IL GAZZETTINO (PADOVA) (F.C.) «L’enodama? Una proposta folle, un gioco pericolosissimo che non troverà mai il nostro appoggio, tantomeno la nostra autorizzazione». E’ categorico il vicesindaco nonchè assessore comunale alle politiche sociali Claudio Sinigaglia nel bocciare senza possibilità d’appello l’idea di allestire nei locali di città e provincia una dama enologica, vale a dire con bicchieri di vino bianco e rosso al posto delle pedine bianche e nere. A mano a mano che un concorrente "mangia" le pedine beve il contenuto del "goto". «Una simile proposta va nella direzione opposta agli sforzi che facciamo con la nostra campagna di sensibilizzazione sul bere responsabile che ha ottenuto anche la collaborazione delle autoscuole». Chi prenderà la patente infatti verrà edotto non solo sulle norme da rispettare sulla strada, il codice e le eventuali sanzioni, ma anche sugli effetti negativi che l’alcol ha sulla guida. «L’accordo di collaborazione prevede, all’interno del normale svolgersi dei moduli teorici delle autoscuole, momenti di informazione e formazione di circa 30-40 minuti sui rischi legati all’assunzione di sostanze quali alcol e droghe. Queste lezioni saranno tenute da persone appositamente individuate dal settore servizi sociali e formate ad hoc, grazie alla collaborazione con l’Unità di prevenzione alcologica del SerT di Padova». Al progetto - sostenuto da Marco Angeletti direttore della Motorizzazione civile, Vittorino Paggiaro presidente del Consorzio autoscuole e Olindo Beggiato segretario provinciale dell’Unione autoscuole - hanno aderito già una ventina di scuole-guida per un totale di 450 ore di lezione che si svolgeranno nell’arco di un anno, esclusi i mesi estivi. Intanto per riflettere sugli incidenti stradali, la prossima settimana il settore comunale guidato da Lorenzo Panizzolo esporrà al pubblico quattro vetture incidentate in altrettanti luoghi di aggregazione giovanile: nelle piazze Garibaldi e Duomo, lungo il Piovego e in corso Spagna, presso la sede della Motorizzazione. Domenica 22 aprile, in occasione della Maratona del Santo, gli operatori comunali del progetto "Alchimia, didattica dei cocktail a bassa gradazione alcolica" allestiranno una degustazione di cocktail analcolici, in omaggio a chi si sottoporrà ad un questionario sulle sue abitudini di vita. IL GAZZETTINO (ROVIGO) ROSOLINA Lotta all’abuso di alcol
(m.g.b.) Presenza inconsueta quella di venerdì mattina, al
mercato settimanale: davanti al municipio ci sarà un gazebo con i volontari
dell’Acat (associazione di club degli alcolisti in trattamento) che dalle 9
alle 11 svolgeranno opera di sensibilizzazione contro l’abuso di alcol. La loro presenza ha una motivazione ben precisa: il mese
di aprile è il mese di prevenzione alcologica che l’Acat porta avanti con una
iniziativa particolare in collaborazione con l’Alberghiera di Adria. Ad
illustrare l’iniziativa, Guglielmo Marangon, presidente dell’Acat Bassopolesine.
«In piazza, presso il gazebo, allievi della scuola alberghiera guidati da
alcuni insegnanti offriranno aperitivi analcolici e pasticcini per rammentare
alla comunità che si può prendere lo stuzzichino con un aperitivo privo di
alcol, tenendo conto che proprio l’alcol è uno dei principali fattori di
rischio per la salute ed il benessere delle persone. Con l’occasione si
distribuiranno anche dei pieghevoli che spiegano il progetto "Un locale
amico" messo in opera dalla Provincia con l’assessorato ai Servizi
Sociali, dai Comuni di tutto il Polesine, dall’Ulss 19 e dalle Acat polesane
proprio per sensibilizzare i gestori dei bar nonchè i frequentatori delle
problematiche connesse ad un uso sconsiderato di bevande alcoliche». Scenderanno in piazza per promuovere l’iniziativa anche il sindaco Luciano Mengoli, l’assessore provinciale Tiziana Virgili, l’assessore locale Franco Vitale, e, fra gli esperti, il responsabile del Sert, dottor Andrea Finessi ed il presidente Acat Bassopolesine Guglielmo Marangon, il quale, evidenziando la gravità del problema alcol, evidenzia anche l’effervescenza e la vivacità esistente nel dar vita a nuove iniziative di sensibilizzazione e a formare personale adeguato. IL GAZZETTINO (VICENZA) Abuso di alcol
(vi.be.) Dell’abuso di alcol, triste piaga sociale, si parlerà stasera (alle 20), presso la sala polivalente del centro diurno Broletti, nel secondo e ultimo incontro del ciclo "Sappiamo veramente tutto sulle droghe e sull’alcol?", patrocinato dell’assessorato ai servizi Sociali. I responsabili del "Club alcolisti in trattamento", presenteranno le attività che svolgono sul territorio per aiutare tante persone ad uscire dal tunnel dell’alcolismo. IL GAZZETTINO (PORDENONE) Iniziative per la settimana della
sicurezza
In occasione della settimana mondiale della sicurezza
stradale, in programma dal 23 al 29 aprile, l’Ufficio provinciale della
Motorizzazione civile invita tutta la cittadinanza, e in particolar modo i
giovani, a partecipare alle iniziative che verranno attuate nella sede di via
G. Di Vittorio 1 e che consisteranno nella visione e commento di filmati
riguardanti la sicurezza stradale, la simulazione di esami quiz, sia con il
metodo cartaceo che con l’ausilio del computer, test di prova con l’etilometro
e dimostrazione degli effetti dell’alcol a stomaco vuoto e a stomaco pieno;
prove tecniche su veicoli a motore e informazioni su come prevenire gli
incidenti dovuti alla scarsa efficienza dei veicoli; distribuzione di materiale
tecnico sulla sicurezza stradale e di gadget vari. Teodoro Di Giulio Direttore Ufficio di Pordenone Dipartim. trasporti terrestri REDATTORE SOCIALE ALCOLISMO ’’Alcol più sai meno rischi’’, la campagna di
sensibilizzazione abruzzese sui rischi dell’abuso L’Abruzzo al quattordicesimo posto
per consumo giornaliero con una percentuale di consumatori del 29,6%. Il 46,3%
della popolazione beve vino, il 29,3% birra e il 14,3% superalcolici PESCARA - “Alcol più sai meno rischi “ è la campagna di sensibilizzazione regionale sui rischi
dell’abuso di alcol messa in campo dall’assessorato alla sanità in
collaborazione con i servizi di alcologia delle Asl abruzzesi. "La sensibilizzazione è rivolta alla prevenzione dei
rischi che può provocare l’alcol", ha affermato l’assessore Mazzocca nel
corso della conferenza stampa organizzata per spiegare l’iniziativa. Nel
territorio numerosi incontri, dibattiti e seminari in programma per tutto il
mese di aprile e maggio. "Le attività si dispiegano in un periodo
estremamente lungo - ha aggiunto l’assessore alla Sanità - e vedono anche il
coinvolgimento di numerose associazioni di volontariato e degli alcolisti
anonimi. Nel frattempo - conclude -, la Conferenza Stato-Regioni ha licenziato,
a fine marzo, il Piano nazionale dell’Alcol che si prefigge il raggiungimento
di dieci obiettivi nel triennio 2007-2009". Secondo alcuni dati derivanti da un’indagine dell’Istat, relativa allo scorso anno, sull’uso e abuso di alcol, l’Abruzzo si colloca al quattordicesimo posto per consumo giornaliero con una percentuale di consumatori del 29,6%, dato in linea con la media nazionale che è del 29,5%. In relazione, invece, al consumo annuale, il territorio abruzzese è al diciottesimo posto, al di sotto della media nazionale che è pari al 68,3%. Inoltre da una sintesi delle attività condotte dai servizi di alcologia della Regione, emerge come sia il vino la bevanda maggiormente consumata, anche se si registra un costante decremeneto del numero degli utenti dal 47,3% del 2003 al 46,3% del 2005, mentre il 29% della popolazione beve birra e il 14,3% superalcolici. Uno dei primi appuntamenti in programma è previsto per venerdì 20 aprile presso il Museo Vittoria Colonna di Pescara, con il convegno regionale su "Consumi e problemi alcol correlati: stratgie di prevenzione" che vedrà la partecipazione dell’assessore alle Politiche Sociale, Betti Mura, del presidente della Società italiana di Alcologia, Valentino Patussi, e di Emanuele Scafato dell’Osservatorio Nazionale sull’Alcol dell’Istituto Speriore di Sanità. (lc) SESTOPOTERE.COM STRAGI DEL SABATO SERA: ANIMAZIONI
E RIFLESSIONI A REGGIO EMILIA Reggio Emilia - Sabato 21 aprile,
dalle ore 18.30, ragazze e ragazzi impegnati nel Servizio civile invitano la
città a partecipare a un aperitivo ‘alternativo’ in piazza del Monte. “Happy hour? Happy year!”, è questo il titolo
dell’iniziativa con la quale si propone un momento di riflessione e confronto
in occasione del ‘Mese della prevenzione alcologica’, prendendo spunto dalla consuetudine
dell’happy hour, l’aperitivo serale pretesto per incontri e appuntamenti per
molti giovani della città. I volontari offriranno un aperitivo analcolico ai
passanti, coinvolgendoli in alcune attività che animeranno la centralissima
piazza del Monte: interventi musicali, clownerie, spazio messaggi,
distribuzione volantini e interviste ai passanti. “Happy hour? Happy Year!” –
una delle numerose iniziative di cittadinanza attiva della Leva giovani
riconosciute dall’amministrazione comunale – accompagnerà una serie di
micro-azioni sul territorio per sensibilizzare e coinvolgere i ragazzi con
attività di informazione e riflessione sull’abuso di alcol e sulle cosiddette
‘stragi del sabato sera’. Nel mese di luglio, infatti, avrà inizio un’altra
azione della Leva, proposta da un gruppo di giovani di Cavazzoli che
proporranno momenti di confronto aperti al pubblico in occasione del torneo di
calcetto “Daniel, Stefano, Mirko”, dedicato alla memoria di tre amici morti due
anni fa in un tragico incidente d’auto. “Dato il continuo susseguirsi di fatti
drammatici che troppo spesso si verificano sulle strade - spiegano i ragazzi -
vorremmo discutere il tema in modo esplicito e diretto, affinché tutti siamo
portati a riflettere un po’ di più e a confrontarci a riguardo, perché anche
l’evidenza dei fatti a volte non è sufficiente a dissuaderci dal compiere
manovre azzardate, sottovalutando completamente le possibili conseguenze”. Il principio ispiratore di queste azioni è quello di
coinvolgere direttamente i giovani nel progettare iniziative indirizzate
all’assunzione di responsabilità. Non bisogna dimenticare come i dati presentati in questi giorni dall’Istituto Superiore di Sanità evidenziano come gli incidenti stradali causati dall’alcol sono la prima causa di morte per i giovani maschi di età compresa tra i 15 e i 29 anni. L’iniziativa – promossa da Copresc (Coordinamento provinciale degli enti del Servizio civile) e Gabella associazioni di idee – è sostenuta dall’assessorato comunale Scuola Università e Giovani. SESTOPOTERE.COM LA SETTIMANA MONDIALE DELLA SICUREZZA
STRADALE A REGGIO EMILIA (Sesto Potere) - Reggio -In occasione della “Settimana
Mondiale della Sicurezza Stradale” proclamata dall’Onu nel periodo compreso tra
il 23 ed il 29 aprile, saranno tante le iniziative messe in campo
dall’Osservatorio provinciale per la sicurezza stradale per sensibilizzare
autorità e cittadini a tale riguardo. La settimana avrà inizio con il convegno annuale
dell’osservatorio, nel quale saranno presentati i dati infortunistici dello
scorso anno che riguardano la nostra provincia. Durante la manifestazione verrà
inoltre consegnato il premio “Prefetto Renato Stranges” agli enti o soggetti
che si sono particolarmente distinti per la diffusione dei principi di
sicurezza stradale, oltre al premio “Giulia Catellani e Silvia Cigarini”
riservato agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori. Il giorno seguente si svolgerà la tradizionale
distribuzione a tutti gli autotrasportatori di materiale illustrativo nei
pressi del casello autostradale. A collaborare all’iniziativa anche la Fita
(associazione di categoria legata alla Cna che riunisce i conducenti di veicoli
industriali). Dopo la pausa festiva del 25 aprile le iniziative
riprenderanno con la consegna alla polizia municipale di materiale educativo
realizzato per i bambini delle scuole elementari. A farne omaggio
all’amministrazione comunale sarà l’associazione italiana familiari vittime
della strada. Nella serata, invece, saranno organizzati incontri nei centri
sociali della Circoscrizione 5. Venerdì 27 si apre con un convegno regionale organizzato
dall’associazione “Papa Giovanni XXIII” dedicato ad “alcol, giovani e
prevenzione stradale”. Lo stesso giorno, alle ore 21, seconda edizione del
concerto di beneficenza organizzato all’interno della chiesa dei santi Giacomo
e Filippo di via Roma, con il coro “La Baita” di Scandiano che offrirà
gratuitamente un repertorio di canti religiosi e popolari. La settimana avrà termine sabato 28 con la distribuzione
alla cittadinanza di materiale informativo, mentre nella serata verranno
offerti gratuitamente degli etilometri monouso ai giovani frequentatori di
alcuni locali della nostra provincia. Durante tutta la settimana, inoltre, funzionerà in piazza
Prampolini uno stand informativo gestito da Polizia Stradale, Carabinieri,
Polizia Municipale, Motorizzazione civile, Provincia e Unità di prevenzione,
per sensibilizzare quanti più cittadini sulle delicate tematiche della
circolazione e sicurezza stradale. I responsabili dell’osservatorio provinciale invitano enti ed associazioni di ogni genere ad aderire alla settimana mondiale, organizzando altri eventi e mettendo in atto azioni di coinvolgimento e di maggiore sensibilizzazione. IL PROGRAMMA Lunedì 23 aprile Ore 10,00: sede Automobile Club Reggio Emilia – via
Magenta 1/d - Presentazione dati infortunistici della provincia di
Reggio Emilia anno 2006 - Consegna del premio “Prefetto Renato Stranges” - Consegna del premio “Giulia Catellani e Silvia Cigarini” Martedì 24 aprile Ore 11,00: Casello A/1 - Distribuzione di materiale
illustrativo agli autotrasportatori in transito (iniziativa in collaborazione
con la Fita-Cna) Giovedì 26 aprile Ore 10,30: Consegna alle scuole elementari di materiale
educativo (iniziativa in collaborazione con Ass. Italiana Familiari Vittime
Strada e patrocinata da Conad) Ore 20,30: Serata analcolica e incontro pubblico presso i
centri sociali della Circoscrizione 5 Venerdì 27 aprile Ore 9,30: Sala convegni Confcooperative (via Largo Gerra,
1) - Convegno regionale “Giovani,alcol e prevenzione degli incidenti stradali”
(in collaborazione con Ass. Papa Giovanni XXIII Ore 21,00: Chiesa dei Ss Giacomo e Filippo, via Roma –
Coro “La Baita” di Scandiano con repertorio di canti religiosi e popolari Sabato 28 aprile Mattino: Distribuzione di materiale illustrativo alla
cittadinanza Sera: Distribuzione di etilometri monouso in alcuni locali
di intrattenimento notturno della provincia Per tutta la settimana funzionerà in piazza Prampolini un punto informativo presidiato da enti, associazioni e forze dell’ordine, per sensibilizzare la cittadinanza a riguardo dei temi di sicurezza stradale. Inoltre, in tutte le autoscuole federate Unasca, sarà divulgato il “Manuale per l’uso delle rotatorie stradali”. Ulteriori informazioni possono essere richieste a: info@osservatoriostradale.it CORRIERE ADRIATICO Lotta contro l’alcol
Stammibene oggi sbarca alle 4
Porte
MACERATA - Oggi appuntamento al Pub le 4 Porte per una serata-evento denominata L’alcol non sa guidare, festa ad alta gradazione analcolica, dedicata alla prevenzione dell’abuso di alcol, soprattutto in merito alla guida, e caratterizzata da happy hour analcolico e intrattenimento vario. Una serata che nasce in occasione del mese di prevenzione alcolica legata al progetto Stammibene. L’organizzazione è realizzata da enti che dal 2006 stanno lavorando insieme per fronteggiare il fenomeno dei rischi legati all’alcol: Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche di Macerata, Provincia di Macerata, Prefettura di Macerata, Ersu (Ente regionale diritto allo Studio Universitario) di Macerata. A fianco di essi i soggetti privati che con noi stanno collaborando dimostrando grande sensibilità: il Pub le 4 porte, Radio Linea e l’associazione Hyperion. Fra gli appuntamenti, happy hour analcolico: per tutta la sera cocktail analcolico a prezzo molto vantaggioso di un euro; musica: con dj e con l’animazione di Radiolinea; superquiz sul tema dell’alcol: proiettato su un grande grande schermo. In premio per i vincitori diversi gadget a sorpresa; simulazione di guida: un videogioco di simulazione che sarà allestito dall’associazione Hyperion (che gestisce ludoteche e centri di aggregazione giovanile). L’ARENA.IT «Meno di 16 anni? Bevi un analcolico» Amministrazione e Acat propongono
anche gruppi di incontro con gli adolescenti
Caprino. Si credono forti, invece sono debolissimi e
rischiano di diventare schiavi dell’alcol, psicolabili, uomini e donne dal
fisico irreparabilmente compromesso. Sono i ragazzini che già a 12 o 13 anni
iniziano a bere alcolici, un problema preoccupante anche a Caprino, contro cui
l’amministrazione, in collaborazione con gli esercenti dei locali, ha deciso di
usare un’arma in più. Chi ha meno di 16 anni è avvertito: ora sulle porte dei
bar del paese c’è un cartello bianco, con scritte gialle e arancione ben
evidenti. Il cartello dice: «Io rispetto la legge, se hai meno di 16 anni posso
servirti soltanto analcolici: è per la tua salute». «Ci teniamo a sottolineare che questa iniziativa non vuole
essere penalizzante nei confronti degli esercenti dei locali pubblici, i quali
sanno perfettamente che la legge vieta di servire bevande alcoliche ai minori,
in base all’articolo 689 che prevede sanzioni pesanti per chi non si attiene a
questa regola», premette l’assessore ai servizi sociali, Paola Arduini. E
continua: «Noi abbiamo fatto stampare una cinquantina di cartelli e
semplicemente invitiamo gli esercenti ad esporli in posizione di massima
visibilità, in modo che anche il consumatore, cioè il ragazzino, sia reso
responsabile e venga così dissuaso dal chiedere ciò che per legge non gli può
essere dato». È un passo importante per cercare di sanare quello che
qui, come in altri paesi non solo del Baldo Garda, è un problema sentito.
«Purtroppo il problema esiste e sono gli stessi genitori a segnalarlo», spiega
Arduini, che in questi giorni sta organizzando una serie di riunioni per capire
l’entità del fenomeno e conoscere le varie esigenze. «Molti sono preoccupati
nel notare nei figli questa propensione al consumo di alcol e noi speriamo che
questa iniziativa ci aiuti a sensibilizzare i ragazzi». Si sa che l’alcol non si trova solo al bar. Che i ragazzi,
se vogliono, se lo procurano altrove: «Intanto queste scritte sparate sulle
porte dei bar in arancione e giallo non passeranno inosservate e renderanno i
giovanissimi consci del fatto che non devono bere alcolici, ma possono chiedere
qualsiasi altra buonissima bibita». Se però preferiscono vino, birra e alcolici
vari bisognerebbe capire se è solo la noia a farli rifugiare nel bicchiere, se
invece hanno problemi o se invece è la società a non proporre loro idee o
spunti alternativi: «A prescindere da quelle che possono essere le ragioni a
livello familiare, posso ricordare le iniziative sociali che Caprino offre per
farli stare insieme e trascorrere il tempo libero», dice Arduini. «Il circolo parrocchiale Noi resta aperto anche il venerdì
e il sabato sera», ricorda, «durante l’inverno il cinema Nuovo ha sempre
proposto bei film. Come Comune stiamo ora predisponendo il bando per i centri
estivi a Malga Val Fredda e a Pazzon e per i più piccoli il baby estate. Chi ha
più di 16 anni potrà anche partecipare al progetto Incontrarte, che prosegue
quest’anno per la sua terza edizione». Per affrontare di petto il problema
specifico, proteggere e promuovere la salute come equilibrio psicofisico, il
Comune ha accolto inoltre la proposta dell’Acat (Associazione dei club degli
alcolisti in trattamento) Baldo Garda di organizzare incontri con i ragazzi e
le famiglie nell’ambito del progetto regionale «Un elefante non è una rosa». «Ho già incontrato Elena Tommasi, presidente dell’Acat
Baldo-Garda», fa sapere Arduini, «vorremmo organizzare due gruppi: uno con i
ragazzini dai 12 ai 14 anni e l’altro con gli adolescenti dai 15 ai 17, per
aumentare in loro la coscienza critica e cercare di far capire i rischi legati
all’assunzione delle sostanze psico-attive. Ovviamente saranno presenti anche i
genitori». Barbara Bertasi SESTOPOTERE.COM RIMINI: IL 28 APRILE "UNA
NOTTE PER LA VITA", CONTRO LE STRAGI DEL SABATO SERA Rimini - In occasione della Settimana Mondiale della
Sicurezza Stradale, il Comune di Rimini aderisce all’iniziativa ‘Una notte per
la vita’ programmata per la giornata di sabato 28 aprile. “C’è bisogno di atti
anche simbolici che sensibilizzino circa un problema grave come le cosiddette
stragi del sabato sera- dichiara il Sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli-. Per
questo, come avevo annunciato dieci giorni fa, abbiamo scelto di dire sì a ‘Una
notte per la vita’ non solo in maniera astratta ma mettendo in atto
provvedimenti speciali per quella sera mirati al rafforzamento dei mezzi di
trasporto pubblico e al potenziamento della vigilanza delle strade comunali da
parte degli agenti della Polizia Municipale.”. L’Amministrazione Comunale di Rimini ha così deciso di
dare attuazione a due azioni convergenti sul medesimo obiettivo. Gli agenti della Polizia Municipale di Rimini saranno
impegnati nelle ore notturne di sabato 28 aprile sulle strade principali di
accesso alla città in un particolare servizio di controllo denominato ‘Vita’. Gli
operatori della PM saranno muniti di strumentazione per il controllo
elettronico della velocità e per la verifica del tasso di alcol dei conducenti
i veicoli privati. Parteciperà a questo speciale servizio anche l’Assessore
alle Politiche della Sicurezza e alla Polizia Municipale, Roberto Biagini. Quindi l’Amministrazione Comunale di Rimini contribuisce con la somma di 3 mila euro al progetto, presentato dal consorzio ‘Happy Lines- Move Safe’, inerente la sicurezza stradale nelle ore notturne e denominato ‘Blu Line night transport’. Verrà attivato il conosciuto servizio di trasporto pubblico collettivo- destinato in special modo ai ragazzi che si recano nei locali pubblici- nelle nottate di martedì 24, sabato 28 e lunedì 30 aprile 2007. BRESCIAOGGI Quest’oggi con il Rally Mille Miglia Invito alla prudenza
sull’auto da corsa Un nuovo modo di interpretare un rally. Non solo corsa
all’ultimo respiro, danza bella e impossibile tra curve, rettilinei e tornanti
dove l’unico dato che conta è quello del cronometro: ma anche un veicolo per
portare ai giovani, grandi appassionati di corse, un messaggio importante. Per la prima volta infatti in occasione del Rally Mille
Miglia, che parte oggi da Montichiari, valido come prima prova del campionato
europeo e terzo appuntamento di quello italiano, la provincia di Brescia
tramite l’assessorato giovani e università presieduto da Corrado Ghirardelli
sarà presente su una macchina portata in gara da un equipaggio bresciano
composto dal pilota Federico Raffetti, 29 anni di Malegno, a Marco Ruffini, 29
anni di Gardone Val Trompia. La vettura, una Mitsubishi Lancer Evo 9, sarà in gara con
il numero 47 e sarà riconoscibile per una scritta sulla fiancata: «Crash, da
ubriachi è più facile morire che guidare». Poche parole che però si propongono
di arrivare dritte al cuore di chi seguirà la corsa bresciana. Uno slogan che
si integra perfettamente con le iniziative dell’istituzione provinciale per
cercare di dare una brusca frenata alle morti sulla strada. «Per noi è un piacere portare in gara questa macchina - assicura Federico Raffetti, il pilota dell’equipaggio - innanzitutto è un messaggio molto importante che speriamo possa raggiungere tutti gli spettatori che è risaputo essere per lo più degli under 30. La macchina avrà la scritta sulla fiancata, il nostro ringraziamento deve andare alla Provincia ma anche a quelli che ci hanno sostenuto in questa avventura».d.bon. IL TEMPO Continua l’impegno dell’assessore Mazzola. Il ministro
Fioroni alla presentazione dell’iniziativa «L’educazione alla sicurezza stradale è innanzitutto un fenomeno culturale che deve essere in grado di modificare il comportamento degli utenti della strada. Per raggiungere questo obiettivo è necessario insistere sulla diffusione della politica della prevenzione, anche attraverso iniziative di confronto volte, come questa avrà la bontà di dimostrare, a fare il punto di una allarmante situazione ed a prospettare i margini di intervento futuri». Così il presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli, e l’assessore Mauro Mazzola parlano di «Stop lacrime», la campagna di sensibilizzazione per l’educazione stradale che sarà presentata lunedì alle 10 a S. Martino nel Palazzo Doria Pamphilij alla presenza del ministro Fioroni. Una conferma dell’impegno su questo fronte dell’assessore ai lavori pubblici che si è concretizzato finora in numerosi interventi. «L’incidente non può essere considerato una fatalità, ma piuttosto il risultato di molti fattori riconducibili al mezzo, ai dispositivi di sicurezza, alla strada, all’ambiente — prosegue Mazzola — la maggiore responsabilità ritorna comunque al fattore umano, che supera l’80% dei sinistri. I dati sono allarmanti. Ogni anno il nostro Paese paga sulle strade un contributo di circa 5.000 vite umane; 20.000 diventano disabili; 300.000 sono i feriti. A pagare il prezzo più alto sono i giovani: gli incidenti stradali rappresentano, infatti, la loro prima causa di mortalità. Un grande grido di dolore si leva da più parti nei confronti di queste problematiche. In questa stessa ottica sta lavorando la Provincia, che ha investito e sta investendo molto in interventi infrastrutturali atti ad innalzare i livelli di sicurezza e di percorribilità della rete stradale provinciale. Nell’ambito di un obiettivo così importante, quale quello di ridurre il numero delle vittime degli incidenti stradali è fondamentale, in linea con gli intenti europei, il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati. Sono proprio i comportamenti giovanili che ci allarmano sempre di più. Un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato, senza tema di smentita, che ormai 1 ragazzo su 5 fra gli 11 e i 15 anni consuma abitualmente alcool; dei frequentatori delle discoteche, circa il 20% ricerca deliberatamente, nel fine settimana, proprio nell’etilismo lo “sballo ”: l’ultima moda risulterebbe essere, infatti, quella del drunk-drinking, appunto, bere con l’intento esplicito di ubriacarsi. Due giovani su dieci in una serata arrivano addirittura a superare i sei bicchieri di bevande contenenti alcool. Solo una presa diffusa di coscienza da parte dei nostri giovani nei confronti della responsabilità che deve accompagnare un atto così banale e “tecnico” come guidare, può contribuire a rendere naturale una istintiva separazione fra stati di alterazione della coscienza e disponibilità personale a condurre un mezzo. È necessario — conclude — potenziare ogni intervento di carattere educativo che comporti una decisa presa di coscienza da parte dell’intera collettività». L’ARENA.IT I numeri del problema Dipendenza e rischi: violenza,
tumori e malattie croniche Caprino. L’alcol presenta sempre il conto. Ecco quali sono
i rischi, anzi le gravissime patologie, in cui incorrono i ragazzini che
consumano bevande alcoliche come vino, birra, super alcolici e gli
“alcol-pops”, cioè i cocktail. A spiegarlo è Elena Tommasi, presidente
dell’Acat Baldo Garda: «Nel Veneto, e quindi anche nelle nostre zone, il
battesimo dell’alcol avviene a 11 o 12 anni, l’età più bassa registrata in
tutta Europa, dove la media è di 14 anni e mezzo». «Questo, crescendo, provoca il dieci per cento di tutte le
malattie, cioè tumori a fegato, pancreas, esofago e in bocca, problemi che si
possono anche manifestare in giovane età, persino nell’adolescenza» . Poi
Tommasi snocciola altre cifre: «Le bevande alcoliche provocano il 63 per cento
delle cirrosi epatiche, il 41 per cento degli omicidi - perché l’alcol scatena
la violenza - il 45 per cento degli incidenti stradali, il 9 per cento della
mortalità prematura per malattie croniche (cirrosi, epatiti c e b), invalidità
permanenti derivanti dal fatto che l’alcol distrugge le cellule cerebrali».
Inoltre un problema gravissimo riguarda le ragazzine: «Metabolizzando in
maniera diversa l’alcol, rischiano di avere in futuro seri problemi di
sterilità. Lo hanno già accertato ricerche portare avanti in Francia e negli
Stati Uniti», assicura Tommasi. È una verità angosciante di cui anche i genitori devono essere informati: «Ci sono ragazzini che già a 12 o a 13 anni vanno a scuola con le mignon, cioè le bottigliette di alcolici». Si stima che in Veneto questo esercito di alcol dipendenti si aggiri su queste percentuali: consumano bevande alcoliche il 50 per cento dei maschi e il 42 per cento delle ragazze dai 14 ai 16; l’87 e il 62 per cento dei giovani e delle giovani tra i 18 e i 24 anni». (b.b.) HELP CONSUMATORI Donne più responsabili. Ma aumenta il consumo di alcol fra
le ragazze Le donne hanno comportamenti
generalmente più responsabili. Ma preoccupa la diffusione di comportamenti poco
salutari come il consumo di alcol fra le giovani. Le donne hanno comportamenti generalmente più responsabili
rispetto agli uomini ma preoccupa la tendenza alla diffusione di alcuni
comportamenti poco salutari fra i giovani e, in particolare, fra le giovani
donne. Secondo i dati resi noti oggi al SANIT, nell’ambito del convegno
"Salute delle donne", da Luciana Quattrociocchi dell’ISTAT. Mentre la diffusione del consumo di alcol in Italia mostra
una tendenza sostanzialmente stabile negli ultimi nove anni, si rilevano invece
incrementi significativi per quanto riguarda i giovani e in particolare le
donne. Dal 1998 al 2006 fra gli adolescenti (14 -17 anni) aumenta dal 12,6 al
20,5% il consumo di alcol fuori pasto. E nonostante la prevalenza del consumo
fra i maschi (dal 15,2 al 24,2%) l’incremento è maggiore per le ragazze che
passano dal 9,7% al 16,8%. Per quanto riguarda il fumo, si stima che nel 2005 i
fumatori in Italia siano il 21,7% della popolazione di oltre 14 anni. Sono di
più gli uomini a fumare rispetto alle donne (27,5% contro il 16,3%); la
diffusione più elevata del fenomeno si registra dai 25 ai 34 anni per gli
uomini e dai 45 ai 54 anni per le donne. L’abitudine al fumo è inoltre
associata al livello di istruzione ma con andamenti differenziati: per gli
uomini la quota dei fumatori aumenta al decrescere del titolo di studio
conseguito mentre fra le donne più anziane una più elevata percentuale di
fumatrici si rileva fra le più istruite. Nel 2005 - rileva l’indagine ISTAT - alla domanda "come va in generale la sua salute?" il 61,3% delle persone di oltre 14 anni ha risposto con una valutazione positiva mentre il 6,7% con una valutazione negativa. Ma le donne si sentono peggio - 8,3% delle risposte negative. L’indice di stato psicologico è più basso fra le donne che inoltre sono affette più di frequente da patologie come artrite, osteoporosi e artrosi. Ma le donne sono anche più attente alla loro salute: più spesso si sottopongono a visite mediche di controllo e accertamenti diagnostici. Negli ultimi dieci anni è inoltre aumentata la diffusione di comportamenti di prevenzione nella salute. IL GAZZETTINO (TREVISO) CONEGLIANO Due automobilisti ubriachi al
volante
Due denunce nei confronti di altrettanti automobilisti per guida in stato di ebbrezza. V.N., 29 anni, residente a Vicenza, è stato sopreso ubriaco al volante della sua Mercedes lungo viale Venezia. G.H., originario dell’Eritrea e residente a Vittorio, era invece al volante di una Seat Ibiza: la polizia l’ha fermato perchè procedeva zigzagando lungo via Colombo, a Godega. IL GAZZETTINO (PORDENONE) MANIAGO Omicidio preterintenzionale
Il giudice Patrizia Botteri, vista la richiesta di allargare il collegio difensivo nel quale, oltre all’avvocato Paolo Luisa Vissat, è entrato anche il collega Antonio Malattia, ha disposto il rinvio del procedimento penale nel quale l’operaio Diego Berton, 44 anni, di Vajont, è chiamato a rispondere dell’ipotesi d’accusa di omicidio preterintenzionale. L’indagato - secondo l’accusa ricostruita dal pm Federico Facchin ieri sostituito dal collega Annita Sorti - nella notte del 2 maggio 2006, al culmine di un animato alterco causato dai fumi dell’alcol, avrebbe spinto e fatto cadere a terra il vigile del fuoco in pensione Bruno Cerabino, 56 anni, di Maniago. Il pensionato, cadendo, sbattè la testa sul cordolo di un marciapiede, procurandosi lesioni craniche che, qualche giorno più tardi, ne causarono la morte, avvenuta in ospedale a San Vito al Tagliamento. IL GAZZETTINO (VICENZA) Mason Vicentino Bevande alcoliche
ad un avventore in stato di ubriachezza (L.I.)Aveva rimediato una denuncia per aver somministrato bevande alcoliche ad un avventore in stato di ubriachezza. Il suo legale, l’avvocato Teobaldo Tassotti, è però riuscito a dimostrare che l’esercente era sopraggiunto nel locale quando la vicenda si era già conclusa. Assolto per non aver commesso il fatto. Con questo verdetto il giudice di pace Elisabetta Bastianon ha scagionato Aldo Brusaterra, 54 anni, di Salcedo, gestore della birreria bruschetteria "Tre Note". La pubblica accusa, rappresentata dal pm Gastone Bortolon, ne aveva chiesto invece la condanna a 600 euro di multa. L’episodio in questione risale al 4 aprile 2004. Sono le diciannove quando perviene al 112 una richiesta di intervento. Una pattuglia dei carabinieri di Marostica viene dirottata alla birreria "Tre Note". Ad allertare i militari dell’Arma è P.C., operaio trentaduenne di Villaraspa di Mason. Il giovane sostiene di aver litigato con un conoscente che gli ha morso il naso. P.C. barcolla, parla in maniera sconnessa. Tradisce un alito pesante. Viene accompagnato al pronto soccorso per le cure del caso. Si sottopone anche all’alcoltest. Nel suo sangue viene riscontrata una percentuale di alcol due volte superiore ai limiti di legge. I carabinieri gli elevano una sanzione amministrativa. Poi denunciano il gestore del locale per avergli somministrato birre e superalcolici in quantità industriale. Il giudice crede però all’imputato. Dal processo emerge che Brusaterra non era in birreria quel pomeriggio. Era stato chiamato d’urgenza dal figlio dopo che era scoppiata la rissa. L’uomo non risulta inoltre titolare della licenza commerciale, avendo alle spalle un fallimento. IL TEMPO Rissa con accoltellamento due extracomunitari rinviati a
giudizio FIUGGI — Una rissa furibonda con accoltellamento che costerà il processo a due cittadini extracomunitari T.C. e T.E., difesi dall’avv. Rosario Grieco (nella foto). Una maxi lite avvenuta con alcuni italiani lo scorso 5 novembre e che vide come teatro l’esterno di un noto locale della cittadina termale. A scatenare gli animi, a quanto pare, qualche apprezzamento di troppo nei confronti di una ragazza che era in compagnia dei ragazzi italiani. Il tutto accentuato forse dai fumi dell’alcool. Secondo quanto emerso dalle indagini portate avanti dalle forze dell’ordine, durante la colluttazione, uno dei due imputati avrebbe estartto dalla tasca un coltello e con un fendente avrebbe praticato un profondo taglio, oggi con cicatrice permanente, all’altezza dello zigomo nei confronti di uno dei givani italiani che si erano azzufafti con loro. Adesso, al termine della fase di indagine, i due cittadini extracomunitari sono stati rinviati a giudizio ed il prossimo 11 giugno dovranno comparire davnti al giudice monocratico per rispondere di lesioni gravissime, ingiurie e minacce.OS@%@ CORRIERE ADRIATICO Aggressioni in centro Far west
Scarcerato il terzetto
MACERATA - Processo per direttissima, ieri mattina, per
tre giovani accusati di lesioni, minaccia, violenza e resistenza a pubblico
ufficiale e danneggiamento aggravato. Alla sbarra A.S., russo di 22 anni, A.A.,
anch’egli russo di 22 anni, e P.O., ucraino di 23 anni, tutti in regola con il
permesso di soggiorno, che in preda ai fumi dell’alcol hanno letteralmente
scatenato il far west in vicolo Ferrari, nelle vicinanze dell’ex Upim,
danneggiando anche degli scooter Sono stati momenti di vera paura per
l’aggressività che i tre esprimevano. Il giudice ha convalidato gli arresti dei
tre imputati, difesi di fiducia dagli avvocati Paolo Giustozzi e Nicola
Piccinini, disponendone la scarcerazione. Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione dei
fatti, lunedì scorso, alle 9 di mattina, gli imputati, visibilmente ubriachi,
avrebbero preso a calci alcuni scooter parcheggiati lungo il vicolo, poi si
sarebbero scagliati contro la polizia. Gli uomini della Volante, giunti sul posto a seguito di
una chiamata al 113, hanno invitato i tre giovani a darsi una calmata ed
esibire i documenti di identificazione. Ma per tutta risposta il terzetto,
oltre a non mostrare alcun documento, ha iniziato a insultare i poliziotti con
frasi ingiuriose. E poi, come se non bastasse, i giovani si sarebbero scagliati
contro gli esponenti delle forze dell’ordine, aggredendoli violentemente con
calci e pugni. A quel punto la Volante, con la collaborazione di una pattuglia
della polizia municipale, ha bloccato i tre stranieri, che però anche in
Questura hanno continuato a dare in escandescenze, tanto che è stato necessario
chiamare un’ambulanza del 118 per medicare ferite e contusioni. Ieri i legali hanno chiesto i termini a difesa per
approfondire alcuni aspetti della vicenda e il processo è stato rinviato al 3
maggio prossimo, giorno in cui gli imputati daranno la loro versione dei fatti.
D.FER., CORRIERE ADRIATICO Ubriaco s’accascia sul bus
ANCONA – Ha iniziato a urlare e ad agitarsi all’interno dell’autobus mandando nel panico molti dei passeggeri che si trovavano sul mezzo pubblico. Il tutto è accaduto ieri pomeriggio, intorno alle 15.30, all’interno di un bus che da via Giordano Bruno stava raggiungendo il capolinea di piazza Ugo Bassi. A dare l’allarme, temendo il peggio, è stato l’autista della Conerobus che ha visto l’uomo accasciarsi a terra tutto ad un tratto dopo aver a lungo sbraitato contro i passeggeri. Sul posto sono giunte le ambulanze della Cri e l’automedica del 118. L’uomo, un 40enne anconetano, rimasto a lungo in stato di incoscienza, è stato trattato sul posto per poi essere accompagnato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette dove, in seguito ad esami, i medici ne hanno deciso il ricovero a causa di un coma etilico. IL QUOTIDIANO CALABRIA Cetraro. Anni fa era stato protagonista di una vicenda
analoga Ubriaco abusa della figlia
arrestato dai carabinieri
Venerdì, 20 Aprile 2007
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