Rassegna stampa del 15 Luglio 2005 |
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Da “Il Secolo XIX” del 15 luglio 2005 Latitante viaggiava con moglie e figlio Preso dalla Polstrada sulla A26. Ricercato da anni, è la primula rossa dello spaccio Bruno Mattana
Belforte.
Un pericoloso latitante è stato catturato dalla polizia stradale di Belforte
che opera sulla A26. Gli agenti hanno infatti bloccato un pericoloso
spacciatore, ricercato da alcuni anni dalle forze dell’ordine, Dair Kamal,
23 anni, d’origine marocchina ma residente nel Varesotto.
Da “Il Secolo XIX” del 15 luglio 2005 Cocaina e una pistola nell’auto dell’incidente
Dego.
Guai di carattere giudiziario in arrivo per Paolo Biga, l’automobilista
alessandrino di 32 anni ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San
Martino di Genova per le lesioni riportate nello scontro frontale con un
camion avvenuto mercoledì mattina lungo la provinciale tra Dego e Piana
Crixia.
Immediata la denuncia
all’autorità giudiziaria nei confronti dell’automobilista che potrebbe
addirittura rischiare l’arresto. «Gli estremi ci sono tutti - si limita ad
osservare il sostituto procuratore della Repubblica di Savona, Giovanni
Battista Ferro - ma prima di prendere una decisione attendiamo di conoscere
l’evolversi della situazione clinica dell’uomo. Mi risulta si trovi infatti
ricoverato a Genova in gravi condizioni, anche se non sarebbe fortunatamente
in pericolo di vita». Nessuna novità, invece, sulla dinamica e quindi sulle responsabilità dello scontro frontale. secondo i primi accertamenti effettuati dalla stradale, sembra però che Paolo Biga abbia perso il controllo della propria auto invadendo l’opposta corsia di marcia, proprio mentre stava sopraggiungendo il camion.
Da “Adnkronos” del 15 luglio 2005 DROGA: SAVONA, SCOPERTO TRAFFICO COCAINA DOPO ANALISI SU VITTIMA INCIDENTE
Genova. Un traffico di cocaina è stato scoperto questa mattina dalla polizia stradale di Savona. L’operazione è avvenuta dopo agli esami effettuati su un automobilista rimasto gravemente ferito in seguito a un incidente stradale, risultato poi positivo alla cocaina.
Da “Il Secolo XIX” del 15 luglio 2005 Stop al traffico di auto rubate IL BLITZ Polmare, Polstrada e Agenzia doganale scoprono un traffico da un milione di euro Nascoste nei container erano dirette in Mauritania Simone Schiaffino
La rotta delle auto rubate portava in Mauritania. Dove probabilmente le vetture, frutto di furti e rapine in Lombardia, Piemonte e Veneto, venivano rivendute sotto costo. L’asse di questo traffico, prima di arrivare in nord Africa, passava dal porto di Genova. Ed è qui che è stato scoperto, grazie alle indagini coordinate di Polmare, Polstrada e Agenzia doganale. Ma grazie anche al sistema di controllo, entrato in funzione due anni fa, che utilizza uno scanner per "radiografare" il contenuto dei container. Uno strumento modernissimo che permette di esaminare il carico senza dover aprire uno per uno i contenitori, ma semplicemente facendoli passare all’interno di una sorta di portale munito di sensori ad ultrasuoni. Si aggira sul milione di euro il volume d’affari del traffico d’auto scoperto dalla polizia. Precisamente sono stati sequestrati sei container pronti ad imbarcarsi per la Mauritania. Al loro interno si trovavano auto di lusso: due per contenitore. Tutte vetture di marca, e dal prezzo di mercato che si aggira tra i 50 mila e gli 80 mila euro.
Secondo i documenti di
trasporto che accompagnavano i container in partenza al terminal Vte di
Voltri, all’interno dei contenitori dovevano trovarsi elettrodomestici,
pneumatici e ricambi per auto. Grazie ai controlli a campione, che vengono
effettuati dagli uomini del Servizio vigilanza antifrode doganale (Svad) e
dagli agenti della Polmare, sono state scoperte dodici auto di provenienza
illecita, pronte per essere rivendute in nord Africa, meta preferenziale per
"piazzare" le auto rubate. «Le indagini sono ancora in corso, per cui è chiaro che non possiamo diffondere informazioni su quali piste stiamo seguando - spiega Giuseppe Eufemia, primo dirigente della Polmare di Genova-. Possiamo soltanto dire che confidiamo di assicurare alla giustizia le persone coinvolte nella compravendita delle vetture rubate. E aggiungere che non si tratta certo di sprovveduti o trafficanti improvvisati: queste persone sono professionisti della ricettazione internazionale». E proprio per il carattere internazionale dell’operazione, Polmare, Polstada e Agenzia doganale genovese stanno lavorando con la collaborazione dell’Interpol, organismo di polizia internazionale. «Le auto erano già immatricolate, e probabilmente provengono da colpi messi a segno nel nord Italia - spiega Francesco Bozzanca, direttore della circoscrizione di Genova dell’Agenzia delle dogane -. Ora le vetture sono state poste sotto sequestro, a disposizione dell’autorità giudiziaria, presso un’area di deposito a Sestri Ponente. Determinante, per sventare questa rotta di traffico illecito, è stato lo scanner sotto il quale passano i container a Voltri. Un dispositivo che, se si rivela inutile per scoprire, ad esempio, la contraffazione di marchi di capi d’abbigliamento, è invece fondamentale quando sulle bolle d’accompagnamento c’è scritto "frigorifero" e nel container ci sono invece auto rubate».
Da “Il Messaggero” del 15 luglio 2005 Polstrada recupera mobili rubati per un valore di oltre 50mila euro
Monterosi. Recuperata dal distaccamento della Polstrada di Monterosi refurtiva per un valore di oltre 50.000 euro. All’interno di un furgone Ducato parcheggiato in una strada secondaria e risultato rubato a Roma gli agenti della stradale hanno trovato mobili, poltrone sedie, armi antiche e pezzi di antiquariato che erano stati rubati all’interno di una villa nella zona residenziale di Monterosi. I ladri, dopo aver messo a segno il colpo, hanno probabilmente depositato il mezzo in quella via, in attesa di prendere la strada della capitale con tutta tranquillità alle prime luci dell’alba. La cosa non è passata inosservata alla pattuglia della Polizia Stradale, che ha notato il furgone e dopo aver effettuato un controllo attraverso i numeri di targa ha eseguito una verifica sul mezzo.
Da “Il Gazzettino” del 15 luglio 2005 INCIDENTI STRADALI La polizia: più severe le pene per gli ubriachi
Roma. È nel fine settimana che si verifica il maggior numero di morti sulle strade ed è il sabato notte che la tragica conta raggiunge il suo apice: 5,5 morti ogni 100 incidenti. I dati sono stati resi noti dalla Polizia nel corso della presentazione della campagna "Guido con prudenza - zero alcol, tutta vita" contro le stragi del sabato sera. Nel 2004 il 40\% degli incidenti mortali (sono stati in totale 3.341, con 2.737 persone morte e 112.170 feriti) si sono verificati dunque tra il sabato e la domenica. Ma è la notte il momento della giornata in cui gli incidenti sono più pericolosi: nelle ore notturne si verifica infatti il numero più alto di vittime ogni 100 incidenti: pari al 4,9 contro il 2,7 della media. Valore che arriva al massimo il sabato notte (5,5) e intorno alle ore 5 del mattino (7,8). Per far fronte a questi numeri, che soprattutto in estate assumono dimensioni così alte, la polizia ha in programma un’intensificazione dei servizi di controllo. Così più della metà delle 1.600 pattuglie impiegate ogni giorno nell’attività di vigilanza stradale, saranno impegnate in autostrada. In 150 aree di servizio autostradali, inoltre, saranno attivi presidi di polizia per prevenire episodi di criminalità ed assistere gli automobilisti in viaggio. È stato, infine, pianificato l’utilizzo di circa 600 tra autovelox e telelaser e 13 "sorpassometri" per rilevare i sorpassi vietati e la circolazione sulle corsie di emergenza. Per contrastare la guida in stato di ebbrezza saranno utilizzati più di 800 etilometri. E a questo proposito la polizia stradale chiede pene più severe per chi si mette alla guida in stato di ubriachezza. Oggi in Italia è prevista la perdita immediata di 10 punti dalla patente, la sospensione della patente da uno a tre mesi (elevabili a sei in casi di recidiva entro l’anno), l’arresto fino a 1 mese (pena di fatto mai applicata) e una multa compresa tra i 260 e i 1.032 euro. «Negli altri paesi europei - spiega però il capo della Polizia Stradale, prefetto Pasquale Piscitelli - le pene sono molto più severe, si arriva a rischiare il ritiro per tre anni della patente e fino a cinque anni di pena detentiva. Credo sia giunto il momento di adeguare anche il nostro sistema sanzionatorio a questi parametri».
Da “Sesto Potere” del 15 luglio 2005 QUIZ PER LA PATENTE, DOMANDE ANCHE SU ALCOL E DROGHE
Reggio.
Quali affetti hanno l’abuso di alcol e di sostante stupefacenti sulla guida?
D’ora in poi, per ottenere la patente occorrerà saper rispondere anche a
questa domanda. L’iniziativa messa in atto dalla Provincia di Reggio prevede
infatti un questionario che verrà distribuito a tutte le autoscuole e che
sarà oggetto di formazione per gli aspiranti guidatori. Un’esperienza pilota
a livello nazionale che ha incontrato l’approvazione del Ministero dei
Trasporti. A partire dal prossimo mese di settembre i quiz su alcol e droghe
saranno oggetto di esame per coloro che in provincia di Reggio sostengono la
prova in forma orale (patenti cosiddette superiori, revisioni e patenti ai
cittadini stranieri), ma presto potrebbero diventare oggetto anche della
prova per la patente B.
Marta Dehò (servizio
attività produttive della Provincia) ha espresso "soddisfazione per la
collaborazione fra i diversi soggetti, che hanno lavorato in modo
costruttivo. Un coordinamento in questo senso è essenziale, soprattutto dal
momento che la Provincia gioca ora un ruolo di primo piano". "Sensibilizzare i giovani ad adottare comportamenti consapevoli" questo l’obiettivo del progetto, sintetizzato da Angela Dodi (Sert), mentre Roberto Rocchi (Polstrada) ha definito "vincente la mossa di un coinvolgimento diretto delle autoscuole, che è la sede naturale della formazione degli utenti della strada". Infine, Romolo Gusi e Mirko Baraldi, hanno sottolineato "l’attenzione sempre massima da parte delle autoscuole sul fronte della prevenzione". |
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