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Da "IL TRENTINO" - Brillo al volante, auto confiscata
Verrà messa all’asta
Severa sentenza del giudice Miori

Un quarantenne positivo all’alcoltest dopo un incidente
Era già successo tre volte

 

TRENTO. Alzare il gomito prima di mettersi al volante può costare caro. Non solo una denuncia per guida in stato di ebbrezza e una denuncia a piede libero, ma anche la confisca dell’automobile, destinata ad essere messa all’asta. Ne sa qualcosa un quarantenne di Trento, che il 26 ottobre di due anni fa fu pizzicato a guidare con un tasso alcolico nel sangue di 1,35, quasi tre volte superiore al limite stabilito dalla legge. In quel caso l’intervento delle forze dell’ordine si rese necessario perché l’automobilista fu protagonista di un incidente. Non era la prima volta che l’uomo veniva trovato positivo all’alcoltest. Già tre volte, in precedenza, le forze dell’ordine lo avevano fermato e denunciato perché troppo alticcio mentre guidava.
Ieri era in programma il processo di fronte al giudice Claudia Miori, con il pm Giuseppe De Benedetto a sostenere l’accusa. Questa volta il processo ha avuto una conclusione insolita rispetto alla stragrande maggioranza dei procedimenti per guida in stato di ebbrezza: il giudice, infatti, ha disposto come pena accessoria la confisca dell’automobile dell’imputato, una Opel Astra. In soldoni, significa che l’automobile del quarantenne verrà venduta ad un’asta giudiziaria e il ricavato finirà nelle casse dello Stato. Non è il primo caso del genere in Trentino. Due anni fa, infatti, analoga sorte toccò ad un uomo di Cles con il vizio dell’alcol: nell’agosto del 2005 la sua auto fu confiscata e messa l’asta.
Provvedimenti severi (per altro applicabili anche se non c’è la recidiva), ma senz’altro efficaci. La guida sotto l’effetto dell’alcol è una piaga molto diffusa in Trentino, nonostante i continui controlli da parte delle forze dell’ordine. Il fenomeno non ha subito un’inversione di tendenza decisa neppure dopo l’introduzione della «patente a punti». Anzi, l’eccesso di alcol lo scorso anno è stata una delle principali cause di incidenti stradali anche in Trentino. Le sanzioni «normali» (sospensione della patente, denuncia penale e multe) evidentemente non bastano a convincere gli automobilisti. Chissà che la confisca dell’auto non sia un argomento più convincente.


© asaps.it
Mercoledì, 07 Marzo 2007
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