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Notizie brevi 13/03/2007

Assalta una profumeria a Varazze fermato dopo inseguimento in auto

La polstrada ha arrestato un ventiduenne e dà la caccia a tre complici che si sono dati alla fuga.
Recuperato il bottino

 

ALLA VISTA dei lampeggianti l’automobilista ha ingranato la quinta e lanciato l’auto sull’Aurelia a grande velocità.
La pattuglia della polizia stradale peròè partita all’inseguimento, fermando i fuggiaschi dopo alcuni minuti all’altezza dei piani d’Invrea: nella vettura gli agenti hanno rinvenuto quindicimila euro in profumi e cosmetici rubati ieri mattina alle 4 a Varazze.
Un colpo per il quale è finito in manette un cittadino moldavo di 22 anni, residente a Genova: una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, avvezzo ai furti e alle scorribande nei comuni della riviera. Insieme a lui c’erano anche tre complici, fuggiti.
È l’alba, al casello autostradale di Varazze.
Una Ford Fiesta si ferma per il pedaggio ma improvvisamente il conducente fa inversione e riparte in direzione del capoluogo ligure. Sfrecciando davanti a un’auto della stradale.
I poliziotti all’interno della vettura di servizio si insospettiscono e danno inizio all’inseguimento. Una corsa sul lungomare di quasi sei chilometri. Terminata con i fuggitivi che, ormai braccati, si fermano in una piazzola di sosta.
Tre dei quattro individui presenti a bordo aprono con rapidità le portiere e scappano a piedi. Gli agenti sono pochi, non possono mettersi a rincorrere il gruppetto. Ma fermano il quarto, l’uomo al volante.
Questo non può fare altro che arrendersi e consegnare la carta d’identità, che risulterà falsa. Nel bagagliaio invece i poliziotti scoprono il bottino. Duecento scatole di profumi costosi, rossetti alla moda e trucchi vari: quindicimila euro in tutto. Una refurtiva razziata poco prima da una tabaccheria di Varazze.
Accompagnato negli uffici della sottosezione di Sampierdarena, l’uomo viene riconosciuto attraverso le fotosegnalazioni. È un moldavo con una valanga di precedenti per furto e reati contro il patrimonio. Già agli arresti domiciliari, da qualche mese la procura di Genova li aveva convertiti in una custodia in carcere: perché il ventiduenne non faceva che fuggire per darsi ai raid lungo la riviera. Latitante, il ladro aveva fatto perdere le sue tracce.
Fino all’assalto di ieri. Il giovane delinquente è stato così arrestato per ricettazione, per aver fornito documenti falsi e per dover scontare la precedente pena. Gli uomini della polstrada adesso cercano i suoi compari, con la speranza di mettere dietro le sbarre una banda specializzata.

M. Fag.

Da “Il Secolo XIX”

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Martedì, 13 Marzo 2007
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