Per non farsi sorprendere alla
guida della sua auto completamente ubriaco ha pensato bene di forzare un posto
di blocco. Ingaggiando con le autopattuglie della polizia stradale un
inseguimento da brivido. E rimediando una serie di denunce per guida in stato
di ebbrezza, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Oltre al sequestro del
veicolo e al ritiro della patente per un periodo non inferiore a tre mesi. È accaduto l’altro ieri notte nel quartiere Foce. Un
venerdì sera che ha visto impegnati gli uomini della Polstrada in un servizio
straordinario di controllo contro la guida in stato di ebbrezza alcolica. E
quindi contro le tristemente conosciute "stragi del sabato sera". Diciassette patenti ritirate in poche ore. Tutte per il
superamento del limite massimo di alcol nel sangue consentito dalla legge: 0,5
milligrammi per litro. Durante la notte di controlli c’è scappato anche un
inseguimento da film. Le quattro dell’altra notte, via Brigate Partigiane. Le
auto della polizia stradale, insieme alle volanti della vicina questura, sono
posizionate in modo da formare un imbuto. Un "collo di bottiglia",
per far sì che gli automobilisti diretto verso Brignole rallentino e, alla
vista della paletta, si fermino per sottoporsi al controllo con l’etilometro. Al margine della carreggiata ci sono gli agenti di polizia
e alcuni automobilisti: in totale sette o otto persone. È a questo punto che si
materializza l’imprevisto: un uomo di 31 anni, alla guida di un potente
fuoristrada, nota davanti a sè il posto di blocco. Non rallenta, ma spegne i
fari della jeep per non farsi riconoscere. Arrivato ad una decina di metri
dalle volanti il trentunenne, un artigiano residente a Marassi, accelera
improvvisamente e forza la barriera. I poliziotti e tre automobilisti che
stavano sottoponendosi all’etilometro riescono a scansare all’ultimo momento il
fuoristrada, evitando per un soffio di venire travolti. Gli uomini della Polstrada salgono immediatamente sulle
loro auto e si mettono ad inseguire la jeep. L’auto in fuga imbocca via della
Libertà a velocità sostenuta: dietro la jeep stridono le gomme delle volanti
con le sirene spiegate. L’inseguimento termina in piazza Savonarola. Dall’auto
esce il conducente e altre due persone. Dalle vetture della polizia scendono
gli agenti, con la mano sull’impugnatura dell’arma d’ordinanza. «Mi rendo conto di aver sbagliato... Scusatemi, non so
cosa mi è preso. Dovevo fermarmi subito al posto di blocco, ma ho avuto paura
delle conseguenze»è stata l’inutile giustificazione dell’artigiano alla guida
della jeep. L’inseguimento termina e iniziano i controlli.
L’automobilista viene sottoposto al test con l’etilometro. il risultato è
inequivocabile: 1,6 milligrammi di alcol per litro. Ovvero più di tre volte il
limite massimo consentito dalla legge. È inevitabile a questo punto la
denuncia: per guida in stato di ebbrezza e per violenza e resistenza a pubblico
ufficiale. Il fuoristrada viene posto sotto sequestro e i tre che erano a bordo
devono lasciarlo in custodia ai poliziotti e chiamare un taxi per tornare a
casa. Per il trentunenne alla guida scatta anche il ritiro della
patente per un periodo non inferiore a tre mesi. La Polstrada ha terminato la
notte di controlli: con quest’ultimo genovese denunciato il bilancio è di
diciassette documenti di guida ritirati. simone schiaffino
DA IL SECOLO XIX
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