre denunce

Sequestrati coltello e spranghe. Almeno due persone ferite

Prima gli spintoni e le parole grosse quando le ore erano davvero piccole e i fumi dell’alcool annebbiavano la vista sulla pista da ballo. Poi il regolamento del conto sul piazzale del club privato “El Noturno caribeno”, in via Divisione Folgore 20, dove sono volate botte da orbi, sono spuntate alcune armi improprie ed è stato necessario chiedere l’intervento degli agenti delle volanti per evitare che la situazione precipitasse.
Il bilancio parla di almeno due persone ferite e di tre che saranno denunciate con ogni probabilità per rissa. Tra i protagonisti anche una bella ragazza dominicana, molto su di giri, a tal punto da meritarsi la segnalazione amministrativa per ubriachezza.
L’allarme al 113 scatta dopo le 7, quando segnalate alcune persone che stanno incrociando mazze e coltelli nel piazzale antistante il locale. Quando intervengono i poliziotti gran parte dei duellanti si sono già allontanati. Pare che l’incontro ravvicinato sia avvenuto tra un gruppo di nordafricani e un altro composto da dominicani e ragazzi italiani.

È necessario chiamare anche il Suem perchè uno dei feriti è conciato abbastanza male, anche se nulla di preoccupante, ha subito alcune contusioni ed ha bisogno di essere medicato, così come altri due compagni di bisboccia. il tasso alcolico, data l’ora, era piuttosto alto per tutti.
Alcune persone sono state accompagnate in questura, tra cui gli addetti alla sicurezza del locale che fanno parte delle Pantere.
Da quello che si è capito, pare che il gruppo di dominicani e italiani abbia avuto da ridire con i magrebini per il loro comportamento. Gli africani quindi hanno fatto finta di andarsene, invece hanno atteso l’uscita degli avversari per far saggiare loro la loro vendetta.
La polizia è adesso in attesa di tutte le querele per inoltrare alla magistratura le versioni e delineare che cosa potrebbe essere successo.


IL GAZZETTINO (Udine)

ARRESTI 

Insultano e aggrediscono gli agenti, due in carcere

Tre poliziotti al pronto soccorso per lesioni, con prognosi che vanno da un solo giorno a trenta. Tutto nel tentativo di bloccare Antonio Monorchio, palermitano di 23 anni residente a San Daniele, e l’udinese Nicola Ciriani di 19 anni, arrestati per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La Volante era stata chiamata nella tarda serata di sabato, alle 23.40, dal gestore di un bar in via Martignacco a Udine, perchè tre giovani avventori, in evidente stato di ebbrezza, stavano disturbando. Uno di loro, all’arrivo dei poliziotti, ha accettato subito di mostrare i documenti. Gli altri due si sono rifiutati in un crescendo di offese agli agenti, insulti e minacce. Pertanto sono stati condotti in questura per essere identificati, ma sia in auto che nei locali di viale Venezia le provocazioni sono continuate, arrivando fino allo scontro fisico. Infatti quando Antonio Monorchio ha ricevuto il verbale lo ha strappato, condotto all’esterno si è rifiutato di lasciare la questura minacciando denunce, sfuggendo ad ogni tentativo di farlo allontanare, arrivando all’autolesionismo, dimenandosi e torcendo un dito ad un agente. Ciriani avrebbe invece aggredito un agente alle spalle colpendolo a calci. Sul posto è stata chiamata la guardia medica. Poi i tre poliziotti e i due giovani sono finiti al pronto soccorso per le medicazioni. Per Antonio Monorchio e Nicola Ciriani sono scattati gli arresti e i due sono stati condotti nel carcere di via Spalato.


CORRIERE DELLA SERA

Potrebbe avere avuto un infarto. I familiari: si faccia chiarezza

Messico: turista italiano muore in cella

Simone Renda, 35 anni, era stato incarcerato a Cancun per 36 ore per ubriachezza molesta: è stato trovato morto in commissariato

CANCUN (MESSICO) 05 marzo 2007- Ora potrebbe essere aperta un’indagine. Un giovane bancario leccese, Simone Renda, di 35 anni, che stava trascorrendo un periodo di vacanza in Messico, è morto in circostanze poco chiare nella cella del commissariato di Cancun dove era stato rinchiuso per ubriachezza molesta. Secondo la ricostruzione dell’accaduto fatta dalle autorità messicane, ma che non convince la famiglia che ha chiesto un’inchiesta, i fatti si sono verificati giovedì scorso, nel giorno in cui Renda si sarebbe dovuto imbarcare su un aeroplano per fare ritorno in Italia.
PROCESSO - L’italiano aveva dato disposizioni in albergo di essere svegliato in mattinata, ma poichè non rispondeva alle numerose chiamate e nemmeno al personale inviato a bussare alla sua porta, la stanza era stata aperta con un passepartout. Simone sarebbe stato quindi trovato a letto in evidente stato confusionale, probabilmente causato dall’alcol, e avrebbe avuto una reazione scomposta fuggendo per strada seminudo. Sarebbe stato così arrestato per ubriachezza molesta, processato per direttissima e condannato a 36 ore di detenzione.
PROBLEMI DI SALUTE - Poi, secondo il racconto dello zio di Simone, Silvio Valente, noto avvocato leccese, «c’è un vuoto di 24 ore che deve essere colmato e che rivela gravi responsabilità da parte delle forze dell’ordine messicane sulle quali chiediamo che venga fatta chiarezza». Pare infatti che il giovane si fosse sentito male in commissariato tanto che era stato sottoposto ad una visita medica nella quale gli era stato diagnosticato un principio di infarto. «Invece di portarlo subito in ospedale, però - racconta lo zio - l’hanno lasciato in cella e il giorno dopo è morto». «Dagli esiti dell’autopsia - riferisce ancora lo zio - non sono emersi segni di violenza, ma è chiaro che ci sono responsabilità gravissime non solo perchè Simone non è stato portato in ospedale, ma non hanno neppure avvisato nè l’ambasciata nè il consolato italiano a Cancun».


IL SECOLO XIX

Ubriaco al volante semina il panico


IL RESTO DEL CARLINO

Guidavano ubriachi, cinque patenti ritirate

Trenta patenti ritirate nel week-end per abuso di alcool. Notte blindata Polizia stradale, carabinieri e vigili sono stati impegnati tra sabato e domenica con 20 pattuglie.

Il questore attacca: Si beve troppo .


L’UNIONE SARDA

Ubriachi e violenti, arrestati

Teulada Ubriaco dentro il bar arrestato dai carabinieri


LA NAZIONE

PROBABILMENTE non si è nemmeno reso conto di quello che ha fatto: in preda ai fumi dell’alcol


CORRIERE VENETO

« Velocità e alcol, subito nuove regole per fermare le stragi »


IL MESSAGGERO

Gridava, offendeva e alla fine ha anche aggredito due vigili urbani. Scene tra il comico e il tragico

Nessun incidente, ma ben 30 patenti ritirate a giovani sorpresi a guidare dopo aver bevuto alcolici....


CORRIERE ALTO ADIGE

« Quindicenni ubriachi Giusto vietare la vendita di alcolici ai minori »


CORRIERE DELLA SERA

Nessun incidente, ma ben 30 patenti ritirate a giovani sorpresi a guidare dopo aver bevuto alcolici....

Romagna: alcol e niente controlli

 


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Martedì, 06 Marzo 2007
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