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Rassegna stampa 13/05/2005

Rassegna stampa del 12 maggio 2005

Rassegna stampa del 12 maggio 2005


Da "Il Gazzettino" del 12 maggio 2005
RICETTAZIONE
Bloccato al casello con patente falsa, hi-fi e decoder ruba


Un nigeriano di 24 anni, Alex Chinonso Chukwendu, è stato denunciato a piede libero per ricettazione e falso dopo che gli agenti della sottosezione A-13 della Polstrada di Rovigo lo hanno fermato per un controllo all’uscita del casello di Rovigo. L’extracomunitario, che risulta domiciliato a Saonara, in provincia di Padova, era al volante di una Lancia "Dedra", nel cui bagagliaio erano stivati decoder, stereo, altoparlanti e caricatori per cd.
Da "La Provincia di Lecco" del 12 maggio 2005
Corse da pazzi: nel week end via 32 patenti
Sulla Super la polizia stradale ha fermato decine di persone per aver superato i 110 chilometri orari
In crescita anche i giovani che guidano in stato di ebbrezza: 126 ritiri nel 2005, nel 2004 erano 123

Ricky Buscagli

Trentadue patenti ritirate per eccesso di velocità in un solo fine settimana. È bastato che la polizia stradale spostasse il proprio punto di osservazione per scoprire che la moda del "piede pesante" nel lecchese sta tornando in auge. Tra venerdì e domenica una sola pattuglia ha colto in flagrante ben trentadue persone lanciate oltre i 110 chilometri orari nel tratto valmadrerese della statale 639, dove il limite è fissato a settanta all’ora e dove non è così frequente incrociare agenti in piazzola, impegnati a preservare la sicurezza sulla martoriata 36. Forse proprio la convinzione di non imbattersi in controlli ha indotto qualcuno a schiacciare sull’acceleratore, ignaro del fatto di essere nel mirino del modernissimo sistema di rilevamento della velocità: una specie di pistola laser in grado anche di fotografare il veicolo in distanza, così da consentire di fermare immediatamente le vetture pizzicate oltre il limite, di eseguire sul posto la contestazione e di ritirare all’istante la patente. Un scena che nell’ultimo weekend, a Valmadrera, si è ripetuta più volte ed in pieno giorno. I poliziotti, infatti, stavolta non hanno lavorato celati dietro un angolo mimetizzati nelle ombre della sera, ma illuminati dal sole. "Sono proprio gli orari delle contravvenzioni a destare preoccupazioni – sottolinea il comandante della stradale di Lecco, la dottoressa Elena Natale – I ragazzi sono usciti di pomeriggio e in un fine settimana, dove penso sia lecito arrivare a casa dieci minuti dopo, magari rispettando il codice della strada. Invece, i palettati hanno sforato il limite di oltre quaranta all’ora". Le trentadue patenti ritirate andranno a sporcare il netto miglioramento che i lecchesi avevano dimostrato al volante nei primi mesi dell’anno. Tra gennaio ed aprile del 2004 erano state 136 le contravvenzioni, contro le 99 del 2005. Sempre preoccupanti, invece, i dati relativi alla guida in stato di ebbrezza: 123 ritiri all’inizio del 2004, 126 nel 2005. "Non so perché, ma sembra davvero che a Lecco si beva più che a Milano", commenta il comandante, che ha trascorso la recente parte della sua carriera proprio nel capoluogo di regione. "Sarebbe bello – aggiunge – che i guidatori capissero il senso delle pattuglie sulla strada. La nostra è un’opera di prevenzione, non certo di punizione. Altrimenti non renderemmo pubblici né i dati, né i nostri allarmismi". Ad occhio e croce, non esistono particolari distinzioni di età o sesso per essere invogliati ad infrangere il codice della strada sfrecciando a tavoletta: uomini, donne, ragazzi, un po’ tutti finiscono per farsi incuriosire dalle prestazioni della propria auto. Al contrario, il vizietto del gomito alto sembra essere tipicamente giovanile. Notizia, in verità, che non sorprende. Tanto che la stessa polizia organizza servizi specifici, come la famosa prova del palloncino, proprio nelle ore notturne del fine settimana. Stavolta, l’obiettivo era valutare la confidenza dei lecchesi con il limite di velocità. Sarà stato il rettilineo, sarà stato uno sfogo dopo le code ai semafori, sta di fatto che la bocciatura è stata netta.
Da "La Provincia di Cremona" del 12 maggio 2005
Raid a Cremona, Madignano e Gadesco.
Intercettati sulla Castelleonese, denunciate due donne incinte
Razzie nei market, tre in cella
Due uomini e una donna arrestati dalla Polstrada
di Giacomo Guglielmone

Tre arresti, due denunce, l’intera refurtiva (valore oltre 2mila euro) recuperata. Soprattutto un messaggio preciso, inequivocabile, alla criminalità predatoria: Cremona non è terreno di conquista; la guardia delle forze dell’ordine è altissima. E’ tutto questo la brillante operazione condotta l’altro ieri pomeriggio dagli agenti della Polizia Stradale in relazione alla raffica di furti messi a segno dalla ‘batteria’ di ladri romeni — tutti provenienti dal Milanese (e tutti con precedenti specifici) — nei centri vendita Mercatone Uno di Madignano, Iper-Cremona Due di Gadesco Pieve Delmona e Trony, sulla via Mantova, alle porte della città. I responsabili sono stati intercettati da una pattuglia (distaccamento di Pizzighettone) poco dopo l’ultima razzia, quella al Trony, avvenuta alle 17.30. In cella sono finiti due uomini — D.M., 38 anni e Adrian C., 22enne — e una donna: V. Boinciu, 37 anni. Arresto evitato (perché entrambe incinta) per P.S., 23 anni e S.L., 25enne. Sono state denunciate. I tratti salienti dell’operazione sono stati illustrati ieri mattina presso la caserma di via Massarotti dal comandante provinciale, Marco Tangorra, e dall’ispettore Loris Busi. La segnalazione alla centrale operativa parte proprio dal Trony. Poco dopo tutte le pattuglie in quel momento operative iniziano a perlustrare le arterie principali intorno alla città; via Mantova, via Giuseppina, via Milano, la Castelleonese. La direzione di fuga non si conosce. Ma c’è l’indicazione dell’auto — una Fiat Bravo — e tanto basta. Dimostrando un notevole intuito, la pattuglia di Pizzighettone che alle 18 incrocia, sulla Castelleonese, dalle parti di Sesto, vede un’auto che potrebbe corrispondere a quella braccata e la segue. Tempo pochi minuti e la vettura viene fatta fermare; i cinque fatti scendere. Nell’auto spunta una quantità impressionante di oggetti: due motoseghe (rubate da Castorama a Gadesco), mandrini per trapano, prodotti per la pulizia dell’auto e della persona, creme, deodoranti, olio per motori ecc. ecc.. I cinque vengono condotti in Questura, dove scattano accertamenti sull’identità. Quindi si verifica che la merce è stata rubata dai tre centri vendita (a partire dalla mattinata) con tecniche del tutto particolari: una sorta di sacco sotto le gonne e una specie di doppio fondo nei pantaloni dei due uomini. Questi ultimi si trovano a Cà del Ferro; la 37enne è stata portata nella notte (se ne sono occupati Busi e alcuni agenti) nel carcere femminile di Verziano (Brescia). L’accusa è furto aggravato. Nessuno dei cinque ha documenti a posto. Il pm che si occupa del caso — e che ha dato il via libera ad arresti e denunce — è Francesco Messina.


Venerdì, 13 Maggio 2005
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