ASAPS.IT Stragi del fine settimana L’Asaps lancia una Campagna di sensibilizzazione per il
contrasto alle stragi del sabato sera con un forte ma efficace messaggio: È meglio che torni a casa un figlio senza patente che una
patente senza figlio! Corriere della Sera
: Gazzetta dello Sport: La motivazione della campagna è espressa in un testo di
accompagnamento riportato di seguito: Ogni lunedì nei comandi della Polizia Stradale e delle altre
forze di Polizia, dopo i servizi di contrasto alle stragi del sabato sera e ai
conseguenti incidenti, si girano due film. Forlì 17 marzo 2007 Giordano Biserni Presidente Asaps ASAPS.IT Inasprimento per l’eccesso di velocità, stop ai bolidi per
i neopatentati, misure più severe per l’alcol alla guida Giro di vite per la sicurezza su strada Ma sui severi provvedimenti niente decreto, deciderà il
Parlamento. Si tratta di vedere se il Ddl verrà modificato e in che
misura dall’esame delle aule. Efficace il provvedimento varato dal Governo, ma
è importante il testo che viene poi pubblicato sulla GU Pubblichiamo il testo integrale del Ddl Cdm 16 marzo 2007 (si veda a fine rassegna) (Asaps) Prima puntualizzazione:
per il provvedimento sulla sicurezza stradale: niente decreto legge, deciderà
il Parlamento. Questa scelta ci fa dire che forse l’aspettativa di efficace
immediatezza delle misure adottate ha un impatto meno forte. Resta il fatto che
il testo del Governo contiene misure sicuramente utili per migliorare la
sicurezza sulle strade, si tratterà ora di vedere come uscirà il DDL dall’esame
dei due rami del Parlamento. Sappiamo che le potenti lobby che stanno
dietro a chiari interessi economici non mancheranno di esercitare le loro
pressioni. Ci sono tuttavia misure che possono essere adottate da subito,
sono quelle connesse con il potenziamento dei controlli, specie quelli del fine
settimana, per rendere reale effettività alle sanzioni. Limiti ai bolidi per i
neopatentati, sanzioni inasprite per eccesso di velocità, giro di vite per chi
guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. Sono queste
alcune delle misure contenute nel disegno di legge che modifica il codice della
strada presentato dal Ministro dei Trasporti e dal Ministro dell’Interno e
approvato nel Consiglio dei Ministri del 16 marzo 2007. Il provvedimento interviene su uno
dei fattori considerati determinanti in materia di sicurezza stradale, vale a
dire quello dei comportamenti dei conducenti. Ecco in sintesi le misure più
importanti:
- Telefonare mentre si guida
comporterà una multa da 148 a 594 euro più la sanzione accessoria della
sospensione della patente di guida, sia pure di durata limitata. - Per chi pigia sull’acceleratore e supera i limiti di
velocità vengono previste diverse misure: incrementate le sanzioni pecuniarie,
estesa la durata della sospensione della patente e una rimodulate le fasce di
eccesso di velocità oltre il limite consentito, dalle attuali 3 fasce si passa
a 4 fasce, con sanzioni più pesanti per le eccedenze superiori a 40 Km/h e a 60
Km/h. Aumentano i periodi di sospensione della patente a seconda delle
fasce di superamento dei limiti e delle recidive. Anche i mezzi di prova
vengono rafforzati. Infatti viene prevista la possibilità di impiegare anche
dispositivi che calcolano la velocità media su un tratto predeterminato
(Tutor). - Previste anche limitazioni del numero di ore alla guida
di veicoli commerciali. - Misure più severe per i
comportamenti pericolosi in autostrada e nelle strade extra urbane - come le
inversioni del senso di marcia, l’attraversamento dello spartitraffico o la
guida contromano – oltre alla sanzione che va dalle 1.754 euro a 7.018 viene
prevista anche la revoca (adesso è prevista solo la sospensione) della patente.
- Chi guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto
sostanze stupefacenti è punito con l’arresto fino a 3 mesi e con un’ammenda che
va dai mille ai 4 mila euro. Se provoca un incidente in stato di ebbrezza la
pena è l’arresto da 2 a 6 mesi e l’ammenda da 3 mila a 12 mila euro. Inaspriti
i periodi di sospensione della patente. E’ previsto anche il fermo
amministrativo del veicolo per 90 giorni. Inoltre se il tasso alcolemico è
superiore ai 1,5 grammi per litro è previsto il sequestro del veicolo e la
successiva confisca. La soglia del tasso si abbassa per i neo patentati a 0,2
grammi per litro. CORRIERE.IT I conducenti verranno identificati dai gestori prima di
entrare «Niente alcol in discoteca per chi guida» Il governo ha varato un codice etico insieme alle
associazioni di categoria: non verranno serviti alcolici a chi si metterà al
volante Un primo passo per impedire ai giovani di mettersi alla
guida ubriachi. Il Governo e le associazioni di categoria (tra le quali
l’Assointrattenimento) hanno firmato un codice etico di autoregolamentazione
per individuare all’ingresso delle discoteche chi sia il guidatore, per il
quale saranno vietati gli alcolici. Le discoteche non faranno inoltre sconti
sulla vendita degli alcolici. SULLA STRADA GIUSTA, MA PIU’
CONTROLLI- Un
plauso all’iniziativa del governo arriva dall’Asaps (Associazione
sostenitori della Polizia Stradale): «Le misure contenute nel disegno di legge
approvato dal Governo sembrano andare nella giusta direzione. Incrementi delle
sanzioni, revisione delle modalità del prelievo e recupero dei punti per la
patente, norme di contrasto all’alcol e via di seguito. Certo se si fossero
adottate da subito alcune misure con un decreto legge, forse sarebbe stata più
chiara la determinazione di intervenire con immediatezza ed energia. Poiché
però crediamo molto più al concetto di effettività della sanzione e della
pena che a quello della continua e a volte parossistica lievitazione delle
sanzioni, abbiamo molta più fiducia sui provvedimenti in via di definizione per
l’incremento dei controlli su strada» (**). Una strada, quella
dell’aumento dei controlli più che delle sanzioni, chiesta anche da autorevoli
interventi esterni . «I ministri hanno parlato di un aumento di 5 volte del
totale dei controlli attuali con l’etilometro - osserva il comunicato
dell’Asaps -. Bene, vuol dire che da 200.000 verifiche antialcol si dovrebbe
arrivare a circa un milione l’anno (ancora poche rispetto a Francia, Spagna e
Inghilterra) ma si comincerebbe a vedere una netta inversione di tendenza.
Siamo solo un po’ curiosi di capire con quali energie umane e quali mezzi
tecnici si conseguirà questo risultato. Crediamo che sia giunto il momento di
ripianare l’organico della Polizia Stradale e di potenziare il supporto di
tutte le forze che in divisa operano sulla strada (***) (*) Nota: perché questo accostamento con il divertirsi in
un provvedimento che riguarda l’alcol? (**) Nota: proprio qui sta il punto. Incremento dei
controlli. (***) Nota: se non si daranno alla Polizia Stradale i mezzi per incrementare in maniera importante il numero dei controlli, tutti gli articoli di questi giorni rimarranno solo propaganda, e non porteranno a quei risultati che si dichiara di voler ottenere. CORRIERE.IT Il parere di Savergnini Cominciamo dalle buone notizie. Ai piani alti dello Stato,
finalmente, si sono accorti che, giù in basso, è in corso la strage a puntate
di una generazione. L’ho scritto, lo ripeto: alcol e velocità, nei
fine-settimana del 2007, hanno provocato più giovani vittime che tutte le
missioni militari dal 1945 ad oggi. Così, non si poteva andare avanti. È
arrivato un intervento del governo: bene. Ma il mestiere dei giornalisti è
rompere educatamente le scatole, e ci permettiamo perciò di esprimere alcune
perplessità, e porre un paio di domande; per poi passare agli incoraggiamenti e
chiudere con un’italianissima preoccupazione. (*) Nota: le considerazioni e i dubbi di Severgnini sono
del tutto condivisibili. Dalla nostra rassegna stampa dello scorso 20
ottobre 2006 LA PROVINCIA DI CREMONA del 20/10/2006 Niente più alcol in autostrada 24
ore su 24
ROMA — Dopo essere stato stralciato dalla Finanziaria in commissione bilancio, torna all’interno del ddl approvato ieri dal consiglio dei ministri, il divieto di vendita e somministrazione di alcolici sulle autostrade. Il provvedimento è stato presentato dal ministro Livia Turco e contrariamente a quanto è in vigore (divieto di mescita e vendita di alcolici nelle stazioni di servizio delle autostrade nelle ore notturne) il blocco alla vendita è per l’intera giornata con l’obiettivo di prevenire una buona quota di incidenti al volante. Il 40% degli incidenti gravi, che ogni anno in Italia causano il decesso di circa 8 mila persone, sono correlati al consumo di alcol. Inoltre, il 50% delle persone fermate dopo un incidente stradale risulta in stato di ebbrezza, e il 66% di queste è composto da bevitori occasionali. In Italia circa 200 giovani ogni anno perdono la vita sulle strade per guida in stato di ebbrezza. Secondo una ricerca europea sulla sicurezza stradale e l’alcol tra il 2002 e il 2004 soltanto il 3% degli automobilisti italiani ha subito un test dell’alcol, a fronte di una media europea del 16%. E’ la percentuale di controlli più bassa d’Europa. IL RESTO DEL CARLINO (Reggio Emilia) STRAGI DEL SABATO Reggio Emilia, 16 marzo 2007 - DELUSIONE e incredulità.
Roberto Rocchi, responsabile provinciale dell’Associazione sostenitori amici
della Polizia stradale, descrive così i sentimenti suscitati dall’intervento della
Fipe (Confcommercio), "che attraverso il suo rappresentante Alessandro
Grande ha difeso senza mezzi termini la diffusione di un fenomeno tanto pericoloso
quanto diseducativo come quello degli open bar". LA STAMPA Buongiorno di Massimo Gramellini Il rap del vero figo Ridacchiare del nuovo divieto di servire alcolici in
discoteca al guidatore è da sfigati. LA REPUBBLICA LETTERE AL DIRETTORE – RISPONDE VITTORIO
ZUCCONI Chi non beve con me
Gentile Direttore,
Saluti E’ il guidatore che riconosce sè stesso e quindi quella sera non beve. Si chiama, qui in Usa, il "designated driver", il pilota designato e fra amici si fa a turno. Non è la soluzione miracolosa, ma spesso funziona e ogni vita salvata è una vita che conta. Alla fine, come invano ripeto, non è mai questione di leggi, ma di scelte e di responsabilità inviduale. Se quella non c’è, la legge serve a sprecare carta e tempo. CORRIERE.IT – ITALIANS Drink & drive: impariamo dalla
Germania Gentile Severgnini e cari Italians, inserisco il mio intervento riguardo al tema del
"drink & drive", che, giustamente, ultimamente si dibatte sul
forum. Risiedo in Germania (paese noto, tra le altre cose, per i suoi fiumi di
birra) e non disdegno affatto uscire e consumarne diverse (meno della media
autoctona). Con grande stupore all’inizio del mio soggiorno notai che
pochissime persone alla sera escono, bevono e guidano. La principale
preoccupazione e’ quella di incorrere nei rigorossimi controlli tedeschi:
etilometro e ritiro della patente (oltre che una spiacevole sensazione di
"condanna" da parte degli sguardi delle altre persone). Mi sono
adeguato. Fondamentali differenze rispetto a Milano: tanti taxi sempre
disponibili e che costano poco e mezzi pubblici aperti, illuminati e
controllati tutta la notte (fanciulle in giro da sole nonostante "li turchi")!
Credo che per implementare una soluzione di questo tipo serva solo la buona
volonta’. E’ scandaloso che in una citta’ come, ad esempio, Milano vi siano
cosi’ pochi taxi (e carissimi) e che i mezzi non funzionino piu’ dopo l’una di
notte. Siamo in ritardo anni luce rispetto ad un paese a misura d’uomo
(civile) e continuiamo a discutere di "Varie-cazzatopoli" ed a
perdere buone occasioni per rilanciarci. E’ possibile che il valore di una
licenza da tassista sia maggiore di una vita umana? Nel weekend, a Berlino, si
festeggieranno i 50 dell’Unione Europea con un rave party (organizzato dal
comune): tantissimi berranno, pochissimi poi guideranno... nemmeno per andare a
prostitute. Mi scuso per la caduta di registro, ma, come italiani, siamo tanto
creativi quanto ridicoli. Paolo Gaias, pgaias@yahoo.com CORRIERE.IT – ITALIANS Stragi del sabato sera: attenti al
proibizionismo assoluto Caro Beppe cari Italians, sulle stragi del sabato sera. Mia
figlia ha 4 anni; sono un genitore ancora immune dalle crisi “cardiache” per
mancato rientro a casa. Vorrei però fare un po’ di polemica; spero NON sterile,
nel senso che mi auguro di alimentare la discussione per giungere ad un
risultato condiviso da tutti. Di fronte ad una generazione che sfugge ai
modelli precedenti, quella dei post adolescenti, come sempre la generazione
degli adulti prova PAURA. Si ha sempre paura di fronte a ciò che non si
conosce/comprende bene. Paura che i giovani si vadano a schiantare in auto,
paura che bevano, prendano droghe, che non abbiano ideali, coscienza ecc. Che
fare quindi? Vietare! Come non pensarci prima. Vietiamo tutto; così non
succederà nulla! Peccato che i divieti si scontrino con la realtà. Chi, come e
con quali mezzi dovrà rendere efficaci i divieti? Condivido la proposta dei
controlli con l’etilometro, del ritiro della patente ai “cretini” etc. Eppure
mi sembrano cose che, pur condivisibili, non estinguano il problema. E’ come se
bastassero i 10 comandamenti per avere società senza crimini. Perché non
proviamo a pensare anche ad incentivare modelli di divertimento giovanile?
Pensiamo ai trasporti pubblici. A Londra ho viaggiato tranquillamente alle 2
del mattino con gli autobus notturni. Potevo attraversare la città (ed è ben
estesa!) da un capo all’altro senza auto. A Milano dopo mezzanotte (e mezzo),
se perdi l’ultimo metrò e sei in Duomo sei fritto! Perché non pensare ad
autobus navetta che portino i ragazzi nei locali? A Rimini esisteva una cosa
del genere. Perché non pensare a luoghi dove i ragazzi possano dormire/riposare
(prima di rientrare a casa)? La macchina è diventata la “via possibile” al
divertimento. In auto si viaggia, si chiacchiera, si beve, si fuma, ci si
distrae al telefono e spessissimo ci si fa anche all’amore. Domando: quali
luoghi e quali mezzi alternativi esistono alla macchina? Noi “adulti” possiamo
anche non condividere i divertimenti delle nuove generazioni; io ad esempio
considero la discoteca come una tortura, peggio che assistere ad una lezione di
Diritto Tributario sugli schermi del Consorzio Nettuno. Eppure dobbiamo
preoccuparci di dare alternative quanto più sicure al divertimento giovanile.
Vietare e basta spesso non serve. Guardate i risultati del proibizionismo e
riflettete. Un saluto, Matteo Zambelli , ttt07@libero.it
IL GAZZETTINO (Treviso) SICUREZZA STRADALE Stop alla vendita di alcolici nelle discoteche e nei locali
dopo l’una di notte: la proposta, lanciata dall’associazione Manuela per la
sicurezza stradale, è stata ieri il tema di un faccia a faccia all’Hotel
Maggior Consiglio tra il vicepresidente del Veneto Luca Zaia e il presidente
dell’associazione Andrea Dan, con la partecipazione del presidente della
Provincia Leonardo Muraro. Un confronto all’insegna della massima stima tra i
due "contendenti", dove sono però emerse posizioni inconciliabili. Andrea
Dan, dal canto suo, ha elencato una lunga serie di dati da cui si deduce che
l’eccesso di alcool è la causa prima delle stragi del sabato sera: «La
nostra proposta ha come obiettivo salvare delle vite umane. È stata approvata
all’unanimità dalla commissione del consiglio regionale. Ma hanno cominciato ad
attivarsi anche le lobby contrarie a questo progetto».«Il proibizionismo
non ci porta da nessuna parte - ha detto Zaia -. Quando i locali chiudevano
inderogabilmente alle due di notte a Treviso registravamo oltre 200 morti sulle
strade. Da quando la chiusura è stata liberalizzata, la mortalità ha conosciuto
un trend negativo. Serve invece un cambiamento culturale, basato sulla
responsabilità. Come accade nei paesi esteri, dove si beve molto ma dove ci si
preoccupa che ci sia qualcuno in grado di guidare in tutta sicurezza». Zaia
chiama in causa il mondo della scuola «che è latitante sulle tematiche della
sicurezza stradale» e ricorda le campagne fatte dalla Provincia da dieci anni a
questa parte: «Invece non c’è stata finora nessuna iniziativa da parte del
governo di centrosinistra». Pragmaticamente, vede possibili ripercussioni
negative anche sul turismo e ritiene che il divieto potrà essere facilmente
aggirato: «Chi vuole bere troverà sicuramente la modalità di farlo, anche
arrangiandosi da sè. Non si berrà nei locali ma si berrà nei parcheggi.
Piuttosto vedo più efficaci pene severe per chi guida in stato d’ebbrezza,
fino alla sospensione della patente a vita». IL GAZZETTINO (Treviso) Il trucco per tornare a casa sobri? Due caffè Alcuni, beccati con il bicchiere
di spritz in mano fuori dai bar della città, ammettono di bere «ma solo dopo
aver mangiato un panino», altri invece fan finta di niente sostenendo che «è
solo gingerino». L’allarme alcolismo tra i giovanissimi, lanciato alla Questura
da alcuni genitori nei giorni scorsi, effettivamente trova riscontro facendo un
giro nei bar del centro storico. E non la sera o nel tardo pomeriggio, ma anche
all’ora di pranzo. Quando cioè i ragazzini, poco più che sedicenni, escono
da scuola ed invece di tornare a casa prendono la via del bar. Magari con
gli amici, oppure in piccoli gruppetti, affollano i plateatici dei locali
cittadini, con la scusa che a casa comunque non trovano nessuno e allora
preferiscono mangiare in città. (*) Nota: più che uno stratagemma è uno dei tanti luoghi comuni, che non hanno nessun riscontro scientifico. TGCOM Cacciato da festa torna e fa strage Una festa di compleanno si è trasformata in tragedia sull’isola
filippina di Palawan. Uno degli invitati, messo alla porta perché ubriaco e
armato di un fucile, è tornato con una bomba a mano che è esplosa durante una
rissa, uccidendo otto persone e ferendone 23. Tutti gli invitati alla festa
erano affiliati al gruppo Commando Fratellanza, una delle numerose bande
para-militari del Paese. IL GAZZETTINO (Udine) Soccorso sul ciglio della ... Osoppo Soccorso sul ciglio della strada dai carabinieri del
Radiomobile di Tolmezzo, ha reagito minacciandoli con una scure quando gli
hanno chiesto i documenti di identità. Ruggero Canzan, classe 1941, residente in via San
Daniele a Osoppo, è stato arrestato per violenza aggravata e minacce a pubblico
ufficiale. Ultimati gli atti in caserma a Tolmezzo, ieri sera è stato
accompagnato nella casa circondariale carnica, dove si trova a disposizione del
sostituto procuratore Luca Olivotto. IL GAZZETTINO (Pordenone) «No all’uso di alcolici fuori dai bar» Mozione leghista in Consiglio per impedire dopo le 20 il
consumo in strada, panchine e parchi Lotta all’alcol, ma anche un provvedimento necessario -
secondo i presentatori - per cercare di arginare i fenomeni sociali che in
questo periodo interessano in particolare alcune zone della città. E così la
Lega Nord si appresta a presentare in consiglio comunale una mozione che
potrebbe essere trasversale sotto l’aspetto politico e quindi uscire dai canoni
di maggioranza e opposizione. Il principio è molto semplice e in parte
copiato (anche se poi riadattato alle necessità locali) da una ordinanza
firmata dal sindaco di Bologna, Sergio Cofferati. A spiegare di cosa si
tratta è il vicesegretario provinciale del Carroccio, Danilo Narduzzi. «Uno dei
problemi che maggiormente incidono sull’abuso di alcol e poi vanno anche ad
aggravare situazioni di disagio sociale - spiega - è legato al fatto che si
possano consumare alcolici fuori dai bar. Bere lattine o bottiglie di birra
dopo una certa ora sulla strada, sulla panchine o nei parchi della città non fa
altro che favorire in maniera negativa tutta una serie di problematiche che poi
diventano difficilmente gestibili. Per questo - spiega il vicesegretario -
ab
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