(ASAPS) MILANO, 29 marzo 2007 – “L’uomo e il mare”: non
vogliamo citare Charles Baudelaire, ma semplicemente indicare la via. Un
respiro di sollievo per un ambiente che è sempre più logorato dalle continue
emissioni inquinanti, una violenza stradale incessante, uno stress non più
sostenibile per l’uomo moderno. Il mare è là, a disposizione di tutti: con le
navi di oggi si trasportano centinaia di veicoli commerciali e milioni di
tonnellate di merci, si raggiungono mete lontanissime senza far male a nessuno
(e con minor inquinamento), senza violare le cime sempre meno innevate delle
nostre Alpi, che poi sono le Alpi di tutti. Paolo Costa, il ministro europeo
dei Trasporti, ha dato nuovo vigore e concretezza al futuro delle autostrade
del mare, intervenendo alcuni giorni fa ad un convegno internazionale dal titolo assolutamente impegnativo: “Trasporto
e ambiente: una sfida globale”, organizzato a Milano dalla Commissione Europea,
di cui Costa fa parte come membro
dell’esecutivo, e dalla Regione Lombardia. “Congestione e inquinamento – ha
detto Costa nel suo intervento – sono fenomeni sempre più presenti nella società
contemporanea, ma non possiamo immaginare di tollerarne un aumento endemico.
Per questo è necessario agire sulla domanda di mobilità, con efficaci politiche
di cosiddetto decoupling (crescita economica senza altrettanta crescita del
trasporto) – meno viaggi e più brevi – oltre che sull’offerta di trasporto favorendo
uno spostamento modale reso economicamente conveniente”. Da qui ad arrivare
alle autostrade del mare, il passo è stato davvero breve. “Possiamo pure continuare
a contare sul trasporto stradale e aereo; possiamo anche mitigarne i costi
esterni con motori più efficienti, combustibili più puliti, nuove tecnologie
informative che ottimizzino i carichi e i viaggi, ma non sarebbe questa una
carta sufficiente”. Per Paolo Costa, che sembra davvero in sintonia con la
strada indicata anni fa dalla compianta Loyola De Palacio e con il pensiero
dell’Asaps, il modo migliore per non deprimere l’aumento della domanda di mobilità
di merci e persone – pensando a diminuite la congestione del traffico e ridurre
l’inquinamento – resta “lo spostamento modale a favore di |
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