(ASAPS) TORINO, 12 marzo 2007 – Beppe Severgnini, alcuni
giorni fa, è intervenuto sul tema della sicurezza stradale in una trasmissione
del mattino sui canali Rai, per commentare l’iniziativa di cui è protagonista
insieme al suo giornale, il Corriere della Sera, ed altre due testate – la Repubblica, con Michele
Serra e la Stampa,
Massimo Granellini, tre grandi firme del giornalismo italiano, gestori ognuno
di proprie rubriche di attualità sui rispettivi quotidiani. Parlando dei
giovani italiani, Severgnini ha detto più o meno “...tutto possiamo dire su di loro, ma certamente non sono stupidi…”.
Lo hanno dimostrato tre ragazzi di Torino, appena usciti dalla discoteca “La Favola” di Avigliana. Sono
usciti dopo aver ballato e dopo aver bevuto un po’ troppo. Hanno visto nei
paraggi una pattuglia di Carabinieri, impegnata in un servizio di repressione
“Stragi del Sabato Sera”. Si sono avvicinati, e dopo essersi educatamente
presentati al maresciallo che comandava il servizio, gli hanno chiesto di potersi sottoporre al test
dell’etilometro. Le chiavi dell’auto, parcheggiata poco lontano, in tasca. Il
sottufficiale predispone i boccagli ed aiuta i ragazzi a togliersi la curiosità:
probabilmente loro a chiedere e lui ad essere lì, sono fattori che hanno
salvato tre giovani vite. Il test è positivo “ed allora – hanno detto i tre
amici – meglio tornare a casa a piedi”. Dal telefonino sono partite tre
chiamate alle rispettive famiglie. Uno squillo che impressiona, ma che per una
volta ha portato una bella notizia. “Tutto bene papà, ma mi vieni a prendere?
Ho bevuto un po’ e non mi sento di tornare a casa guidando…” Che orgoglio quei genitori. Possono andare fieri di aver
educato così (perché è senz’altro anche merito loro) i loro figli. E grazie
anche a quel carabiniere che era lì… (ASAPS)
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