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Francia, quando la sicurezza stradale tocca il nervo scoperto della politica
La lotta per l’Eliseo svela le trasgressioni al volante dei candidati



(ASAPS) PARIGI, 17 aprile 2007 – A giudicare dai record, alcuni tra i politici francesi che aspirano alla successione di Jacque Chirac (nemico giurato della violenza stradale), avrebbero avuto uguali fortune anche al volante di una monoposto di formula uno. L’auto di Nicolas Sarkozy (candidato della destra), sarebbe stata cronometrata ad una velocità di 130 all’ora, in un tratto con limite massimo di 70. Sarkozy, in questa insolita classifica, risulta vincitore rispetto al diretto rivale Francois Bayrou, appartenente all’area centrista, sorpreso a circolare a 120 all’ora in una strada simile. L’inchiesta, che ha suscitato molto scalpore Oltralpe, è stata pubblicata dalla rivista “Auto Hebdo”, uno dei periodici motoristici più letti in Francia. La testata ha sguinzagliato i suoi reporter sulle tracce dei politici in lotta per le presidenziali, rispettando tra l’altro anche le regole della “par condicio”. Gli obiettivi dei paparazzi hanno colto in fallo anche Jean-Marie Le Pen, candidato del Fronte Nazionale, discretamente pedinato a 185 chilometri orari in autostrada (con limite di 130 km/h), e nemmeno l’unica donna del quartetto di politici un lizza ha lesinato il piede sul gas: Segolene Royal, prescelta dai socialisti, si sarebbe lanciata a 158 orari in una zona dove il limite era di 110. (ASAPS).


© asaps.it
Martedì, 17 Aprile 2007
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