A metterlo
nei guai è stata l’alta velocità alla quale viaggiava in A13, verso Padova.
Almeno 180, 190 chilometri all’ora. È proprio per questo motivo che gli agenti
della polizia autostradale lo hanno intercettato nella zona di Rovigo, seguito
fino al casello di Padova sud e bloccato in condizioni di sicurezza. Ma qui a
tradirlo una seconda volta è stato il suo atteggiamento piuttosto agitato.
Talmente nervoso da spingere gli agenti a procedere a una perquisizione. E
così, nel vano destinato al tettuccio apribile della sua Peugeot 307 cabrio,
sono stati rinvenuti due chili e cento grammi di cocaina purissima, per un
valore sul mercato degli stupefacenti di oltre 320mila euro. A finire
in manette è stato Dridi Mohammed Ben Faouzi, ufficialmente un imbianchino
tunisino di 21 anni, regolarmente residente in Italia, a Pistoia. Città da cui
con ogni probabilità era partito ieri prima di essere fermato, diretto chissà
dove con il suo carico di polvere bianca, sigillata in quattro panetti
occultati a dovere. Per lo straniero sono scattate subito le manette per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e si sono aperte le
porte del carcere Due Palazzi.
Per il momento gli inquirenti, che dopo avere
informato il magistrato di turno, hanno anche disposto una perquisizione nella
abitazione toscana dell’uomo, stanno cercando di capire dove lo straniero, che
aveva piccoli precedenti penali, fosse diretto e i suoi eventuali contatti nel
nord Italia, per ricostruire così anche i movimenti della droga sequestrata. In
primis, la piazza dove sarebbe stata smerciata. Non è escluso che si trattasse
proprio di una città veneta.
Roberta Benedetto
Da “Il Gazzettino” |