(ASAPS) BERNA (SVIZZERA) 30 marzo 2007 – Detta come va
detta, la norma elvetica assesta un colpo micidiale alle case costruttrici
delle sempre più comuni “minicar”. Non è certo un passo indolore, vista la
ridda delle polemiche che già si stanno levando, ma il governo federale pare
deciso: coloro che abbiano in corso la sospensione di patente per violazioni al
codice (in Svizzera si può stare anche qualche anno), non potranno
assolutamente mettersi al volante di questi quadricicli e scorrazzare come se
nulla fosse. Ovviamente c’è sconcerto ed al tempo stesso soddisfazione: da una
parte i furbi (mica come in Italia) sono messi alle strette ed dall’altra i
virtuosi della circolazione, se ne compiacciono. Come se non bastasse,viene
innalzata l’età minima per poterne guidare una, alzando la soglia dagli attuali
16 ai futuri 18 anni. Anche in questo caso, non tutti sono d’accordo,
soprattutto quel considerevole numero di genitori più contenti ad avere un
figlio su una “macchinina” piuttosto che in sella ad un motorino. Se tutto va
come il governo si augura, la legge entrerà in vigore il 1° gennaio 2008, ma
visto il clima rovente è possibile che qualche variazione in corso d’opera
possa anche passare. Lo scopo, quello dichiarato, è quello di porre un freno al
numero di Minicar in circolazione, per restituire la fluidità al traffico e
quindi, maggior sicurezza stradale. Ma questa è solo la più eclatante delle
novità, molte a dire il vero, racchiuse in un pacchetto legislativo
considerevole. Viene innalzata anche l’età minima per condurre trattori
agricoli o macchine operative da cantiere (ad esempio escavatori o muletti)
dagli attuali 14 ai previsti 16 anni. Oppure, saranno messe fuorilegge le
panchette longitudinali per l trasporto persone, molto in voga nei fuoristrada
a passo lungo, pur imponendo tale restrizione ai soli veicoli di nuova
immatricolazione a partire dal prossimo anno. Ci sono poi due grosse novità: la
prima riguarda il Fondo Nazionale di Garanzia a sostegno degli atti di
pirateria stradale. Il governo ha deciso di cancellare la franchigia di mille
euro a partire dal prossimo giugno, aprendo a tutti – anche a coloro che
abbiano subito danni materiali di lieve entità – la strada per un risarcimento.
Ovviamente siamo in Svizzera… La seconda questione, che ci vede un po’ meno
d’accordo, è l’innalzamento del tasso di alcol consentito per ciclisti e
ciclomotoristi. A partire dal prossimo gennaio, infatti, chi pedala o viaggia
in sella ad un cinquantino, potrà contare su etilometri “più indulgenti”,
concedendosi il lusso di poter circolare con 1.1 g/l anziché l’attuale 0.8. La
motivazione di tale decisione (a nostro avviso più che discutibile) starebbe
nel fatto che i prelievi di sangue con relativa analisi sarebbero troppo
costosi rispetto alle sanzioni amministrative applicate per tale categoria di
conducenti. (ASAPS) |
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