(ASAPS) – Positivo l’effetto “Tutor” sul tasso di mortalità
e il numero dei feriti in autostrada: il primo è diminuito del 40% mentre il
secondo del 30%. Questi i dati presentati ieri (8 marzo) da Giovanni
Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, durante la
conferenza stampa dal titolo “Obiettivo sicurezza” organizzata dalla Consulta
per la Sicurezza stradale, di cui fanno parte, oltre al Gruppo Autostrade,
anche Asaps, Adoc, Adusberf, Codacons e Federconsumatori. Argomento di punta
della Conferenza il nuovo
strumento di prevenzione stradale satellitare denominato TUTOR per il controllo
della velocità media. “Tali risultati ci portano ad estendere, assieme alla
polizia stradale, questa tecnologia su ulteriori tratti della nostra rete”
afferma Castellucci, che aggiunge: “L’obiettivo è ridurre ulteriormente il
tasso di incidentalità e di mortalità sulle autostrade italiane”. Nel semestre
che va da settembre 2006 a febbraio 2007, il tasso di incidentalità è sceso del
42,9%, quello riferito ai feriti è diminuito del 16,4%, mentre quello dei
decessi è calato a quota 0,43, con una riduzione del 38,6% rispetto al semestre
precedente (settembre 2005-febbraio 2006). Il Tutor è attivo dal 23 dicembre
2005 su alcune tratte autostradali per 35 chilometri complessivi di
carreggiate, e oggi è attivo su 436 Km. Tale sistema rileva la velocità media
dei veicoli su tratti di lunghezza variabile da 5 a 30 km circa e funziona
anche in presenza di nebbia con visibilità inferiore ai 30-40 metri e, presto,
verrà esteso anche ai tratti della A1 Roma-Napoli, A1 Milano-Bologna, A4
Bergamo-Brescia, A7 Serravalle-Genova e nell’estensione della A14. In questi
tratti la gestione verrà affidata esclusivamente alla Polizia Stradale. Nel
frattempo, la tecnologia Tutor è in corso di applicazione anche in alcuni
tratti non autostradali come Corso Regina Margherita a Torino, Via del Mare a
Roma e ben presto anche a Genova. (ASAPS)
|