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Rassegna stampa Alcol e guida del 10 aprile 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

 

L’ADIGE

Bere fa male: parola di giovani
Documentati sul tema, 15 studenti lo spiegano ai coetanei

di CHIARA PEDRAZZOLLI

PERGINE - «Liberi da... liberi di...», è il progetto per la promozione della salute proposto quest’anno dal coordinamento alcol e guida della Valsugana (Comprensorio C4, Centro di alcologia, i Comuni di Levico, Pergine, Piné, Civezzano ed alcuni istituti scolastici) che verrà realizzato nel mese di maggio lungo le vie del centro di Pergine Valsugana. La proposta è destinata ai giovani, ma non solo. Un modo per far riflettere la città sugli stili di vita, giovanili e non. Ma anche una occasione per i ragazzi per prendere coscienza delle capacità, assumere decisioni responsabili tramite una metodologia nuova: la peer education (educazione tra pari). Obiettivo è sviluppare un pensiero critico sui fattori che condizionano le scelte, in modo da renderle il più possibile libere. Per l’arco di due giornate intere, Pergine sarà «occupata» dai giovani che potranno divertirsi, ma sempre tenendo presente che la «due giorni» è all’insegna della salute. Sono previsti concerti con gruppi locali, discoteca, rappresentazioni teatrali, stand di associazioni di volontariato, ma anche la premiazione finale di un concorso indetto all’interno delle scuole elementari e medie e un convegno riguardante «I giovani e gli stili di vita». Anche i bar aderiranno all’iniziativa e per l’occasione offriranno esclusivamente bibite analcoliche. Al progetto stanno lavorando i centri giovani dei comuni aderenti al coordinamento e gli istituti scolastici. Ma a chi spetta il compito di «consapevolizzare» i ragazzi? La risposta è semplice: ad altri ragazzi. Chi meglio di un adolescente conosce e capisce le emozioni, i sentimenti, i pensieri e i turbamenti di un coetaneo? Ecco quindi che dopo aver brevemente illustrato l’idea che veniva dal Coordinamento, i rappresentanti dell’Istituto «Marie Curie» hanno invitato, lo scorso gennaio, gli studenti di terza e quarta ad autocandidarsi come Peer Leader . Il Peer Leader è una persona che, come dice la parola stessa, è pari alle altre: non assume ruoli di potere o di comando, ma allo stesso tempo è un esperto, ha ricevuto una formazione di base sulla salute, sui fattori che agevolano le scelte libere e su quelli che provocano delle scelte acritiche. È importante che i ragazzi siano uniti e che esista un interscambio di esperienze e idee tra i Peerer . Il gruppo, non viene lasciato in balìa di se stesso: viene seguito da un gruppo di docenti e da esperti dell’Azienda sanitaria. Obiettivo specifico dei ragazzi del Curie è un convegno-happening che si terrà durante la due giorni, dedicato a tutti gli studenti. I ragazzi (circa 15 i peer leader ) sembrano avere le idee chiare: «Noi non siamo capi, siamo rappresentanti del pensiero dei giovani e, come tali, cerchiamo di aiutarli nell’evitare di compiere scelte sbagliate». Decise sono le parole di Marta Comin che assieme a Diego Fioravanti dimostrano molto entusiasmo e voglia di fare. «Essere Peer Leader ? Provare a dare l’esempio e riuscire a pensare prima di agire - sostiene Diego - il nostro obiettivo è quello di far riflettere i nostri coetanei e di portarli a pensare che tutte le scelte influenzano la vita». «Per noi essere Peerer vuol dire diventare competenti rispetto alle tematiche che il gruppo tratta, ma anche responsabili, mature e consapevoli delle nostre azioni» affermano Paola Rampelotto , Deborah Moschen e Alice Trentin . Il clima che si respira è pieno di entusiasmo e ricco di aspettative: «Io vorrei far capire a questa disperata generazione di giovani che bere, fumare, assumere sostanze stupefacenti e trascurare la propria salute fa male, crea dipendenza e non ti rende più figo» precisa Paola. Diego la pensa allo stesso modo ma aggiunge: «Vorrei riuscire a coinvolgere il maggior numero di persone possibili per sensibilizzarle a questo problema che si sta facendo sempre più grave e diffuso». Una situazione che non va presa sottogamba: i dati parlano chiaro e gli incidenti stradali per l’uso di alcol o stupefacenti non accennano a calare.


COMUNICATO STAMPA
ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA ONLUS

Al Presidente della Regione Veneto
Al Presidente del Consiglio Regionale Veneto
Al Ministro Affari Regionali e Autonomie Locali
Al Gazzettino
Alla Stampa

L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada con comunicato del 5/01/2007 aveva espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa della Regione Veneto, che con il disegno di legge n. 117 sulla "Disciplina dell’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande" aveva deciso di mettere in atto azioni concrete per la prevenzione degli incidenti stradali, anticipando l’orario di apertura delle discoteche alle ore 22 e di chiusura alle ore 3 e, cosa ancora più importante, aveva stabilito la sospensione della vendita e somministrazione di alcolici a partire dalle ora 1.
La nostra Associazione considerava innovativa tale decisione e si augurava che altre Regioni ne seguissero l’esempio senza farsi disorientare da interessi di parte.

Non ci spieghiamo come mai la Regione Veneto tentenni nelle decisioni o voglia fare marcia indietro. Ha forse avuto assicurazione dagli scienziati che la somministrazione di alcolici e gli orari sballati delle discoteche, oltre che i suoni, non creino danni alla salute e non abbiano alcun addentellato con la strage stradale? O forse le pressioni delle lobby dell’alcol e delle discoteche hanno sortito effetto su coloro che, nell’esercizio del loro potere pubblico e pagato, sono chiamati a garantire i diritti costituzionali, tra i quali la salute e la vita? O costoro hanno forse anche dimenticato che l’art. 41 della Costituzione impone all’iniziativa privata di "non arrecare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana"? O vogliamo affermare che contribuire a ridurre la persona in stato di ubriachezza, con malessere fisico e perdita della capacità di autocontrollo con tutto ciò che ne consegue, esalti la dignità umana?
Ci auguriamo che il ritardo nello stabilire la data di discussione in aula del disegno di legge 117 sia solo motivato dal bisogno di un maggiore tempo di riflessione, perchè il dovere di dare priorità al diritto di vivere e alla tutela della salute porti a decisioni ancora più rigorose, dettate da responsabilità e... buon senso.
Bisogna aver chiari gli obiettivi da raggiungere e, se ci riferiamo all’obiettivo europeo del dimezzamento degli incidenti entro il 2010, obiettivo a nostro parere anche molto riduttivo, la Regione Veneto dovrebbe necessariamente prendere decisioni adeguate, poichè è ancora abbastanza lontana dal suo conseguimento, come si rileva dal confronto dei dati ISTAT del 2002 e del 2005:
Regione Veneto: anno 2002 - incidenti 19.012 morti 634 feriti 26.968

 anno 2005 -  incidenti 17.425 morti 540 feriti 24.122

Come si vede, il decremento su quattro anni è poco significativo, mentre l’obiettivo del dimezzamento non solo deve essere raggiunto ma deve essere anche superato per raggiungere l’obiettivo di "nessun incidente", come ci suggerisce lo slogan della Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale del 23/29 aprile 2007.
La Regione Veneto possiede competenze ed intelligenza per decidere, suggeriamo solo di non continuare a perdere tempo perchè ogni giorno muoiono persone sulle sue strade.
dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS


GAZZETTA DEL SUD

A Chieti. Due persone perdono la vita in un incidente nel Milanese

Scontro frontale auto-ambulanza a causa dell’alcol: cinque morti

CHIETI Alta velocità e ancora una volta alcol sono le cause di quello che è stato uno dei peggiori incidenti su strada delle festività pasquali di quest’anno. Cinque morti, quattro amici che avevano bevuto più di quanto consentito per guidare e che hanno imboccato contromano una strada percorsa da un’ambulanza a sirene spiegate con a bordo una paziente. In ospedale, quest’ultima, non è mai arrivata. La strada interessata è la Fondovalle Alento, una bretella sotto Chieti che collega la costa con l’entroterra. Dopo una cena insieme i cinque amici, su un’Audi 80, sorpassata un’auto, hanno imboccato contromano la biforcazione in fondo ad un rettilineo, andando a scontrarsi con un’ambulanza diretta in ospedale a sirene spiegate. Con l’impatto l’ambulanza si è ribaltata: morta sul colpo la paziente, una donna 65enne di Miglianico (Chieti), feriti i due infermieri e la conducente; nell’auto, accartocciata quasi completamente, sono morti sul colpo in tre. Degli altri due che hanno raggiunto l’ospedale di Chieti uno è morto tre ore dopo, durante un’intervento chirurgico, l’altro è ancora in prognosi riservata.

Un altro grave incidente stradale si è verificato, ieri pomeriggio, nel Milanese: due morti e tre feriti. L’incidente è avvenuto lungo la strada statale 415 Paullese, una dozzina di chilometri a Est di Milano. Le due persone morte nello scontro, una donna di 74 anni e un uomo di 65, viaggiavano a bordo della loro autovettura, una Peugeot 206, quando è piombata loro addosso, in contromano, una Renault Megane.


IL MATTINO (Caserta)

Tornano a casa in bici, investiti e uccisi

ANTONIO PISANI

Un weekend di traffico intenso sulla strade casertane rovinato da un unico ma gravissimo incidente avvenuto sabato sera e in cui hanno perso le vita due immigrati indiani mentre un terzo è in prognosi riservata. L’episodio che ha insanguinato il fine settimana pasquale è avvenuto intorno alle 20.30 all’altezza del nuovo cimitero di Castelvolturno, sul cavalcavia della strada provinciale 333 che collega Grazzanise a Castelvolturno. I tre cittadini indiani, tutti sprovvisti di documenti, stavano viaggiando in bicicletta ai margini della carreggiata, in una zona in cui la visibilità è scarsissima, quando sono stati centrati in pieno da una Rover 200 guidata da un 27enne di Castelvolturno, Giuseppe Di Puorto. Il giovane, che come hanno accertato più tardi i carabinieri aveva alzato il gomito, non li ha visti: sotto l’influenza dell’alcol infatti, è piombato a tutta velocità sui tre ciclisti senza nemmeno tentare la frenata. L’impatto è stato violentissimo, gli immigrati sono stati sbalzati a molti metri di distanza; uno è morto sul colpo, il secondo mentre veniva trasportato d’urgenza alla clinica Pinetagrande. Il terzo invece, con gravissime fratture al cranio e agli arti inferiori e superiori, lotta tuttora tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Caserta. Il 27enne Di Puorto ha prestato i primi soccorsi dopo aver chiamato il 118 e dopo è stato condotto in ospedale dove gli è stato diagnosticato un trauma cervicale; quindi i carabinieri della stazione di Castelvolturno lo hanno denunciato per omicidio colposo e lesioni colpose gravissime. Le indagini dei militari proseguono ora per accertare l’identità dei tre extracomunitari.


IL GAZZETTINO

DUE GRAVI INCIDENTI 

Con l’auto contromano: sette morti

Alta velocità e ancora una volta alcol sono le cause di quello che è stato uno dei peggiori incidenti su strada delle festività pasquali di quest’anno. Cinque morti, quattro amici che avevano bevuto più di quanto consentito per guidare e che hanno imboccato contromano una strada percorsa da un’ambulanza a sirene spiegate con a bordo una paziente. In ospedale, quest’ultima, non è mai arrivata. La strada interessata è la Fondovalle Alento, una bretella sotto Chieti che collega la costa con l’entroterra. Dopo una cena insieme i cinque amici, su un’Audi 80, sorpassata un’auto, hanno imboccato contromano la biforcazione in fondo ad un rettilineo, andando a scontrarsi con un’ambulanza diretta in ospedale a sirene spiegate. Ben visibile, secondo gli accertamenti della polizia stradale, il divieto di accesso ignorato però dal conducente dell’Audi. Quest’ultima procedeva a velocità sostenuta, secondo la testimonianza degli occupanti della vettura superata.
Con l’impatto l’ambulanza si è ribaltata: morta sul colpo la paziente, una donna 65enne di Miglianico (Chieti), feriti i due infermieri e la conducente; nell’auto, accartocciata quasi completamente, sono morti sul colpo in tre. Degli altri due che hanno raggiunto l’ospedale di Chieti uno è morto tre ore dopo, durante un’intervento chirurgico, l’altro è ancora in prognosi riservata anche se le sue condizioni stanno migliorando. Lo choc non gli ha consentito ancora di parlare con gli agenti che stanno ricostruendo la dinamica di quanto avvenuto.
Gli esami fatti al momento del suo ricovero consentiranno di accertare, comunque, in che condizioni fisiche fosse al momento dell’impatto. La sua testimonianza, poi, contribuirà a stabilire anche le condizioni degli altri, conducente compreso, per i quali il magistrato ha ritenuto opportuno dare il via libera ai funerali senza disporre autopsie. Sotto il profilo penale, infatti, il reato di omicidio colposo si estingue con la morte del conducente, in questo caso Andrea Chiappini. Da quanto si è appreso, poi, almeno uno del gruppo aveva precedenti per guida in stato di ebbrezza.
Sempre nell’ospedale di Chieti, migliorano le condizioni dei due infermieri rimasti feriti; la conducente dell’ambulanza che nell’impatto ha riportato la frattura del bacino, è sotto osservazione nell’ospedale di Pescara.

Un altro grave incidente stradale si è verificato, ieri pomeriggio, nel Milanese. Il bilancio dello scontro è di due morti e tre feriti. L’incidente è avvenuto lungo la strada statale 415 Paullese, all’altezza del comune di Paullo, una dozzina di chilometri a Est di Milano. Secondo le testimonianze raccolte dalla Polstrada, le due persone che hanno perso la vita nello scontro stavano viaggiando tranquillamente a bordo della loro autovettura, una Peugeot 206, quando è piombata loro addosso, in contromano, una Renault Megane. I deceduti sono una donna di 74 anni e un uomo di 65. I tre feriti sono stati ricoverati all’ospedale di Melegnano (Lodi). Dai primi accertamenti sembra che la Megane, che viaggiava a velocità sostenuta, all’altezza di Zelo Buon Persico, frazione di Paullo, si sia trovata davanti una coda di auto ferme al semaforo. Preso in contropiede, il conducente dell’auto ha scartato, per evitare un tamponamento, invadendo però l’altra corsia e finendo frontalmente contro la 206.


IL GIORNALE DI VICENZA

Incidente a Rossano. Coinvolte le vetture di due romeni, uno dei quali ubriaco
Schianto fra due auto all’incrocio
Giovane all’ospedale in fin di vita

 di Davide Moro

Un giovane rumeno di 25 anni, N. D., che si trova nel Bassanese per trascorrere le vacanze pasquali a casa di parenti, si trova ricoverato in fin di vita nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Belluno dopo essere stato centrato da un automobilista ubriaco. Lo schianto è avvenuto intorno alle 21 di domenica a Rossano, in via Bessica, lungo la strada che conduce a Loria.
L’immigrato, al volante di una Ford Escort, si stava recando a casa di una cugina, che abita nel comune trevigiano, quando una Opel Vectra guidata da un suo connazionale, I. T., 30 anni, residente nel Marosticense, che aveva a bordo altri tre passeggeri, lo ha colpito ad alta velocità sulla fiancata sinistra.
L’urto è stato violentissimo e ad avere la peggio è stato N. D., che è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso del San Bassiano con un codice rosso. Tutti praticamente illesi, invece, gli occupanti dell’Opel.
Sul luogo dell’incidente è intervenuta la polizia stradale di Bassano per i rilievi e regolare la circolazione. Da una prima ricostruzione della dinamica, pare che l’Opel sia uscita da una strada laterale, via Bodi, bruciando letteralmente uno stop e finendo così contro la Ford Escort. Non bastasse, il conducente era pure in stato di ebbrezza, ragion per cui gli verrà ritirata la patente e sarà denunciato all’autorità giudiziaria.
Quanto al ferito, in tarda serata è stato trasferito nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Belluno.
Il venticinquenne sta lottando tra la vita e la morte a causa dei traumi e delle fratture riportati nello schianto.


MARKETPRESS.INFO

STRAGI DEL SABATO SERA: PACCHETTO DI MISURE PER FRONTEGGIARE IL FENOMENO 

 Ancona, 10 aprile 2007 - Un pacchetto di misure per fronteggiare il fenomeno delle stragi del sabato sera. E´ quanto e` stato deciso al termine della riunione del Comitato provinciale per l´ordine e la sicurezza pubblica, svoltasi questa mattina nella sede della Giunta Regionale. Il pacchetto, articolato e complesso, sara` operativo fino alla fine di settembre, tutti i fine settimana, dall´una di notte alle nove del mattino. Prevede il potenziamento delle attivita` di prevenzione, controllo e presidio da parte di tutte le forze dell´ordine lungo le strade e vie di comunicazione verso i principali locali di divertimento della provincia. Alla riunione, presieduta dal prefetto di Ancona, Giovanni D´onofrio, hanno partecipato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, il presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli, il sindaco di Ancona, Fabio Sturani, il questore di Ancona, Giorgio Iacobone, il responsabile del Dipartimento regionale per la Sicurezza, Roberto Oreficini Rosi, il presidente e i vice presidenti provinciali del Silb Confcommercio - sindacato dei locali da ballo, rispettivamente, Gabriele Tombari, Maurizio Casarola e Roberto Giardinieri, e rappresentanti delle Forze dell´ordine. ´L´obiettivo ´ ha detto il presidente Spacca ´ e` lavorare in modo sinergico su un aspetto drammatico per la nostra comunita`´. La Regione, da parte sua, da tempo si e` fatta promotrice di numerose altre iniziative di sicurezza per i giovani all´uscita dalle discoteche. L´estate scorsa la campagna ´Ama la vita e gustala lentamente´, recentemente, il progetto ´Un soffio per la vita´ con cui sono stati distribuiti kit per misurare il tasso di alcol nel sangue. Il presidente Spacca ha esortato ad alzare al massimo il livello di sensibilita` verso il fenomeno delle stragi del sabato sera: ´E´ un prezzo troppo alto che non ci possiamo permettere di pagare. Non dobbiamo cercare di criminalizzare i giovani ma di far sentire loro che sono importanti per la comunita`. E´ un richiamo alla responsabilita` personale, facendo capire che la loro vita ha un valore per tutti noi. Da parte regionale c´e` una strategia di valorizzazione del ruolo dei giovani, come lo dimostra il tema stesso della prossima Giornata delle Marche, che guarda appunto ai giovani, o lo stesso testimonial che e` stato scelto per rappresentare le Marche, il musicista ventottenne Giovanni Allevi´. ´Questo pacchetto sicurezza ´ ha spiegato il prefetto D´onofrio ´ risponde alla necessita` di intervenire di fronte a questo tragico fenomeno. Si tratta di misure e servizi che si aggiungono a quelli ordinari, che comporteranno un maggiore presidio e controllo nei locali da ballo e anche in prossimita` dei caselli autostradali. Saranno anche utilizzate le unita` cinofile per l´individuazione della presenza di sostanze stupefacenti´. Necessita` di intervenire condivisa da tutti i rappresentanti del Comitato. Il Comune di Ancona, ad esempio, si e` detto disponibile a potenziare il trasporto pubblico locale verso le principali discoteche, coinvolgendo a tale scopo l´azienda Conerobus. Una misura questa che potrebbe essere applicata anche in occasione dell´iniziativa del prossimo 28 aprile, a cui anche la Regione Marche ha dato formale adesione, lanciata dalla trasmissione di Radio 1 ´Zapping´, con cui si invitano i giovani a non usare le auto private per andare in discoteca e a servirsi dei mezzi pubblici. ´La vita nei locali da ballo ´ ha affermato il presidente del Silb, Tombari ´ si e` trasformata. La notte comincia alle 19, con gli aperitivi, gli after hour. La discoteca e` solo l´ultimo anello di una catena. E´ fondamentale dunque analizzare complessivamente tutto il `sabato sera´, senza concentrarsi esclusivamente sull´ultima parte di esso e considerare che questo fenomeno coinvolge anche la Riviera romagnola, meta di molti giovani perche` li` si concentrano le discoteche piu` grandi´. A questo proposito, il presidente Spacca ha evidenziato la necessita` che anche l´Emilia-romagna condivida le stesse misure preventive adottate nelle Marche: ´Ho gia` proposto ´ ha dichiarato Spacca ´ al presidente della Regione, Vasco Errani, un progetto comune contro le stragi del sabato sera e mi aspetto ora di ricevere a breve una risposta´.


SESTOPOTERE.COM

CARPI: QUANDO L’ALCOOL E’ PROTAGONISTA SUL GRANDE SCHERMO

(Sesto Potere) - Carpi - 10 aprile 2007 - L’aprile del 2007 è stato definito Mese Della Prevenzione Alcologica. Assessorato alle Politiche sociali, Assessorato alle Politiche culturali, Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Carpi in collaborazione con il Distretto dell’Azienda Unità sanitaria locale propongono al riguardo nell’ambito del ciclo Carpi effetto cinema un doppio appuntamento denominato Cinema & alcool. Alla Videoteca comunale di via San Rocco 5 alle ore 20.30 (ingresso gratuito) verranno proiettati in due mercoledì successivi due film preceduti da un breve intervento e seguiti da una tavola rotonda. Domani, mercoledì 11 aprile con il titolo Alcool e lavoro il programma della serata propone il film My name is Joe di Ken Loach: l’introduzione alla pellicola tra l’altro verrà curata da alcuni volontari delle associazioni Alcolisti Anonimi e Club Alcolisti in Trattamento. Mercoledì 18 aprile invece sotto il titolo Alcool e stili di vita introdurranno il tema tra gli altri membri della Polizia amministrativa locale: il film in programma sarà invece Sideways-In viaggio con Jack, di Payne Alexander. La tavola rotonda finale sarà coordinata in entrambi gli appuntamenti del ciclo da Pierangelo Bertoletti, psicologo psicoterapeuta, del Centro Alcologico Ausl di Mirandola e Carpi.


IL TEMPO

Roma Manchester /1 Grazie alla polizia

Gli ubriaconi inglesi, tifosi del Manchester, le hanno prese in campo e anche sulle gradinate dell’Olimpico. Vorrei tributare un ringraziamento alle forze di polizia per il lavoro svolto. Gli hooligans, inoltre, si sono vantati d’aver vinto due guerre mondiali e un campionato del mondo di calcio. Dovrebbero sapere che noi abbiamo vinto la prima e pareggiato la seconda più quattro titoli mondiali! Giancarlo Testi Roma


 

Manchester /2 Barbari inglesi

Caro senatore, ma come possono gli inglesi meravigliarsi del trattamento ricevuto a Roma? Io sinceramente direi alla loro prestigiosa televisione di far vedere ai cittadini dell’Europa non le immagini dello stadio, bensì le immagini di come si comportano in città prima della partita, come lasciano insudiciata una piazza e di come in continuazione inveiscono, completamente ubriachi, contro i cittadini locali. Prendono botte in tutto il mondo, e un motivo ci sarà... Mario Cattaneo Roma



Manchester /3 Acqua invece di alcool

Qualche atto di violenza si è registrato a Roma in occasione della partita di andata con il Manchester. Sono episodi deplorevoli, ma circoscritti e non tali da comportare richieste di scuse dell’Italia. Non vorrei che si scaldassero lassù gli animi per la trasferta dei gliallorossi. Nicola Savino
SEMBRA CHE, nonostante la proibizione, qualcuno degli ospiti avesse ingerito forti dosi di alcolici. Comunque occorre molta acqua fredda, senza sottovalutare l’evento, ma nemmeno speculandovi sopra.


AVVENIRE.IT

MOLISE 

VINO: LE TENDENZE E LE PROSPETTIVE IL PUNTO DELLA COLDIRETTI 

Anche in Molise, l’arte di assaporare il vino - sostiene la Coldiretti Molise - è oggi l’espressione di uno stile di vita "curato" attento all’equilibrio psico-fisico, che aiuta a “stare bene con se stessi" e si contrappone totalmente ai comportamenti “a rischio” che sono alla base degli ’’happy hour’’, l’ora dell’aperitivo in tutta fretta a base di bevande alcoliche e stuzzichini, dei “binge drinking”, il bere fino a ubriacarsi o degli “alcolpops”, promossi con un’immagine di divertimento e socializzazione, che quasi obbliga a continuare a bere. Il vino nella società moderna - precisa la Coldiretti Molise - è diventato un prodotto espressione di equilibrio e riflessione sul quale far leva per combattere gli abusi, anche perché è culturalmente capace di attirare le nuove generazioni e di distoglierle dagli eccessi (*). Da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea/AcNielsen relativi al 2006 sugli acquisti domestici si conferma la tendenza degli italiani a bere meno ma meglio, con un riduzione dell’1,9 per cento nel numero delle bottiglie acquistate, ma un aumento record dell’11,3 per cento, vola in Italia la spesa per gli acquisti familiari dei vini a denominazione di origine confezionati (DOC/DOCG) che ha praticamente raggiunto in valore quella per i vini da tavola. Una tendenza che conferma la crescente attenzione verso l’acquisto di prodotti certificati e legati al territorio. Sotto l’influsso delle tendenze del mercato, negli ultimi 10-15 anni la qualità ha assunto un ruolo fondamentale nella filiera vitivinicola, pertanto anche in Molise ci si é ricordati dei vitigni autoctoni dimenticati, provvedendo al loro recupero, operando un percorso inverso a quello che ne aveva decretato il declino, con il fine di ríportarli nelle zone di coltivazione d’elezione. Così ai classici vini molisano, con vitigni montepulciano, trebbiano, aglianico, sangiovese, falanghina e malvasia, si sta sempre più prepotendemente imponento la “Tintilia”, un vitigno autoctono molisano. Introdotto nella seconda metà del settecento, in piena dominazione borbonica, in virtù dei commerci tra il regno di Napoli e la Spagna. Questo vino, esclusivo del Molise, deriva il suo nome presumibilmente dall’etimo Tinto che in lingua iberica significa “rosso”, ed è infatti caratterizzato da un colore rosso scuro. I risultati del 2006 - conclude la Coldiretti Molise – che vedono sul piano nazionale una crescita del 6,5 per cento delle vendite all’estero dove è diretta più di una bottiglia Made Italy su tre, con un valore di 3,2 miliardi nelle esportazioni, vedono anche il protagonismo delle cantine Molisane, alcune delle quali hanno canali di commercializzazione con il Giappone e Stati Uniti.

(*) Nota: questo quadro paradisiaco contrasta con tutti gli articoli di cronaca nera alcolcorrelata che pubblichiamo ogni giorno in questa rassegna.
I problemi alcolcorrelati del nostro paese sono per la gran parte vinocorrelati. Se si vogliono combattere questi problemi, e le sofferenze che si portano dietro, forse è più utile “far leva” sul prodotto acqua che sul prodotto vino…
Abbiamo già scritto più volte che non ha senso promuovere le sigarette per combattere il tabagismo.


SESTOPOTERE.COM

UBRIACO ALLA GUIDA, INVEISCE E SI SCAGLIA CONTRO I CC, ARRESTATO

(Sesto Potere) - Scandicci (FI) - 10 aprile 2007 - Durante i controlli effettuati nella tarda serata di pasquetta, i militari della Compagnia di Scandicci hanno fermato un macchina in pieno centro che procedeva ad andatura irregolare.

Fin dalle prime fasi dell’accertamento, i carabinieri si sono subito accorti che l’autista, un 41enne napoletano residente a Grosseto, versava in un palese stato di ebbrezza alcolica. Condotto in caserma per essere sottoposto all’accertamento dell’etilometro, fin da subito l’uomo ha proferito insulti all’indirizzo degli operanti che cercavano in tutti i modi di tranquillizzarlo. Continuando nei suoi sproloqui, il napoletano si faceva sempre più intimidatorio e arrogante, iniziando a minacciare gli operanti in modo sempre più pesante e, contestualmente, cercando di opporsi al controllo, spintonandoli e lanciandogli contro ogni tipo di oggetto che gli passava sotto mano.
Vista la situazione e valutato che non c’era nessuna possibilità calmare il soggetto, che continuava nelle sue azioni violente, lo stesso veniva ammanettato e tratto in arresto per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e minacce, oltre ovviamente ad essere denunciato per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Quindi, dopo le formalità di rito e sentito il p.m. d’urgenza, C. C., con alle spalle diversi precedenti penali per reati della stessa indole, è stato trattenuto presso la camera di sicurezza in attesa della celebrazione del processo per direttissima fissato per oggi.


IL GAZZETTINO (Venezia)

Sfreccia in tangenziale guidando in "coma etilico"
Sequestrate 41 patenti 

Controlli a raffica della Polstrada nel week end Poche code ai caselli per il controesodo pasquale 

Mestre

Se ne sono tornati a casa non con le proprie gambe, visto il tasso alcolico, ma a bordo del carro attrezzi. Sono due dei 41 automobilisti cui è stata sequestrata la patente negli ultimi due giorni dagli agenti della Polstrada operativi a 360 gradi nel week-end pasquale sulle maggior arterie del territorio provinciale.
Il record l’ha stabilito sabato notte un marocchino lungo la tangenziale, e non tanto perchè viaggiasse a 140 chilometri l’ora a bordo di una Fiat Uno (per questo c’è di peggio) ma piuttosto perchè il suo tasso alcolico segnava 2.24, l’equivalente del coma etilico. Per gli agenti della Polstrada, coordinati dal comandante Ciro Pellone, il lavoro dunque non è mancato in questi giorni di mini esodo nonostante, rispetto agli scorsi anni, gli automobilisti si siano maggiormente disciplinati per quanto riguarda le partenze. Non a caso al casello di Villabona, a parte giovedì scorso (comunque per poche ore), non si sono mai registrate code e intasamenti. In compenso la scorrevolezza registrata lungo l’autostrada Padova-Venezia e in tangenziale a Mestre deve aver spinto più di qualche automobilista a pigiare sull’acceleratore e non solo durante le ore notturne.
Quarantuno le patenti sequestrate negli ultimi due giorni (35 di queste per eccesso di velocità) rappresentano senza dubbio un numero su cui rifettere. Dovrà farlo anche il quarantanovenne che alle 13 circa di domenica si è capottato con la propria auto lungo la Castellana all’altezza di Trivignano dopo aver divelto la ringhiera di una casa. L’uomo se l’è cavata con delle lievi ferite ma non ha potuto evitare il ritiro della patente visto che il suo tasso alcolico era di 1.28.
Stessa sorte per i due aspiranti piloti di Forumula Uno bloccati al casello di Villabona dopo che avevano sfrecciato in tangenziale, probabilmente facendo a gara, a circa 180 chilometri orari con le rispettive vetture: una Lotus e una Ferrari.
Fermato anche un giovane di Mogliano a bordo di una Bmw serie 1 per eccesso di velocità (166 km all’ora) e per guida in stato di ebbrezza. Polstrada all’opera anche lungo il Terraglio: a cadere nelle rete dei poliziotti un giovane di 22 anni trovato con un tasso alcolico di 1.81.
È andata ancora peggio ad un neopatentato del 1987 bloccato a Tessera, nel tratto tra l’aeroporto e il casinò di Ca’ Noghera dopo aver eseguito una serie di manovre pericolose ad alta velocità. Infrazioni che gli sono costate ben 34 punti.
In autostrada ieri il record di velocità l’ha toccato una Mercedes sl 500 "beccata" a 216 km orari nel tratto di Dolo. Leggermente più piano, si fa per dire, viaggiavano un triestino e un veronese a bordo di una Mercedes e un’Audi pizzicati a 208 e 204 chilometri orari.

Ieri sera i maggiori disagi si sono registrati sicuramente lungo le direttrici per le spiagge e ovviamente alla barriera di Venezia-Est per il controesodo, a partire dal tardo pomeriggio. Più contenuti invece i problemi alla barriera di Roncade, in direzione di Mestre, raggiunta in serata da chi la scorsa settimana si era recato in montagna per trascorrere la Pasqua e l’ultimo week-end sulla neve. Il traffico ieri è ovviamente aumentato anche in tangenziale anche se non si sono registrati particolari disagi per gli automobilisti. La bella giornata di Pasquetta ha favorito anche l’afflusso al parco di San Giuliano diventato ormai un vero e proprio punto di riferimento per i cittadini. Molte famiglie l’hanno raggiunto in bicicletta, specie nel primo pomeriggio.

Stefano Babato


L’ADIGE

Mezzolombardo, ecuadoregno finisce in ospedale

Bottigliate per una donna Lite in discoteca, due feriti

Colpa di una donna, ma anche del troppo alcol. È così che alla discoteca S. Louis di Mezzolombardo sabato notte sono dovuti intervenire i carabinieri per sedare una rissa scoppiata fra un gruppo di sudamericani, a suon di pugni e di bottigliate in testa, con due giovani rimasti feriti: uno è stato medicato sul posto dal personale del 118, l’altro, un ecuadoregno di 24 anni, è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara. Gli amici coinvolti nella rissa sono riusciti a far perdere le proprie tracce prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Il bilancio complessivo del controllo è di un gruppo di stranieri identificati e di una persona con lesioni non superiori ai 20 giorni, per cui si procede a querela di parte. La scena che si è presentata ai soccorritori è stata impressionante: due giovani coperti di sangue, anche se le ferite erano - per fortuna - solo superficiali. L’allarme è arrivato alla centrale operativa del 112 verso le l’una e trenta di notte, fra sabato e domenica. Era stata segnalata una rissa all’interno della discoteca di Mezzolombardo con alcune persone ferite. Subito sono intervenuti gli uomini della sicurezza del locale a separare i contendenti, poi i carabinieri della compagnia di Trento hanno fatto il resto, procedendo con le identificazioni. I due feriti, entrambi sudamericani, avevano lesioni da taglio (uno sulla schiena e l’altro sul braccio e sul capo), causate da cocci di bottiglie e di bicchieri. A far scoppiare l’ira all’interno di un gruppo ben nutrito di sudamericani - cileni, ecuadoregni e peruviani - sarebbero stati apprezzamenti pesanti rivolti ad un’amica: la donna si è trovata, suo malgrado, contesa da alcuni giovani, alla stregua della ben più celeberrima Elena, che con la sua bellezza causò la guerra di Troia. La «battaglia» in discoteca è durata pochi secondi, grazie alla security privata ed ai carabinieri che hanno portato all’esterno del locale i contendenti per l’identificazione. La lite, come hanno ammesso i due feriti, è scoppiata per la giovane donna. Ma, hanno verificato i carabinieri, gli animi erano già «caldi» per qualche bicchiere d’alcol bevuto nel corso della serata.


TGCOM

Ubriachi malmenano tre passanti
Palermo, presi due balordi di 22 anni

Due 22enni sono stati arrestati dai carabinieri a Termini Imerese (Palermo) dopo aver picchiato a sangue tre passanti. Episodio scatenante, le proteste di due fidanzati che si sono visti tagliare la strada dall’auto guidata dai due giovani, visibilmente alterati dall’alcol. Dopo le botte al fidanzato, i due ragazzi si sono scagliati contro due conoscenti della vittima. I due sono stati infine bloccati dai carabinieri.

Secondo quanto ricostruito, anche grazie alla testimonianza delle tre vittime, i due, a bordo di un’auto, avrebbero tagliato la strada a un’auto con a bordo la coppia di fidanzati. Appena il ragazzo e la fidanzata hanno protestato, i due sono scesi dall’auto e avrebbero iniziato a colpire con calci e pugni il ragazzo. Sono così intervenuti due conoscenti del giovane che sono riusciti a liberarlo dalla furia dei due ubriachi, ma anche loro sono stati aggrediti. Solo dopo l’arrivo della pattuglia dei Carabinieri, i due sono stati bloccati, non prima però di avere colpito anche i militari. L’accusa per i due è di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e minacce gravi.


L’ARENA di Verona

Sicurezza stradale. Lo chiedono esponenti di Forza Italia per sensibilizzare i ragazzi
Carcasse davanti alle scuole
Auto fracassate come monito a limitare velocità e abuso di alcol

Nel momento in cui è particolarmente viva l’attenzione sulla sicurezza stradale a Verona, i consiglieri provinciali di Forza Italia, Andrea Tognetti e Niko Cordioli, chiedono con una mozione urgente al presidente Elio Mosele un impegno preciso.

«Tenuto conto che ci troviamo in una fase di emergenza, entro tempi ragionevolmente brevi», fanno sapere, «invitiamo l’amministrazione provinciale a concordare con i dirigenti scolastici, la prefettura e gli enti competenti il posizionamento permanente all’interno o di fronte agli ingressi di tutti gli edifici scolatici di proprietà della Provincia di carcasse di auto incidentate, corredate di apposita descrizione delle dinamiche e delle cause dei sinistri e delle conseguenze che hanno portato su guidatori e passeggeri. Chiediamo poi», continuano Tognetti e Cordioli, «di attivare assieme ad Atv un servizio di bus navetta nei weekend verso i principali locali pubblici, come discoteche, pub e disco bar del Lago di Garda e delle zone limitrofe a tariffe agevolate per i giovani che desiderino utilizzarlo. Il servizio delle navette dovrebbe partire prima dell’inizio della stagione estiva 2007, di concerto ed in eventuale compartecipazione di spese con le associazioni di Confesercenti e Confcommercio e con le amministrazioni comunali con la maggior concentrazione di locali. Sarà infine importante dare adeguata informazione ai ragazzi e pubblicità alle iniziative».

I presupposti che hanno spinto i consiglieri azzurri a formulare la mozione sono: «Dall’inizio dell’anno in tutta la provincia di Verona si sono verificati 38 decessi a causa di incidenti stradali, oltre che numerosi ferimenti, per la maggior parte a carico di giovanissime vittime. Inoltre, la maggior parte degli incidenti è causato da abuso di sostanze stupefacenti e alcoliche, da eccesso di velocità, dall’utilizzo di auto potenti da parte di giovani privi della necessaria esperienza di guida, dalla stanchezza dovuta al rientro verso casa ad orari antelucani. Rileviamo poi», sottolineano i promotori dell’iniziativa, «che le campagne per la sicurezza stradale sino ad ora attuate sembrano aver riscosso scarso interesse da parte dei giovani e che è giunto il momento di aggiornarle con strumenti più incisivi. Considerando che il Consiglio provinciale ha approvato lo scorso dicembre nel bilancio un emendamento presentato dal consigliere di Alleanza Nazionale, Mario Faccioli, tendente ad incrementare le campagne per la sicurezza stradale e che fino ad ora non risulta essere stato attuato quanto deliberato, ricordiamo che è compito delle pubbliche amministrazioni coadiuvare le forze dell’ordine nella prevenzione degli incidenti e nell’educazione alla sicurezza stradale».

Roberto Ceruti


IL GIORNALE DI VICENZA

Denunciato giovane d’origini cubane

Al volante ubriaco sbanda e abbatte la colonnina del gas
(d. m.) Vigili del fuoco e polizia stradale sono dovuti intervenire a Sacro Cuore di Romano, nella notte tra domenica e ieri, a causa di un automobilista che, dopo aver perso il controllo dell’auto, è andato a sbattere contro una colonnina del gas.
Fortunatamente non ci sono state perdite di metano e nemmeno il conducente è rimasto ferito, ma ciò non significa che non passerà dei guai. Il protagonista della sbandata è infatti risultato positivo al test alcolimetrico, ragion per cui si è ritrovato senza patente e verrà denunciato.
L’incidente è avvenuto nei pressi della rotatoria di via Lanzarini. F.C., 27 anni, cittadino di origine cubana residente a Romano, alla guida di una Ford Fiesta, dopo aver affrontato al rotonda è sbandato, con ogni probabilità a causa dell’alta velocità, ed è finito contro la colonnina, danneggiandola.
Il giovane è rimasto illeso, e nemmeno i danni erano troppo seri, tant’è che l’intervento dei pompieri si è risolto in breve tempo.
Dal test, però, è risultato che F.C. aveva nel sangue il doppio dell’alcol consentito dalla legge, per cui è stato deferito all’autorità giudiziaria.


ALICE.IT

TORINO/ PASQUA DI VIOLENZE IN CAMPO NOMADI, 70 PERSONE COINVOLTE

Alcool, rancori etnici, maxi-rissa tra serbi e bosniaci

Roma, 10 apr. (Apcom) - Pasqua di violenze in un campo nomadi di Moncalieri, un comune alla periferia i Torino. La maxi-rissa è stata causata dall’eccesso di alcool, da un tentativo di violenza a una donna e soprattutto da antichi rancori tra le etnie della ex-Jugoslavia. La ’battaglia’, accompagnata da coltellate, colpi d’ascia, auto a folle velocità dirette contro persone e roulottes è stata sedata soltanto con l’arrivo e l’intervento di un reparto del Battaglione Mobile dei Carabinieri in assetto anti sommossa che ha finalmente riportato la calma.

Coinvolte negli incidenti scoppiati attorno alle 19 di domenica e proseguiti per circa 5 ore, una vera ’guerra’ tra bosniaci e serbi a cui si sono aggiunti senza apparenti motivazioni dei romeni, sono state circa 70 persone. Bilancio della nottata: sette arresti, otto roulottes e due auto distrutte, tre feriti gravi e 15 lievi. La tensione tra i gruppi di nomadi, intanto, non accenna a calare e i due gruppi etnici si lanciano, dalle pagine locali dei quotidiani, reciproche accuse mentre i residenti della zona criticano il Comune di Moncalieri e raccontano di scontri quotidiani tra serbi e bosniaci.


 

IL SECOLO XIX

Frontale tra auto, autista in stato di ebbrezza

Fornola

UN automobilista di Follo di 31 anni è finito nei guai per aver provocato un incidente sulla strada provinciale di Fornola. Lo scontro frontale è avvenuto a Pasqua, attorno alle 9. L’automobilista stava procedendo a bordo di una Fiat Bravo quando per cause ancora da accertare da parte della polstrada si è scontrato con una Fiat Stilo su cui viaggiava una coppia spezzina di quarantenni. L’impatto è stato violento e i due occupanti della Fiat Stilo hanno preferito farsi medicare al pronto soccorso. L’altro automobilista ha rifiutato il trasporto in ospedale e allora gli agenti hanno proceduto ad effettuare il test con l’etilometro. L’esame è risultato positivo, seppur di poco superiore ai limiti di legge, quanto basta però a far scattare la denuncia.


TGCOM

"Maradona può finire come Best"

Dall’ospedale filtrano voci preoccupate

La degenza di Maradona nella clinica di Buenos Aires, dove è stato ricoverato il 28 marzo, prosegue; ma dalla struttura ospedaliera filtrano voci contrastanti. C’è chi sottolinea i miglioramenti nel quadro clinico e nelle funzioni cerebrali dell’ex campione e chi porta alla luce il timore che la dipendenza dall’alcol possa essere irreversibile. "Stiamo tutti pregando che non finisca come Best", dice uno dei medici.
Sarà dimesso a breve, forse entro il fine settimana, ma solo per iniziare un’altra ’scalata’, quella del ciclo di terapie che dovranno condurlo verso la luce alla fine del tunnel. Diego Armando Maradona presto potrà prendere quel volo, verso la Svizzera e la clinica che avrebbe dovuto raggiungere quel 28 marzo, giorno del ricovero. Perché era lì che sarebbe dovuto andare, proprio per sostenere alcune terapie disintossicanti, se non fosse crollato vittima di un collasso a pochi minuti dall’imbarco. Dopo due settimane di ricovero, l’ex campione evidenzia un netto migliorame

Mercoledì, 11 Aprile 2007
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