(ASAPS) NUOVA DELHI (INDIA) 6 aprile 2007 – Prima di tutto
le cifre: l’India è il secondo paese più popoloso al mondo – oltre 1 miliardo
di persone – dopo la Cina. E
come il paese della Grande Muraglia, ha una sinistrosità stradale da far paura,
impressionante davvero e pari solo al tasso di trasgressione. La bellissima
capitale della repubblica, considerata una delle città più belle al mondo,
conta un’area metropolitana con circa 18 milioni di abitanti, ed una situazione
di traffico che definire caotica appare, a chi c’è stato, addirittura
riduttivo. Per questo lo stato ha deciso di sperimentare nuove regole di
circolazione proprio a Delhi, visto che sulle strade della città muoiono ogni
anno più di 2mila persone con oltre 8mila incidenti: divieto di fumo a tutti i
conducenti, con sanzioni di 500 rupie (il corrispettivo di 8 euro per chi
sgarra), rilascio delle patenti solo a maggiorenni con diploma di scuola
superiore, limiti di velocità più ridotti e nuove procedure d’accertamento. Non
sarà certo un compito facile per la polizia stradale col turbante, ma il
governo appare determinato e l’Alta Corte ha deciso per la linea dura. Per far
fronte al crescente traffico, sono state introdotte anche regole più
restrittive nel trasporto pubblico: gli autisti di autobus e taxi, dovranno
sempre indossare targhette con il nome ed il riferimento del numero di licenza,
mentre è già operativo il divieto di utilizzare i tradizionali clacson ad alto
volume o i clacson musicali. (ASAPS)
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