Da
"Il Tempo.it" del 17 maggio 2005
Sangue sulle strade, record di morte
Intervento
del comandante della polstrada Bruno Agnifili: occorre più rispetto
del codice
LATINA Sette vittime nell’arco di tre giorni: sei sono giovanissime.
Cause: alta velocità e violazione codice stradale
di RENZO LONOCE
LATINA — Settimana di sangue sulle strade pontine, sette vittime
nell’arco di pochi giorni, sei giovanissimi, quattro a bordo di
moto di grossa cilindrata, uno appena sedicenne, senza patente deceduto
per il brivido di una corsa in auto. Un quadro drammatico che richiama
l’"anno terribilis" dell’incidentistica stradale
sulla rete viaria pontina: anno 2001, circa novanta vittime. I dati
hanno indotto il comandante della polizia stradale di Latina Bruno Agnifili,
a lanciare in grosso richiama ad automobilisti e motociclisti al rispetto
delle regole del codice e a non trasformare le strade pontine già
ai limiti della sicurezza in una pista per l’alta velocità.
Velocità di morte. Il prezzo in vite umane è molto alto
e siamo solo all’inizio della stagione del grande traffico veicolare
da e per Roma, specialmente nei week-end. Una fila di auto che si somma
a quella tradizionale e al serpentone di camion e tir che percorrono
le statale pontina con i suoi record negativi di percorrenza sia di
giorno che di notte. Stiamo intensificando i controlli e pattugliamo
le strade ad alto rischio in maniera più capillare dice il comandante
Agnifili ma il tutto dipende dalla velocità con cui sfrecciano
auto e moto al rispetto del codice della strada. Sono questi elementi
che fanno impennare l’indice delle morti sulle strade. Ci avviamo
verso la stagione estiva con i tradizionali grandi flussi di auto su
tutta la rete specialmente quella costiera. Un appello a mantenere la
velocità ad osservare tutte le norme del codice diventa necessario
se non vogliamo trasformare una gita al mare in una tragedia stradale.
Gli esempi purtroppo non mancano su Pontina, Litoranea, Flacca, Lungomare
pontina, Marittima le vie in cui tra venerdì e domenica si incanalano
i turisti e sono purtroppo le vie con troppe croci ai bordi stradali
che non esercitano neppure il deterrente della diminuzione della velocità.
E qui occorre aprire la parentesi su un caso specifico quello relativo
alla strada litoranea spesso percorsa dai giornalieri dell’agricoltura:
tutti immigrati di colore spesso a bordo di biciclette di fortune senza
fari e non sempre indosso i giubbotti catarifrangenti per segnalare
la presenza ai bordi della strada. Spesso troppo spesso si sono contate
le vittime di investimenti. Un fenomeno a sè è quello
della pirateria stradale. Numerosi i casi di incidenti, anche se nessuno
mortale, in cui gli investitori sono fuggiti dopo aver travolto un pedone
o un motociclista. Il comandante della Polstrada ricorda come sia un
obbligo morale e civile quello di soccorrere i feriti. Le indagini della
polstrada hanno comunque sempre identificato gli autori degli investimenti
denunciati poi per omissione di soccorso. E infine la qualità
della rete stradale pontina. quasi tutta caratterizzata da incroci a
raso ed una segnaletica non sempre efficiente e chiara. Solo di recente
la pontina, ma solo nei tratti che da Latina porta a Roma e da Sabaudia
a Latina è stata potenziata e migliorata, per il resto siamo
nelle condizioni degli anni passati. Interventi tampone, carenze indicative,
si stratificano su un elemento strutturale: la sproporzione tra la qualità
viaria, la gran parte risalente agli anni post bonifica e il numero
sempre crescente dei mezzi in circolazione. Un dato statistico che eleva
i casi di infortuni. In tema di sicurezza e potenziamento della rete
stradale ora è aperto un dibattito che trae origine dalla inadeguatezza
della rete rispetto al carico viario, dalla esigenza di creare nuove
arterie, potenziare vie alternative al traffico pesante adottando le
vie del mare o nuove superstrade. Ma su tutto resta un elemento considerato
la causa principale della serie di incidenti e del lungo elenco di giovani
vite stroncate: la velocità.
Da "Il
Messaggero.it " del 17 maggio 2005
La Polstrada impegnata nella ”caccia” a chi non ha senso civico
e preferisce eclissarsi rischiando sanzioni pesanti, anche penali
Incidenti con fuga: "Troppo frequenti"
E a Terracina denunciato un uomo di 43 anni che ha investito un cameriere
in scooter
di ALDO CEPPARULO
"Troppo
frequenti, eccessivamente ripetitivi: una situazione che preoccupa".
Il capo della polizia stradale di Latina, vicequestore Bruno Agnifili,
analizza quello che si sta delineando co me un fenomeno di scarso senso
civico per non dire di rispetto nullo nei confronti del prossimo al volante
o in sella a un ciclomotore.
Parliamo dello scappare a gambe levate, anzi ad acceleratore premuto,
dopo aver provocato un incidente stradale: sia esso con o senza feriti.
Un comportamento riprovevole che costerà molto caro a Elio L.R.,
43 anni, di Terracina: la notte del 21 aprile scorso il nostro automobilista,
nella cetralissima via Roma, agganciò un ciclomotore un Piaggio
Free e lo scaraventò a terra lasciando esanime sull’asfalto
il conducente. Era mezzanotte e mezza, su quel motorino c’era un
giovane cameriere del ristorante Vicoletto che stava tornando a casa dopo
la serata di lavoro. Daniel Lauretti, 17 anni, originario di Vallecorsa
(Frosinone) venne soccorso da altri automobilisti di passaggio che chiamarono
la polizia. Il giovane, ricoverato al Fiorini e operato d’urgenza
per una frattura scomposta della gamba, è ancora ricoverato. Agli
agenti della Polstrada di Terracina, coordinati dall’ispettore superiore
Giuliano Trillò, il poveretto riuscì solo a farfugliare:
"Mi è sembrata un’auto grigia, credo una station wagon".
Il resto sono i frammenti di un fanalino fendinebbia trovati a terra.
Da qui lo staff della Polstrada ha avviato un’indagine complessa:
fatta di numeri di archiviazione, di tipologie di fanali e di dotazioni
di serie. Nel giro di pochi giorni la Polstrada di Terracina arrivò
a individuare il ”pirata” e a denunciarlo per omissione di soccorso
alla magistratura. Adesso il protagonista dell’assurda fuga rischia,
oltre alla sospensione della patente per aluni mesi e alla decurtazione
di almeno dieci punti, pesanti sanzioni penali.
E sono invece venti i punti della patente che la Polstrada ha tolto a
un ragazzo di 19 anni, ”patentato” da quattro mesi, che sbandando
il curva ha danneggiato tre auto in sosta e decise di scappare. E’
successo otto giorni fa, il 9 maggio, a Latina. Ma in questo caso sembra
di rivevere una pié ce di Samuel Beckett e del teatro dell’assurdo:
l’episodio, infatti, è accaduto in via dei Volsini, quasi
sotto le finestre della polizia stradale. Il ragazzo e la sua Ford Fiesta
sono stati individuati grazie ai numeri di targa rilevati da alcuni testimoni.
Infine siamo all’11 maggio, sei giorni fa: in via Rossetti sempre
a Latina una signora ferma al semaforo alla guida della sua Opel Astra
viene tamponata da una Volkswagen Golf. Il guidatore si ferma, dà
un’occhiata, poi riparte scomparendo. La Polstrada ha già
risolto il caso.
Da "Il
Piccolo" del 17 maggio 2005
Partorisce su un furgone sulla A21
ALESSANDRIA
- Fiocco azzurro lungo l’autostrada, e poliziotti alessandrini testimoni
del lieto evento. È accaduto domenica, in un’area di sosta
nei pressi di Villanova, lungo l’A21. Quando la chiamata è
giunta alla sede della Polstrada di San Michele, gli agenti sono rimasti
increduli: "Venite, una donna sta partorendo". E loro sono andati,
senza immaginare che il parto si sarebbe compiuto quasi sotto i loro occhi.
Madre e bimbo stanno bene.
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