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Rassegna stampa Alcol e guida del 21 marzo 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

 

Per chi se li fosse persi vi indichiamo due bei servizi de “LE IENE”.

http://www.iene.mediaset.it/video/video_2557.shtml?flv
http://www.iene.mediaset.it/video/video_2490.shtml


IL TEMPO

Mettiamola in positivo: adesso si "cucca" più facilmente, in discoteca, se al polso hai il braccialetto.

Ma non bisogna barare, sennò si rischia di avere la stessa credibilità del governo, che prima annuncia un apocalittico week end con sequestri di auto, galera e patenti stracciate per chi viene sorpreso un po’ brillo, e poi nelle strade non mette le pattuglie che servirebbero. Il fatto è che a Palazzo si pensa - come anche noi che scriviamo - che basti un titolo di giornale e un servizio al Tg per creare un deterrente. E invece si scopre che i giovani non leggono i giornali e nemmeno guardano i telegiornali. Quindi, l’unico modo per informarli è proprio mettere più guardie sulle strade. Macché! La settimana appena iniziata è ancora un po’ sotto shock dalle notizie di "vallettopoli" che poi s’è trasformata in qualcosa di diverso (ops). Su un giornale è stata sfiorata l’enogastronomia politica, con un accenno di "casta di politici alla puttanesca". E basta andare a Padova per scoprire che per il Comune tre donne farebbero una famiglia. Una fuga in avanti per un’amministrazione che non ha ancora risolto il problema dello spritz. La sensazione è che questa tornata legislativa rischi di andare a p… su temi secondari che hanno occupato fin troppo la cronaca. Se infatti la spesa alla quarta settimana rimane un problema, non sembrerà una risposta l’insistenza sulla cannabis che la Turco (nomen omen) voleva raddoppiare, salvo subire una bocciatura dal Tar. In sua difesa è sceso anche Veronesi, quello che vede cibi puliti preferibilmente tra gli ogm, mentre una doccia fredda è arrivata dall’Inghilterra, dove L’Indipendent, che aveva guidato la campagna per liberalizzare le droghe leggere, oggi scopre che fanno male, anzi malissimo. E i radicali di casa nostra che dicono? "Paternalismo". Ma non è finita. Durante la scorsa settimana è apparsa la notizia che in Bolivia sono arrabbiati perché il nome di un loro prodotto tipico, la coca, sarebbe appannaggio di una multinazionale che l’associa alla cola o alla pepsi. E come battuta, sulla nostra rassegna quotidiana on line (www.clubpapillon.it) avevamo scritto "A quando la dop per la coca". Sabato arriva la notizia «La coca diventa doc e il parlamento dichiara: è il nostro marchio tipico, lo vogliamo anche nelle bandiere». Ci sarebbe da ridere, sennonchè il quotidiano che ha pubblicato la notizia, l’ha presa sul serio mettendo pure le foto dei prodotti che identificano i vari paesi: per l’Italia il parmigiano, per la Francia lo champagne, per gli inglesi il whisky e per i boliviani una droga. Ma lo sapete che nei Mc Donald’s adesso… sì, adesso insegnano a fare la maglia? È un’iniziativa partita con la redazione di Grazia, che lancia la nuova tendenza, il Knitting, che dà l’avvio ai KnitCafè. Nessuna paura: non è un’esclusiva per le donne e chiunque potrà farsi fotografare con l’uncinetto, senza passare sotto le fauci del gossip che, grazie "ai miei prodi", oggi è diventato anche un po’ più clandestino. Così è, se vi piace.


IL GAZZETTINO (Pordenone)

Firmata ieri dal sindaco l’ordinanza che impedisce la vendita di bevande alcoliche per asporto dopo le 20 

Alcolici vietati, i bar si dividono 

Nessun problema per gli alimentaristi, ma a parte degli esercenti non piace il provvedimento

Molti non sapevano ancora dell’ordinanza, altri sono in piena sintonia, altri ancora non hanno digerito la questione. È questo, seppur in estrema sintesi, l’orientamento che emerge in città da parte dei gestori dei bar dopo la decisione del sindaco di bloccare la vendita di alcolici per asporto dopo le 20 nel centro città allargato. C’è subito da dire che ieri il primo cittadino ha firmato il provvedimento e che quindi la norma entrerà in vigore da questa sera. Nessuno lo dice apertamente, ma pare abbastanza sicuro che prima di passare al setaccio tutte le attività (anche a fronte del fatto che le multe sono salate) per vedere se c’è qualcuno che non rispetta il provvedimento sarà dato un po’ di tempo per abituarsi. Resta il fatto che il divieto di vendere alcolici per asporto dopo le 20 nel centro cittadino ha fatto sicuramente discutere. Se da un lato gli alimentaristi (il provvedimento vale anche per supermercati e negozi) non dovrebbero avere grossi problemi perchè solitamente le serrande si abbassano prima delle 20, nei bar la questione è diversa. È pur vero che le bevande per asporto sono solo una minima parte rispetto a quelle somministrate al banco o servite ai tavolini esterni, ma c’è anche chi vende parecchio, soprattutto nelle zone immediatamente prossime al centro cittadino. È il caso del bar da Carmen. «Noi siamo aperti sino all’una e mezza di notte e devo dire - spiega la titolare - che capita spesso che qualcuno si fermi da noi a prendere una birra da portare a casa magari per accompagnare la pizza. Capita anche che ci siano intere compagnie di persone che decidono di mangiare a casa, ma la birra o la bottiglia di vino vengono a prenderla al bar. Onestamente non siamo molto favorevoli all’ordinanza. Del resto - va avanti - non è pensabile scaricare la risoluzione di un problema solo all’ultimo anello della catena. E poi - conclude - noi facciamo già un filtro molto importante: se entra un cliente in evidente stato di ubriachezza e chiede alcolici da portare via non glieli diamo».
Favorevoli al provvedimento, invece, gran parte dei bar del centro storico. Del resto nel cuore cittadino è molto più difficile vendere per asporto. Chi si ferma consuma subito. «E poi - spiega un esercente che preferisce restare anonimo - forse con questo provvedimento non troveremo più bottiglie vuote e molto spesso rotte sulla strada e davanti alle vetrine». Parere diverso, invece, arriva dall’enoteca al Campanile. «Voglio leggere attentamente il provvedimento prima di esprimermi - spiega una delle bariste - anche perchè allo stato ci sono pochi elementi. Ovviamente quando l’ordinanza entrerà in vigore ci adatteremo, ma spero che venga fatta una differenza tra i locali storici che hanno una clientela adulta e magari i "Wine Pup" frequentati in prevalenza da ragazzi sedicenni. Noi per asporto vendiamo la bottiglia di vino che viene utilizzata la sera per una cena, oppure la domenica per un pranzo in famiglia». Resta il fatto che nei prossimi giorni sarà interessata l’Ascom che sentiti gli associati si pronuncerà ufficialmente. Nessun problema particolare, invece, per gli alimentaristi. «È un provvedimento che praticamente non ci tocca - spiega il responsabile della Confcommercio per il settore, Sergio Bertanza - perchè gran parte dei colleghi alle 20 ha già chiuso. Personalmente ritengo che il provvedimento se fosse stato orchestrato a livello provinciale sarebbe stato più efficace».
Loris Del Frate


IL GAZZETTINO (Belluno)

Gruppo sportivo Schiara e Club alcolisti fra i ragazzi per prevenire le droghe

"Un elefante non è una rosa": questo è il nome dato ad un progetto regionale di prevenzione fra i giovani finanziato con il fondo speciale per il volontariato, al quale il direttivo e gli allenatori del Gruppo sportivo Schiara di Bolzano Bellunese e Tisoi hanno deciso di aderire in collaborazione con il Club degli alcolisti in trattamento di Tisoi. «Non vogliamo proporre solo calcio, inteso come allenamenti e partite - spiegano gli organizzatori - ma educare nella sensibilizzazione e nell’informazione su tematiche di comportamenti a rischio legati all’uso di sostanze nocive. Perché oggi è una necessità saperne di più». Ecco che rivolgendosi a primi calci, pulcini, esordienti, giovanissimi, juniores e prima squadra - ed alle loro famiglie - l’équipe del progetto ricorda gli ultimi appuntamenti del ciclo di formazione: domani e giovedì 29 alle 20.30 nella sala parrocchiale di Tisoi per i genitori dei più piccoli, due conferenze con la psicologa Milena Maia e con l’infermiera professionale Daniela Graz. Venerdì 30, per primi calci e pulcini, è programmato l’incontro animato da un’attrice su situazioni a rischio della vita quotidiana, con particolare attenzione al problema dell’alcol e delle dipendenze. Problemi sentiti e sui quali si sta ponendo molta attenzione. Il tutto sul filo rosso del progetto (a costo zero e a cui altre società sportive potrebbero aderire) che recita: «Ognuno esiste ed è di fondamentale importanza nella sua meravigliosa dimensione, ognuno deve realizzarsi in quello che è. Una rosa deve essere e fare la rosa. Un elefante, l’elefante».
Daniela De Donà


IL GAZZETTINO (Vicenza)

GIOVANI & STILI DI VITA

Assume dimensioni critiche il consumo di sostanze stupefacenti agli istituti superiori, anche vicentini. Il pericolo però viene dagli "alcol pops", alcolici camuffati da drink leggeri 

Allarme a scuola: alcol e cannabis sempre più diffusi 

È proprio l’abuso di bevande (come la birra) che preoccupa maggiormente perchè sottovalutato: già l’80% dei ragazzi ne è coinvolto

Assume dimensioni sempre più critiche il consumo di sostanze stupefacenti a scuola. Mentre gli esperti lanciano un allarme su un’emergenza ancora sottovalutata: l’abuso di alcol in fase adolescenziale e preadoloscenziale. Non fa troppo scalpore tra chi lavora nella prevenzione e nel controllo del fenomeno droga, la recente provocazione del Ministro Amato che propone di effettuare un test antidoping agli studenti. «È sintomatica», dicono, «di un problema che ha raggiunto proporzioni preoccupanti anche a livello locale» e che è tanto più grave quanto più riesce a insinuarsi nel mondo della scuola, nei suoi tempi e nei suoi ambienti.
«Negli istituti superiori», dice Giovanni Sbalchiero, medico del Sert che si occupa di prevenzione, «la droga gira parecchio», a livello di consumo, individuale e condiviso, di passaggio e in certa misura anche di spaccio. «Le sostanze più diffuse», spiega Sbalchiero, «sono l’alcol e la cannabis. Per l’eroina si parla di una percentuale molto bassa attorno all’1.5% dei giovani, mentre è ancora difficile quantificare l’uso di altre sostanze come le anfetamine e la cocaina, anche se a livello di segnalazioni, pensiamo sia in rapida ascesa».
Ma se i consumatori di cannabinoidi, secondo i dati regionali, rappresentano il 30% della popolazione scolastica, il numero di giovani che fa uso frequente di alcol si attesta su un preoccupante 70-80% e segnala una pericolosa tendenza a crescere. Il rapporto con l’alcol, perlopiù legato a situazioni ricreative, può avere inizio in maniera subdola con il consumo dei cosiddetti alcol pops, alcolici camuffati da bevande leggere: «Si tratta di sostanze fruttate che inducono i ragazzi a bere. In Italia, poi, il divieto di somministrare alcolici ai minori di sedici anni, non impedisce ad un giovane di comprarsi, per esempio, una bottiglia di whisky in autogrill o al supermercato. Non esiste una legge come in Spagna che vieta il consumo ai ragazzi al di sotto dei diciotto anni. Per questo motivo ritengo siamo molto indietro su questo aspetto». E mentre il consumo sale, l’età di chi cerca lo sballo negli alcolici diminuisce: «Si comincia a bere sotto i dodici anni. Si tratta del dato più basso in Europa». Il fenomeno non risparmia le ragazze che nei comportamenti a rischio non sono da meno dei maschi.
Anche il responsabile della comunità San Gaetano, Enzo Bacchion mette l’accento sul problema dell’alcol: «Il consumo è elevatissimo tra i minorenni anche a causa del fatto che è molto facile procurarsi da bere, a partire da una semplice birra. Ciò che è grave è che molti insegnanti non vedono questo fenomeno come una possibile problematica. Se un ragazzo a ricreazione insieme al panino si beve una birra stranamente nessuno si preoccupa».
I progetti di prevenzione non mancano, ma «ciò che servirebbe», conclude Sbalchiero, «è un intervento forte, anche per mezzo delle forze dell’ordine. Come adulti dobbiamo prenderci la responsabilità anche di essere impopolari e di mettere in atto soluzioni efficaci. Non possiamo fare affermazioni di principio e poi non applicarle. Dobbiamo dare una testimonianza ai ragazzi».
Laura Pilastro


CORRIERE ADRIATICO

Per questa ragione ogni settimana viene ritirata in media una patente

In tanti al volante con troppo alcol

Secondo la Polizia municipale sempre più frequente la guida in stato d’ebbrezza

SENIGALLIA - Ogni weekend parte una patente per guida in stato d’ebbrezza, vera piaga del sabato sera. In poco più di due mesi sono già nove le patenti di guida ritirate solo dalla Polizia municipale, cui si aggiungono le violazioni riscontrate anche dalle altre forze dell’ordine. La sfida a responsabilizzare i giovani automobilisti, oltre all’educazione stradale, ormai diventata materia didattica nelle scuole, viene rilanciata in questi giorni da iniziative collaterali. Proprio da Senigallia partirà la registrazione del programma Semaforo verde per Rai Educational condotto dal giornalista Luca Pagliari, che sarebbe dovuto iniziare ieri ma che, per problemi tecnici, è stato rimandato. Venerdì prossimo invece Scapezzano sarà protagonista di un’altra iniziativa pensata per le nuove generazioni, pur essendo rivolta all’intera cittadinanza. Alle 21 presso la ex chiesa del Santissimo Sacramento, il centro sociale di Scapezzano insieme alla IV Circoscrizione, ai Circoli Acli e Arci ed in collaborazione con la Polizia municipale del Comune di Senigallia, ha infatti organizzato un incontro progetto dal titolo Guida - non lasciarti guidare”.
Si è pensato a questo incontro - spiega la presidente del centro sociale di Scapezzano, Marinella Betti - per educare ed informare i cittadini ad avere un comportamento corretto sulla strada, in modo da evitare incidenti e tragedie che sono purtroppo sempre più numerose. L’incontro quindi - aggiunge la presidente -, vuole essere un dialogo tra gli utenti della strada per parlare e per scambiare informazioni, punti di vista e problemi con la Polizia municipale del Comune di Senigallia. Insomma non soltanto controlli e multe, seppure qualche volta occorrano anche quelle, ma una strategia di più ampio respiro - conclude - che miri ad aumentare la sicurezza stradale attraverso una conoscenza più accurata delle norme sulla circolazione. Gli argomenti principali che saranno trattati, attraverso la proiezione di diapositive, sono quelli dei dispositivi di sicurezza dall’utilizzo del casco alle cinture di sicurezza, i bambini in auto, la guida del ciclomotore, la velocità e la guida in stato di ebbrezza. Riguardo a questo ultimo punto per l’occasione, per chi lo vorrà, sarà possibile effettuare una prova con l’etilometro.
Si registra purtroppo un aumento costante degli accertamenti per guida in stato d’ebbrezza alcoolica - riscontra il comandante della Polizia Municipale, Flavio Brunaccioni -, segno di un fenomeno che si sta espandendo e sul quale certamente occorre alzare l’attenzione perchè la sola repressione del comportamento vietato non basta. Un valido investimento per il futuro - aggiunge - è certamente rappresentato dall’educazione stradale. A fine serata il centro sociale di Scapezzano offrirà agli intervenuti un piccolo gadget e proporrà un quiz sui temi stessi dell’incontro. Chi risponderà esattamente verrà gratificato con interessanti omaggi donati da diversi sponsor. Il proposito di questo incontro - sottolinea la presidente Marinella Betti -, è quello di rendere tutti noi più sensibili e attenti alle problematiche della strada e della guida perché come cittadini siamo tutti chiamati a promuovere la cultura della sicurezza e della prevenzione. Tutti quindi - conclude - dobbiamo puntare sulla consapevolezza e sul rispetto, in quanto nella consapevolezza è la differenza tra guidare ed andare troppo veloce e nel rispetto che si ha per se è implicito quello per gli altri.
SABRINA MARINELLI


IL CORRIERE DELLA SERA – FORUM ITALIANS

Sicurezza stradale: ti sei lasciato tentare dalla sinistra più ottusa

Ciao Beppe,

vorrò vedere le statistiche. Fra tre anni vorrò vedere le statistiche degli incidenti durante il fine settimana. Una bella serie storica di dieci anni per vedere la tendenza. Ti leggo da un pezzo e mi è dispiaciuto vedere quell’articolo scritto a sei mani. Mi è dispiaciuto vedere che ti sei lasciato tentare dai metodi della sinistra più ottusa. C’è un problema? Via con le super multe. Con il carcere.
Beppe, se per incanto mettessero in galera tutti quelli che il sabato sono alticci o fatti, cosa facciamo, un altro indulto per svuotare le carceri e fare posto? Mi è dispiaciuto vedere un purissimo estratto di demagogia nell’aver paragonato le morti in attività belliche a quelle per incidente. Chissà il perché non avevo dubbi su questo, visto che la nostra Costituzione ci vieta le attività belliche. Ho lasciato passare dieci giorni prima di rispondere, magari mi passava il dispiacere. Non mi è passato, il ddl è entrato in vigore, e ora non mi resta che aspettare tre anni per vederne gli effetti. Per cortesia smettetela di tirare fuori gli altri Paesi come se fossero da prendere a esempio. Forse negli altri Paesi non guidano ubriachi, o forse proprio perché non possono farlo, girano di sera a piedi per le città, ovviamente ubriachi, coltello in tasca, e tanta voglia di malmenare qualcuno per nessun motivo. Bello. Comunque complimenti a questa sinistra, che dopo il calcio, le disco e i pub, sta impedendo di fatto l’accesso a tutti i principali luoghi di aggregazione giovanile. Dove andranno da domani? Spero non nel parchetto dietro casa mia. Spero nel parchetto sotto casa vostra.
Vanni Ferrari, vanbear@hotmail.com

Scrivere un articolo/appello con Gramellini e Serra rientra tra «i metodi della sinistra più ottusa?». Come si può discutere con qualcuno che esordisce in questo modo? Comunque: una notte in cella - come accade spesso negli Usa - è di certo un deterrente e, come puoi vedere nel sondaggio su Corriere.it, è stato preso in seria considerazione.


IL GAZZETTINO (Vicenza)

IL MEDICO 

I danni sul sistema nervoso centrale possono essere immediati e a lungo termine

(la.p.) «Il sistema nervoso centrale è in formazione fino ai 17-18 anni, quindi assumere droghe è pericoloso in genere». Giovanni Sbalchiero, medico del Sert, mette a fuoco i danni che le sostanze dello sballo provocano nei giovani. L’alcol produce effetti sul sistema nervoso centrale e il suo abuso provoca conseguenze immediate e a lungo termine. Le prime sono legate perlopiù a comportamenti a rischio, come la guida in stato di ebbrezza. I danni a lungo termine riguardano le patologie alcol correlate che derivano da anni di abuso. Il problema dell’alcol appare sottostimato: «I ragazzi bevono birra perché è a basso contenuto alcolico, e proprio per questo ne assumono in quantità elevate. L’effetto a lungo andare diventa importante tanto quanto quello provocato dal vino».
I cannabinoidi hanno una forte componente allucinatoria, «anche a causa del fatto che negli anni è aumentato il principio attivo Thc che potenzia questi effetti. Si tende a perdere la percezione con la realtà. I rischi sono anche collegati alla combinazione del consumo di cannabis con quello di alcol. A lungo termine si può andare incontro a deficit della memoria». La cocaina è un grande eccitante. «I danni possono essere di carattere circolatorio e possono portare al collasso e all’infarto. Il passaggio dalla super eccitazione alla super depressione può anche dare problemi respiratori. E poi con la cocaina si è in uno stato diverso dal solito e questo spesso porta a sopravvalutare le cose che si è in grado di fare». Ecstasy e anfetamine sono usate tra i giovani «per motivi legati alla socializzazione. Hanno effetti di neurotossicità cumulativi nel cervello. Cioè l’organismo non riesce a smaltire la sostanza. Possono provocare anche disturbi del sonno e problemi psichici».


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Piercing, droga alcol e fumo: espressione del malessere giovanile

Serve per sentirsi "unico" o per esprimersi. 400 adolescenti hanno giustificato così la loro scelta del piercing che oggi si sta trasformando in un simbolo. Trafiggersi il corpo con ornamenti è un distintivo per i giovani. Il farsi male, particolarmente evidente nel caso della lingua, attira l’attenzione degli altri giovani e causa un senso di superiorità rispetto ad essi. Altro problema è il fumo. Fumare per i giovani è un modo per dimostrare il proprio prestigio. La convinzione più diffusa è quella che si può smettere in qualsiasi momento. Ma non è così. La nicotina dà dipendenza, e ciò viene sottovalutato quindi, quando diminuisce nel sangue, si rischia di avere una crisi d’ansia ed un senso di disagio. Problema simile è dato dall’alcol. Molti ragazzi nell’adolescenza iniziano a bere abitualmente e, spesso, anche eccessivamente. A soccorrere coloro che abusano di alcol è stato un gruppo di volontari, gli "Alcolisti Anonimi": costoro che in passato hanno vissuto lo stesso problema e che ora aiutano gli altri dando loro dei suggerimenti essenziali ed efficaci. Ma il problema più pericoloso per i giovani resta la droga che con il passare del tempo attira sempre più giovani, diventando una vera e propria dipendenza. L’uso di queste sostanze tossiche è causata da vari fattori quali: depressione, problemi familiari, disagi economici... I ragazzi considerano queste sostanze ragione di vita quindi, dopo averlo fatto per la prima volta, non possono più farne a meno. Noi ragazzi dobbiamo impegnarci affinché la società che si sta creando non sia insensibile alle esigenze degli altri, ma dia importanza ai "piaceri" e ai "valori veri" della vita che tutti i giovani d’oggi sottovalutano gravemente. Classe III/E


IL SECOLO XIX

Causa un frontale poi scappa: inseguita e presa

Ubriaca al volante

Sanremo. Quarantasei anni, residente a Poggio, ubriaca, ha provocato un frontale e poi si è scappata: senza accorgersi di aver "dimenticato" sul luogo dell’incidente il paraurti anteriore della sua macchina, con tanto di targa. Per i carabinieri, avvisati dal conducente della vettura - semi distrutta - centrata dalla donna in via Val d’Olivi, non è stata un’impresa risalire alla sua identità. Più difficile del previsto, invece, si è rivelato il compito di fermarla. Intercettata in corso Cavallotti, la donna è riuscita a eludere il posto di blocco. Poi è iniziato un lungo inseguimento, che ha visto la "gazzella" sorpassare sul filo dei 100 all’ora l’auto della donna e poi "intraversarsi" per costringerla ad accostare. L’episodio, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, si è concluso con il test alcolimetrico: 1,4 a fronte del limite massimo di 0,5. A quel punto sono scattati i provvedimenti del caso: ritiro della patente e sequestro del veicolo. Inoltre la donna è stata denunciata per almeno cinque violazioni del Codice della strada.
La guida in stato di ebbrezza è stata contestata, sempre ieri, al giovane conducente di una Mercedes - un sanremese di 28 anni - fermato in via Pietro Agosti. Anche in questo caso l’elevato tasso alcolico ha comportato il ritiro della patente e il sequestro della macchina, oltre a una pesante sanzione amministrativa.


L’ADIGE

Non passa settimana senza qualche automobilista «pizzicato» alla guida dell’auto in stato d’ebbrezza…

Non passa settimana senza qualche automobilista «pizzicato» alla guida dell’auto in stato d’ebbrezza. Dopo i controlli mirati dei carabinieri della compagnia di Trento, lo scorso week-end, i militari della stazione di Roveré della Luna hanno iniziato la settimana con un’altra denuncia: questa volta rimarrà senza patente per alcuni mesi un 45enne di Mezzolombardo che stava rientrando a casa dopo aver trascorso la serata con gli amici al bar, in paese. Proprio davanti al locale pubblico, lunedì verso le 23, i militari in servizio avevano notato l’uomo barcollante mentre parlava con alcuni conoscenti. Nonostante gli amici gli avessero consigliato di andare a casa a piedi oppure di farsi accompagnare per evitare di incorrere nei controlli, l’uomo aveva bevuto a tal punto da perdere il buon senso e si è messo alla guida. I carabinieri gli hanno fatto cenno di fermarsi, ma ha proseguito a bordo dell’auto. È stato bloccato circa 500 metri più avanti e sottoposto all’alcoltest: superava il limite di ben 4 volte. All’uomo, denunciato, è stata ritirata la patente. Il nome del quarantenne di Mezzolombardo si aggiunge ai nomi dei 6 automobilisti segnalati per la guida in stato d’ebbrezza dai carabinieri della compagnia di Trento nel corso di controlli mirati organizzati nelle notti tra il 16 sul 17 e tra 17 e il 18 marzo, per la prevenzione dei reati in genere con particolare attenzione alle strade principali. Nel corso del servizio sono stati controllati 174 veicoli e 220 persone sono state identificate. Sono 6 le contravvenzioni al codice della strada per la guida in stato d’ebbrezza con il conseguente ritiro della patente e la decurtazione di 10 punti, mentre 12 sono quelle elevate per la violazione di altri articoli. Nel corso del servizio si è proceduto alla denuncia in stato di libertà di una persona per ubriachezza. I militari impiegati nel servizio sono stati circa 30.


IL TRENTINO

Su 20 controlli firmate dodici multe

Alcol: sei patenti ritirate sulle strade di Lavarone

LAVARONE. Tutt’Italia sta discutendo, in questi giorni, del problema delle stragi del sabato sera. L’imperativo comune è sempre lo stesso: servono più controlli. Ed è forse anche sensibili verso questo sentire comune - e verso le disposizioni del ministero - che i carabinieri della compagnia roveretana hanno effettuato sabato sera dei controlli tra Lavarone e Carbonare. Con risultati poco edificanti: su 20 auto fermate, sono state staccate 12 contravvenzioni, che non sono poche. Sei le patenti ritirate per guida in stato d’ebbrezza (il più grave era un ragazzo di 26 anni, con un tasso alcolemico di 2,90), due quelli fermati in possesso di qualche spinello, molti quelli multati per le condotte di guida più varie, e comunque scorrette quando non pericolose. Segno che sul fronte della prevenzione - e forse anche della repressione, in alcuni casi - è necessario fare ancora qualche sforzo.


L’ADIGE

Quando i carabinieri lo hanno visto non avrebbero potuto far finta di niente…

Quando i carabinieri lo hanno visto non avrebbero potuto far finta di niente nemmeno se l’avessero voluto. Nemmeno se si fossero voltati dall’altra parte, col rischio di essere investiti lungo la statale che collega Carbonare a Lavarone. Perché quell’auto procedeva letteralmente a zig-zag, condotta quasi per inerzia da un uomo di 27 anni che sotto i fumi dell’alcol probabilmente stava pensando a tutto fuorché alla guida e alla strada che aveva davanti a sé. In corpo tanto alcol da fargli sfiorare il coma etilico: non si è sottratto alla prova dell’etilometro e la micidiale macchinetta in pochi istanti ha emesso il suo verdetto inappellabile. Il tasso alcolico dell’audace guidatore era di quasi sei volte (per la precisione 5,8) superiore al limite fissato dalla legge in 0,50 microgrammi di alcol per litro. Quindi 2,90 microgrammi per litro, un dato che batte anche il record del 2006 quando un altro automobilista di una certa età fu pizzicato sempre dai carabinieri con un tasso alcolico di 2,80. E si piazza al secondo posto della «speciale» classifica degli ultimi anni, guidata da un altro automobilista che a suo tempo riuscì a sfondare il tetto dei 3 microgrammi di alcol per litro. Nel suo caso, come per altre cinque persone tutte fuori dai parametri di legge, è scattato il ritiro immediato della patente e la denuncia all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. Questo il dato più significativo dell’operazione di prevenzione e controllo del territorio attuata nella notte tra sabato e domenica dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Rovereto e della stazione di Lavarone nell’ambito della più vasta opera preventiva su scala nazionale contro le «stragi del sabato sera». Tra mezzanotte e le tre i militari dell’Arma hanno controllato una ventina di auto. E i risultati sono stati tutt’altro che incoraggianti. Dodici le contravvenzioni elevate per violazione delle norme previste dal codice della strada, 2 le segnalazioni al commissariato del governo per consumo di sostanze stupefacenti (hashish perlopiù). Ma soprattutto 6 patenti ritirate, compresa quella dell’automobilista ventisettenne del posto in «coma etilico». In tutti e cinque gli altri casi (si tratta di persone di età compresa tra i 23 e i 33 anni) gli automobilisti beccati dai carabinieri presentavano un tasso alcolemico almeno doppio rispetto al limite di legge. E quindi sopra al microgrammo di alcol per litro. In tutto il 2006 le patenti ritirate dai carabinieri della compagnia di Rovereto in Vallagarina per guida in stato di ebbrezza erano state ben 188. P.L.


IL TEMPO

Stragi del sabato sera

Notte sicura nelle discoteche ma un altro giovane rimane vittima della strada

RICCIONE — Gli autobus per trasportare i giovani nelle discoteche, l’impegno dei gestori dei locali per la sensibilizzazione e un massiccio impegno delle forze dell’ordine per il controllo c’erano. Ma non sono bastati alla Riviera Adriatica per impedire che quella appena trascorsa si trasformasse in un’altra notte di sangue sulle strade. È infatti finita nel peggiore dei modi la serata di tre giovani di Ancona che stavano rientrando a casa da una serata in discoteca. Attorno alle 6 di mattina, fra Cattolica e Pesaro, sull’A/14, a cavallo fra le Marche e la Romagna, la Lancia Ypsilon su cui viaggiavano è sbandata e il ragazzo che occupava il sedile posteriore è stato sbalzato fuori, morendo sul colpo. Non lontano da dove, nella notte tra il 24 e il 25 febbraio, quattro ragazzi erano morti in un altro incidente. Dopo i provvedimenti del Governo in materia di sicurezza stradale, la notte in uno dei «divertimentifici» simbolo dell’Italia che balla era cominciata nel segno della prevenzione. Proprio da Pesaro (ma anche da Fano, Urbino e Rimini) erano partiti, per la prima volta fuori dalla stagione estiva, alcuni autobus che hanno accompagnato alcune centinaia di giovani al «Prince» di Riccione. Sul fronte del controllo invece carabinieri, polizia stradale e vigili urbani dei vari centri della costa adriatica avevano predisposto posti di blocco e controlli con l’etilometro. Proprio la tratta Rimini-Pesaro è stata quella più battuta. La polizia municipale di Rimini è presente in forze: alla fine della serata ha controllato 75 macchine e ritirato tre patenti. Ma è anche intervenuta su due incidenti stradali, anche se non gravi, probabilmente causati dall’eccesso di alcol. Due i feriti.


VIRGILIO NOTIZIE

India: allarme-bomba, un arresto

Passeggero messicano e in stato di ebbrezza

NEW DELHI, 21 MAR - La polizia indiana ha arrestato un passeggero del volo Bangkok-Delhi dopo che l’uomo aveva minacciato di far saltare l’aereo. Lo ha detto un portavoce della compagnia aerea Indian secondo il quale il velivolo e’ stato fatto atterrare in emergenza all’aeroporto di Calcutta. Dalle notizie diffuse dalla televisione indiana, sembra che il passeggero arrestato sia di nazionalita’ messicana e fosse in stato di ebbrezza.


TGCOM

Calcio a tifoso, Drogba rischia

Prova tv inchioda ivoriano del Chelsea

La rissa scoppiata in Tottenham-Chelsea, partita valida per la Fa Cup, ha visto protagonisti il tifoso ubriaco che ha cercato di malmenare Frank Lampard, ma anche diversi giocatori dei blues. La prova tv, in particolare, potrebbe inchiodare Didier Drogba, l’attaccante ivoriano che ha colpito con un calcio l’hooligan nonostante quest’ultimo fosse già stato bloccato dagli addetti alla sicurezza dello stadio.
Se il tifoso ubriaco del Tottenham ha esagerato, tentando di colpire Lampard con notevole foga, Didier Drogba sembrerebbe aver perso il senso della misura, attaccando lo stesso supporter con un calcione dritto dritto alla testa. E’ accaduto sempre a fine partita e le telecamere posizionate dentro lo stadio lo avrebbero pizzicato in atteggiamenti molto discutibili. La federazione inglese ha confermato di avere richiesto i filmati di quanto è accaduto nel replay dei quarti di Coppa d’Inghilterra. L’incidente, che ha coinvolto altri giocatori accorsi per difendere Lampard, non passerà inosservato: il tifoso, tale Timothy Smith, ha minacciato di denunciare Drogba per aggressione dopo che è emerso che è stato lo stesso ivoriano a colpirlo con un calcio.
Nelle immagini si vedono anche John Terry ed Ashley Cole che intervengono insieme a numerosi steward per bloccare l’accanito sostenitore del Tottenham che però, in quel momento, era tutt’altro che pericoloso vista la presenza di una decina di persone sopra di lui. L’inchiesta dovrà verificare quanto accaduto, ma l’attaccante rischia una pesante squalifica che potrebbe pregiudicare il suo finale di stagione.


IL SOLE 24ORE

Vino, troppe eccedenze i listini vanno al ribasso


L’UNIONE SARDA

Quel genio ucciso dall’alcol «Ma Jim voleva tornare»


ALTO ADIGE

bar e negozi, non c’è limite per l’alcol


IL TIRRENO

ma la colpa è di alcol e velocità

ubriaco causa un incidente


CORRIERE VENETO

Baby- alcolisti, la Tamellini: « Difendo i locali del centro »


CORRIERE ALTO ADIGE

Si oppone all’alcol test Scattano le manette

Alcol e droga, razzia di patenti


L’ADIGE

Non passa settimana senza qualche automobilista «pizzicato» alla guida dell’auto in stato d’ebbrezza

Alcol, più controlli sulle strade
 


© asaps.it
Giovedì, 22 Marzo 2007
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