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Rassegna stampa 16/07/2005

Rassegna stampa del 15 Luglio 2005

Rassegna stampa del 15 Luglio 2005

 



Da “Il Secolo XIX” del 15 luglio 2005

Latitante viaggiava con moglie e figlio

Preso dalla Polstrada sulla A26.

Ricercato da anni, è la primula rossa dello spaccio

Bruno Mattana


 

Belforte. Un pericoloso latitante è stato catturato dalla polizia stradale di Belforte che opera sulla A26. Gli agenti hanno infatti bloccato un pericoloso spacciatore, ricercato da alcuni anni dalle forze dell’ordine, Dair Kamal, 23 anni, d’origine marocchina ma residente nel Varesotto.
La sua sarebbe una figura di "spessore" nella gerarchia dei trafficanti e ritenuto pericoloso. A suo carico reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti (eroina, cocaina), pare in quantitativi notevoli. Un personaggio scaltro, attento, deciso che è sempre riuscito a sottrarsi alla cattura. Da parecchio tempo la polizia gli stava dando la caccia, però senza successo. Una specie di primula rossa che riusciva sempre a sfuggire anche in quelle situazioni che ormai sembravano disperate.
A risolvere il caso ci ha pensato la polizia stradale di Belforte. Gli agenti del comandante, ispettore Nicola Disette, hanno una lunga esperienza nell’individuare le persone sospette e ricercate. Come si dice in questi casi: «Hanno fiuto». Riescono a risolvere problemi e situazioni, anche dove altri hanno fallito. Non è la prima volta che succede che dei malviventi pericolosi e imprendibili siano poi finiti in manette ad opera di pattuglie della polstrada di Belforte. È successo anche questa volta. Ieri Dair Kamal viaggiava sulla A 26, proveniente da Genova e diretto probabilmente in provincia di Varese dove abitava. Era alla guida di una Wolkswagen Golf di ultimo tipo, nuova fiammante. A bordo c’era anche la moglie, il figlioletto in tenera età ed un amico. Nei pressi di Ovada l’auto viene fermata. I poliziotti svolgono un normale controllo e qualcosa li mette in sospetto.
Approfondiscono l’indagine, effettuano controlli più approfonditi e scoprono che l’uomo è proprio il latitante che i colleghi, soprattutto di Varese, stanno cercando da molto tempo. Scattano le manette e poi il marocchino viene condotto nel carcere di via Don Soria ad Alessandria a disposizione del magistrato.

 


Da “Il Secolo XIX”    del 15 luglio 2005

Cocaina e una pistola nell’auto dell’incidente


 

Dego. Guai di carattere giudiziario in arrivo per Paolo Biga, l’automobilista alessandrino di 32 anni ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Martino di Genova per le lesioni riportate nello scontro frontale con un camion avvenuto mercoledì mattina lungo la provinciale tra Dego e Piana Crixia.
Gli agenti della polizia stradale di Carcare intervenuti per rilevare l’incidente, hanno infatti trovato all’interno dell’auto dell’uomo, una "Mercedes", uno zainetto. All’interno del quale vi era una pistola giocattolo adattata però per poter sparare veramente e soprattutto un contenitore in vetro all’interno del quale vi erano circa 28 grammi di cocaina.

Immediata la denuncia all’autorità giudiziaria nei confronti dell’automobilista che potrebbe addirittura rischiare l’arresto. «Gli estremi ci sono tutti - si limita ad osservare il sostituto procuratore della Repubblica di Savona, Giovanni Battista Ferro - ma prima di prendere una decisione attendiamo di conoscere l’evolversi della situazione clinica dell’uomo. Mi risulta si trovi infatti ricoverato a Genova in gravi condizioni, anche se non sarebbe fortunatamente in pericolo di vita».
Nel tremendo impatto contro il camion sembra infatti che Paolo Biga abbia riportato una serie di lesioni e fratture in tutto il corpo. Tanto che per accelerare le operazioni di soccorso e trasferimento in ospedale i responsabili di "Savona Soccorso" avevano fatto intervenire l’elicottero dei vigili del fuoco di Genova che era atterrato al campo sportivo di Dego, aveva caricato il ferito e lo aveva trasportato all’ospedale San Martino.

Nessuna novità, invece, sulla dinamica e quindi sulle responsabilità dello scontro frontale. secondo i primi accertamenti effettuati dalla stradale, sembra però che Paolo Biga abbia perso il controllo della propria auto invadendo l’opposta corsia di marcia, proprio mentre stava sopraggiungendo il camion.

 


Da “Adnkronos” del 15 luglio 2005

DROGA: SAVONA, SCOPERTO TRAFFICO COCAINA DOPO ANALISI SU VITTIMA INCIDENTE


 

Genova. Un traffico di cocaina è stato scoperto questa mattina dalla polizia stradale di Savona.

L’operazione è avvenuta dopo agli esami effettuati su un automobilista rimasto gravemente ferito in seguito a un incidente stradale, risultato poi positivo alla cocaina.

 


Da “Il Secolo XIX”    del 15 luglio 2005

Stop al traffico di auto rubate

IL BLITZ

Polmare, Polstrada e Agenzia doganale scoprono un traffico da un milione di euro

Nascoste nei container erano dirette in Mauritania

Simone Schiaffino


 

La rotta delle auto rubate portava in Mauritania. Dove probabilmente le vetture, frutto di furti e rapine in Lombardia, Piemonte e Veneto, venivano rivendute sotto costo. L’asse di questo traffico, prima di arrivare in nord Africa, passava dal porto di Genova. Ed è qui che è stato scoperto, grazie alle indagini coordinate di Polmare, Polstrada e Agenzia doganale. Ma grazie anche al sistema di controllo, entrato in funzione due anni fa, che utilizza uno scanner per "radiografare" il contenuto dei container. Uno strumento modernissimo che permette di esaminare il carico senza dover aprire uno per uno i contenitori, ma semplicemente facendoli passare all’interno di una sorta di portale munito di sensori ad ultrasuoni.

Si aggira sul milione di euro il volume d’affari del traffico d’auto scoperto dalla polizia. Precisamente sono stati sequestrati sei container pronti ad imbarcarsi per la Mauritania. Al loro interno si trovavano auto di lusso: due per contenitore. Tutte vetture di marca, e dal prezzo di mercato che si aggira tra i 50 mila e gli 80 mila euro.

Secondo i documenti di trasporto che accompagnavano i container in partenza al terminal Vte di Voltri, all’interno dei contenitori dovevano trovarsi elettrodomestici, pneumatici e ricambi per auto. Grazie ai controlli a campione, che vengono effettuati dagli uomini del Servizio vigilanza antifrode doganale (Svad) e dagli agenti della Polmare, sono state scoperte dodici auto di provenienza illecita, pronte per essere rivendute in nord Africa, meta preferenziale per "piazzare" le auto rubate.
Tra la refurtiva sequestrata figurano le marche automobilistiche più blasonate e i modelli più costosi: Bmw X5, Audi A6, Volkswagen Tuareg, Mercedes Clk. Massimo riserbo, da parte delle autorità coinvolte nell’inchiesta, sulle persone responsabili del traffico d’auto.

«Le indagini sono ancora in corso, per cui è chiaro che non possiamo diffondere informazioni su quali piste stiamo seguando - spiega Giuseppe Eufemia, primo dirigente della Polmare di Genova-.

Possiamo soltanto dire che confidiamo di assicurare alla giustizia le persone coinvolte nella compravendita delle vetture rubate. E aggiungere che non si tratta certo di sprovveduti o trafficanti improvvisati: queste persone sono professionisti della ricettazione internazionale».

E proprio per il carattere internazionale dell’operazione, Polmare, Polstada e Agenzia doganale genovese stanno lavorando con la collaborazione dell’Interpol, organismo di polizia internazionale.

«Le auto erano già immatricolate, e probabilmente provengono da colpi messi a segno nel nord Italia - spiega Francesco Bozzanca, direttore della circoscrizione di Genova dell’Agenzia delle dogane -. Ora le vetture sono state poste sotto sequestro, a disposizione dell’autorità giudiziaria, presso un’area di deposito a Sestri Ponente. Determinante, per sventare questa rotta di traffico illecito, è stato lo scanner sotto il quale passano i container a Voltri. Un dispositivo che, se si rivela inutile per scoprire, ad esempio, la contraffazione di marchi di capi d’abbigliamento, è invece fondamentale quando sulle bolle d’accompagnamento c’è scritto "frigorifero" e nel container ci sono invece auto rubate».

 


Da “Il Messaggero”   del 15 luglio 2005

Polstrada recupera mobili rubati per un valore di oltre 50mila euro

 

Monterosi. Recuperata dal distaccamento della Polstrada di Monterosi refurtiva per un valore di oltre 50.000 euro. All’interno di un furgone Ducato parcheggiato in una strada secondaria e risultato rubato a Roma gli agenti della stradale hanno trovato mobili, poltrone sedie, armi antiche e pezzi di antiquariato che erano stati rubati all’interno di una villa nella zona residenziale di Monterosi.

I ladri, dopo aver messo a segno il colpo, hanno probabilmente depositato il mezzo in quella via, in attesa di prendere la strada della capitale con tutta tranquillità alle prime luci dell’alba. La cosa non è passata inosservata alla pattuglia della Polizia Stradale, che ha notato il furgone e dopo aver effettuato un controllo attraverso i numeri di targa ha eseguito una verifica sul mezzo.

 


Da “Il Gazzettino”     del 15 luglio 2005

INCIDENTI STRADALI

La polizia: più severe le pene per gli ubriachi


 

Roma. È nel fine settimana che si verifica il maggior numero di morti sulle strade ed è il sabato notte che la tragica conta raggiunge il suo apice: 5,5 morti ogni 100 incidenti. I dati sono stati resi noti dalla Polizia nel corso della presentazione della campagna "Guido con prudenza - zero alcol, tutta vita" contro le stragi del sabato sera. Nel 2004 il 40\% degli incidenti mortali (sono stati in totale 3.341, con 2.737 persone morte e 112.170 feriti) si sono verificati dunque tra il sabato e la domenica. Ma è la notte il momento della giornata in cui gli incidenti sono più pericolosi: nelle ore notturne si verifica infatti il numero più alto di vittime ogni 100 incidenti: pari al 4,9 contro il 2,7 della media. Valore che arriva al massimo il sabato notte (5,5) e intorno alle ore 5 del mattino (7,8). Per far fronte a questi numeri, che soprattutto in estate assumono dimensioni così alte, la polizia ha in programma un’intensificazione dei servizi di controllo. Così più della metà delle 1.600 pattuglie impiegate ogni giorno nell’attività di vigilanza stradale, saranno impegnate in autostrada.

In 150 aree di servizio autostradali, inoltre, saranno attivi presidi di polizia per prevenire episodi di criminalità ed assistere gli automobilisti in viaggio. È stato, infine, pianificato l’utilizzo di circa 600 tra autovelox e telelaser e 13 "sorpassometri" per rilevare i sorpassi vietati e la circolazione sulle corsie di emergenza. Per contrastare la guida in stato di ebbrezza saranno utilizzati più di 800 etilometri.

E a questo proposito la polizia stradale chiede pene più severe per chi si mette alla guida in stato di ubriachezza. Oggi in Italia è prevista la perdita immediata di 10 punti dalla patente, la sospensione della patente da uno a tre mesi (elevabili a sei in casi di recidiva entro l’anno), l’arresto fino a 1 mese (pena di fatto mai applicata) e una multa compresa tra i 260 e i 1.032 euro. «Negli altri paesi europei - spiega però il capo della Polizia Stradale, prefetto Pasquale Piscitelli - le pene sono molto più severe, si arriva a rischiare il ritiro per tre anni della patente e fino a cinque anni di pena detentiva. Credo sia giunto il momento di adeguare anche il nostro sistema sanzionatorio a questi parametri».

 


Da “Sesto Potere”    del 15 luglio 2005

QUIZ PER LA PATENTE, DOMANDE ANCHE SU ALCOL E DROGHE


 

Reggio. Quali affetti hanno l’abuso di alcol e di sostante stupefacenti sulla guida? D’ora in poi, per ottenere la patente occorrerà saper rispondere anche a questa domanda. L’iniziativa messa in atto dalla Provincia di Reggio prevede infatti un questionario che verrà distribuito a tutte le autoscuole e che sarà oggetto di formazione per gli aspiranti guidatori. Un’esperienza pilota a livello nazionale che ha incontrato l’approvazione del Ministero dei Trasporti. A partire dal prossimo mese di settembre i quiz su alcol e droghe saranno oggetto di esame per coloro che in provincia di Reggio sostengono la prova in forma orale (patenti cosiddette superiori, revisioni e patenti ai cittadini stranieri), ma presto potrebbero diventare oggetto anche della prova per la patente B.
I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato: il vicepresidente della Provincia Pierluigi Saccardi, l’assessore alla Solidarietà Marcello Stecco, il direttore della Motorizzazione Civile Antonio Fabbricatore, il responsabile del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia, Gianluca Giovanardi, la direttrice del Sert Angela Dodi, il comandante dei Vigili del Fuoco Flavio Miranceli, l’ispettore della Polizia Stradale e membro dell’Osservatorio provinciale sicurezza stradale, Roberto Rocchi, le associazioni di categoria delle autoscuole, Unasca (Mirko Baraldi) e Federtai (Romolo Gusi) e Marta Dehò, responsabile dell’unità operativa trasporti del Servizio attività produttive della Provincia.
"Si tratta di un’iniziativa trasversale a tre assessorati (attività produttive, solidarietà, mobilità) - ha sottolineato il vicepresidente della Provincia Saccardi - che si colloca a seguito di un passaggio di competenze in materia di autoscuole, dallo Stato alle Province. La Provincia è infatti chiamata a svolgere un ruolo più attivo nei confronti delle autoscuole". Nello specifico della scheda-quiz, Saccardi ha spiegato che "l’opera di prevenzione tocca in questo modo i diretti interessati, cioè i futuri utenti della strada". Il vicepresidente Pierluigi Saccardi ha infine espresso l’auspicio affinché l’esperienza reggiana possa "diffondersi con carattere di obbligatorietà su tutto il territorio nazionale".
L’assessore alla Solidarietà Marcello Stecco ha parlato di "un’iniziativa sociale di altissimo livello in quanto spazia fra i due ambiti principali quando si parla di sicurezza stradale. Da un lato la responsabilità soggettiva nei confronti della salvaguardia della propria vita e, dall’altro lato, la prevenzione sociale, che dipende da tutti".

Marta Dehò (servizio attività produttive della Provincia) ha espresso "soddisfazione per la collaborazione fra i diversi soggetti, che hanno lavorato in modo costruttivo. Un coordinamento in questo senso è essenziale, soprattutto dal momento che la Provincia gioca ora un ruolo di primo piano".
Per Gianluca Giovanardi (Ausl) ha infine sottolineato alcuni dati: "Il 46 per cento dei giovani che muoiono, muoiono a causa di un incidente stradale. Questo è davvero allarmante". Sempre in merito ai dati è intervenuta Rosella Respogliati (Ausl): "Nel 2004 sono state 1754 le persone segnalate alla Commissione speciale, nel 2005 ad oggi sono 1200. Un trend significativo dal punto di vista quantitativo, ma non solo. Dai colloqui emerge infatti che non c’è percezione del rischio, soprattutto nelle fasce di età più giovani".

"Sensibilizzare i giovani ad adottare comportamenti consapevoli" questo l’obiettivo del progetto, sintetizzato da Angela Dodi (Sert), mentre Roberto Rocchi (Polstrada) ha definito "vincente la mossa di un coinvolgimento diretto delle autoscuole, che è la sede naturale della formazione degli utenti della strada".

Infine, Romolo Gusi e Mirko Baraldi, hanno sottolineato "l’attenzione sempre massima da parte delle autoscuole sul fronte della prevenzione".


Sabato, 16 Luglio 2005
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