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Rassegna stampa 21/06/2005

Rassegna stampa del 20 giugno 2005

Rassegna stampa del 20 giugno 2005


Da “Adnkronos” del 20 giugno 2005
SICUREZZA STRADALE
GUIDA IN STATO D’EBBREZZA, NEL 2005 QUASI 60.000 CONTROLLI POLIZIA STRADALE
ACCERTATI 8.588 REATI, +40% CONTROLLI RISPETTO AL 2004

Roma
Nei primi cinque mesi del 2005 la Polizia stradale ha effettuato 59.238 controlli per guida in stato di ebbrezza da alcool, accertando 8.588 reati tra gli automobilisti. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si riscontra un aumento del 40,5% nei controlli e una diminuzione del 4,2 per cento dei reati accertati. Il dettaglio delle verifiche e delle infrazioni regione per regione e’ diffuso on line sul sito ufficiale della Polizia www.poliziadistato.it.

Da “Il Secolo XIX” del 20 giugno 2005
Minorenni con scooter truccati
POLIZIA STRADALE
Verifiche a tappeto sulle strade di Imperia.
Fioccano sequestri e contravvenzioni
Cinque ragazzini su dieci viaggiano su motorini fuorilegge
Giò Barbera


Imperia
Il cinquanta per cento dei motorini in circolazione in città sono truccati. Da un test a campione effettuato dalle pattuglie del comando della polizia stradale su dieci ciclomotori, cinque di proprietà di altrettanti minorenni sono risultati irregolari. Viaggiavano ad una velocità doppia rispetto a quella consentita. Per questo motivo è scattata immediatamente la procedura di sequestro.
I controlli di velocità per i motorini sono stati effettuati in viale della Repubblica davanti al supermercato Oviesse e in viale Matteotti davanti al distributore di benzina dell’Ip.
Due zone della città, insieme al lungomare Vespucci tra Porto e Oneglia, dove spesso si accelera senza rispettare neppure il codice della strada.
Quella avviata dalla Stradale non è stata una sessione di prove di qualche casa costruttrice, ma un’ampia operazione di controllo coordinata dal comandante Andrea Frumento rivolta proprio ai ciclomotori, e in particolare a quelli "truccati".
"Sappiamo che in circolazione ce ne sono molti di più - spiega l’ufficiale - Alcuni sono stati manomessi e possono superare anche gli 80 chilometri all’ora: un problema serio di sicurezza. E ora le verifiche diventano ufficiali".
Quella dell’altro giorno è stata un’operazione scattata a sorpresa che mirava proprio a verificare la regolarità degli scooter.
A parte qualche infrazione relativa alla mancanza o l’inadeguatezza di luci e specchietti, gli agenti hanno accertato anche che molti motorini viaggiano con pneumatici lisci e marmitte non regolamentari.
Nel corso delle verifiche a campione sono finiti nella rete degli agenti della Stradale cinque scooter che viaggiavano ad una velocità doppia a quella consentita: 86 all’ora anzichè 45.
Tutti i mezzi sono stati poi controllati dai meccanici di un’officina autorizzata che hanno accertato che erano stati truccati. A questo punto è scattato il sequestro immediato dei mezzi oltre ad una sanzione amministrativa a carico dei proprietari.
Sono tantissimi i giovani imperiesi che viaggiano in scooter, molti quelli che lo fanno modificare spesso firmando una manleva a chi lo vende oppure lo elabora.
"Truccare il motore è davvero un gioco da ragazzi - spiegano gli agenti della Polizia Stradale - non si deve più tribolare con pistone e marmitta: basta togliere il tappo di plastica che strozza il tubo di scarico. Senza neppure sporcarsi le mani, in un attimo, il motorino comincia a correre e a volte anche troppo". Così come è facile toglierlo è facile anche rimettere il tappo al suo posto.
Pertanto il bollino che il revisore apporrà sul certificato di proprietà del motorino, non rappresenterà una garanzia anti-eccessi.
"Per contrastare gli abusi e controllare anche la buona fede dei revisori - annuncia la Stradale - a breve daremo inizio a una serie di controlli in modo da rendere ingiustificato ogni tipo di "scaricabarile"". Nel mirino potrebbero finire anche le officine.
La disposizione del controllo della velocità equivarrà dunque a un pugno sullo stomaco per i quattordicenni e per i loro genitori, proprietari di gran parte delle migliaia di ciclomotori che circolano in città.

Da “Il Secolo XIX” del 20 giugno 2005
Appello ai genitori Frumento: "Controllate i mezzi dei vostri figli"
G. Bar.


Imperia
"Prevenzione per salvare vite umane". Andrea Frumento, comandante provinciale, sintetizza così la filosofia del servizio avviato in questi giorni: mirino puntato sui motorini, che, dopo controlli specifici ed accurati per la maggior parte risultano truccati, raggiungono velocità ben superiori ai 40 chilometri orari consentiti, vengono quindi sequestrati e confiscati. Per i motorini e i loro giovani proprietari, patiti del trucco del motore e delle velocità oltre i limiti consentiti, è suonata l’ora della reprimenda. "I controlli - assicura il commissario capo della Stradale - continueranno per tutta l’estate: daremo la caccia agli smanettoni e a chi ha scambiato la strada per una pista".
Già la prima sessione di verifiche è preoccupante. "Molti ragazzi, anche giovanissimi, viaggiano su scooter elaborati che non ne garantiscono la sicurezza. Alcuni raggiungo una velocità di quasi 90 chilometri orari e questo sinceramente è preoccupante". "I ciclomotori - ricorda l’ufficiale della Stradale - sono concepiti per viaggiare in sicurezza e fermarsi a certe velocità e aumentare tali velocità significa ovviamente diminuire la sicurezza".
Trasformare uno scooter in un bolide non è cosa difficile. I ragazzi lo sanno bene. Ormai le tecnologie consentono la realizzazione di mezzi veloci, che vengono poi depotenziati con blocchi e strozzature. Sistemi che ricordano quelli utilizzati nelle gare motoristiche per evitare velocità eccessive o per livellare i valori tecnici. Ma basta una strozzatura un po’ meno... strozzata ed ecco che i cavalli si scatenano. Non senza pericolo.
"Tra l’altro - conclude Frumento - sarebbe bene che i genitori controllassero il mezzo sul quale viaggiano i loro figli. Perché in caso di incidente se il motorino risultasse manomesso le assicurazioni declinano qualunque responsabilità e potrebbero anche non pagare i danni".

Da “Corriere Romagna” del 20 giugno 2005
Si schianta e rifiuta l’etilometro
Rischia venti punti sulla patente.


Forlì
Ha rifiutato di sottoporsi al controllo con l’etilometro, propostogli dalla pattuglia della Polizia stradale, e ora rischia di vedersi sottrarre addirittura venti punti dalla patente. A complicarsi la vita è stato, l’altra notte sulla Cervese nel tratto discendente del ponte di Bagnolo in direzione mare, un 44enne di Forlì, libero professionista, terminato fuori strada con la sua auto - una Renault Megane - e sorpreso dagli agenti di passaggio poco dopo in palese stato di ubriachezza. L’uomo, che a suo dire stava rientrando dopo una serata trascorsa con gli amici, ha quasi distrutto il mezzo, prima sbandando e poi terminando la sua corsa contro un palo della pubblica illuminazione, procurando un potenziale serio pericolo per gli altri automobilisti che in quel momento, come ogni fine settimana estivo, transitavano in gran numero sulla stretta via di comunicazione. Il rifiuto a sottoporsi all’esame per valutare la percentuale di alcol presente nel sangue, è costato all’esuberante signore il ritiro immediato della patente e, come ricordato, la probabilità di vedersi sanzionare pesantemente il documento di guida. Se, infatti, Codice della strada alla mano, la guida in stato d’ebbrezza prevede 10 punti di penalità, altrettanti possono essere comminati per la mancata accettazione del controllo sulle condizioni di salute.

Da “Il Giornale di Vicenza” del 20 giugno 2005
La polizia stradale è stata costretta a far fuoco in aria per bloccare un tir che da 20 chilometri vagava a 120 all’ora
Camionista a zig zag in A4, spari per fermarlo
L’autista leccese è stato arrestato poi a Dolo per resistenza a pubblico ufficiale
d. n.


Spari in aria per fermare l’autista impazzito, che è stato arrestato. Un autoarticolato che viaggia a 120 chilometri orari in autostrada: ma a zig zag, con pericoli per gli automobilisti e gli altri camionisti che percorrono l’A4 in una mattinata feriale. È per questo che l’altra mattina le pattuglie della polstrada di Vicenza si sono precipitate subito a Grisignano, dove in molti avevano segnalato la presenza del mezzo.
In A4 sono giunti anche i colleghi della stradale di Padova, che hanno intercettato il tir e con i lampeggianti gli hanno fatto cenno di fermarsi, ma il conducente ha proseguito dritto - si fa per dire - per la sua strada. I poliziotti hanno seguito l’autoarticolato per una ventina di chilometri, controllandolo a distanza per evitare che causasse guai, ma quando hanno saputo che c’era coda al casello di Villabona (Venezia) hanno deciso di fermarlo per evitare che provocasse incidenti gravi con la sua guida. Per questo, giunti vicino al casello di Dolo, nel Veneziano, gli agenti del vicequestore Antonio Macagnino hanno deciso di esplodere qualche colpo di pistola in aria a scopo intimidatorio; con gli spari il camionista si è finalmente fermato.
Al volante del tir c’era un leccese di 35 anni, che non era ubriaco ma semplicemente scatenato. Ha reagito colpendo un agente a calci e pugni, e quindi è stato ammanettato per resistenza a pubblico ufficiale. La patente, dopo la marea di violazioni al codice della strada compiute in meno di un’ora, non la vedrà per un pezzo. "È davvero un brutto periodo per me", ha riferito il pugliese agli inquirenti. Non che abbia contribuito a migliorarlo.

Da “La Provincia di Como” del 20 giugno 2005
Pullman azzurro La polizia è tra la gente.


SOLBIATE
Il pullman azzurro della polizia di Stato, ieri pomeriggio, ha fatto tappa in piazza Roma. Bambini, ragazzi e intere famiglie ne hanno approfittato per conoscere le apparecchiature in uso alla polizia di Stato. Del resto obiettivo dichiarato della manifestazione - promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con le parrocchie di Solbiate e Concagno – era proprio l’informazione e sensibilizzazione sui problemi della sicurezza stradale. Visitando il pullman azzurro i giovani, e non solo, hanno ricevuto una serie di messaggi sulla cultura della sicurezza. Tra i più entusiasti i bambini, divertiti nel seguire i giochi al computer in cui venivano riprodotti percorsi urbani con tanto di indicazioni per un corretto uso della strada; in particolare, i passaggi pedonali e i passi carrabili. Gli adulti si sono dimostrati molto interessati alla videocassetta sulla patente a punti, visto il dettaglio delle spiegazioni sulle sanzioni. "È stato un pomeriggio diverso – ha commentato il sindaco Giulio Colombo – in cui si è fatta un po’ di cultura e informazione su come vivere la strada nel segno della sicurezza". I visitatori si sono avvicendati sul pullman della polizia praticamente a flusso continuo; un buon successo, dunque, per la manifestazione.

Da “Sesto Potere” del 20 giugno 2005
RICEVUTA IN COMUNE A CESENA DELEGAZIONE DI POLIZIOTTI THAILANDESI.


Cesena
Dalla Thailandia per confrontarsi sugli strumenti di lotta contro il traffico degli esseri umani e la contraffazione di documenti. Da lunedì 13 a venerdì 17 giugno Cesena è stata un luogo d’incontro internazionale: il Centro di Addestramento della Polizia Stradale di Cesena ha, infatti, ospitato un seminario imperniato sulle misure di contrasto alla contraffazione di documenti e al commercio illegale di esseri umani a cui hanno partecipato cinque ufficiali della Polizia thailandese. Il seminario ha affrontato, tra i vari argomenti, anche le modalità più ricorrenti per realizzare un documento falso, prendendo in esame inchiostri e tecniche di stampa e ha visto salire in cattedra docenti interni al Caps e funzionari di altri reparti specializzati della Polizia di Stato.
A conclusione del seminario, i partecipanti hanno fatto visita a Palazzo Albornoz: a fare gli onori di casa, nel corso di un breve incontro nella Sala degli Specchi, il sindaco Giordano Conti. Salutando gli ospiti, il sindaco ha sottolineato lo stretto rapporto fra la città e il Caps. Questa nuova iniziativa conferma, infatti, il forte impegno e la specializzazione della Polstrada in questo tipo di attività anti-crimine e l’alto livello del Caps cesenate, che si configura come una vera "università" della Polizia Stradale. Non è, infatti, la prima volta che il Centro di Cesena propone iniziative di questa portata: in più occasioni ha, ad esempio, affrontato il tema della lotta al furto di auto, ospitando a settembre 2004 una delegazione della polizia rumena, mentre lo scorso febbraio sono stati accolti rappresentanti della Federazione Bosnia – Erzegovina, della Albania, della Grecia, di Polonia e Slovenia.


Martedì, 21 Giugno 2005
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