Mentone, 1933:
Carabiniere italiano e Doganiere francese
(ASAPS) IMPERIA, 20 Marzo 2007 – Carabinieri e Gendarmi
insieme, in pattuglia: non è un servizio del tutto nuovo, visto che nelle zone
confinarie le forze di polizia collaborano da tempo. A Ventimiglia, poi,
funziona ormai da anni il primo Centro di Cooperazione Polizia e Dogana,
struttura interforze che ha poi mutuato l’esperienza in decine di altri uffici
simili sparsi su tutto il territorio europeo, capaci di dialogare tra loro in
tempo reale e di fornire alle strutture investigative (ma anche ai reparti che
si occupano di controllo del territorio) informazioni ufficiali in pochi
minuti. La novità è semmai che il pattugliamento si estende per alcuni
chilometri nei rispettivi spazi territoriali, quello italiano (Riviera dei
Fiori) e quello francese (Costa Azzurra), dando finalmente adito allo spirito
europeo. In valle d’Aosta, a partire dalla metà degli anni ’90, gli agenti
della Polizia Stradale di Entréves (Courmayeur) si scambiarono di posto con i
colleghi della Polizia Nazionale di Chamonix, per vigilare il tunnel del Monte
Bianco e le due rispettive direttrici di arrivo al traforo, una per versante.
Il servizio, cominciato ufficialmente lo scorso 8 marzo, è finalizzato a rinforzare
la vigilanza sulle strade di confine, per mettere un freno ai numerosi traffici
illeciti registrati negli ultimi anni, ma nel mirino delle autorità c’è anche
la circolazione stradale. Le pattuglie si sposteranno anche all’interno, e
gruppi operativi costituiti da pattuglioni di militari italiani e francesi
controlleranno le centinaia di casolari abbandonati arroccati sulle montagne
sulla linea di frontiera. I componenti dovranno parlare perfettamente italiano
e francese e potranno indossare uniforme ed armamento di servizio. I
carabinieri italiani in Francia ed i gendarmi francesi in Italia, avranno
compiti di osservazione e consultazione. (ASAPS) |
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