CORRIERE DELLA SERA – FORUM ITALIANS Finché il guidare ubriachi in Italia sarà
guardato con tolleranza Caro Beppe, ti
scrivo a proposito del tema "Alcool e guida". La scorsa settimana ero
al matrimonio di una mia amica: la messa è stata celebrata in una città, mentre
il pranzo si è tenuto in campagna, a circa un’ora di automobile dal luogo del
rito religioso. Nella mia automobile, durante il tragitto, c’erano anche una
mia amica, che vive da anni in Gran Bretagna, e suo marito, inglese. E’ stato molto
interessante ascoltare i suoi commenti. Lui era davvero sconvolto, durante il
viaggio di ritorno sulla strada extraurbana, nel vedere al volante persone in
evidente stato di ubriachezza, e lo era ancor più nel constatare che in molti
casi non si trattava di giovani spericolati, ma di tranquilli e maturi uomini
che, dopo aver bevuto ben più di un bicchiere di troppo, si erano messi al
volante per riportare a casa moglie e figli. In Gran Bretagna, la sera non si
esce senza prima aver deciso chi guiderà al ritorno, oppure senza essersi
organizzati per tornare a casa con il taxi: quando mi era capitato di trovarmi
lì, avevo sempre accettato questa abitudine senza fare domande in merito,
sicura com’ero che questo comportamento, così diverso da quello che abbiamo in
Italia, fosse dovuto alla maggior durezza delle sanzioni previste lì. Invece
quella sera ho scoperto che questo è vero solo in parte: da noi è previsto il
ritiro della patente per 6 mesi, da loro per un anno: differenza dunque non
abissale. Il vero deterrente, mi spiegava, è il giudizio sociale: mentre è
considerato - quasi - perfettamente accettabile che un rispettabile
professionista, alle 8 di un venerdì sera, abbia un barile di alcool in corpo,
il mettersi ubriachi al volante è considerato un gesto estremamente
disdicevole, vergognoso, disprezzato da tutti. Mi si è accesa la lampadina:
finché il guidare ubriachi in Italia sarà guardato con tolleranza da larghe
fasce della popolazione, ben poco potranno gli eventuali maggiori controlli. Se
un adulto si sente molto "uomo" nel riportare a casa i familiari
guidando ubriaco dopo una cerimonia o dopo una scampagnata, se un ragazzo si
sente molto "figo" nello spingere l’acceleratore a tavoletta dopo una
nottata in discoteca - e, soprattutto, vengono considerati tali anche da coloro
che li circondano - non credo che la minaccia di essere privati della patente
per un anno, piuttosto che per gli attuali 6 mesi, costituisca un valido
deterrente. Mary LalliCORRIERE DELLA SERA – FORUM ITALIANS Alcol, droga e discoteche
Caro Beppe, cari Italians, alcool e discoteche, giovani e discoteche,
droga e discoteche. Su "Italians" se ne parla da tempo e penso di
poter dare la mia opinione perché sono giovane e in discoteca ci vado (poco) e
ci lavoro (molto). Studio e per mantenermi faccio il barman nelle molte
discoteche del litorale viareggino, alcune molto famose. Quello spettacolo di
distruzione cerebrale che voi vedete alla fine, io lo vedo nascere e crescere.
E’ ugualmente desolante, credetemi. In genere l’iter è questo: ore 11 apertura
delle porte e calata di lanzichenecchi, nella fattispecie massa di adolescenti
che si affollano al guardaroba e poi al bar. Le prime bevute non sono mai
leggere, dopo aver speso dai 15 ai 30 euro alla cassa "almeno voglio
bere" quindi via di Invisibile e Cuba Libre. A tal proposito, i cocktails
hanno un loro senso, un loro equilibrio tra alcool e allungamento, ecco questo
in discoteca viene stravolto. Se provi a fare una bevuta come le ricette
internazionali impongono ti dicono che non sa di niente, vanno alla cassa, si
lamentano e tu vieni ripreso. Le dosi alcoliche devono essere almeno
raddoppiate, quando non peggio, e tutto questo di fronte a bambini (perché tali
sono) che non hanno ancora la barba! Ore 12: si alza il target. Entrano i
trentenni reduci dall’happy hour e dalla cena, le tipologie di richieste non
cambiano "perché tanto ormai ho già bevuto" e poi non possono
sfigurare davanti alla tipa.. So che sembra un processo stupido, ma vi assicuro
che ne vedo centinaia ogni sera.. Ore 1.00: sala piena, inizia il Grande
Commercio. E non mi riferisco alla borsa valori ma alla droga. C’è di tutto e
nulla è fatto di nascosto, canne fumate dietro le colonne con i buttafuori a
due passi (ma se ti accendi una sigaretta intervengono!), pasticche vendute e
consumate al bancone del bar per essere mandate giù con un sorso di gin tonic,
strice di cocaina preparate sui tavoli davanti ai divanetti. Vi ripeto, non sto
parlando della bettola malfamata, ma di locali della versilia dove il
parcheggio è pieno di Cayenne e Suv.. Ore 2.00: lo sbando. Il consumo di alcool
raddoppia e quello di droga triplica. La bevuta che va per la maggiore è vodka
e red bull, serve a dare energia e continuare la serata. Ore 3.00: i primi
crolli e le prime risse, ormai trovare qualcuno che articoli un discorso è una
rarità. Ore 4.00: chiusura tra ragazzi privi di sensi. Ore 5.00, la Grande
Paura. Luca LunedìMARKETPRESS.INFO SICUREZZA STRADALE: IL PROGRAMMA D’AZIONE
EUROPEO CONTINUA A REGISTRARE BUONI RISULTATI – L’OBIETTIVO DI SALVARE 25 000
VITE SULLE STRADE D’EUROPA PUÒ ESSERE RAGGIUNTO NEL 2010 Bruxelles, - L’obiettivo del programma d’azione
europeo per la sicurezza stradale, lanciato nel 2001 dalla Commissione europea,
può essere raggiunto entro il termine previsto. Si tratta di dimezzare il
numero di morti sulle strade europee nel periodo 2001-2010, in modo da ridurre
il numero totale delle vittime da quasi 50 000 a 25 000. È questo il messaggio
principale che si ricava dalle ultime cifre disponibili, comunicate nel corso
della prima giornata europea della sicurezza stradale. Queste cifre segnalano
che l’ambizioso obiettivo era quello giusto: negli ultimi 12 mesi il numero dei
morti è diminuito dell’8%. Nell’unione europea nel 2006 rispetto al 2001 sono
state salvate quasi 12 000 vite umane. “Se continuiamo su questa strada, grazie
allo sforzo concertato di tutti i cittadini dell’Unione europea, l’obiettivo
può essere raggiunto nel 2010, ma non è un traguardo garantito: ci vuole uno
sforzo continuo”, ha affermato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione
responsabile per i trasporti, ricordando che la sicurezza stradale è una
priorità del suo mandato e invitando tutti gli Stati membri ad esaminare
attentamente la relazione che è stata appena pubblicata e a trarne le
conseguenze. “Esorto soprattutto i governi ad intervenire energicamente nei
casi in cui i risultati sono allarmanti”, ha aggiunto. Al di là delle nude
cifre e delle statistiche sul numero di vittime di incidenti stradali, è
infatti essenziale poter valutare le prestazioni dei paesi mediante indicatori
opportunamente scelti, che riflettano l’effetto delle politiche svolte e
permettano di intervenire meglio su problemi concreti. Nell’ambito della prima
giornata europea della sicurezza stradale, questi risultati sono presentati ad
un vasto pubblico. In occasione della giornata europea della sicurezza
stradale, la Commissione pubblica per la prima volta i risultati del progetto
“Safetynet”, finanziato dal sesto Programma Quadro di Ricerca, che pone le basi
dell’osservatorio europeo della sicurezza stradale, grazie al quale è stato
possibile effettuare un ingente lavoro sugli indicatori di prestazione in
materia di sicurezza stradale. Nella relazione sono stati presi in
considerazione sette indicatori di prestazione della sicurezza stradale: alcol
e droghe; velocità; cinture di sicurezza e porto del casco; utilizzo dei fari
di giorno; sicurezza passiva dei veicoli; infrastruttura stradale; primi
soccorsi alle vittime. I primi tre indicatori sono i più importanti e quelli
meglio documentati. Fra i paesi esaminati, si notano grandi disparità. Ad
esempio, dal 5% al 30% dei decessi sulla strada sono dovuti ad incidenti in cui
è coinvolto almeno un conducente che ha bevuto oltre il limite consentito dalla
legge. Fino al 50% dei conducenti non rispetta i limiti di velocità in vigore.
Dal 67% al 97% degli occupanti di automobili o di furgoni portano la cintura di
sicurezza nei sedili anteriori, ma nei sedili posteriori queste percentuali
sono comprese tra il 28% e l’89%. Dal 20% al 96% dei bambini di età inferiore
ai 12 anni utilizza sedili appositi. Benché la protezione offerta dai veicoli
(sicurezza passiva) migliori di anno in anno, è sorprendente constatare come il
divario tra i paesi con le migliori prestazioni e gli altri paesi non
diminuisca. Le tabelle allegate forniscono un quadro delle prestazioni dei vari
Stati membri, nonché della Svizzera e della Norvegia, per l’alcolemia, l’uso
della cintura e l’utilizzo di appositi sedili per i bambini. Per quanto
riguarda i dati sulla velocità, le definizioni nazionali sono troppo disparate
perché sia possibile elaborare una tabella comparativa. Gli indicatori di
prestazione rientrano nella logica del “quadro di valutazione della sicurezza
stradale”, reso pubblico oggi, in occasione della prima giornata europea della
sicurezza stradale.
SESTOPOTERE.COM AUSL FERRARA: CAMPAGNA DI PREVENZIONE
NAZIONALE "LAVORO SICURO SENZA ALCOL" Ferrara - L’Azienda Usl di Ferrara comunica
che la Campagna di Prevenzione Nazionale 2007, attraverso lo slogan “Lavoro
sicuro senza alcol”, vuole richiamare l’attenzione in particolare sui problemi
legati all’alcol negli ambienti di lavoro. L’obiettivo di ogni Azienda USL, è
la messa a punto, di programmi di intervento finalizzati a prevenire ed
affrontare le problematiche alcolcorrelate che si possono manifestare negli
ambienti di lavoro, evidenziando la pericolosità del binomio "ALCOL e
LAVORO". MERATEONLINE.IT Colico: via alla
campagna contro la guida pericolosa
Ha preso il via la sperimentazione di un`attività promossa dalla Croce rossa e dall`Automobile club di Lecco per sensibilizzare gli autisti nei confronti della guida in stato di ebbrezza in occasione dell`Obiettivo 2010. Le ambulanze della Cri di Colico avranno a bordo degli etilometri monouso "Soffia e sai" forniti gratuitamente da Aci, che i volontari distribuiranno in occasione di interventi e iniziative con lo scopo di sensibilizzare soprattutto i giovani ai rischi che si corrono guidando dopo aver assunto alcolici. "In alcuni momenti - ha spiegato il presidente Cri Franco De Poi, le persone sono più sensibili alla problematica alcol, magari dopo incidenti o risse fuori dai bar. Inviteremo le persone ha prendere un test per rendersi conto del loro stato. Logicamente questa attività sarà effettuata compatibilmente con le esigenze sanitarie del momento, ma la riteniamo molto valida ed educativa". "Questa sperimentazione - ha spiegato il direttore Aci Roberto Conforti - servirà per fare delle valutazioni e dare il via a un progetto su larga scala all`esterno degli esercizi commerciali e in altri contesti. La disponibilità dei volontari della Cri è grande e ricevere questi test da loro invece che da forze di polizia non rischia di far temere sanzioni da parte di chi prova il test. Avere l’opportunità di capire il proprio stato di sobrietà e quello che si rischia anche penalmente è certamente sensibilizzante ed educativo". Cri e Aci hanno ricordato che la guida in stato di ebbrezza, oltre che provocare molte vittime e incidenti, ha gravi conseguenze penali. CORRIERE ADRIATICO Alcol, cocaina e “fumo”
JESI - Non di sola cocaina è fatto il consumo di droghe in Vallesina, come del resto sul territorio nazionale e anche più in là. Le statistiche dicono che è l’alcol (il suo abuso) la prima fonte di dipendenza e guai enormi, anche nel post-discoteca. Ma nessuno si decide, come avviene con successo in altre nazioni, a proibire l’alcol in discoteca dopo le 1,30 e poi musica a tutto decibel fino all’alba, per far smaltire la sbornia lì e non in strada. Ma questa è un’altra storia. L’hashish era, come la marijuana, considerato una droga leggera fino a pochi mesi fa. Ora per la legge, è come l’eroina, il crak, la cocaina, l’ecstasy etc. Che poi molto giovani la pensino diversamente, poco importa. CORRIERE ADRIATICO Duro intervento dei
vertici della Lega Nord
“Chi non rispetta la
legge deve andarsene per sempre”
APPIGNANO - Prima un nomade uccide quattro ragazzi, poi un campo Rom viene dato alle fiamme: ecco gli effetti del buonismo di sinistra: Paolo Grimoldi Deputato della Lega Nord e Coordinatore federale del Movimento Giovani Padani, commenta quanto accaduto ad Appignano del Tronto. Con certi personaggi l’integrazione è impossibile, perché quest’ultima - spiega il deputato leghista - può esserci solo se gli immigrati hanno intenzione di inserirsi nella comunità. Invece ad Ascoli Piceno come a Milano, i nomadi tendono volutamente a ghettizzarsi, a mantenersi Stato nello Stato, a non rispettare la legge. Fino a quando si arriva a casi estremi come è successo ad Appignano, che scatenano la comprensibile, anche se non giustificabile, rabbia dei cittadini. La cosa più preoccupante - conclude Grimoldi - è che tutto ciò rischia di essere solo l’antipasto. Con la nuova legge sull’immigrazione voluta dal governo di sinistra, che apre le porte del Paese a tutti, la situazione può esplodere. L’annullamento della legge Bossi-Fini e l’introduzione della nuova normativa che farà entrare in Italia chiunque lo vorrà, alla sola condizione di pagare il biglietto d’ingresso, è l’ennesima conferma che l’Italia sta diventando il paese dei balocchi”. E sull’argomento interviene anche Pietro Infriccioli Coordinatore provinciale della Lega Nord Marche-Ascoli Piceno. “Lungi da noi il voler strumentalizzare i tragici fatti di Appignano del Tronto, ma questa terribile vicenda, viene a confermare ciò che da molto tempo e forse da troppi anni la Lega Nord Padania va denunciando in tutte le sedi istituzionali e non solo …. Ribadiamo ancora una volta che questa non è una questione di nazionalità o di xenofobia, bensì, riteniamo che l’aver guidato in stato di ebbrezza e l’essere Rom non vanno certo legati all’omicidio, però se lo stesso nella presunta condizione di clandestinità fosse stato espulso e quindi rimandato nel suo paese d’origine, forse in questi giorni non saremmo qui a piangere quattro vittime innocenti. Non è possibile nel 2007 morire per colpa di chi se ne infischia delle nostre regole, regole che hanno valore solo ed esclusivamente per coloro che giornalmente si alzano armati di sana onestà e pazienza per recarsi al lavoro, regole che valgono per le nostre forze dell’ordine anch’esse mortificate da leggi come l’indulto, da minori risorse destinate alla pubblica sicurezza, ma soprattutto dalla mancata certezza della pena”. CORRIERE ADRIATICO Nessuna apertura
dell’Arengo per un possibile ritorno della comunità nomade con destinazione
Campolungo Il sindaco Celani “Lo escludo nel modo più assoluto” Ahmetovic non poteva
essere espulso
Giallo sulla cittadinanza
dello zingaro che ha travolto e ucciso quattro ragazzi
APPIGNANO - Marco Amhetovic, il giovane rom di
22 anni che una settimana fa, guidando in stato di ebbrezza, ha investito e
ucciso quattro ragazzi di Appignano, difficilmente avrebbe potuto stato espulso
dal nostro Paese. E questo, anche con il permesso di soggiorno scaduto.
Infatti, tutto ruota intorno allo status giuridico del giovane rom, che è
regolato dal diritto internazionale. NINO ORREA (*) Nota: a me sembra che il problema di questo zingaro fosse l’uso degli alcolici, non dell’acqua. In questa tragica vicenda si sta parlando di tutto, meno che dell’unica cosa che era possibile evitare: la guida in stato di ebbrezza. IL GIORNALE.IT Milan, tutto in una
notte Piove sulla sfida col Manchester
di Roberto Bonizzi Milano - Galliani prova a sdrammatizzare.
"Piove? Sembra Manchester...". A chi insiste con le richieste di
previsioni il vice presidente del Milan rifila un grande classico: "Campo
bagnato, campo fortunato". Tensione e scaramanzie. Cresce l’attesa a Milano
e a Milanello per la sfida delle sfide. Il match in programma alle 20,45 a San
Siro. I rossoneri di Carlo Ancelotti sono costretti a vincere con il Manchester
United di Sir Alex Ferguson che all’andata ha giocato un brutto scherzo in
rimonta, chiudendo 3-2 grazie a Cristiano Ronaldo e Wayne Rooney, complice
anche qualche “svarione” di Dida. VIRGILIO NOTIZIE Birra vietata, ma scorre al Duomo
Vendita di alcolici tra i fan di Manchester e Milan
MILANO, - La vendita di alcolici e’ vietata ma molti tifosi consumano birra in Piazza Duomo in attesa della sfida di stasera tra Milan e Manchester. Oltre ai venditori abusivi che si aggirano tra i fan inglesi vendendo lattine, anche qualche bar serve la birra in bicchieri di plastica. I tifosi inglesi si sono raccolti sul lato opposto al Duomo, nei pressi di piazza dei Mercanti. I milanisti si sono appostati attorno alla Galleria Vittorio Emanuele rispondendo coro su coro agli avversari di stasera. BASILICATANET (RI) A SATRIANO IL 6
MAGGIO FIACCOLATA PER LE VITTIME DELLA STRADA Giovedì, 03 Maggio 2007 email
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