Rassegna stampa del 8 giugno 2005 |
Da
"ANSA" del 8 giugno 2005
AUTOSTRADE: CRESCE TRAFFICO MA NON RETE, PRONTI 32 MLD/ANSA AISCAT, ACCELERARE INVESTIMENTI MA A PATTO DI CONCLUDERE LAVORI . ROMA Il traffico sulle autostrade è cresciuto (+2,1%) nel 2004 portando un introito totale dai pedaggi di quasi 5 miliardi di euro (4.928 milioni) ma la rete non è stata adeguata. Così l’Aiscat (l’associazione che raggruppa 23 società concessionarie) ha fotografato l’ esercizio della rete autostradale italiana nel 2004’ e attraverso il suo presidente Fabrizio Palenzona si è detta pronta ad accelerare gli investimenti per i quali sono pronti 32 miliardi di euro per i prossimi dieci anni ma a patto che ci sia la garanzia di portare a termine i lavori. L’impegno (arrivato in occasione della 39/ma assemblea dell’associazione che ha confermato Palenzona alla presidenza sino al 2007) a migliorare l’efficienza delle autostrade darà vantaggi concreti all’utenza "migliorando il servizio e contenendo i costi" ma anche "un contributo al rilancio e alla competitività delle nostre imprese" e dell’Europa ha detto Palenzona assicurando che l’Aiscat vuole fare la sua parte "per prevenire una fase di emergenza economica" in vista del provvedimento sulla competitività. Il denaro per investire nelle autostrade, dunque, c’é in quanto il mercato finanziario è disponibile di fronte a dei piani concreti e può essere ripagato in 30 anni con le tariffe. Ma l’Aiscat chiede certezza per riuscire a concludere i lavori e, per alcune opere fondamentali, se necessario chiede che venga nominato un "commissario di governo che garantisca che l’esecuzione dei lavori proceda senza intralci". Quindi, per compiere questo sforzo straordinario "é indispensabile una corrispondente accelerazione, drastica, diffusa, solidale, dei processi decisionali ed autorizzativi delle istituzioni". E’ stato il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Pietro Lunardi a spiegare che la situazione generale delle nostre infrastrutture potrebbe essere buona, adeguata alla domanda del traffico, "se lasciassero lavorare il governo e chi vuole investire, ma purtroppo il nostro sistema burocratico, gli ambientalisti da una parte, i comitati di quartiere dall’altra, e tutti quelli che vogliono dettare legge, impediscono quest’ opera". Il ministro ha invitato tutti "a mettersi una mano sulla coscienza", soprattutto dopo ciò che è successo come l’incidente del Frejus, e a sgombrare il campo da inutili polemiche lasciando lavorare e decidere che è deputato a a farlo. Il sistema stradale italiano "é quello che è" e in tre anni è impossibile modificare "gli errori di cinquant’anni passati". Ciò che è stato fatto in tre anni è moltissimo "ma ci vogliono almeno altri otto-dieci anni per poter almeno mettersi in regola". Quanto alla sicurezza, nel 2004 sulle autostrade c’é stato un significativo decremento degli incidenti con un livello di mortalità (468 decessi) registrato oltre 26 anni prima, in corrispondenza di livelli di traffico pari solo a circa un terzo dell’attuale. Da "Sesto Potere" del 8 giugno 2005 IVAN LIGGI, CON NERVEGNA (FI) LA GRAZIA IN CONSIGLIO REGIONALE Forlì Il consigliere regionale di Forza Italia Antonio Nervegna è riuscito ad ottenere l’iscrizione all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa della risoluzione in cui si chiedeva alla Giunta regionale di adoperarsi nei confronti del Presidente della Repubblica affinché venga concessa la grazia all’agente di Polizia di Stato Ivan Liggi. “La vicenda di Ivan Liggi, agente di Polizia stradale che si ritrova a pagare un prezzo sempre più alto per quel tragico incidente che ha visto spezzarsi la vita di una persona, si sta calando in una società in cui si prova più compassione per assassini recidivi che per i tutori dell’ordine che come l’agente Liggi non posso godere di condoni, sconti o arresti domiciliari; persone che hanno dedicato la vita alla difesa degli altri. Nel nostro Paese - prosegue Nervegna - siamo stati abituati a vedere grazie concesse a criminali come Graziano Mesina o Vincenzo Chiodo, rapinatore e assassino di un bimbo, che non ha mai visto l’ingresso della cella, per non parlare delle mobilitazioni per graziare i criminali “politici” mentre per l’onesto agente Liggi sembra che il servizio prestato in tutti questi anni di duro lavoro sia già passato nel dimenticatoio senza che il suo passato di bravo agente possa concedergli una tregua.” “Nella prossima seduta dell’Assemblea legislativa in cui verrà discussa nel merito la risoluzione da me presentata , auspico che gli esponenti della maggioranza, che oggi hanno dichiarato di non essere a conoscenza del fatto, possano documentarsi e si riesca ad arrivare a una decisione unanime.”. |
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