(ASAPS) 20 aprile 2007 – È il terzo anno senza Stefano. Il
20 aprile 2004, nel tardo pomeriggio, qualcuno ci chiamò per dirci che il
“Biondino”, il nostro vice referente alla Polizia Stradale di Modena Nord, era
stato ucciso. Inutile ripercorrere quella terribile giornata. È passata, e
Stefano stesso non vorrebbe. Vogliamo solo ricordarlo. Vogliamo “non smettere”
di pensare a lui ogni volta che un’agenzia batte la notizia di un sequestro di
droga, ogni volta che riceviamo una lettera di un utente soccorso dagli angeli
della Specialità, ogni volta che ci viene voglia di gettare la spugna. Vogliamo
continuare a pensare che da un momento all’altro la sua voce irromperà ancora
una volta al telefono della nostra sede, per sollecitare i prontuari, per
sapere a che punto siamo con la ristampa delle nostre pubblicazioni. Vorremmo
sperare che alla prossima scampanellata guascona, salga di nuovo le scale
dell’ufficio e cominci a raccontare dell’ultimo incidente, dell’inseguimento,
dei panetti di coca occultati in una macchina. Sappiamo quanto sia facile,
facilissimo, cadere nella retorica. Ma non stiamo parlando semplicemente di un
eroe. È l’Amico, ciò che ci manca di più. È la sicurezza che infondeva, la sua
preparazione, la sua dedizione assoluta. L’onore di poter dire di averlo
conosciuto è pari solo alla certezza di aver perso qualcosa di più, di un
semplice uomo. Al papà Luciano, alla mamma Loredana, alla sorella Marzia di
Stefano Biondi ed a tutti i suoi amici e colleghi della Sottosezione di Modena
Nord, vogliamo far sentire ancora una volta la nostra amicizia e la nostra
vicinanza. Lo facciamo così, semplicemente, senza inventarci celebrazioni o
cerimonie. Semplicemente ricordandolo. Ciao Stefano, ci manchi ogni giorno di
più. (ASAPS)
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