Rassegna stampa del 23 marzo 2005 |
Da "ANSA" del 23 marzo 2005 Pasqua: Polizia stradale assicura 1.600 pattuglie al giorno Servizi piu’intensi venerdi’ 25 e lunedi’ 28 ROMA
La Polizia Stradale garantirà 1.600 pattuglie al giorno per i controlli dell’ intenso traffico previsto per le festività di Pasqua. Sulla viabilità di grande comunicazione i servizi saranno intensificati soprattutto nei giorni di venerdì 25 e lunedì 28 marzo, quando e’ prevista la maggiore concentrazione di movimenti. In circa 150 aree di servizio autostradali, quelle maggiormente utilizzate dagli automobilisti, saranno dislocati Uffici della Polizia Stradale. Da "Corriere Romagna" del 23 marzo 2005 Sotto ai sedili 13 chili di hashish RICCIONE
Per sfuggire a un controllo della polizia stradale hanno abbondato in autostrada la propria vettura, una Opel Astra con dentro 13 chili di hashish. La polizia autostradale di Forlì è però riuscita a bloccare uno degli occupanti, mentre l’altro è riuscito a dileguarsi nel buio. E’ successo tutto l’altra sera, verso le 21.30, sulla corsia sud della A14 nel territorio del comune di Riccione. Vista la macchina della polizia che sopraggiungeva alle spalle, il guidatore dell’Opel Astra ha improvvisamente rallentato. Mossa sospetta per gli agenti che, notata la presenza a bordo dell’auto di due persone dai tratti nordafricani, ha intimato l’alt. L’Opel ha accostato in corsia d’emergenza, ma appena il mezzo si è fermato i due occupanti sono schizzati via a piedi. Uno, dopo avere scavalcato la rete di recinzione, ha fatto perdere le sue tracce. L’altro, rischiando di rimetterci la pelle, ha attraversato la corsia di marcia e dopo avere scavalcato lo spartitraffico centrale ha attraversato anche l’altra corsia, tentando di nascondersi nel fossato scola-acqua. Qui gli agenti lo hanno bloccato. Si tratta di un cittadino marocchino (E.A.S. le iniziali) con regolare permesso di soggiorno. Nel controllare la vettura dei due gli agenti hanno poi capito il motivo di tanto trambusto. Sotto ai sedili dell’auto sono stati ritrovati 13 pani di hashish da un chilo di peso l’uno. Indagini sono in corso per risalire alla destinazione della droga. Da "Il Messaggero" del 23 marzo 2005 SULLA FANO-GROSSETO Polizia arresta falsi camionisti recuperando due Tir trafugati FANO
Due Tir rubati dal valore complessivo di oltre 350.000 euro sono stati recuperati nel corso di una operazione congiunta fra la squadra mobile di Pesaro e gli agenti della Polstrada di Fano che ha portato anche all’arresto dei due pseudo camionisti poi rivelatisi due moldavi clandestini. L’intervento della polizia è avvenuto in uno spiazzo lungo la superstrada Fano-Grosseto all’altezza di Calcinelli dopo che da alcuni giorni stazionavano nell’area i due autoarticolati con targa straniera. Una presenza che ha insospettito i poliziotti che dietro segnalazione hanno deciso di verificare i loro dubbi. Che a un successivo accertamento si sono dimostrati fondati. I due autisti, un moldavo di 37 anni e un altro csuo connazionale di di 32 anni, avevano infatti dei documenti contraffatti, compresa la carta d’identità. Non solo, ma anche i telai dei due Tir sono risultati contraffatti in quanto rubati in precedenza. A quel punto nei confronti dei due moldavi, poi risultati clandestini, è scattato il fermo di polizia giudiziaria per l’accusa di riciclaggio. I due Tir trafugati sono una matrice con un cassone-frigo di 18 metri e un’altra motrice con in più un semirimorchio che conteneva una ruspa modello Caterpiller pure risultata rubata. Le indagini della polizia non si concludono con il recupero degli autoarticolati e l’arresto dei due clandestini: ora occorrerà stabilire la zona di provenienza dei Tir accertando se ci si trovi di fronte a una banda specializzata in furti su commissione. Da "Il Messaggero" del 23 marzo 2005 Giovane straniero tenta il suicidio, salvato da una pattuglia della polizia CIVITELLA
Un giovane di 26 anni, originario di Santo Domingo, è stato salvato da una pattuglia della polizia stradale. Il giovane aveva parcheggiato l’auto in una piazzola di sosta, tentando il suicidio con i farmaci. Era privo di senso e chiuso nell’auto, ma gli agenti, la cui attenzione era stata richiamata dalla posizione inusuale e dal capo del conducente riverso, hanno forzato la portiera e soccorso il giovane, affetto da grossi problemi respiratori e da violenti conati di vomito. La polizia richiedeva l’intervento dell’ambulanza del 118 che, dopo aver prestato le prime cure, veniva scortata all’ospedale. Da "Il Giornale di Vicenza" del 23 marzo 2005 Arzignano2. Polstrada di Verona Sud e Arpav stanno stringendo i tempi dopo il sequestro della ditta di Graziella Destro Traffico di rifiuti, quattro indagati Verifiche nelle concerie che hanno avuto rapporti con la ditta di Tezze di Ivano Tolettini Nel
mirino della polizia stradale ci sono le concerie che hanno avuto rapporti
con la ditta di smaltimento rifiuti di Graziella Destro, finita nella
bufera dopo i sigilli apposti lo scorso 10 marzo per il presunto illecito
trasferimento di prodotti considerati tossici. Con la donna sono finiti
sotto inchiesta i proprietari di altri due capannoni, Carletto Tirapelle
di Alte di Montecchio Maggiore e Vilmo Repetti di Brescia, nonché
un altro uomo d’affari toscano.
Intanto, nei giorni scorsi i poliziotti del commissario Di Ruzza hanno fatto visita anche alla conceria di Bruno Biolo a Zermeghedo dove hanno acquisito documenti per incrociarli con quelli trovati negli uffici della Destro. La "Biolo", il cui titolare non risulterebbe indagato, non è l’unica società dove gli inquirenti si recheranno per spulciare documenti e acquisire informazioni per fare luce su una vicenda iniziata all’apparenza in maniera casuale. Le indagini coordinate dal pm Angela Barbaglio sono iniziate all’apparenza in maniera casuale lungo l’autostrada a Peschiera quando una pattuglia ha fermato per un controllo il camion condotto da Graziella Destro, 61 anni, di Cornedo. Sono emerse irregolarità per il carico perché non c’era corrispondenza tra quanto trasportato e quello che era segnato sui documenti di accompagnamento, pertanto le verifiche sono state trasferite nella sede di Tezze di Arzignano. La documentazione è apparsa irregolare ed è scattato il sequestro giudiziario per la violazione del decreto legislativo 5 febbraio del ’97. In particolare, la procura contesta la trasgressione dell’articolo 5 che disciplina lo smaltimento dei rifiuti, poiché la destro avrebbe trattato sostanze tossiche di cui non aveva le autorizzazioni. Dopo i controlli a Tezze, gli agenti guidati da Di Ruzza si sono recati da Tirapelle e da Repetti, dove avrebbero riscontrato le medesime irregolarità se è vero che sono scattati i provvedimenti cautelari nei confronti dei capannoni. L’inchiesta per la quale la polstrada si avvale degli specialisti in materia, cioè i tecnici dell’Arpav di Arzignano, si sta muovendo su ampia scala e si propone di aiutare a fare chiarezza in un settore dove, certe inchieste, hanno messo in risalto che esiste una sorta di Far West. Infatti, a fronte di aziende che operano nel settore dello smaltimento osservando le regole, ce ne sono altre che le violano in maniera clamorosa, se è vero che nell’arco di poche settimane ben due indagini hanno fatto chiudere i lucchetti di altrettante società. E sì, come spiegano alcuni imprenditori, che con i rifiuti ci si guadagna già parecchio rispettando le norme. Evidentemente qualcuno per bruciare le tappe o per ingordigia di profitto a qualsiasi costo, mette in atto modalità di smaltimento da codice penale, mettendo però anche a rischio l’ambiente in cui viviamo. Ne vale la pena, per quattro palanche in più?. |
||