Cina: agente
motociclista della Polizia Stradale in servizio con un telelaser (foto Cuff) (ASAPS) PECHINO (RPC), 12 aprile 2007 – Per lottare contro
gli incidenti stradali, non c’è altra soluzione: la patente di guida non può
assolutamente essere data in mano a tutti. Servono criteri più restrittivi e
certezze maggiori, in ordine alla preparazione ed al rispetto delle regole, da
parte dei candidati. Ne sono ormai sicure anche le stesse autorità cinesi, che
giusto negli ultimi hanno approvato in questi giorni un disegno di legge
nazionale che prevede una rigida procedura di selezione dei candidati. La
norma, entrata in vigore lo scorso 2 aprile, prevede per l’esaminando 13
differenti prove pratiche, tra le quali un lungo test notturno, l’esecuzione
perfetta delle manovre di superamento degli incroci e, per coloro che abitano
nelle regioni più remote dell’immenso paese, perfino prove speciali di guida in
montagna. Gli esperti cinesi però ritengono che il solo contributo legislativo,
di per sé, non basterà a diminuire le cifre dell’impressionante genocidio
stradale che ogni anno caratterizza il paese guidato da Hu Jintao, e che
secondo il ministero dei trasporti della repubblica popolare, si è sarebbe
fermato ad 89.455 vittime nel 2006, con 378.781 incidenti rilevati. Tuttavia,
si tratterebbe di cifre non corrispondenti alla realtà. Il governo aveva
parlato di 107.700 vittime nel 2004 e di 104mila nel 2003, evidenziando con
l’ultimo bollettino una sostanziale diminuzione della sinistrosità ed un
rapporto in linea con i paesi occidentali. L’Organizzazione Mondiale della
Sanità, però, sostiene che i numeri forniti dal governo non sono reali e che il
numero di morti supera abbondantemente le 200mila unità all’anno, con punte di
600 morti e 45mila feriti al giorno. Cifre spaventose, che secondo l’OMS potrebbero
addirittura raddoppiare entro il 2020 se non saranno adottate contromisure
efficaci. Ecco dunque il nuovo piano governativo: servirà, secondo il pool
tecnico che ha ispirato la riforma, un riassetto complessivo della viabilità
cinese (paese che, ricordiamo, conta un miliardo e 313 milioni di abitanti) e
delle forze di polizia stradale. Pechino, in questi ultimi anni, è divenuta la
città dive si testano le nuove strategie, con agenti specializzati e maggiori
dotazioni tecniche. (ASAPS) |
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