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Rassegna stampa 29/04/2005

Rassegna stampa del 29 Aprile 2005

Rassegna stampa del 29 Aprile 2005

 



Da “Il Secolo XIX”    del 29 aprile 2005

Sicurezza sulle strade poliziotti e medici incontrano gli studenti

L’iniziativa nelle scuole della Riviera


 

Pietra Ligure. Imparare l’educazione stradale significa anche evitare spiacevoli e spesso irrimediabili incidenti che, a volte, possono cambiare completamente la vita delle persone coinvolte. E’ stato questo il perno da cui, quattro anni fa, è nata l’iniziativa di promuovere nelle scuole elementari e medie una serie di incontri finalizzati alla prevenzione degli incidenti sulla strada. Un’iniziativa fortemente voluta dai soci della Cooperativa Jonathan Livingston, operante all’interno dell’Unità Spinale Unipolare del Santa Corona di Pietra Ligure e dall’U.S.U., allora diretta da Claudio Pilati, con la collaborazione di Lions club Loano-Doria e Albenga Host.

E’ così che, in occasione delle giornate dedicate all’educazione stradale "Vivi la Vita", organizzate in collaborazione con il distretto scolastico albenganese e la Comunità Montana Ingauna, nei giorni scorsi si sono svolti incontri con le scolaresche di Albenga e di Alassio che, stamattina, proseguiranno nell’istituto Redemptoris Mater di Albenga. A presentare i rischi che si possono correre guidando sotto l’effetto dell’alcool, andando a forti velocità, non rispettando precedenze e stop, o semplicemente parlando al telefono cellulare che spesso distrae e distoglie l’attenzione dalla guida, saranno gli agenti della polizia stradale, municipale, carabinieri, Antonino Massone, responsabile dell’Unità Spinale ed Ugo Gasperini, ex poliziotto, oggi paraplegico in seguito a un incidente avuto in moto dieci anni fa durante il servizio. E proprio il cortometraggio, della durata di 15 minuti, che racconta la storia di Ugo è la parte più intensa dell’incontro. «Tutto è nato per caso, nel 2001, quando i Lions ci hanno chiesto cosa potevano fare per aiutare la nostra cooperativa e i tanti pazienti ricoverati all’Unità Spinale - ha detto Ugo Gasperini - Abbiamo risposto che l’unico modo era aiutarci a fare opera di prevenzione nei giovani». Ed ha aggiunto Gianluca Arescaldino, psicologo dell’Unità spinale: «La forza di tale progetto è che riesce ad attirare l’attenzione dei ragazzi su problemi lontani da loro che si è soliti pensare che appartengano ad altri».

 


Da “Il Gazzettino”     del 29 aprile 2005

Scendono di un terzo i punti tagliati alla patente

I dati della Polizia comunale udinese al 20 aprile rivelano una maggiore disciplina anche alla voce "tajut"

Camilla De Mori


 

A luglio la patente degli automobilisti coscienziosi si ricarica. Come un telefonino. Con la differenza che, mentre sul cellulare i minuti di chiamate gratis arrivano a chi ne ha fatte tante a pagamento, facendo calare drasticamente la riserva di credito, sul documento di guida i due punti di bonus arrivano per chi, per due anni, ha conservato intatto - o quasi - tutto il suo patrimonio di punticini. Se ancora è difficile dire quanti saranno gli "incensurati" meritevoli di premio a Udine, è difficile anche intingere la penna nel biasimo per i discoli. Perché gli automobilisti udinesi sembra abbiano messo giudizio. Lo dicono i dati 2005, rilevati dalla Polizia municipale.

Al 20 aprile, i punti-patente persi dagli udinesi erano "solo" 3185, circa 800 al mese, il 34\% in meno rispetto alla media mensile di 1067 riscontrata nel 2004 (con un totale di 12.805 punti persi). Nessuna pretesa di scientificità statistica. Ma, a guardare i "debiti" che i cittadini motorizzati pagano a suon di punti, si notano dei miglioramenti nei comportamenti al volante, anche se il piedino premuto sull’acceleratore pare un viziaccio difficile da perdere. Più coscienziosi del 2004, con il nuovo anno sembra che gli udinesi si stiano sforzando di non dimenticare la cintura di sicurezza slacciata (845 punti persi, circa 211 al mese, contro una media di 314 nel 2004), di non sfrecciare più in moto senza casco (solo 5 punti in meno da inizio 2005 contro gli 80 del 2004) e di rispettare i semafori.

Anche sul "nodo" notoriamente dolente della Piccola Patria - l’abitudine aitajut - i primi dati sembrerebbero confortanti: i punti tolti per guida in stato di ebbrezza sono stati 110 in quattro mesi, meno di un quinto di quelli sottratti nel 2004 (sulle medie mensili, il 43\% in meno). Il tasto debole? Per emulare Schumacher, gli udinesi si sono giocati in quattro mesi 644 punti per eccesso di velocità, con una media mensile che non migliora affatto la performance 2004. Curiosità: sembrano aumentare anche i distratti pizzicati a guidare senza occhiali: per mancato uso delle lenti al volante, si sono persi già 516 punti contro i 1360 del 2004 (13\% in più sulla media).

Ma il comandante della Polizia municipale Giovanni Colloredo invita a guardare le cifre con prudenza. «I dati sono comunque sempre relativi: un aumento del numero di punti persi potrebbe essere anche determinato dall’incremento dei controlli. Siamo in linea con le statistiche dello scorso anno. L’effetto deterrente della perdita di punti dopo ogni infrazione, nonostante si sia un po’ perso rispetto all’inizio, mantiene una certa efficacia. Non dai dati, ma dall’esperienza, mi sembra comunque che Udine sia una città dove c’è molto ordine e rispetto delle regole». Colloredo concede una piccola "primizia" in anteprima. «Stiamo lavorando a un progetto per ridurre l’incidentalità sulle strade cittadine, che presto sarà formalizzato». Molto ha giovato alla "coscienziosità" indotta degli udinesi anche l’intensificazione dei controlli da parte della polizia municipale.

Ma ora a far perdere loro meno punti del solito potrebbe essere anche il "garbuglio" azzeccato nelle pieghe della norma. «Prima, - spiega Colloredo - se l’agente di polizia stradale non riusciva ad individuare il conducente dell’auto che incorreva in un’infrazione, i punti venivano tolti al proprietario del veicolo. Adesso la sentenza 27/2005 della Corte Costituzionale ha stabilito che non è più possibile. Questo potrebbe portare a una riduzione della penalizzazione».

 


Da “Il Messaggero”  del 29 aprile 2005

La sicurezza stradale è fatta di regole

di CATERINA PROIETTI



È il 18 maggio 2004 quando una pattuglia della Polizia Stradale ferma in prossimità del casello di Orte un’automobile con a bordo due uomini. Si tratta di un normale servizio di controllo, ma gli agenti notano un insolito nervosismo e si accorgono che i due nascondono qualcosa. I sospetti hanno un fondamento reale, i militari trovano due centraline elettriche di auto rubate proprio da quegli stessi uomini, che poi si scopriranno pregiudicati e complici di altrettante persone dedite al furto di automobili; recuperate le due vetture rubate scattano immediatamente le manette ai polsi dei quattro. Per il vicesovrintendente Marco Quattranni e l’agente Andrea Natazio, entrambi in forza alla sottosezione di Orvieto, arriva invece un Elogio da parte del Questore di Terni, il dott. Luigi Savina, che ieri ha conferito pubblicamente per la prima volta nella provincia anche un premio in denaro.

«Un controllo costante sulle strade- ha sottolineato il dirigente del Compartimento della Polizia Stradale dell’Umbria, Piergiorgio Da Corte, da appena due mesi al comando regionale- che gli agenti della sottosezione di Orvieto svolgono con rigore giorno e notte in uno dei tratti di strada più impegnativi dell’intera rete nazionale».

Continua invece il lavoro della Polizia Stradale sul fronte della sensibilizzazione dei giovani sulla sicurezza con il Progetto Icaro giunto alla sua quinta edizione e nato nel 2001 in collaborazione con il Ministero dell’Interno, il Miur e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Coinvolti anche quest’anno alunni, insegnanti e genitori delle scuole di ogni ordine e grado per promuovere l’importanza del rispetto delle norme stradali. «L’iniziativa ha l’obiettivo di far comprendere ai giovani l’importanza del rispetto delle regole e quindi di scoraggiare comportamenti pericolosi, alla base della maggior parte degli incidenti stradali» ha precisato il Comandante provinciale Francesco Falciola. Ai bambini delle elementari è stato affidato il compito di scrivere poesie, ai ragazzi delle medie inferiori quello di redigere un articolo di stampo giornalistico e infine agli studenti degli istituti superiori la realizzazione di uno spot in vhs o in cd-rom. ìl Progetto Icaro ha in sè lo scopo di coinvolgere anche i genitori spesso modelli per i più piccoli di cattive abitudini stradali. La premiazione dei vincitori avverrà il 14 maggio prossimo in occasione della ricorrenza del 153° Anniversario della fondazione della Polizia.


Venerdì, 29 Aprile 2005
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