(ASAPS)
VITERBO, 3 aprile 2007 – Il trucco non è nuovo, ma i procedimenti di
contraffazione dei certificati di residenza avevano raggiunto davvero livelli
eccelsi. Alla fine però gli investigatori della Polizia Stradale di Viterbo,
hanno chiuso il cerchio attorno a due scaltri “sensali” dell’anagrafe, che avevano
raccolto a loro un consistente giro di clienti. In buona sostanza facevano
risultare che gli intestatari delle polizze raccolte per conto di molte agenzie
(ovviamente all’oscuro), fossero tutti residenti a Viterbo e provincia, ma così
non era. Le indagini hanno infatti accertato che nel loro database c’erano
soprattutto automobilisti napoletani, che avevano evidentemente accettato di
risparmiare sulla polizza (e saranno quindi chiamati in correità dai
magistrati) fingendo di risiedere nella provincia viterbese. Gli ideatori del
trucco, P.V. 34 anni
e PP 58, rispettivamente campano e calabrese, sono stati arrestati dalla PG
della Specialità, dopo che le investigazioni avevano convinto il sostituto
procuratore Paola Conti a richiedere al GIP misure cautelari in carcere. Nel
corso della perquisizione presso l’abitazione del 34enne napoletano, sono state
rinvenute e sequestrate 250 polizze già compilate e sottoscritte, che dovevano
essere inviate a Viterbo dal broker suo complice. Entrambi tenevano nelle proprie
tasche una congrua percentuale della somma risparmiata dagli assicurati, per
svariate decine di migliaia di euro. Il danno per le compagnie assicurative,
ammonta ad una primissima stima ad oltre 600mila euro, ma si tratta di un dato
destinato a crescere. (ASAPS)
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