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Ubriachi alla guida, ritirate in poche ore 17 patenti
VENERDì NOTTE ALLA FOCE - Forza il posto di blocco della Polstrada: scatta un inseguimento da film

 

Per non farsi sorprendere alla guida della sua auto completamente ubriaco ha pensato bene di forzare un posto di blocco. Ingaggiando con le autopattuglie della polizia stradale un inseguimento da brivido. E rimediando una serie di denunce per guida in stato di ebbrezza, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Oltre al sequestro del veicolo e al ritiro della patente per un periodo non inferiore a tre mesi.
È accaduto l’altro ieri notte nel quartiere Foce. Un venerdì sera che ha visto impegnati gli uomini della Polstrada in un servizio straordinario di controllo contro la guida in stato di ebbrezza alcolica. E quindi contro le tristemente conosciute "stragi del sabato sera".
Diciassette patenti ritirate in poche ore. Tutte per il superamento del limite massimo di alcol nel sangue consentito dalla legge: 0,5 milligrammi per litro. Durante la notte di controlli c’è scappato anche un inseguimento da film.
Le quattro dell’altra notte, via Brigate Partigiane. Le auto della polizia stradale, insieme alle volanti della vicina questura, sono posizionate in modo da formare un imbuto. Un "collo di bottiglia", per far sì che gli automobilisti diretto verso Brignole rallentino e, alla vista della paletta, si fermino per sottoporsi al controllo con l’etilometro.
Al margine della carreggiata ci sono gli agenti di polizia e alcuni automobilisti: in totale sette o otto persone. È a questo punto che si materializza l’imprevisto: un uomo di 31 anni, alla guida di un potente fuoristrada, nota davanti a sè il posto di blocco. Non rallenta, ma spegne i fari della jeep per non farsi riconoscere. Arrivato ad una decina di metri dalle volanti il trentunenne, un artigiano residente a Marassi, accelera improvvisamente e forza la barriera. I poliziotti e tre automobilisti che stavano sottoponendosi all’etilometro riescono a scansare all’ultimo momento il fuoristrada, evitando per un soffio di venire travolti.
Gli uomini della Polstrada salgono immediatamente sulle loro auto e si mettono ad inseguire la jeep. L’auto in fuga imbocca via della Libertà a velocità sostenuta: dietro la jeep stridono le gomme delle volanti con le sirene spiegate.
L’inseguimento termina in piazza Savonarola. Dall’auto esce il conducente e altre due persone. Dalle vetture della polizia scendono gli agenti, con la mano sull’impugnatura dell’arma d’ordinanza.
«Mi rendo conto di aver sbagliato... Scusatemi, non so cosa mi è preso. Dovevo fermarmi subito al posto di blocco, ma ho avuto paura delle conseguenze»è stata l’inutile giustificazione dell’artigiano alla guida della jeep.
L’inseguimento termina e iniziano i controlli. L’automobilista viene sottoposto al test con l’etilometro. il risultato è inequivocabile: 1,6 milligrammi di alcol per litro. Ovvero più di tre volte il limite massimo consentito dalla legge. È inevitabile a questo punto la denuncia: per guida in stato di ebbrezza e per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il fuoristrada viene posto sotto sequestro e i tre che erano a bordo devono lasciarlo in custodia ai poliziotti e chiamare un taxi per tornare a casa.
Per il trentunenne alla guida scatta anche il ritiro della patente per un periodo non inferiore a tre mesi. La Polstrada ha terminato la notte di controlli: con quest’ultimo genovese denunciato il bilancio è di diciassette documenti di guida ritirati.
simone schiaffino

DA IL SECOLO XIX


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Lunedì, 26 Marzo 2007
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