Calamandrana – E’ stato trovato da un automobilista,
alcune ore dopo la sua morte. Una fine in solitudine ancora più terribile, per
Elia Victorovitech Shvatchka, 18 anni, bielorusso, travolto e ucciso da un’auto
pirata. Una tragedia consumatasi probabilmente nel pomeriggio di sabato in
località Valle S. Giovanni, a Calamandrana. Il presunto investitore, Zdravko
Stoikovski, 26 anni, operaio macedone, è stato identificato e arrestato
domenica sera dai carabinieri al termine di una giornata di indagine senza
tregua. L’incidente. Elia è uscito di casa, in Via
Gramsci 3, a Nizza, intorno alle 11 di sabato mattina. E’ salito in sella alla
sua bici per andare a trovare un amico a Canelli. Nel pomeriggio ha ripreso la
strada di casa per tornare. A un certo punto alle sue spalle è arrivata, pare a
forte velocità, una "Punto". Il conducente ha centrato in pieno la
bici di Elia, che è stato sbalzato fuori dalla carreggiata, in un prato. Si
pensa sia morto sul colpo, ma a dissipare gli ultimi dubbi sarà l’autopsia,
disposta dalla procura di Acqui. La bici è rimasta sul ciglio. L’investitore
non si è fermato, ha proseguito per alcune centinaia di metri ma è uscito
anch’egli di strada. E’ rimasto illeso ed è fuggito a piedi. Il ritrovamento. Intorno all’una di notte un
automobilista ha illuminato con i fari la bici. Si è fermato, ha guardato nei
prati per vedere se c’erano feriti. Ha trovato il corpo di Elia. Sono stati
avvisati "118" e carabinieri. Per il ragazzo non c’era più nulla da
fare. I militari della stazione di Nizza e del nucleo operativo di Canelli
hanno subito iniziato le indagini. Sono state cercate tracce, segni di frenata,
frammenti di carrozzeria e dei fari dell’auto pirata. Il medico legale, dai
primi riscontri, avrebbe confermato che la morte risalirebbe al pomeriggio di
sabato. Intanto i genitori di Elia, Viktor e Tatiana, erano andati dai carabinieri
a denunciare la scomparsa del figlio. In caserma hanno saputo della tragedia. La svolta. Domenica mattina un abitante della zona avrebbe contattato gli
inquirenti. "Ieri ho visto due ragazzi con un trattore, che stavano
spostando una "Punto" da un campo a San Giovanni. Ho saputo
dell’incidente, forse le due cose sono collegate. Mi sembra di aver
riconosciuto uno dei due, fa il bracciante agricolo qui in zona". Si
trattava di un parente di Stoikovski. Gli investigatori avevano già altri
elementi per ipotizzare il coinvolgimento del giovane nell’investimento. Sono
andati a prenderlo a casa, lo hanno portato in ufficio e quindi, dopo un breve
interrogatorio, trasferito in carcere a Quarto con l’accuso di omicidio colposo
e omissione di soccorso. Sembra che al momento dell’incidente fosse ubriaco.
Samani sarà interrogato alla presenza del suo avvocato, Marco Diamante. Restano
ancora da chiarire alcune circostanze: "Possibile - si chiede qualcuno -
che nessuno abbia notato quella bici e si sia fermato a prestare i soccorsi?
Forse, se non era morto sul colpo Elia poteva essere salvato". I funerali. La morte di Elia ha distato
profonde pressioni a Nizza e in tutta la Valle Belbo "Era un bravissimo
ragazzo, studiava informatica ad Asti, giocava a pallavolo e ci aiutava con
piccoli lavoretti", ricorda la madre, distrutta dal dolore. Oltre ai
genitori (il padre Viktor, ingegnere, e dipendente di un’azienda meccanica di
Canelli), il giovane lascia anche i fratelli Xenia, 21 anni, e Xiril, 14. La
data dei funerali, che saranno celebrati con rito ortodosso, no è ancora stata
fissata. |
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