(ANSA)
- FORLI’, 9 GEN - ’’Sul ripianamento dell’ organico della polizia
stradale ci sembra sia stato alzato il piede dall’acceleratore. E’
arrivato il 2002, ma ancora mancano oltre mille agenti dal già esiguo
organico della specialità’’. Lo afferma Giordano Biserni, presidente
dell’ Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale), che
chiede al Dipartimento di Ps ’’cosa si aspetta a provvedere’’.
’’Sarebbe
poi ora di mettere finalmente mano - dice - a un reale coordinamento
delle varie divise che operano sulle strade in attività di controllo
per la sicurezza stradale. Non è possibile continuare a vedere che la
Polizia municipale di uno sperduto paese si attiva in modo particolare
(su sollecitazione dell’ amministrazione comunale) sulla superstrada
che attraversa il suo territorio, con autovelox e telelaser, quando la
stessa superstrada rientra nel piano compartimentale di controllo della
Polstrada e senza che nessuna autorità comunichi con l’altra’’.
’’Al ministro Scajola - aggiunge il presidente dell’ Asaps - chiediamo di collocare nel posto giusto della sua agenda questa sicurezza stradale che, per gli scarsi risultati ottenuti fino ad oggi, ci sta allontanando sempre più dall’ Europa. A lui rimettiamo le nostre aspettative per un’incisiva riforma del codice della strada (superando interessi lobbistici), per una maggiore e più organica presenza di divise nelle scuole a favore di una convinta educazione stradale, per una lotta seria all’alcol e alla droga su strada’’.
’’A
Capodanno non si sono contati morti per i botti - rileva Biserni - e la
battaglia di ’civilizzazione’ se non è stata vinta certamente ha dato
risultati eccellenti, ma sulle strade per i ’botti’ fra i veicoli si
contano quasi 20 morti al giorno e oltre 800 feriti. In pratica è come
se fosse tutti i giorni un Capodanno moltiplicato per dieci. Invece non
abbiamo quasi mai visto convinti e duraturi schieramenti di forze
dell’ordine per una seria battaglia contro la velocità, il mancato uso
del casco o delle cinture (eppure in quelle stesse zone dove scoppiano
molti petardi ci sembra non se ne faccia un grand’uso), contro l’ abuso
di alcolici e droghe alla guida. Ci sembra che su questo versante il
profilo sia stato molto più basso, e anche i risultati molto più
modesti. Eppure quasi il 40% di quei 7.000 morti e 300.000 feriti che
si contano sulle strade ogni anno sulle strade ha meno di 30 anni. Nei
fine settimana quasi 500 giovani hanno perso la vita da e per i locali
della notte’’. (ANSA).
GIO