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Rassegna stampa Alcol e guida del 2 aprile 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

 

REDATTORE SOCIALE
DROGHE
’’ll sistema dei servizi per le tossicodipendenze rischia il collasso’’

Cnca, Fict e FeDerSerD richiamano la politica alla responsabilità di fronte all’abbandono in cui versa il settore. E annunciano per il 26 giugno la presentazione di un documento congiunto sulla necessità di integrazione tra pubblico e privato

ROMA 02/04/2007 – Il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca), la Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict) e la Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei Servizi delle dipendenze (FeDerSerD) – che insieme rappresentano il 90% delle realtà accreditate a intervenire nel settore dipendenze in Italia – esprimono la loro preoccupazione per lo stato in cui versa il sistema dei servizi per le tossicodipendenze e annunciano che il 26 giugno prossimo, in occasione della Giornata mondiale sulle droghe, presenteranno la loro posizione sullo stato complessivo del sistema. Le tre Federazioni nazionali – riunite nel Tavolo di alta integrazione – richiamano il mondo della politica alle sue responsabilità di fronte al sostanziale abbandono espresso negli ultimi anni nei confronti delle esigenze del sistema di intervento e degli operatori: la legge 45/99, che disciplina i finanziamenti in materia di dipendenze, è stata di fatto annullata nei suoi principi e nella capacità di sostenere progetti sperimentali e di ricerca a livello nazionale – non essendo stati emanati i relativi bandi, sia per i ritardi nell’applicazione della normativa da parte delle Regioni sia per la scomparsa della voce “Dipendenze” nei fondi generali stanziati per le politiche sociali. Persiste nei servizi pubblici il blocco delle assunzioni e l’impoverimento delle risorse umane (siamo ormai al 50% dell’organico previsto); le rette per le comunità appaiono irrisorie in molte regioni (in alcuni casi l’importo è lo stesso da dieci anni); permane l’assenza di reali percorsi clinici e sociali integrati che garantiscano alla persona tossicodipendente una vera continuità terapeutica nel rapporto con i diversi servizi; restano indeterminati i percorsi formativi specifici necessari per creare profili professionali adeguati alle nuove domande sociali. Cnca, Fict e FeDerSerD rimarcano l’assurdità di una richiesta di sempre maggiore professionalità, diversificazione e integrazione rivolta agli operatori senza che a ciò corrisponda un finanziamento conseguente: i diritti, senza le risorse che ne consentano l’esercizio, restano inesigibili.
Le tre federazioni sottolineano, tuttavia, che le energie e le professionalità su cui investire sono ben presenti nel sistema dei servizi: 550 Sert pubblici e oltre 1500 servizi del privato sociale assicurano un punto di riferimento a circa 200 mila persone ogni anno, pur in uno stato che è ormai di vera e propria emergenza. La politica sulle droghe deve divenire realmente – e non solo nei proclami ideologici – una priorità dello Stato e delle autonomie locali. A tal fine è necessario ricreare un reale coordinamento nazionale che coinvolga Stato, Regioni, operatori del settore, forze sociali. Inoltre, è ormai ineludibile la formulazione di un Piano nazionale di azione sulle droghe e lo stanziamento di risorse collegate pari almeno all’1,5% del Fondo sanitario nazionale, in linea con gli indirizzi europei. Cnca, Fict e FeDerSerD ribadiscono che solo un sistema ad alta integrazione pubblico-privato è in grado di rispondere alla diffusione e complessità del fenomeno droghe nel nostro paese, come il Tavolo di alta integrazione già rilevò nel 2003 nel documento dal titolo “Si sviluppa il percorso di alta integrazione nel settore delle dipendenze in Italia”. Proprio per favorire lo sviluppo di un tale sistema, i tre coordinamenti nazionali – come Tavolo di alta integrazione – promuoveranno nelle prossime settimane un ampio approfondimento sullo stato di attuazione di quanto previsto nelle normative nazionali e locali e nelle Intese Stato-Regioni del 1999 per verificare nel dettaglio le gravi criticità del sistema e le responsabilità connesse. Le tre federazioni danno, fin da ora, appuntamento alla politica, agli addetti ai lavori e alla stampa per un incontro che si terrà a Roma il 26 giugno, in cui esprimeranno pubblicamente le loro valutazioni in merito presentando un documento congiunto.
Sito web: www.cnca.it


IL GAZZETTINO (Venezia)

Chioggia
Prima festa dell’educazione ...
 

Prima festa dell’educazione stradale e dell’ecologia che l’Amministrazione comunale ha voluto dedicare alla memoria di Fabrizio Veronese, il quindicenne travolto ed ucciso da un’auto pirata lunedì della scorsa settimana. Parte della piazza allestita come un percorso stradale con rotatorie, segnali di stop e di semafori. Quasi 500 scolari delle elementari del Comune hanno messo in pratica gli insegnamenti ricevuti nel corso dell’anno da personale della polizia locale compiendo a gruppi di 20 il percorso in bici. Durante la manifestazione personale del Ministero dei trasporti ha distribuito materiale informativo sugli effetti della guida in condizioni alterate del conducente di un veicolo, soprattutto per l’assunzione di sostanze alcoliche. Un’occasione, questa, più che mai opportuna, visto che un altro ubriaco alla guida di una vettura ha investito sabato e mandato all’ospedale per gravi fratture un ragazzo di dieci anni. A conclusione della prova in bici, ai ragazzini è stato consegnato il patentino del ciclista. Sono stati quindi sorteggiati dei gadget messi a disposizione da alcune ditte locali. L’Amministrazione comunale ha consegnato ai direttori didattici del I e V circolo i premi per un concorso di disegno sul tema dell’educazione stradale. Un computer è andato alla V della elementare Don Milani ed una fotocamera sempre alla V della Gregorutti. ASP, azienda servizi pubblici, ha collaborato all’iniziativa allestendo due laboratori per il riciclo della carta, di plastica e lattine, attività che gli scolari ed i numerosi genitori presenti hanno seguito con grande interesse.

Giorgio Boscolo


LA SICILIA

Augusta 

Guida in stato di ebbrezza la polizia ritira 5 patenti 

Controlli a tappeto sul territorio per reprimere e prevenire il problema delle guida in stato di ebbrezza sono stati compiuti dal personale della Polizia di Stato del Commissariato megarese e dal personale della Polizia stradale di Siracusa nella notte tra sabato e domenica scorsi. Il dato che emerge è che solo 5 sono state le patenti ritirate ma molti guidatori avevano un tasso di alcool nel sangue solo appena al di sotto di quello consentito. L’operazione è stato voluta dal dirigente della Pubblica sicurezza di Augusta, dott. Pasquale Alongi. Con l’aiuto del camper adibito ad ufficio mobile, le 5 pattuglie impiegate hanno potuto setacciare il territorio. Sono state controllate soprattutto le strade per e da Brucoli per monitorare il flusso di giovani che sono spesso avventori dei locali notturni del sobborgo marinaro. Il servizio non ha avuto solo finalità repressive. Molti giovani che sono stati sottoposti all’alcool test erano ignari che tale tipo di controllo fosse presente nel nostro territorio. In molti hanno chiesto di sottoporsi all’esame prima di mettersi in macchina. In tutto sono stati monitorati 177 persone e 62 mezzi. Sono state elevate 15 contravvenzioni al codice della strada. Solo 5 sono state però le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza. Un dato che è stato sottolineato è che dei 45 controlli effettuati ai conducenti , molti sono risultati appena al di sotto del limite massimo consentito che è dello 0,50 milligrammi di alcool per litro di sangue. Il personale della Polizia si è fatto promotore di responsabilizzare i conducenti dicendo che un altro bicchierino avrebbe comportato il ritiro della patente. Sia gli agenti del Commissariato megarese che quelli della Polizia stradale ripeteranno tali controlli ogni fine settimana soprattutto nelle vicinanze di locali e ritrovi dove si somministrano bevande alcoliche. L’attenzione prestata dalla Polizia al fenomeno dell’abuso di sostanze alcoliche specie nei giovani è stata maggiorata negli ultimi anni. L’attività di prevenzione voluta oltre che dalle forze dell’ordine, anche da alcune cooperative che operano nel sociale, ha creato una maggiore sensibilità nei giovanissimi a tale tipo di problema. L’arrivo dell’estate, quando si ha più tempo per uscire e divertirsi anche facendo le ore piccole, il fenomeno si acuisce.

A.B.


IL GAZZETTINO

Chioggia

Il bambino di 10 anni, ...

Il bambino di 10 anni, investito l’altroieri, in Viale Mediterraneo da una Daewo Matiz condotta da un ubriaco, è stato sottoposto ad un complesso intervento chirurgico.Gli specialisti sono stati costretti ad usare il bisturi per riposizionare alcune ossa fratturate che non si sarebbero potute ricongiungere mediante l’impiego di strumenti esterni come le ingessature ed altri moderni strumenti ortopedici. All’intervento dovranno, comunque, far seguito varie altre cure ed un lungo periodo di riabilitazione. Ne avrà, insomma, per parecchi mesi.La Polizia locale ha intanto approfondito lo studio della dinamica dell’incidente, giungendo alla conclusione che l’automobilista - P.B. 43 anni, residente a Chioggia, operaio - non ha scusanti. L’uomo e la moglie che gli viaggiava accanto sostengono che il bambino si sarebbe comportato imprudentemente. Questa circostanza, però, anche se fosse vera risulterebbe quasi irrilevante.Il comandante della Polizia locale, Michele Tiozzo fa notare, tra l’altro, che se P.B. fosse stato sobrio avrebbe probabilmente frenato in tempo ed abbozzato una manovra per poter schivare il ragazzino.
"Sta di fatto, invece - dichiara il responsabile dei vigili - che gli agenti hanno rilevato sull’asfalto una traccia di frenata lunga ben 24 metri. Indice, questo, che la dice lunga sulla condotta di guida. Tutto lascia, dunque, presumere che l’automobilista, a corto di riflessi per causa dell’alcol, abbia reagito maldestramente e con estrema lentezza all’emergenza".
Cresce, intanto, la preoccupazione per il crescente numero di incidenti provocati da guidatori in stato d’ebbrezza. Anche se nel Clodiense non si registrano tassi paragonabili a quelli d’altre zone del Veneto, la situazione va tenuta sotto controllo. Proprio per questo, la Polizia locale ha recentemente acquistato alcuni nuovi etilometri che saranno utilizzati sistematicamente.

Roberto Perini


IL GAZZETTINO

SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO 

Camionista ubriaco bloccato dai carabinieri

(m.c.) Attimi di paura l’altro pomeriggio per un camionista che sbandava con il suo pesante mezzo sulla statale 14 a San Michele al Tagliamento. È stato bloccato e denunciato pr guida in stato di ebbrezza dai carabinieri. Erano le 16 e 30 quando alcuni automobilisti hanno segnalato ai carabinieri di essere stati sfiorati da un camion mnetre viaggiavano sulla statale 14. Immadiato l’intervento di una pattuglia che si è messa all’inseguimento. Il camion, dopo aver invaso la corsia opposta sfiorando le vetture che sopraggiungevano, è stato bloccato poco prima del ponte sul fiume Tagliamento. Alla guida I.B., 35 anni di San Michele, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine per ubriachezza molesta e altri fatti violenti. L’uomo alla richesta dei militari di presentare la patente ha dapprima consegnato un’ agenda, quindi un tesserino identificativo di un’impresa edile, tenatando di convicerli che fosse la patente di guida. Sul posto è arrivata anche la pattuglia del Nucleo Radiomobiele con l’ etilometro per la prova dell’alcoltest. Prova cui il camionista non ha voluto sottoporsi. Per lui è scattata la denuncia per guida in stato d’ ebbrezza.


ROMAGNA OGGI

Incosciente e ubriaco all’interno dell’auto, soccorso dalla Polizia 

RAVENNA – L’hanno trovato lunedì mattina all’interno della propria automobile, una Mitsubishi, privo di conoscenza. Gli agenti della Polizia di Ravenna, impegnati in un servizio di controllo sulla Romea, hanno richiesto l’intervento dei medici del 118 che sono immediatamente giunti sul posto. Il ragazzo del 1983, residente a Campiano (E.B. le sue iniziali) è risultato positivo all’alcol test. Dopo essersi ripreso è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza.
Il giovane è stato individuato all’interno della propria auto sulla Romea all’altezza di Casalborsetti. Sottoposto alla prova dell’alcol test è stato trovato con 1,80 grammi per litro di alcol nel sangue. Il limite, previsto dalla legge, è di 0,50. Oltre alla denuncia gli è stata ritirata la patente.


CORRIERE ADRIATICO

Notte di terrore e follia in centro, extracomunitari nel mirino

SANT’ELPIDIO A MARE - In città non si è parlato d’altro nella giornata di ieri: quanto accaduto in centro storico, con elpidiensi in rivolta contro un gruppo di stranieri in preda ai fumi dell’alcol è stato l’argomento del giorno. L’episodio altro non è stato se non l’emergere di un disagio latente, che si sente da tempo ma che mai, fino all’altra sera, è emerso in maniera tanto palese. Un disagio collegato a comportamenti che, in particolare in centro storico, starebbero diventando sistematici, con una politica sociale ridotta ai minimi termini - in città - in merito all’integrazione degli stranieri nel territorio. Integrazione che non può passare solo per incontri sporadici con alcuni rappresentanti delle varie etnie magari per gli auguri di Natale o per auspicare una fattiva collaborazione sul fronte culturale. Il centro storico non è fatto solo di vetrine o di Contesa del Secchio ma è fatto anche di problematiche sociali che debbono essere prese in considerazione in modo serio, è stato uno dei commenti più frequenti sentiti in merito a quanto accaduto. Ed anche se non si tratta di una questione circoscritta al centro storico, è evidente che sia indispensabile una risposta forte da parte delle istituzioni che non possono prendere sotto gamba ne’ l’episodio in se ma, soprattutto, la problematica sociale che emerge con forza. E in un periodo di campagna elettorale come quello che il comune elpidiense sta vivendo, il capitolo integrazione non potrà non essere preso in considerazione in modo serio. Un altro aspetto che emerge, e che è stato sottolineato da più persone nel commentare l’accaduto, è stato quello collegato alla vendita di alcolici e superalcolici nei locali. Ma non ci sono dei limiti?, ci si è chiesti. La risposta è stata data, anche se in modo indiretto, nel corso dell’incontro proposto dalla Confcommercio qualche giorno fa. La legge, si è detto, nulla prevede di specifico in merito alla somministrazione di alcolici e superalcolici. (*) I comuni possono predisporre dei regolamenti per porre dei limiti nel proprio territorio. 

(*) Nota: non è esattamente così. Gli articoli 689, 670 e 671 del codice penale puniscono rispettivamente la somministrazione di bevande alcoliche a minori o a infermi di mente, la determinazione in altri dello stato di ubriachezza e la somministrazione di bevande alcoliche a persona in stato di manifesta ubriachezza. Chi vende alcolici non è certo un buon consulente per risolvere i problemi correlati all’uso di alcolici.


ROMAGNAOGGI

Guida in stato di ebbrezza, 12 patenti ritirate dai Carabinieri 

RIMINI – Sono state complessivamente 12 le patenti ritirare dai Carabinieri nello scorso fine settimana nell’ambito dei controlli finalizzati contro le stragi del sabato sera. Gli automobilisiti sono stati sorpresi con un tasso di alcol nel sangue oltre il valore di 0,50 grammi per litro stabilito dalla legge.
Nel servizio sono state impegnate 8 pattuglie, dalle 00 di sabato alle 06 di domenica che hanno controllato gli automobilisti soprattutto all’uscita dalle sale da ballo.


LA GAZZETTA DI PARMA

Ubriaco in un bar: segnalato un 36enne

AVEVA ORINATO SUL TAVOLO

PALANZANO Ubriaco in un bar: segnalato un 36enne II L’alcol lo aveva reso molesto tanto che la barista lo aveva invitato ad uscire dal suo locale. L’aria fresca però non gli aveva fatto ritrovare la perduta lucidità. Anzi: messo il naso fuori dalla porta aveva pensato bene di orinare sopra un tavolo del gazebo annesso al bar.


IL GAZZETTINO

È EMERGENZA

Romena in coma per il metanolo

La loro ’febbre’ del sabato sera è il metanolo, aggiunto al vino o ad altri alcolici. La miscela pare che abbia un effetto allucinogeno. La droga dei poveri la consumano in Sicilia immigrati dell’Est europeo, romeni, polacchi, e soltanto nel 2007 ha fatto quattro morti (sono complessivamente 13 quelli accertati dal 2004). Da ieri una trentenne rumena rischia di aggiungersi a queste vittime: è in coma al Buccheri La Ferla di Palermo, in condizione disperate.


LA REPUBBLICA AFFARI E FINANZA

Un farmaco combatterà l’alcolismo
Una serie di studi presso l’Università di Camerino con il finanziamento dell’americana Eli Lilly

ALESSANDRA VIOLA
Una pasticca per smettere di bere: sembra un miracolo invece è realtà. Per di più, lo stesso farmaco combatterebbe anche il vizio del fumo e addirittura la depressione. Il nuovo promettente preparato si chiama MTIP (per ora porta solo il suo nome di laboratorio), e sarà un prodotto italiano: la scoperta è nata infatti dalla collaborazione tra l’Università di Camerino e la casa farmaceutica americana Eli Lilly, sotto la supervisione dell’americano National Institute of Health (NIH). Un farmaco potenzialmente rivoluzionario, in fase di avanzata ricerca, che potrebbe essere messo in commercio nel giro di pochi anni, sempre se le tre fasi della sperimentazione sull’uomo (fino ad oggi è stato sperimentato solo sui topi) daranno esiti positivi. Ad aprire la strada alla nuova molecola, un gruppo di ricercatori del dipartimento di Medicina sperimentale e sanità pubblica dell’Università di Camerino, guidati dal professor Roberto Ciccocioppo, che ha scoperto che la predisposizione all’alcolismo e la recidività nell’abuso di alcune sostanze sono causati da una modificazione genica. «È una scoperta che potrebbe finalmente modificare l’approccio medico all’alcolismo e all’abuso di alcune droghe – spiega Ciccocioppo – riconoscendole non più come vizi ma come vere malattie. Proprio di questo si tratta infatti, perché l’alcol in quantità massicce e la droga modificano le funzioni neurologiche di un individuo, e si configurano come malattie mentali».
La ricerca dell’Università di Camerino si è basata sulla selezione di famiglie di ratti che consumano elevatissime quantità di alcol (pari a sei o sette bottiglie di vino per un uomo di corporatura media), nelle quali è stata riscontrata una mutazione genica. Lo stesso tipo di mutazione che altri ricercatori, in Germania, hanno riscontrato in alcuni casi di alcolismo. Incrociando i dati, i ricercatori di Camerino hanno deciso di avviare in collaborazione con il NIH, la sperimentazione di una molecola di proprietà della società americana Eli Lilly, riuscendo a dimostrare che il farmaco riduce il consumo giornaliero di alcol e il rischio di ricadute nei ratti. In sostanza il farmaco interverrà a livello neuronale riducendo il desiderio di bere, anche nei casi di stress in cui il ricorso all’alcol è più facile. Una pillola quasi miracolosa e un affare da diverse centinaia di milioni di euro per la società farmaceutica che la metterà in produzione, dalla quale però i ricercatori dell’Università di Camerino ricaveranno solo fama e meriti accademici. «Non può essere altrimenti considerando che la molecola che stiamo sperimentando non è di nostra proprietà». Del resto in Italia la collaborazione con aziende private è piuttosto ridotta, e non è un mistero che viviamo in una cronica carenza di finanziamenti per la ricerca. La notorietà però promette anche alcuni vantaggi indiretti, come una maggiore facilità nell’ottenere fondi esteri per le nostre ricerche. È con quelli che andiamo avanti, perché del milione di euro circa che in poco più di quattro anni sono riuscito a ottenere per le ricerche del mio gruppo, solo centomila euro vengono dall’Italia mentre tutto il rimanente viene da progetti dell’Unione europea e degli Stati Uniti.


L’ARENA

Arriva il distributore automatico di bottiglie

Dopo il bancomat arriva il winemat, il distributore automatico di bottiglie di vino. Nello spazio di Enolitech, l’area di Vinitaly riservata alla tecnologia e agli accessori, le curiosità non mancano, all’insegna della creatività e del design, ma anche della funzionalità.
Ed ecco il distributore automatico che al posto delle solite lattine e merendine consente di vedersi catapultata nelle mani una vera e propria bottiglia di vino. (*)
E a fianco non manca un altro distributore automatico pensato per le enoteche: serve calici di vino ma non dalle classiche, anonime botti da cui si versa il vino alla spina, bensì da vere bottiglie. Come dire, alla spina sì ma con garanzia dell’etichetta. (a.g.) 

(*) Nota: se state per scandalizzarvi perché la vendita con distributori automatici di vino aggiunge un’ulteriore opportunità per bambini ed adolescenti di accedere agli alcolici, mettetevi il cuore in pace. È tutto perfettamente regolare. Non c’è nessuna legge che lo possa impedire.


 

WINENEWS

02 Aprile 2007 

BERE MEGLIO E MENO, MA MAI QUANDO SI DEVE GUIDARE. PAROLA DI JARNO TRULLI, PILOTA DI FORMULA 1 E PRODUTTORE VINICOLO. COSA ACCOMUNA I DUE MONDI? “IN ENRAMBI SONO IMPORTANTE IL TEMPO, ANCHE SE PER MOTIVI OPPOSTI, E LA RICERCA DELL’ECCELLENZA”

Parola di Jarno Trulli, campione di Formula 1 e produttore di vino in Abruzzo, che spiega: "è il tempo, seppur per motivi opposti, il filo conduttore delle mie due passioni""Bere meglio ma bere meno, e mai quando si guida". È questo il messaggio lanciato dal pilota di Formula 1 e produttore vinicolo Jarno Trulli, intervistato da Winenews.tv. Un matrimonio all’apparenza inconciliabile quello tra vino e automobilismo, ma che Trulli, che produce rossi e bianchi abruzzesi nella sua azienda Podere Castorani, è riuscito a celebrare con successo: “Il vino è un mondo che mi ha affascinato molto, nonostante io faccia il pilota e beva molto poco, ma degustarlo adeguatamente e in maniera moderata è una cosa molto simpatica”.
Ma quali sono le differenze o i punti in comune tra la Formula 1 e la viticoltura? Secondo Trulli, ad accomunare le due cose sono la passione e la ricerca dell’eccellenza che si insegue tanto in cantina che alla guida di una macchina, e anche l’importanza del tempo ma con una differenza: in Formula 1 è importante abbassarlo, nel vino invece tempi lunghi fanno migliorare il prodotto. 


 

 

IL GAZZETTINO
VENEZUELA

Chavez lancia il «proibizionismo alcolico» ...

Chavez lancia il «proibizionismo alcolico» nella Settimana santa

Il governo venezuelano del presidente Hugo Chavez con la cosiddetta "Ley Seca" (legge secca), ha ristretto la vendita di bevande alcoliche durante la Settimana Santa, all’orario 10-17 e l’ha totalmente proibita nei giorni 5, 6 e 8 aprile. La decisione ha provocato code "precauzionali" nei negozi di birra, vino e superalcolici e ha sollevato proteste dei commercianti. Chavez, che è astemio, con la drastica misura vuole ridurre le vittime (oltre cento in media) nella Settimana Santa, come pure durante il Carnevale, per atti di violenza ed incidenti stradali dovuti all’ubriachezza.


REUTERS

LONDRA

Usa, pilota arrestato prima del decollo per abuso di alcol

2 aprile 2007 - Il pilota di un aereo della Virgin Atlantic in partenza da Londra per New York è stato arrestato poco prima del decollo perché sospettato di aver superato il limite consensito di alcol. Lo ha riferito oggi la polizia.
Le forze dell’ordine sono entrate in azione ieri mattina dopo essere state allertate dallo staff di sicurezza che aveva notato il comportamento anomalo del pilota, si legge sul tabloid Sun.
"Gli agenti dell’aeroporto di Heatrow hanno arrestato un pilota quarantasettenne a bordo di un volo Virgin Atlantic in partenza per l’aeroporto Jfk", ha riferito una portavoce della polizia.
L’uomo è stato fermato con l’accusa di aver violato il Railway and Transport Safety Act, la legge punisce l’abuso di alcol e droghe da parte dei piloti.
Il pilota verrà processato a maggio, ha detto la portavoce.
Virgin Atlantic [VA.UL] si è scusata per l’inconveniente causato ai propri passeggeri, che hanno dovuto aspettare un’ora prima che il volo ripartisse con un sostituto, dice il Sun.
"Ci vogliamo scusare per l’inconveniente e al contempo rassicurare i nostri passeggeri sulla sicurezza dei nostri voli, che per noi è una priorità", avrebbe detto al Sun la compagnia aerea del multimiliardario Richard Branson.


VIRGILIO NOTIZIE

Migliorano le condizioni di Maradona

Sono in miglioramento le condizioni di Diego Armando Maradona, ricoverato mercoledì scorso alla clinica Guemes di Buenos Aires per uno scompenso cardiaco. Resta da monitorare con attenzione la situazione del fegato, visto che Diego soffre di epatopatia cronica e dovrà quindi abituarsi in futuro ad evitare l’alcol.


IL RESTO DEL CARLINO
E l’etilometro boccia un terzo dei giovani

IN STATO di ubriachezza, ha dapprima scalciato alcune auto, poi ha messo a soqquadro i locali di un ...
Ebbri alla guida ritirate le patenti


© asaps.it
Martedì, 03 Aprile 2007
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