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Rassegna stampa 10/06/2005

Rassegna stampa del 9 giugno 2005

Rassegna stampa del 9 giugno 2005


Da "tgcom" del 9 giugno 2005
Esodo,scatta piano anti-ingorghi
Lunardi: caselli aperti, meno cantieri .


Il ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, ha firmato una direttiva sulla percorribilità delle strade durante il periodo estivo. Numerose le misure previste dal piano anti-ingorghi. Tutte le porte di accesso ai caselli autostradali aperte, rimozione dei cantieri stradali anche solo parziale, maggior numero di corsie percorribili, stop a qualsiasi attività di manutenzione stradale durante i giorni "critici".
Tra le misure previste dal piano, l’individuazione di percorsi alternativi e la tempestiva e puntuale informazione agli automobilisti circa la percorribilità della rete. Un provvedimento, spiega una nota del ministero, "fondamentale per il traffico" e indirizzato all’ Anas e agli enti gestori e concessionari di strade ed autostrade affinché mettano in atto tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione e per evitare code e ingorghi soprattutto nei giorni "caldi" di esodo.
Quindi, gestori e concessionari "dovranno tempestivamente e correttamente verificare le condizioni di percorribilità delle principali direttrici di traffico della rete nazionale", soprattutto studiando i piani di gestione del traffico in funzione della presenza di cantieri stradali che non possono essere rimossi nel periodo dal 1° luglio al 15 settembre. Inoltre, gestori e concessionari dovranno tenere un costante collegamento con il Centro di coordinamento nazionale in materia di viabilità.
Compito dell’Anas e degli altri enti sarà invece quello di "riferire sulla efficienza ed efficacia delle misure adottate ogni volta che si verificano eventi di questo tipo".
Ma soprattutto, Lunardi punta sull’informazione agli automobilisti, che dovranno essere "puntualmente informati" agli accessi autostradali interessati da di code e rallentamenti. "Parimenti indispensabile - scrive Lunardi - è che sia garantita, nelle giornate di maggiore intensità del traffico, la massima possibile utilizzazione delle porte di accesso dei caselli autostradali. Anche per quanto riguarda i cantieri per i lavori stradali dovrà essere adottata ogni iniziativa per la loro rimozione anche solo parziale e temporanea, nei periodi di maggiore traffico, ed in ogni caso per lasciare percorribile il maggior numero di corsie possibile. A tal fine gli Enti Gestori delle strade dovranno evitare, nel periodo di maggiore criticità della circolazione, qualsiasi attività di manutenzione ordinaria e straordinaria che non sia resa necessaria da inderogabili esigenze di sicurezza".

 Da "Il Secolo XIX" del 9 giugno 2005
Traffico, sull’Autofiori 12% di camion in più
Effetto Frejus, prime conseguenze in Liguria della chiusura del traforo

Giò Barbera

Imperia
L’effetto Frejus comincia a farsi sentire sull’Autofiori. Già 48 ore dopo la chiusura del traforo, alla barriera autostradale di Ventimiglia si è registrato un incremento del traffico sia di Tir che di automobili. In direzione Italia le auto transitate ai caselli sono state 10.595 con un incremento medio del 18%; 3.432 i mezzi pesanti con un aumento del 12 %. In uscita dall’Italia hanno raggiunto la Costa Azzurra 73.020 auto e moto (5,3 % in più) e 2.691 Tir (5,3 % in più).
Le pattuglie della polizia stradale sono già in stato di pre-allerta per il fine settimana quando i transiti dovrebbero aumentare in modo considerevole. "In collaborazione con gli ausiliari del traffico e i tecnici dell’Autofiori - spiega il comandante Andrea Frumento - sono già state messe a punto misure per instradare i mezzi in specifiche aree di sosta allo scopo di garantire il rispetto delle regole di sicurezza, di limitare le code sull’autostrada e di assicurare un transito il più fluido possibile per i veicoli leggeri. In caso di necessità siamo pronti ad utilizzare l’autoporto di Bevera, l’ex autoporto di Roverino e il parco ferroviario del Roja".
E’ stato calcolato che sull’A10 viaggerà una media di 2.800 Tir al giorno. "Dobbiamo fare il possibile per evitare ripercussioni pesantissime sul traffico autostradale. Sull’Autofiori, tra l’altro, viaggeranno centinaia di Tir con carichi anche pericolosi. Per questo motivo l’emergenza va affrontata coinvolgendo la Protezione Civile", sottolinea il parlamentare Ds Graziano Mazzarello, componente della commissione trasporti della Camera, che ha chiesto un’audizione in commissione trasporti con i presidenti delle Regioni Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Un vertice è già stato programmato alle 12 in Regione a Genova promosso dall’assessore ai Trasporti Luigi Merlo che vedrà la partecipazione di funzionari della Protezione Civile, prefetture, Società autostrade, associazioni di categoria dei trasportatori e polizia stradale. Il sindaco di Varazze, Antonio Ghigliazza, ha chiesto la revoca del divieto di transito sull’Aurelia ai mezzi pesanti. "Un’eventuale situazione di emergenza, cioè un supertraffico sull’A10, andrà affrontata tenendo conto del primario interesse comune. I mezzi pesanti devono poter viaggiare anche sulla litoranea".
La società Autofiori ha già attivato tutte le procedure di emergenza: "Siamo pronti a fornire indicazioni in tempo reale sui pannelli a messaggio variabili e attraverso Isoradio 103,3. Inoltre a partire dall’ultima settimana di giugno, sino alla prima di settembre non verranno istituiti scambi di carreggiata, questo per rendere ancora più fluida la circolazione".
Non va meglio la situazione al Monte Bianco, già a rischio collasso. Dalla mezzanotte di martedì scorso alle 10 di ieri mattina è stato registrato un traffico di 1.750 mezzi pesanti, ovvero il 20% in più rispetto a martedì scorso quando dal tunnel erano transitati circa 3.950 mezzi pesanti, a fronte di una media giornaliera di 1.550 transiti calcolata su tutti i precedenti martedì del mese di maggio. Proprio per evitare il collasso ai valichi del Bianco e di Ventimiglia la Fita autotrasportatori ha scritto a tutti i sindaci della Riviera di Ponente invitandoli a sostenere la loro causa: "Ci sembrerebbe ragionevole cercare di offrire agli autotrasportatori delle valide alternative al traforo del Monte Bianco e all’A10 che potrebbero essere rappresentate dall’utilizzo dei passi del Monginevro, del Moncenisio e della Maddalena, strade percorribili da tutti i mezzi pesanti se venissero modificati gli attuali divieti di transito".
L’associazione dei consumatori Telefonoblu invita a prendere in considerazione "le autostrade del mare come valida alternativa per tutti i mezzi di trasporto - camion, automobili e tir che attualmente congestionano le nostre strade. I costi, tra l’altro, sarebbero decisamente più contenuti e soprattutto verrebbe ulteriormente ridotto l’inquinamento ambientale". Proposta sostenuta con forza anche da Rete Autostrade Mediterranee, costituita da Sviluppo Italia su iniziativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: "Per decongestionare dal traffico il Nord Ovest, sono già operative da tempo linee marittime che collegano i porti spagnoli di Barcellona, Tarragona e Valencia con i porti italiani di Genova, Livorno, Civitavecchia, Salerno.

 Da "Il Gazzettino" del 9 giugno 2005
Denuncia, ritiro della patente e sanzione amministrativa per un camionista russo che è finito nel fossato con il suo camion
Ubriaco, perde pellame sulla A4
Nessun altro automobilista coinvolto. La corsia per Venezia chiusa per due ore

Marco Corazza

Portogruaro
Incidente martedì sera nel tratto dell’autostrada A4 Portogruaro-San Stino in direzione Venezia. Mancavano pochi minuti alle 23 quando D.I., quarantunenne di nazionalità russa ha sbandato più volte con il suo autoarticolato finendo la pazza corsa nel fossato laterale. Fortunatamente nessun automobilista è rimasto ferito, ma il conducente del pesante mezzo è dovuto ricorrere alle cure del Pronto soccorso di Portogruaro. Gli uomini della Polizia stradale di San Donà, prontamente arrivati sul posto, hanno infatti riscontrato che l’uomo era in uno stato confusionale. Ieri mattina dopo che i medici lo hanno dimesso è arrivato il certificato anche agli agenti. All’uomo, che è stato sottoposto all’esame tossicologico, nel momento dell’impatto è stato riscontrato un tasso alcolico 5 volte superiore al massimo consentito. Per lui denuncia per guida in stato di ebrezza, ritiro del documento di guida e sanzione amministrativa. Toccherà ora al Prefetto di Venezia quantificare l’ammontare della sanzione ed il periodo del ritiro della patente. Sul luogo dell’incidente oltre ai Vigili del fuoco di Portogruaro anche le Fiamme Gialle. Il carico di pellame, proveniente dall’Est Europa, che è stato perso nello scontro infatti non era stato sdoganato. Gli agenti della Stradale hanno chiuso per due ore la corsia di marcia per permettere il recupero del mezzo, mentre la merce ieri si trovava ancora nella tenuta agricola di una azienda dove è finita dopo l’impatto.

 Da "Corriere Romagna" del 9 giugno 2005
A 85 anni contromano sull’asse attrezzato

IMOLA
Nella classifica dell’assurdo stradale forse non vince il primo premio. Forse non batte la nonnina che, con non chalanche e gamba tonica, infila l’autostrada in sella alla bici e dice all’agente, “che c’é? Sto andando al mare”. E forse non supera neppure le prodezze contromano in A14. Ma una menzione d’onore la merita tutta. Per fortuna il tono non è del tutto nero. Le sirene del 118 hanno suonato di prima mattina, la polizia ha tirato fuori la cordella per i rilievi, e due persone sono finite all’ospedale. Ma se la caveranno. Fratture, contusioni ma nessuno corre pericolo. Il bilancio dell’incidente per fortuna finisce qui. Ma poteva davvero andare peggio ieri mattina alle sette e un quarto sull’asse attrezzato. Insomma, la “distrazione” di una signora di 85 anni poteva avere conseguenze molto più gravi. Incredibile la dinamica dell’incidente. A causare tutto è stata appunto la manovra a dir poco azzardata di una pensionata che era alla guida della sua Fiat Panda. Viaggiava sull’asse attrezzato, nel tratto a quattro corsie di via della Solidarietà, in direzione della zona industriale. Dopo aver passato la rotonda di via Villa Clelia, nel tratto di strada che scende verso lo svincolo della via Emilia, l’anziana guidatrice deve essersi resa conto di aver sbagliato strada. Nulla di grave se avesse continuato la marcia, aspettando la rotonda successiva per tornare indietro. Invece la signora ha deciso di fare inversione sul posto. Forse non troppo pratica di come funziona la circolazione sul grande asse di scorrimento, l’85enne ha girato lo sterzo ed è risalita in senso contrario. Ovviamente non nella carreggiata opposta, quella che conduce il traffico verso l’ospedale nuovo. In quella, vista la presenza del guard rail, non avrebbe potuto accedere. Ha fatto semplicemente inversione risalendo in senso contrario lo stesso tratto di strada che aveva appena percorso e tenendosi sulla corsia destinata ai sorpassi. La stessa su cui viaggiava un 21enne che non ha potuto evitare l’impatto (nella foto, i rottami della Fiat Panda dell’85enne). Il ragazzo, che era alla guida di una Fiat Brava, si è visto spuntare all’improvviso la macchina della donna. Se l’è vista arrivare contro e, all’ultimo momento, ha cercato di schivarla sterzando bruscamente il volante a destra. La manovra probabilmente è valsa a evitare conseguenze ben peggiori ma non l’urto che comunque è stato violento. Le due auto si sono scontrate quasi frontalmente e sono poi schizzate via. L’anziana e il ragazzo sono rimasti entrambi feriti. La donna in particolare ha riportato alcune fratture e, dopo essere stata estratta dal veicolo, è stata subito trasferita al pronto soccorso.

 Da "Il Giornale di Vicenza" del 9 giugno 2005
Altro weekend critico sulle strade della provincia “battute” dalla Stradale
Documenti falsi e auto irregolare Sequestro e multa da 4 mila euro

s. m. d.

Ha preso una multa di ben 4mila euro per le numerose sanzioni che gli sono state rilevate. Lui è un ventinovenne di nazionalità serba, V.V. le sue iniziali, “pizzicato” sabato sera dalla polizia stradale al casello autostradale di Grisignano. Agli agenti il giovane ha esibito un’assicurazione e una patente di guida serbe entrambe contraffatte. Inevitabile, dunque, la denuncia penale e il sequestro dell’auto. Un’auto che il ragazzo sembra destinato a rivedere (e soprattutto a guidare!) non molto presto, visto il sequestro a causa della mancata copertura assicurativa e il successivo fermo amministrativo aggiuntosi per guida senza patente.
Al tutto, poi, si somma la super multona affibbiatagli per tutte le irregolarità rilevate.
Ma il weekend nelle strade del vicentino, purtroppo, ancora una volta è stato caratterizzato dall’eccesso di velocità e dalla guida in stato di ebbrezza. Sono 19 le persone fermate perchè correvano oltre ogni limite del codice della strada e 8 i soggetti trovati alticci oltre la media consentita dalla legge per mettersi alla guida.
A tal proposito, il tasso alcolico più elevato in assoluto è stato trovato in un ventiquattrenne di Marostica, rimasto coinvolto in un incidente stradale a Bassano del Grappa nella serata di domenica. Il giovane, sottoposto alla prova del palloncino, ha evidenziato una concentrazione alcolemica pari a 1,85 g/l. Un’ultima curiosità riguarda gli automobilisti rimasti in panne: ben 28 quelli soccorsi dalla Stradale in questo weekend per varie difficoltà alla propria auto.
Busta sospetta. Non era antrace la polvere trovata in una busta spedita ai servizi sociali di via Porto Godi. Lo hanno confermato le analisi dei tecnici di Padova.

 Da "La Sicilia" del 9 giugno 2005
Nel weekend 74 multe
LA POLSTRADA ecurta 66 punti dalle patenti

Flavio Lipani

Ben 74 infrazioni al codice della strada accertate e comminate dalla polizia stradale, con 66 punti decurtati dalle patenti di guida degli automobilisti indisciplinati. E’ il bilancio, sia pur provvisorio, dei pattugliamenti e dei diversi servizi di controllo, svolti dalla sezione della polizia stradale di Caltanissetta, coordinata dal vice questore aggiunto Maria Grazia Milli, nel lungo weekend del ponte festivo della Festa della Repubblica. I dati sono stati forniti proprio ieri dalla polstrada. Venerdì è risultato il giorno più “nero” per gli utenti della strada, con ben 61 infrazioni di diverso tipo contestate dagli agenti e 47 punti sottratti in un sol colpo da patenti e documenti abilitativi alla guida di veicoli.
Nel dettaglio, la polizia stradale ha accertato 13 violazioni per il mancato utilizzo del casco sui ciclomotori, che hanno comportato il fermo amministrativo di altrettanti mezzi. Inoltre, 6 automobilisti si sono visti multare per non aver allacciato correttamente le cinture di sicurezza in macchina. Una contravvenzione è stata inoltre elevata per l’uso del telefonino cellulare in auto senza kit viva voce, mentre altre 3 sanzioni hanno riguardato la mancata copertura assicurativa di automobili o motocicli.
Sabato, sono state rilevate 8 violazioni al codice della strada e 9 punti in meno dalle patenti. Domenica, altre 5 multe comminate, con 10 punti decurtati da patenti e documenti di guida. La polizia stradale di Caltanissetta rafforzerà anche in questa settimana la propria presenza sulle strade, in particolare sulla strada statale 640 (sino alla rotatoria Giunone di Agrigento), sulla bretella autostradale per l’A19 Catania-Palermo, poi sulla statale 626 e su tutte le altre arterie periferiche in ambito cittadino e provinciale, con l’uso delle apparecchiature elettroniche quali autovelox, telelaser ed infratel e per gli abusi di sostanze alcoliche sarà utilizzato l’etilometro.

 Da "La Sicilia" del 9 giugno 2005
Arrestati due pregiudicati al casello dell’A18
Rapinano banca a Udine: presi ad Acireale

A.G.

Due pregiudicati acesi sono finiti in manette, ritenuti responsabili di una rapina consumata il giorno prima a danni di una banca in provincia di Udine. I due, Filippo Pavone di 32 anni e Rosario Fichera di 36 anni, entrambi residenti ad Acireale, compiuto il colpo hanno macinato chilometri, a bordo di una Peugeot 206, ma proprio quando erano in prossimità del traguardo (vale a dire del ritorno a casa) sono incappati in un posto di blocco.
I poliziotti del Commissariato di Acireale, di concerto con i colleghi del compartimento Polstrada della Sicilia orientale, hanno "adocchiato" i due all’uscita del casello autostradale di Acireale: è bastato un qualche particolare che, evidentemente, ha insospettito gli agenti che hanno bloccato la vettura e disposto un accurato controllo, il quale ha dato i suoi frutti: nelle tasche dei due, infatti, gli agenti hanno ritrovato circa quattromila e cinquecento euro, una bella sommetta di cui Pavone e Fichera, alle precise e incalzanti domande dei poliziotti, non hanno saputo fornire la provenienza.
Considerato che il Pavone risultava avere precedenti per rapina e furto, i poliziotti hanno voluto saperne di più e hanno diramato le ricerche in ambito nazionale, al fine di individuare i posti dove si segnalavano furti o rapine in uffici postali o istituti di credito. Ricerche che davano buon esito: un "colpo" era stato consumato nel Comune di Artegna in provincia di Udine, a spese della locale banca "Antonveneta", compiuto da due individui armati di taglierino e a volto scoperto. Nell’occasione i due rapinatori avevano rubato denaro contante tra cui una mazzetta civetta. Confrontando il denaro trovato in tasca ai due acesi, i poliziotti rinvenivano 7 banconote facenti parte della mazzetta rubata il giorno prima. I due sono stati posti in stato di fermo per il reato di rapina aggravata e tradotti in carcere. Le indagini continuano: il denaro trovato in tasca è infatti solo un terzo del bottino.

 Da "La Repubblica" del 9 giugno 2005
Quando l’ubriaco diventa omicida
Storie


- Lido di Latina, 17 marzo 2002
Sono le 19 di una domenica tranquilla, al Lido di Latina, al mercatino di piazzale Capoportiere. Famigliole a passeggio, bambini, ragazzine. Al camioncino dei giocattoli, la signora Silvana Caccone sta servendo il signor Franco Babbo, col figlioletto Mirko, di tre anni. All’improvviso, un rombo. A cento all’ora irrompe un Tir. Come un missile, si schianta contro il camioncino e le persone. Il mezzo prende fuoco. Muoiono la signora Silvana, il signor Franco e il bambino. Qualche tempo dopo, in ospedale, muore anche Tiziana Fattorini, 13 anni, investita dalle fiamme. Alla guida del Tir, l’autotrasportatore Salvatore Dessena. è ubriaco. Qualche settimana fa, il Tribunale di Latina lo ha condannato per disastro colposo. In precedenza, i giudici gli avevano inflitto quattro anni per omicidio colposo. Durante le udienze, i parenti delle vittime avevano aggredito l’uomo a pugni e calci.
- Autosole, febbraio 2005
Sull’Autostrada del Sole, tratto Frosinone-Roma, un’auto viaggia entro i limiti di velocità. Un piccolo particolare: è contromano. Due pattuglie della stradale si precipitano all’inseguimento: lampeggiano, suonano, il guidatore ebbro prosegue imperterrito. è andato avanti per 40 chilometri: solo uno schieramento con un camion dei pompieri e quattro macchine dei carabinieri che blocca materialmente la strada, lo ha fermato.
- Padova, 9 marzo 2005
Un’auto viaggia sui binari del treno ma si è bloccata. Qualcuno la vede e chiama una volante. Col motore acceso il conducente sta cercando di proseguire. Gli agenti lo estraggono dalla vettura, non si regge in piedi, è sbronzo perso. "Faccio sempre quella strada come scorciatoia", dichiara beatamente.
- Altivole (Tv) 10 marzo 2005
Partita su maxischermo al pub del paese. Due amici, Niccolò Scardellato e Luca Vudafieri, si trattengono fino all’una di notte. Poi salgono in macchina. Due chilometri e all’improvviso uno schianto. L’auto si sfracella contro un platano. Niccolò muore sul colpo, l’amico viene portato in ospedale. "Avevano bevuto qualche birra, era tutto a posto", dice il gestore del locale. Nella terra del prosecco, del vino e delle grappe, qualche birra è roba da bambini. Ma con due birre si supera il limite, quattro sono da allarme rosso.


Venerdì, 10 Giugno 2005
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